22 Dicembre 2020 – Babboleo

22 Dicembre 2020

IIT, il robot iCub arriva in un centro riabilitativo per trattare l’autismo

Il robot umanoide iCub, realizzato all’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT), per la prima volta al mondo entra in una struttura riabilitativa per prendere parte ad un trattamento sperimentale nell’ambito di una ricerca sui disturbi dello spettro autistico. Nei prossimi mesi, infatti, il team Social Cognition in Human-robot Interaction di IIT guidato dalla ricercatrice Agnieszka Wykowska lavorerà insieme all’equipe riabilitativa del Centro Boggiano Pico di Genova, polo specializzato nel trattamento dei disturbi del neuro-sviluppo dell’Opera Don Orione, per testare l’efficacia dell’utilizzo del robot nel trattamento di bambini affetti da disturbo dello spettro autistico direttamente in un contesto ambulatoriale. Il disturbo dello spettro autistico è una sindrome estremamente complessa che esordisce in età evolutiva e che colpisce circa l’1% della popolazione mondiale. In Italia, sono almeno 600 mila le persone, e quindi le famiglie, interessate dall’autismo. Dei 435 mila nuovi nati nel nostro paese nel 2020, più di 4000 soggetti potrebbero essere diagnosticati con spettro autistico nel corso dell’età evolutiva.

In Liguria, dal 2008 a oggi il numero dei pazienti seguiti dai servizi territoriali delle Asl è triplicato, passando da meno di 500 a oltre 1500 soggetti. Il progetto di IIT e Opera Don Orione nasce dall’idea di mettere concretamente la ricerca e la tecnologia più avanzata al servizio della società in un contesto puramente clinico e di cura. Nell’ambito di un intervento multidisciplinare ed individualizzato, la sperimentazione prevede l’interazione tra il robot iCub e un gruppo di bambini già inseriti nel percorso terapeutico del Centro Boggiano Pico, allo scopo di sviluppare le loro capacità di comprendere il punto di vista altrui. Le persone con autismo, infatti, hanno anche difficoltà a cogliere la prospettiva spaziale di chi si trova di fronte a loro, e proprio questo tipo di abilità è alla base di numerose competenze sociali. Questo programma di trattamento rappresenta il primo passo di un percorso riabilitativo di complessità crescente che potrebbe fornire ai giovani pazienti un aiuto per acquisire gli elementi di base per l’interazione sociale, migliorando sensibilmente la qualità della loro vita.

Al Centro Boggiano Pico vengono seguiti circa 200 bambini e adolescenti con disturbo del neuro-sviluppo, di cui circa 80 presentano un disturbo dello spettro autistico. La sperimentazione prevede il coinvolgimento di bambini nella fascia della prima infanzia in trattamento presso la struttura, e si integra con i metodi e le strategie abilitative già in corso secondo le linee guida nazionali. Si tratta di bambini nei quali il disturbo si manifesta in maniera unica anche per quanto riguarda le possibili co-morbidità. Ogni bambino effettuerà il training per circa due mesi. In ogni seduta iCub affianca il terapeuta ed è impiegato in base alle competenze specifiche di ogni bambino. Il trattamento con il robot, già di per sé un’esperienza stimolante e rinforzante, si integra con altri interventi sulla motricità, le competenze socio-relazionali e quelle comunicative. La fase iniziale della sperimentazione si rivolge a circa 50 bambini e si concluderà a giugno del 2021. L’obiettivo, nei prossimi anni, è sviluppare ulteriori e diversi training che possano aiutare bambini con spettro autistico a implementare e accrescere specifiche competenze.

L’iniziativa genovese: a spasso virtualmente tra i negozi del Civ Galata/Colombo

Una vera e propria “passeggiata virtuale, a spasso tra i negozi”, quella che il Civ Galata/Colombo di Genova ha organizzato in diretta streaming sulla piattaforma di Facebook. Un passepartout in un periodo complicato sia dal punto di vista sanitario che economico-commerciale e che si è affiancato all’iniziativa #comprasottocasa, per incentivare il commercio al dettaglio. Ventisei i negozi che hanno aperto la “porta virtuale” delle proprie attività, per far conoscere la storia, le peculiarità e la professionalità di ognuno. “Abbiamo inaugurato anche questa versione del Civ che, mai come in questo momento, è importante per continuare a far sentire la propria presenza”, ha detto ai microfoni di Babboleo News Manuela Carena, presidente Civ Galata/Colombo. Come stanno andando le vendite, chiedo a Manuela Carena, che ricopre anche la carica di vice presidente Federmoda Ascom Confcommercio? “Stiamo lavorando, soprattutto nell’ultimo mese, complice anche il Natale in arrivo. Si lavora, ma certo – aggiunge Carena – questo non basta per compensare un anno complicatissimo come il 2020”. Ascolta l’intervista completa.

Liguria, fiocco rosa per Sofia e fiocco azzurro per Leonardo

Leonardo per i maschi e Sofia per le femmine, questi i nomi più diffusi in Liguria tra i bambini nati nel 2019, secondo i dati recentemente pubblicati dall’Istat. In particolare per i bambini il valore assoluto è pari a 202 ossia il 4,5% e per le bambine è 124 ossia il 2,9%.

Leonardo e Sofia sono primi in Liguria ma anche a livello nazionale. In Italia infatti il valore assoluto per il nome Leonardo è 7.786 pari al 3,6% e per il nome Sofia è 5851, pari al 2,9%.

I dati presentati dall’Istituto Nazionale di Statistica registrano un record negativo per la natalità. Continuano a diminuire i nati: a livello nazionale nel 2019 sono 420.084, quasi 20 mila in meno rispetto all’anno precedente e oltre 156 mila in meno nel confronto con il 2008.

A diminuire sono soprattutto i nati da genitori entrambi italiani: 327.724 nel 2019, oltre 152 mila in meno rispetto al 2008.

Anche in Liguria si registra un netto calo mettendo in relazione i dati del 2019 con quelli del 2008.

L’anno scorso infatti si sono contate 8747 nascite a differenza delle 12450 del 2008, oltre 7000 in meno.

Mettendo sempre più a fuoco la situazione ligure l’età media mamme di nazionalità italiana è 33, mentre delle mamme straniere è 28. In generale l’età media degli uomini è 35.

A questi dati si aggiungono quelli del numero medio di figli per donna: 1,08 per le mamme italiane e 2,00 per le mamme straniere.

Ponte Morandi crollò per corrosione e mancata manutenzione. Possetti (Comitato Vittime): “Finalmente non si parlerà più di fulmini o bobine”

“Con la consegna del lavoro peritale viene inserito un importante tassello nella ricerca della verità” così Egle Possetti, presidente del Comitato in Ricordo delle Vittime di Ponte Morandi, commenta gli accertamenti dei periti sul crollo del viadotto sul Polcevera che il 14 agosto 2018 provocò la morte di 43 persone. Secondo i tecnici il crollo sarebbe avvenuto per corrosione del tirante della pila 9, e controlli e manutenzioni sarebbero stati inadeguati. Abbiamo contattato telefonicamente Egle Possetti, che ha espresso la propria soddisfazione per una perizia che, di fatto, esclude tesi alternative sulle cause della tragedia.

“Attenderemo l’esito processuale, ma siamo di fronte a un passaggio importante. Da periti super partes, incaricati dal Gip, emergono considerazioni importanti che vanno nel segno di quanto sosteniamo da due anni.”

E’ una notizia che forse aspettavate un po’ prima? Sono passati più di due anni…

Sì. A causa del Covid e della complessità della verifica tecnica i tempi si sono allungati. Ma auspichiamo che grazie a questo grande lavoro dei periti le indagini possano avere un’accelerazione in fase processuale. Gli elementi tecnici sono cospicui.

Di fatto, la perizia smonta altre ipotesi avanzate dalla difesa sul crollo del Ponte.

“Finalmente non sentiremo parlare di fulmini, di bobine e altre cose di questo tipo, che in due anni erano state messe sul piatto delle indagini. Ma credo che la maggior parte degli italiani, vedendo le immagini, la pensasse come noi.”

Da oggi le indagini proseguono con nuove certezze, alla ricerca spasmodica di verità e giustizia per le 43 vittime di Ponte Morandi.

L’intervista completa:

Il vero Matteo Bassetti e Enrique Balbontin, otto minuti tra spunti di riflessione e simpatici siparietti su Radio Babboleo

Enrique Balbontin e Matteo Bassetti: uno comico, l’altro medico infettivologo. Cose in comune? Poche, almeno fino ad alcune settimane fa.

Poi il comico ha iniziato a proporre in diretta su Radio Babboleo ogni giovedì assieme ai Pirati dei Caruggi l’imitazione di quello che dalla primavera scorsa è diventato uno degli infettivologi più conosciuti d’Italia.

E il diretto interessato ha talmente apprezzato che oggi è intervenuto in diretta assieme a Paola Servente e lo stesso Balbontin.

La chiacchierata si è svolta tra spunti di riflessione sull’anno che è stato e sulle prospettive future legate al tema del Cvid e siparietti divertenti (i due, tra l’altro, sono stati anche compagni di scuola). Ascolta l’intero intervento.

Quanto costa affittare un appartamento a Genova?

Un anno segnato da preoccupazione e incertezza volge al termine. Il 2021, per molti genovesi, potrebbe rappresentare il ritorno alla normalità, con nuovi progetti di vita. Alcuni potrebbero tirare fuori dal cassetto quel progetto abbandonato a causa dell’emergenza covid e decidere di cambiare casa. Ma quanto costa, al giorno d’oggi e alla luce dei recenti avvenimenti, un canone di locazione nel capoluogo ligure?

Un’analisi di Tecnocasa conferma quanto facilmente immaginabile: il costo dell’affitto, nel primo semestre del 2020, è calato. Ma non eccessivamente. A Genova si registrano percentuali del -0,7% per i bilocali e del -0,8% per i trilocali (i più richiesti a Genova, il 38,1% degli immobili affittati), mentre rimane invariato il costo dei monolocali. Genova registra un calo dei prezzi inferiore dello 0,1/0,2% rispetto alla media nazionale (-0,2 per i monolocali, -0,9% bilocali e trilocali).

Tradotto in euro, affittare un monolocale a Genova costa, in media, 280€ al mese, mentre per un bilocale e un trilocale si spendono rispettivamente 350 e 430 euro. A seconda della zona, tuttavia, il prezzo può variare sensibilmente: un trilocale a Castelletto costa in media 600 euro al mese, il doppio di Bolzaneto e il triplo di Carasco, nell’entroterra della provincia. Proprio qui, nei comuni interni della Città Metropolitana di Genova, si trovano monolocali a 150/200 euro al mese, mentre a Sestri Ponente e dintorni la cifra sale tra i 250 e i 300 euro. In pieno centro un monolocale in affitto costa sui 400 euro.

Insomma, queste sono, a grandi linee, le cifre dei contratti di locazione a Genova: chi avesse in programma cambiamenti per l’anno venturo… qui può trovare qualche idea!

Emergenza sanitaria ed economica: a Ceriale buoni spesa e bando affitti per famiglie in difficoltà

Anche il comune di Ceriale si è messo in moto per venire in soccorso delle famiglie e delle persone bisognose colpite dalla crisi economico-sociale provocata dalla pandemia. L’amministrazione comunale ha dato via libera ai buoni spesa, per un importo di 75.000 euro, e al bando per ottenere il contributo a sostegno degli affitti. “Si tratta di due provvedimenti approvati dalla giunta comunale e che si allineano alle misure necessarie per aiutare i cittadini e i nuclei familiari maggiormente in difficoltà per le conseguenze dell’emergenza sanitaria” affermano il sindaco Luigi Romano e l’assessore alle politiche sociali Eugenio Maineri. “Due iniziative che si uniscono a quanto abbiamo già stanziato in questo anno così difficile per aiutare la nostra comunità e le stesse attività produttive pesantemente danneggiate dal covid19” aggiungono. “Ringrazio gli uffici comunali che si sono attivati per rendere operative queste due ultime misure che sono già disponibili per quanti ne faranno richiesta e per quanti ne avranno effettivamente diritto. Ovviamente verificheremo con scrupolo se le domande avranno opportuna validità”, concludono il primo cittadino e l’assessore cerialese. E’ disponibile sul sito del comune di Ceriale il modulo per la richiesta di buoni spesa: si tratta di carte prepagate a carico dell’amministrazione per famiglie residenti in situazione di disagio a causa della emergenza Covid-19. La domanda deve essere inoltrata al Comune di Ceriale: comuneceriale@postecert.it o Fax 0182 991461 corredata di dichiarazione Isee in corso di validità e fotocopia documento di identità del richiedente; è possibile inoltrare solo una domanda per nucleo familiare. L’iniziativa proseguirà fino ad esaurimento delle risorse stanziate: le carte prepagate hanno validità fino al prossimo 30 giugno 2021. L’ufficio Politiche Sociali svolgerà le attività di valutazione delle domande pervenute e, accertata la situazione di disagio sociale dei richiedenti, contatterà gli aventi diritto per l’appuntamento e la consegna dei buoni spesa.

Inoltre, tra le misure varate dall’amministrazione comunale, è stato emanato un bando straordinario – Fondo Affitti -, finalizzato al sostegno del pagamento dei canoni di locazione per i residenti del comune di Ceriale. L’istanza per ottenere il contributo, corredata dagli allegati previsti dal bando, deve essere presentata entro il prossimo 1 febbraio 2021. Il bando è stato finanziato da un contributo regionale di 20.594,14 euro. Il contributo assegnato a chi ne ha diritto non potrà superare la somma di 600 euro riferibile a due mensilità e non potrà superare la morosità dichiarata nell’istanza. Qualora i fondi non siano sufficienti a soddisfare tutte le richieste il contributo sarà diminuito proporzionalmente a tutti gli aventi diritto al fine di poter soddisfare, anche se in misura ridotta, tutte le domande. Possono beneficiare dei contributi gli affittuari con un contratto di locazione ad uso abitativo come prima casa nel territorio comunale, regolarmente registrato da almeno tre anni e non stipulato tra parenti e affini entro il secondo grado. Il reddito del richiedente deve avere un valore Isee non superiore a 3 mila euro. Tra le clausole quella di essere moroso nel versamento dei canoni di locazioni e/o destinatario di atto di intimazione di sfratto per morosità, riferibile al periodo di emergenza covid19. E ancora non usufruire del reddito di cittadinanza e avere avuto conseguenze lavorative che abbiano mutato la propria condizione economica, o ancora malattia grave, infortunio o decesso di un membro della famiglia che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo familiare o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali. Il bando, l’istanza e i dettagli del provvedimento sono disponibili sul sito istituzionale del Comune di Ceriale.

Rossiglione, sindaca Piccardo: “15 mila euro per aiutare esercizi commerciali che sono un presidio fondamentale”


Il comune di Rossiglione ha deciso di aiutare concretamente le proprie attività produttive attraverso uno stanziamento importante di 15 mila euro: “E’ stato indetto il bando per tutte quelle realtà che hanno sede nel nostro comune e hanno visto sospesa o limitata la propria attività nel periodo marzo/maggio 2020 e ottobre/novembre 2020. L’emergenza sanitaria ha colpito anche nella nostre attività e abbiamo cercato di essere al loro fianco con questo sostegno”, spiega la sindaca Katia Piccardo – che aggiunge: “E’ una misura resa possibile attraverso fondi governativi ad hoc ma che abbiamo implementato e arricchito con fondi del Comune perché è una misura importante. Inoltre in questi mesi i nostri esercizi commerciali sono stati un presidio fondamentale, un baluardo straordinario in momenti di grande difficoltà e hanno saputo ‘trasformarsi’ diventando delivery e take away. Meritano davvero questo sostegno”. I soggetti interessati devono manifestare la loro volontà di accedere al contributo, presentando apposita domanda secondo le modalità contenute nel bando che si trova sul sito internet del comune di Rossiglione e in cui sono elencati anche tutti i requisiti di accesso. Il bonus sarà fino ad un massimo di 600 euro.

Cantina Clandestina: il cappone di Natale arriva a casa

Tra i tanti piatti della tradizione natalizia a cui non si può rinunciare c’è il cappone e il ristorante La Cantina Clandestina te lo porta a casa a Natale.

Il ristorante , che come gli altri si è dovuto adeguare al nuovo dpcm, si è organizzato con il servizio delivery e propone per Natale un menù gustoso e direttamente a casa, come ha raccontato ai microfoni di Babboleo News Barbara Adenè che insieme al marito gestisce il locale del centro storico genovese