2 Ottobre 2020 – Babboleo

2 Ottobre 2020

Autostrade, in arrivo nuovi lavori sulle tratte liguri in A6 e A10

I lavori in arrivo sulla A6 in direzione Torino dureranno mesi. E’ quanto comunicato da Autostrade per l’Italia che fornisce l’elenco dei cantieri che, in situazioni particolari, potrebbero creare rallentamenti al traffico sui tronchi della A6 Torino-Savona. Previsti cantieri anche sulla A10 Savona-confine di stato di competenza di Autostrada dei Fiori nel periodo compreso tra il 5 e l’11 ottobre.

Sulla A6 in direzione Torino, tra Savona e Altare, ci sarà il restringimento della carreggiata con iniziale chiusura delle corsie di emergenza e marcia fino al 30 aprile 2021; successivamente sarà chiusa la corsia di sorpasso e parte della corsia di marcia fino al 30 giugno 2021; tra Millesimo e Ceva sarà chiusa la corsia di sorpasso per lavori di adeguamento sismico fino al 30 novembre 2020.

Sulla A10 in entrambe le direzioni ci saranno invece piccole chiusure temporanee che andranno circa dal 5 ottobre all’11 ottobre. Nel dettaglio:

Sulla A10 in direzione Italia: tra Imperia Est e San Bartolomeo carreggiata chiusa con doppio senso sulla carreggiata opposta dal 6 ottobre all’8 ottobre; tra Andora e Albenga chiusa con doppio senso sulla carreggiata opposta dal 5 ottobre all’8 ottobre; tra Spotorno e Savona carreggiata chiusa con doppio senso sulla carreggiata opposta dal 5 ottobre all’11 ottobre. Chiusa l’entrata a Spotorno per i veicoli provenienti dalla viabilità ordinaria e diretti a Savona.

Sulla A10 in direzione Francia: tra Finale Ligure e Pietra Ligure carreggiata chiusa con doppio senso sulla carreggiata opposta Montegrosso dal 5 ottobre al 9 ottobre; tra Imperia Est e Imperia Ovest dal carreggiata chiusa con doppio senso sulla carreggiata opposta per dal 5 ottobre all’11 ottobre. Chiusa l’entrata a Imperia Ovest per i veicoli provenienti dalla viabilità ordinaria e diretti a Ventimiglia.

Quello che non ti aspetti lungo un sentiero, sul Beigua nuove incisioni rupestri

Cosa si può incontrare camminando sui sentieri della Liguria? In questo periodo i funghi, in altri i frutti di bosco, a breve le castagne. Ma può capitare anche di imbattersi in ritrovamenti archeologici.

È accaduto nel Beigua Geopark. Alcuni escursionisti che hanno rinvenuto nella zona del massiccio del Beigua alcune tracce sulle rocce nascoste dalla vegetazione; un sopralluogo con Carmelo Prestipino, archeologo dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri – Sezione Valbormida che ha curato l’intero censimento dell’arte rupestre del comprensorio del Beigua, ha potuto accertare che si tratta di nuove incisioni non ancora catalogate.

“Si tratta, in particolare, di un affilatoio presumibilmente utilizzato sino dall’età del Neolitico Medio (c.a. 4.700 a.C.) dagli artigiani del luogo per affilare le loro asce, oltre a due segni cruciformi con i vertici coppellati che vanno ad aggiungersi al ricco patrimonio di segni incisi del massiccio del Beigua. L’incisione delle date 1879-1911 dimostra inoltre la frequentazione di questa roccia da parte di persone che avevano padronanza della scrittura e che attribuivano alla roccia una valenza significativa, tale da motivare l’incisione della data come testimonianza”.

I segni di affilatoio, caratteristici di alcune rocce del Beigua, testimoniano la lavorazione di pietre verdi per la produzione di asce levigate; a partire dal Neolitico Medio infatti in quest’area l’uomo si dedicò alla produzione di asce in pietra verde, la serpentinite, caratteristica dell’area del Beigua e molto rara in tutta l’Europa occidentale.

Il Beigua era probabilmente riconosciuto dai liguri come montagna sacra, favorito anche dalle suggestive atmosfere nebbiose di certe cupe giornate; qui l’uomo ha inciso sulle rocce segni che con tutta probabilità erano rivolti alle divinità delle cime montuose, delle acque e del tuono, entità benefiche o temibili che occorreva placare con gesti rituali, tanto che alcune di queste rocce hanno conservato anche un valore magico.

Le tracce sulle rocce, che dall’età del Rame all’età del Bronzo si evolvono e arricchiscono, affiancando ai primi reticoli e alle raffigurazioni di armi anche scene di aratura e figure umane, raccontano una frequentazione dei luoghi da parte di pastori, cacciatori e agricoltori. Ai segni antichi si sono poi aggiunti in tempi successivi lavori di incisione “moderni”, forse simboli convenzionali usati per la gestione dei pascoli o semplici imitazioni a testimonianza del proprio passaggio, come nel caso della famosa Pietra scritta. Lo studio dei segni, degli utensili utilizzati e della tecnica incisoria sono elementi fondamentali per una datazione dell’arte rupestre, ma vanno necessariamente integrati con altre preziose informazioni, come i ritrovamenti archeologici, le leggende popolari e la toponomastica.

Tra l’altro, per valorizzare l’arte rupestre del Beigua, che ha contribuito al riconoscimento dell’area come Geoparco Unesco, e allo stesso tempo per conservarne l’integrità, nel 2013 l’Ente Parco ha inaugurato nel 2013 un sentiero tematico ad anello di circa 3 km percorribile in circa 2 ore: lungo il percorso archeologico che si sviluppa tra Piampaludo e Pratorotondo sono disposti cinque calchi, riproduzione di alcune delle più importanti rocce incise rinvenute nel Geoparco e catalogate dagli archeologi. Ogni postazione è identificata da un pannello didattico che spiega la probabile simbologia dei segni, inquadrandoli nell’organizzazione sociale e nelle credenze del tempo.

Per approfondire le origini e le evoluzioni dell’arte rupestre nel nostro comprensorio è disponibile la pubblicazione curata da Carmelo Prestipino Alla scoperta delle rocce incise del Geoparco del Beigua, scaricabile dal sito del Parco, sul quale invece i più piccoli troveranno il Taccuino dell’Archeologo, un quaderno di attività didattiche sulle incisioni rupestri.

Maltempo, la situazione in Liguria: disagi nel Tigullio, stop ai treni dalla Francia. Scuole aperte a Genova

La mattinata di venerdì 2 ottobre risveglia i liguri con allagamenti e consistenti disagi.

A Genova scuole aperte, questa la decisione presa dal comune questa mattina, numerosi invece i comuni che hanno deciso di mantenere la scuole chiuse nel restante territorio ligure.

Particolare preoccupazione e danni sul Levante: allagamenti nel centro storico di Chiavari, si segnala in particolare via Entella dove il livello dell’acqua è pericolosamente salito e dove si è resa necessaria la chiusura di alcune strade, come anche a Sestri Levante e Casarza.

Nubifragio sul Tigullio ed esonda un rivo a Sestri Levante dove viene inoltre indicata una frana a Renà. Il sindaco Valentina Ghio chiede ai cittadini di non uscire di casa se non necessario e di mantenere la massima prudenza.

Una frana si è verificata anche nella frazione di Bargone a Casarza che rimane conseguentemente isolata, ma dove sono già attivi i lavori i rimozione.

Esondato in diversi punti il fiume Vara, tra Sesta Godano e Varese Ligure, in provincia di La Spezia. Frane a Maissana , con diverse case raggiungibili solo attraverso vie secondarie. Le abitazioni che affacciano sul fiume sembrerebbero a rischio sgombero, la protezione civile lavora sul posto per garantire la sicurezza.

Esondato anche il torrente Borsa, sempre nello spezzino, dove l’acqua ha raggiunto le strade comunali trascinando via non solo le auto, ma anche un camion.

Dalle ore 8:00 circa, i temporali sparsi hanno raggiunto anche il capoluogo ligure dove la situazione però sembra essere stabile e sotto controllo.

Numerose le misure di sicurezza adottate a Genova: vietata la sopraelevata a motocicli, furgonati e telonati.

Chiusa la strada compresa tra via Tea Benedetti e la strada della Superba perché zona allagabile. Chiuso anche il tratto di corso Perrone tra via Lorenzi e via Perini in quanto zona a rischio frane.

Per quanto riguarda la metropolitana, resteranno chiusi fino a cessata allerta arancione i due accessi della metro di Brignole di via Canevari. La stazione di Brignole sarà accessibile da Piazza Raggi e da Piazza Verdi.

Vengono inoltre chiusi a causa dell’allerta meteo: parchi, cimiteri e ville.

Intanto in Francia, al confine con Ventimiglia, è stata diramata l’allerta rossa, con conseguente interruzione dei collegamenti ferroviari con la Liguria.

Per tutta la giornata di venerdì sono previste piogge abbondanti, temporali forti, venti con raffiche sopra i 100 km/h e intense mareggiate.

Si attendono nuovi aggiornamenti Arpal nel corso della giornata con possibile modifica dell’allerta meteo.

Allerta Liguria: dal pomeriggio nuova perturbazione

L’allerta meteo arancione è ormai entrata nel vivo. La situazione più complicata si è verificata nel levante, soprattutto nella zona del Tigullio con frane e allagamenti. A fare il punto della situazione è Federico Grasso di Arpal: “Nella notte la situazione più delicata è stata a Sestri Levante e Deiva Marina, una precipitazione intensa in un tempo breve che ha causato la fuoriuscita di piccoli rivi e bacini. Una situazione che in questo momento vede una fase di tregua ma da tenere sott’occhio. Nel pomeriggio sono previste precipitazioni molte intense, i venti caldi e umidi da sud attraversano il mar Ligure, incontrano i monti e alzandosi creano le precipitazioni che saranno abbondanti. Abbiamo già misurato raffiche superiori a 127 km/h, la combinazione tra Scirocco e Libeccio insiste nella nostra regione e comporta l’aumento del moto ondoso. Ci aspettiamo una mareggiata intensa che Attenzione a chi si troverà vicino al mare”