7 Ottobre 2020 – Babboleo

7 Ottobre 2020

“Un passo dopo l’altro”, l’ultimo libro di Lorenzo Tosa

“Un passo dopo l’altro” è l’ultimo libro di Lorenzo Tosa, giornalista e scrittore genovese, oggi tra gli autori italiani più seguiti sul web, che ha presentato il suo libro mercoledì 7 ottobre a Palazzo Rosso alle 18. “Un passo dopo l’altro” è una sorta di viaggio, tra le storie, le vite e i racconti di un’Italia che, come racconta Tosa, “non ci sta, non si arrende”.

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Le iscrizioni sono aperte fino alla mezzanotte di Domenica 18 Ottobre. Lunedì 19 Ottobre verrà affettuata l’estrazione in diretta sui nostri canali social!

L’estrazione è avvenuta oggi 19 ottobre 2020 alle 14:30 e il vincitore è stato:
beepbeep1949@libero.it

le riserve sono:
loregambelli@gmail.com e andreacartagenova@gmail.com

Per rivedere il video dell’estrazione puoi seguire i video su:

Facebook:
https://www.facebook.com/watch/?v=1433074656890520

oppure Instagram:
https://www.instagram.com/p/CGhoIatIiex/

Al prossimo gioco!

Un tuffo nel passato all’Acquario di Genova

Da oggi all’Acquario di Genova, nella suggestiva cornice della vasca degli squali, sarà possibile visitare i resti dell’albero di maestra di una nave risalente al II secolo d.C e un campionario di merci che raggiungevano lo scalo genovese tra il III e il I secolo a.C.
Questo nuovo allestimento vuole riprodurre un’ambientazione in scala ridotta dei fondali del Porto Antico di Genova e testimoniarne la ricchezza archeologica.

Questa idea, nella sua semplicità, rappresenta un esempio unico ed innovativo nel panorama internazionale degli Acquari.
L’immersione del passato nell’Acquario di Genova è stato reso possibile grazie all’accordo tra Soprintendenza e Fondazione Acquario, siglato nel 2014 quando, durante degli scavi archeologici, emersero centinaia di reperti fondamentali per conoscere l’attività dello scalo genovese sei tuoi primi secoli di vita.
Negli stessi anni l’attenta sorveglianza degli archeologi della società Tesi Archeologia di Genova scoprirono numerosi reperti accumulati lungo i secoli riemersi, tra cui proprio: l’albero di maestra.

Il legno antico però, senza costose operazioni di restauro, si conserva solo sott’acqua. Questa è una condizione che l’Acquario di Genova può soddisfare a pieno senza problemi. Nei magazzini della Soprintendenza sono custoditi inoltre molti esemplari di anfore romane, saccheggiate dai fondali del nostro mare e sequestrate dalle Forze dell’Ordine perché possano ritornare a far parte del nostro patrimonio culturale.

Importanti esigenze di conservazione e l’opportunità di valorizzare beni archeologici altrimenti nascosti sono alla base di questa particolare operazione di allestimento museale che coniuga l’archeologia subacquea e la biologia marina.

Per inserire i reperti archeologici nella vasca degli squali è stato necessario prevedere una complessa serie di indagini e studi. Una fase di analisi preliminare è stata condotta dai tecnici di Arpal. Solo dopo due mesi di verifiche si è potuto procedere all’inserimento in vasca.

L’albero di maestra è sicuramente la star di questa esposizione.
Questo reperto, conservato in due frammenti accostati, faceva parte della sommità di un albero di maestra che in origine doveva raggiungere 13 m di lunghezza complessiva e 60 cm di diametro alla base. Gli studi di datazione hanno assegnato come periodo di nascita dell’albero gli anni 50 a.C circa.

Anche le anfore sono le grandi protagoniste. Le anfore, oltre ad essere reperti che si conservano perfettamente sia nel sottosuolo che sui fondali marini, sono i principali contenitori da trasporto del mondo antico: per questo gli archeologi subacquei le studiano per indagare la geografia economica e le rotte commerciali.
La più antica è una Greco-Italica del III sec. a.C.

Vendite on-line: all’insegna della comodità o dell’inganno?


Attenzione alle truffe, 7 denunciati negli ultimi mesi

Negli ultimi anni, ma in particolare negli ultimi mesi a seguito del lockdown, molte persone hanno preferito effettuare i propri acquisti cimentandosi nel commercio elettronico e nelle vendite on-line con comode consegne direttamente a casa.
Questi servizi hanno infatti registrato un incremento a doppia cifra.
Ma la comodità è sempre sinonimo di sicurezza? A quanto pare no…

Mentre i colossi del settore continuano a guadagnarsi una buona e già solida fama in termini di affidabilità e relazioni con la clientela, sul web proliferano anche una serie di malintenzionati.
Utilizzando pagine di siti web oppure di social media, i truffatori propongono vendite di prodotti o servizi con l’unico scopo di estorcere ai malcapitati somme di denaro, a volte anche ingenti, a fronte di promesse mai mantenute.
Veri e propri truffatori virtuali che causano danni reali.

Questo fenomeno ha fatto “vittime” anche nel territorio ligure, in particolare la Compagnia Guardia di Finanza Sarzana, dall’inizio delle restrizioni nei movimenti connesse alla pandemia, ha registrato 5 diversi casi sfociati nella denuncia all’Autorità Giudiziaria di altrettanti responsabili.
Differenti sono le modalità della truffa: in alcuni casi, il venditore attraverso pagine Facebook o siti online, mette in vendita un bene, ne ottiene il pagamento anticipato e poi sparisce senza consegnare il bene all’acquirente.
E’ la storia, ad esempio, accaduta ad un cittadino sarzanese in quale, dopo aver visionato e deciso di acquistare un motore usato per la propria autovettura, contatta il venditore per chiedere informazioni e dopo aver concluso la trattativa il povero malcapitato effettua un bonifico di ben 1200 euro circa, senza ricevere però il prodotto acquistato.

In altri casi, più ingegnosi, è il compratore in malafede che riesce ad ottenere indebitamente somme di denaro dal venditore. Questo è il caso di un cittadino sarzanese che, dopo aver messo in vendita uno zaino al prezzo di 30 euro, viene contattato da un soggetto dichiaratosi interessato all’acquisto.
A questo punto il compratore fittizio richiede al truffato di versare la somma di 130 euro tramite money transfer. Il venditore, confuso dalle parole dell’acquirente, effettua la transizione. Questo meccanismo, ripetuto per diverse volte ha comportato il versamento totale di una cifra pari a 1900 euro.

Le Fiamme Gialle di Sarzana si sono subito attivate per approfondire i vari casi e hanno deferito all’autorità giudiziaria competente 5 diversi responsabili.

Anche La Spezia viene colpita dalle truffe online. Due i denunciati. I due ipotetici acquirenti hanno contattato altrettanti venditori proponendo un’immediata e comoda modalità di pagamento.
L’acquirente consigliava al venditore di portarsi presso uno sportello Bancomat e inserire la propria carta di credito e, al telefono, spiegava passo passo cosa digitare sullo schermo per ottenere il pagamento. Il truffatore, fiducioso in una scarsa dimestichezza della propria vittima con le operazioni di sportello automatico li indirizzava su una procedura che si sarebbe poi conclusa con l’accredito a proprio favore delle somme in gioco.
In un caso però, il venditore non ci è cascato ed ha solo finto di seguire le istruzioni del truffatore per poi denunciare il tutto alla Guardia di Finanza.

La Guardia di Finanza raccomanda di prestare molta attenzione per quanto riguarda gli acquisti online e di denunciare immediatamente eventuali comportamenti sospetti.

Anci Liguria risponde al Ministro Costa sui soldi dei Comuni

Dopo l’accusa del ministro dell’Ambiente Sergio Costa sui soldi non spesi dai Comuni, arriva la risposta del direttore di Anci Liguria Pier Luigi Vinai: «Se i Comuni non riescono a spendere nel 90% dei casi è per l’impedimento di un livello superiore: dalla Soprintendenza alle agenzie dello Stato all’attesa di autorizzazioni dai ministeri o dalla Regione», ha affermato Vinai.

Alluvione ponente ligure: imprese in ginocchio

Ancora una volta la Liguria è in ginocchio per gli effetti di una devastante alluvione. I danni più gravi si registrano nell’estremo ponente, a Ventimiglia e nella Val Roya.
A riportare la situazione delle imprese è Sergio Scibilia, segretario di Confesercenti Imperia che ai microfoni di Babboleo News ha raccontato la tragica situazione in cui stanno vivendo le imprese del territorio «L’esondazione di venerdì notte del torrente Roya ha completamente investito il centro cittadino danneggiando, in particolare, proprio il quadrilatero commerciale attorno al municipio. In quest’area, l’80% delle attività economiche è stato danneggiato, finendo sotto un metro e mezzo di fango: stiamo parlando di circa 350 imprese e di danni per decine di milioni di euro, con singoli esercenti che denunciano già perdite nell’ordine di 400-500mila euro. E tutto questo senza contare i danni alle strutture pubbliche e alle infrastrutture».

«Confesercenti – aggiunge ancora Scibilia – ha immediatamente richiesto la sospensione di tutti i tributi, locali e nazionali, e messo a disposizione una squadra di tecnici per la rilevazione gratuita dei danni patiti dalle imprese. Restiamo in attesa delle linee guida rispetto all’iter e alle tempistiche cui attenersi per i risarcimenti. A breve, infine, organizzeremo anche una giornata di “desbarattu” per evadere la merce alluvionata e appronteremo, insieme a Confcommercio, un point presso il Comune di Ventimiglia per fornire assistenza alle imprese».

Torna Start, la Notte Bianca dell’arte contemporanea

Una straordinaria mostra di arte contemporanea diffusa in 21 gallerie del centro storico genovese: è la ghiotta proposta di Start, la Notte Bianca dell’arte contemporanea 2020, che ritorna dopo cinque anni di assenza. Un suggestivo circuito tra le nuove prospettive del contemporaneo per riaccendere attraverso l’arte la città vecchia.

“Non è casuale -si sottolinea in un comunicato degli organizzatori- che questo accada in un anno così complesso: la necessità di entusiasmo, novità e soprattutto il punto di vista privilegiato che l’arte può offrire nell’osservare il presente sono le ragioni e i motori che hanno mosso i galleristi genovesi a unirsi nuovamente nel 2020. START a Genova sarà dunque una serata di nuovi incontri (in completa sicurezza) e l’occasione per avvicinarci a futuri scenari”.

Start si svolgerà giovedì 8 ottobre dalle ore 18 alle 24, ventuno gallerie per ventuno inaugurazioni,ecco l’elenco:

ABC-Arte, C+N Canepa Neri, Capoverso Arte Contemporanea, Ellequadro Documenti A.C., Etherea Art Gallery, Galleria Arte Studio, Galleria d’Arte Merighi, Galleria San Lorenzo al Ducale, Guidi Arte Contemporanea, Guidi&Schoen, Il Vicolo, Lazzaro, Leonardi V-Idea, Galleria Martini & Ronchetti, Pinksummer, Prisma Studio, Rebecca Container@Studio PIA, Sharevolution Contemporary Art, Studio Rossetti, Unimediamodern, VisionQuesT.

ATP: guerra ai furbetti, record di multe a settembre

In concomitanza con l’entrata in vigore dell’orario invernale, sono stati intensificati in controlli a bordo dei mezzi Atp e alle principali fermate, compreso il capolinea genovese di viale Caviglia (Genova Brignole).

Nel solo mese di settembre gli agenti verificatori hanno comminato 671 verbali ad altrettanti passeggeri che viaggiavano privi del permesso di viaggio. Un vero e proprio record (nel settembre 2018 e 2019 erano stati circa 450), tanto più rilevante se si tiene conto del generale calo dei passeggeri a seguito dell’emergenza Covid 19. Nel mese di settembre a fronte di un calo di circa il 50% del fatturato c’è stato un altrettanto significativo aumento del fenomeno dell’elusione.

Dall’inizio dell’anno, il numero di passeggeri sanzionati per mancanza del permesso di viaggio è di circa 4000. Anche per questa ragione, nelle prossime settimane l’operazione di verifica proseguirà anche con controlli intensivi sia a levante tra Rapallo e Portofino durante il giorno e poi Chiavari, Sestri Levante, Casarza nelle ore dopo il tramonto; sia a Genova e nell’entroterra.

Le sanzioni per chi viaggia privo del biglietto varia da un minimo di 60 euro per pagamento entro 5 giorni dalla notifica fino ad 90 per il pagamento entro 60 giorni; trascorsi inutilmente anche questo termine vengono attivate le procedure di riscossione per un valore di 280 euro