5 Dicembre 2020 – Babboleo

5 Dicembre 2020

Comune di Genova, indetto concorso internazionale di grafica per la mascotte del pesto

Il pesto non può non avere la sua mascotte. Così, professionisti di grafica e design, autori di fumetti, appassionati di disegno, creativi di tutte le età, artisti, botteghe d’arte, studi e agenzie di immagine, studenti di scuole d’arte e accademie sono invitati a partecipare al grande concorso di cartoon “Pestochampionship Mascot” per l’individuazione della mascotte del pesto, il testimonial virtuale che accompagnerà e valorizzerà tutte le manifestazioni del campionato mondiale nei prossimi anni. Il concorso per la mascotte è una delle novità del campionato mondiale di pesto genovese al mortaio, la cui ottava edizione è programmata, in presenza, per sabato 20 marzo 2021 dopo la pausa dovuta al covid nel 2020. Sarà un evento di festa e celebrazione popolare del pesto con un occhio alla ripresa e alla promozione economica, del turismo e della cultura agroalimentare del territorio. Il concorso internazionale di cartoon “Pestochampionship Mascot” si pone l’obiettivo di individuare il testimonial virtuale del campionato e delle sue iniziative promozionali in Italia e all’estero. Al concorso, voluto e finanziato dall’assessorato al Commercio, artigianato, tutela e sviluppo vallate, grandi eventi e centro storico del comune di Genova, potranno partecipare professionisti, dilettanti e appassionati di disegno e grafica di tutto il mondo. Il vincitore verrà premiato in occasione della finalissima del 20 marzo 2021.

“Lanciando l’idea del concorso – spiega l’assessore al Commercio e Grandi Eventi del Comune di Genova Paola Bordilli – vogliamo dare ulteriore forza alla comunicazione del campionato del pesto, un evento che rappresenta senza dubbio un volano di promozione per la città intera. Il pesto made in Genova e Liguria è ormai un consolidato simbolo e ambasciatore della nostra città nel mondo e quindi può svolgere il ruolo di trascinatore anche per tutte le eccellenze dell’agroalimentare del nostro territorio, dalle produzioni tipiche alle lavorazioni di tradizione locale. Con il concorso internazionale per la realizzazione della mascotte del campionato scopriremo cosa rappresenta il pesto anche per chi non è genovese ma conosce e ama la salsa cruda più famosa al mondo. Con questa call auspico che in molti possano esprimere il proprio contributo con l’orgoglio di vivere da protagonisti una gara di livello qualitativo internazionale, nel migliore spirito del Campionato”. Il Concorso si concluderà alle ore 24.00 del 17 gennaio 2021. Il vincitore verrà proclamato in occasione della finalissima del 20 marzo e riceverà un premio di 2.500 Euro. La giuria è composta da un team di esperti e professionisti altamente qualificati che saranno resi noti a fine concorso coordinati da Gian Franco Uber, vignettista che opera a livello internazionale.

”Il ponte della vergogna” in DVD e in streaming su MyMovies.

Approda sulla piattaforma MyMovies ”Il ponte della vergogna”, film diretto dal giovane regista genovese Fabio Giovinazzo, di cui è cominciata anche la distribuzione in dvd.

Un mix cinematografico tra documentario, video arte e testimonianza con la partecipazione di Simona Garbarino, Marco Tulipano, Raffaele Casagrande, Nicoletta Tangeri, Andrea Befante.

Prodotto da Nerofumo Prods & Actions e da Capra Pictures, Il ponte della vergogna vuole raccontare e tramandare con un linguaggio diverso la memoria della terribile vicenda del Ponte Morandi.

La pellicola sarà visibile sulla piattaforma MyMovies nelle giornate di sabato 5 dicembre e domenica 27 dicembre (a qualsiasi ora per 24 ore a partire dalle 20.00).

La presentazione del regista Fabio Giovinazzo.

La “spesa natalizia” in Liguria vale 727 milioni, i dieci motivi per #compraArtigiano

Quanto vale la tradizione natalizia in Liguria? Non poco, direi! Vale 727 milioni di euro la spesa delle famiglie liguri per i prodotti tipici del Natale, stiamo parlando di alimentari e bevande, gioielli e abbigliamento, ma anche tessile, utensili per la casa, giocattoli e articoli sportivi, beni e servizi per la cura della persona, per fare solo qualche esempio. Secondo l’ultima elaborazione dell’ufficio studi di Confartigianato sui dati Istat, quella ligure rappresenta il 3% della spesa totale nazionale stimata per il mese di dicembre, pari a circa 24,5 miliardi di euro. La Lombardia, con quasi 4,4 miliardi, è in testa alla classifica regionale, seguita da Lazio (2,5 miliardi) e Campania (2 miliardi circa). La Liguria occupa l’11esima posizione. Di quei 727 milioni spesi a dicembre nella nostra regione, ben 399 sono riferiti alla provincia di Genova e 131 a quella di Savona. 99 milioni vengono invece spesi dalle famiglie imperiesi a altri 99 milioni di euro da quelle spezzine. Una spesa intercettabile anche dalle micro e piccole imprese artigiane del territorio, che realizzano beni artigianali e offrono servizi di qualità che possono essere regalati proprio in occasione del Natale. Si tratta, in particolare, di 7.148 microimprese artigiane in Liguria (il 22,1% dell’artigianato totale in regione), che danno lavoro a 18.814 addetti (il 25,8% di quelli totali in Liguria). La maggior parte hanno sede nella provincia di Genova (3.586, circa 10 mila addetti), seguono le microimprese savonesi (1.531, 3.759 addetti), quelle imperiesi (1.082, 2.488 addetti) e quelle spezzine (950, 2.507 addetti).

«Anche con le limitazioni dovute al covid19 l’artigianato ligure è sempre vicino ai propri clienti – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – in questi mesi le nostre microimprese hanno saputo fare di necessità virtù, attivandosi su canali alternativi di vendita, intensificando l’e-commerce e le consegne a domicilio. In questo modo, è sempre possibile comprare un prodotto o un servizio artigiano, garanzia di qualità, tradizione e affidabilità, anche senza recarsi nel luogo in cui è localizzata l’impresa. L’edizione interamente digitale di Stile Artigiano, in programma fino a domenica 20 dicembre, è proprio un esempio di questa grande capacità di adattamento dei nostri artigiani. Ciò che non cambia mai è la passione, la qualità delle materie prime e la maestria che sempre caratterizzano un manufatto o un servizio artigiano: sono solo alcuni dei buoni motivi per seguire il nostro consiglio: #compraArtigiano». Se ne possono elencare almeno dieci: oltre al valore del lavoro, la qualità delle materie prime e lavorazioni a regola d’arte, anche l’ascolto del cliente e la personalizzazione del prodotto; la cultura secolare della manifattura artistica e della rielaborazione dei materiali; l’alta creatività, innovazione e originalità; la consulenza e il supporto diretto per installazioni e riparazioni; l’attenzione alla domanda di prossimità, con una conoscenza del mercato del locale; la remunerazione del lavoro sul territorio; il gettito fiscale necessario a garantire il sistema di welfare.