23 Dicembre 2020 – Babboleo

23 Dicembre 2020

Italia in zona rossa, ristoranti e pizzerie puntano sull’asporto e il delivery

L’Italia da domani, 24 dicembre, vigilia di Natale, entrerà ufficialmente in zona rossa, sia nei giorni festivi che prefestivi. Fascia rossa quindi, dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio, e ancora il 5 e 6 gennaio. Il 28/29/30 dicembre e 4 gennaio, l’Italia declasserà in zona arancione. Da domani quindi, anche la Liguria sarà “rossa”, sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, anche verso altri Comuni, ma sempre e solo all’interno della stessa Regione, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone a cui possono aggiungersi minori sotto i 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. Bar ristoranti e negozi, tranne alcune categorie (alimentari, edicole, tabaccherie, farmacie, parrucchieri, barbieri), saranno chiusi. Nei giorni cosiddetti “arancioni” ci si potrà invece spostare liberamente, fra le 5 e le 22, all’interno del proprio Comune anche per andare a trovare parenti e amici, ma si potrà uscire solo una volta al giorno anche per andare in un comune al di fuori del proprio e sempre nel limite delle due persone, sempre entro l’orario 5-22.

Da domani quindi (giovedì 24 dicembre ndr) saracinesche abbassate tutto il giorno per i ristoranti, ai quali sarà consentito solo l’asporto e le consegne a domicilio. E allora, come si preparano le attività di ristorazione a Genova? Ne abbiamo parlato con Massimo Albasini, titolare di Pizza Express e Locanda del sogno nel quartiere genovese di Carignano. “Le ultime decisioni del Governo ci hanno tagliato le gambe, proprio nel momento in cui si stava provando a ripartire, ma io sono un positivo di natura e quindi confido in un rilancio del 2021”. Quanto avete perso in questi mesi, gli chiedo. “Un 70-80% all’interno dell’attività del ristorante, costretto a lavorare solo a pranzo, circa un 50% con la pizzeria d’asporto, dove la curva è fletta e siamo risaliti. Proviamo a lavorare con l’asporto, per quanto possibile”, ci spiega Massimo Albasini. Ascolta l’intervista completa.

Chiavari, l’ex Tribunale diventerà un Museo Archeologico

CHIAVARI – In sede di Consiglio comunale la vicesindaca e assessore alla Cultura Silvia Stanig ha presentato il grande progetto di valorizzazione dell’ex tribunale di Piazza Mazzini. Si parla di 538mila € per l’allestimento del Museo della Città, che vanno a sommarsi ai 30mila € per la pulizia dei documenti dell’archivio e ai 127mila € per il progetto “Obiettivo Creatività – I luoghi della cultura Compagnia di San Paolo”.


“Punto forte sarà l’allestimento in chiave moderna e interattiva del nuovo Museo Archeologico che finalmente potrà essere ampliato in tutta la sua ricchezza di reperti soprattutto grazie alla ricostruzione della Necropoli, la più antica e singolare testimonianza archeologica del popolo pre-romano dei Liguri individuata in tutta la regione. Di per sé il nuovo Museo Archeologico sarà in grado di attrarre grandi numeri di visitatori creando così un volano economico di cui anche la popolazione residente potrà beneficiare. Inoltre, verrà inserito nel contesto del più ampio Museo della Città, anch’esso moderno e accattivante per il visitatore: un museo new generation con realtà aumentata e video interattivi, che porterà in un unico luogo tutto l’enorme patrimonio di testimonianze storico-archeologiche della nostra città. Il polo museale sarà sicuramente l’occasione per contribuire alla destagionalizzazione del turismo per Chiavari,
incrementare le ricadute culturali e le opportunità occupazionali ed economiche. L’accesso al museo consentirà anche la visita della Torre Civica, oggetto di operazioni di restyling, con la sua ricchissima dote bibliotecaria. La partnership con la Direzione Regionale Musei Liguria porterà con sé un altro importante risultato, ovvero l’impiego di personale statale per il museo, senza alcun aggravio per le casse comunali. Accanto ad esso si realizzerà, a beneficio dei
chiavaresi, un moderno Centro Civico, fortemente voluto da tutta la maggioranza, con biblioteca multimediale, sala studio, sala conferenze, spazi polifunzionali: un punto di riferimento per cittadini e associazioni, ma soprattutto per i giovani, che potranno così avere uno luogo di aggregazione per studiare e fare ricerca in aggiunta a quello presente presso la biblioteca della Società Economica”.

Skytram della Valbisagno: il comune di Genova ha scelto il progetto per la metro da Brignole a Molassana

Novità in arrivo per quanto riguarda i trasporti a Genova, il capoluogo ligure ha scelto il progetto per la metropolitana che unirà la zona di Brignole a quella di Molassana. Si tratta dello skytram della Valbisagno, in grado di trasportare almeno 5 mila passeggeri all’ora e di migliorare sensibilmente il trasporto pubblico in una delle aree più popolose e trafficate di Genova. La giunta comunale ha riconosciuto l’interesse pubblico del project financing per la progettazione, costruzione, gestione e manutenzione di una nuova linea di metropolitana tra Brignole e Molassana, su sede dedicata e sopraelevata rispetto al piano viario. La linea correrà in sponda destra da Brignole a Marassi e in sponda sinistra da Marassi a Molassana. All’amministrazione comunale erano pervenute due proposte, entrambe sottoposte a disamina tecnica da parte della Direzione Progetti per la Città del Comune di Genova. La Giunta ha approvato la “Valutazione Finale delle Proposte” del 20.11.2020, secondo cui solo la proposta presentata dal costituendo RTI Itinera S.p.A.-Alstom Ferroviaria S.p.A. -Meridiam Investments S.a.S. è risultata connotata da caratteristiche specifiche, intrinseche e peculiari, che ne garantiscono una idonea valenza trasportistica.

“Da quando siamo arrivati al governo della città abbiamo studiato le migliori soluzioni per risolvere un problema che pesa sulla Valbisagno da decenni – osserva il sindaco Marco Bucci –: un trasporto pubblico efficiente, rapido e moderno che colleghi i quartieri della vallata con il centro della città e che abbia un basso impatto sulla viabilità ordinaria e sull’ambiente. La risposta a cui siamo arrivati è lo skytram che rappresenta una fetta determinante del futuro del trasporto pubblico a Genova. La nuova linea è stata studiata per ottimizzare al massimo l’integrazione dell’opera nel contesto urbano, grazie all’utilizzo delle tecnologie più avanzate. La cantierizzazione dell’opera inciderà in maniera minima sulla vita dei residenti se paragonata alle altre soluzioni che potevano essere prese in considerazione”. “È un grande progetto quello che presentiamo oggi alla città e auspichiamo che possa essere tra quelli co-finanziati dal Governo – sottolinea l’assessore alla mobilità Matteo Campora –. Questa opera consentirà alla Valbisagno, che ha volumi di traffico molto rilevanti, di connettersi con il resto della città attraverso un asse di collegamento veloce e moderno. Lo skytram aggiunge una corsia, non sottraendo spazio alle linee di comunicazione viaria già esistenti, e rappresenta una vera rivoluzione per la mobilità non soltanto di questa valle, ma dell’intera città”. “Questa nuova soluzione, fortemente innovativa, è un fiore all’occhiello per Genova e per Amt nello sviluppo di una mobilità sempre più evoluta – dichiara l’amministratore unico di Amt Marco Beltrami –. L’integrazione fra skytram, asse full-electric e servizi su gomma tradizionali consentirà di fornire agli abitanti della Valbisagno un modello di servizio completamente trasformato, che cambierà abitudini e comportamenti e creerà sicuramente nuova domanda”.

Il progetto

Il tracciato ha uno sviluppo complessivo di 6.500 metri e sono previste 8 stazioni: Brignole, Marassi, Parenzo, Staglieno, Adriatico, Bligny, San Gottardo, Molassana. Il progetto è stato studiato per ottimizzare l’integrazione dell’opera nel contesto cittadino rispettando gli edifici e utilizzando materiali riciclabili. Anche le stazioni sono studiate per facilitare l’accesso e ridurre al minimo gli impatti ambientali grazie a layout ad hoc e all’utilizzo di materiali di pregio. Il viadotto ad “U” sul quale transiteranno i vagoni è stato progettato per contenere il rumore e le vibrazioni. Le pile saranno posizionate in adiacenza alla sponda del torrente Bisagno.

L’impatto sulla viabilità urbana, sia in fase di costruzione che in fase di esercizio, sarà minimo e sarà assicurato il mantenimento di tutti i collegamenti stradali esistenti. Sostanzialmente inalterato anche il numero dei parcheggi lungo gli argini del torrente Bisagno. Altro aspetto importante è rappresentato dal fatto che non ci sarà alcuna alterazione del regime idraulico del corso d’acqua e – durante la fase realizzativa – l’interferenza diretta con l’alveo sarà molto limitata. La proposta presentata dal RTI Itinera-Alstom-Meridiam prevede la gestione della nuova linea, per una durata di 30 anni, e la fornitura dei mezzi necessari all’esercizio.

La nuova linea è prevista a doppio binario per l’intero sviluppo, con scambiatori in prossimità delle stazioni di Brignole e Molassana, per permettere l’inversione di marcia dei convogli, e in prossimità delle stazioni di Staglieno e San Gottardo per garantire maggior flessibilità al sistema in caso di guasti/avarie. Sono previste due vetture motorizzate per ogni treno, ognuno dei quali avrà una capienza complessiva di 280 posti e sarà gestito da un sistema di segnalamento e automazione senza conducente. Il sistema proposto è dimensionato per garantire una capacità di linea pari a 5 mila passeggeri all’ora ma è già predisposto per un ampliamento.

I capilinea sono predisposti per la prosecuzione del tracciato da ambo i lati della Linea. L’amministrazione sta già pensando ad estendere la linea fino a Prato per garantire un più efficace interscambio con l’alta Valbisagno e i comuni limitrofi al genovesato. Sono dieci i treni previsti dalla fornitura. Il tempo di percorrenza è di circa 10-11 minuti per la direzione Molassana-Brignole, la frequenza prevista è di tre minuti e mezzo nell’ora di punta, la velocità commerciale sarà pari a circa 37 km/h. L’investimento totale previsto ammonta a circa 580 milioni di euro (IVA esclusa), di cui oltre la metà finanziati dal Raggruppamento Proponente. Il comune di Genova parteciperà alla call del Mit per ottenere adeguati finanziamenti. Una volta ottenuti si potrà procedere all’evidenza pubblica.

InformaFamigliaGenova: il nuovo punto di riferimento dedicato alle famiglie del comune di Genova

Novità in arrivo a Genova per tutte le famiglie a Genova. Da domani infatti, giovedì 24 dicembre, i genitori e le famiglie avranno a disposizione un nuovo punto di riferimento per affrontare la vita quotidiana: l’InformaFamigliaGenova. Sarà un luogo sia fisico sia virtuale, dove venire accolti da operatori professionali comunali per ricevere informazioni e orientamento su scuola, servizi, risorse ma anche per conoscere le opportunità offerte dal territorio e le agevolazioni economiche comunali, regionali e nazionali. InformaFamigliaGenova è il regalo natalizio che l’Agenzia per la Famiglia del comune di Genova dona alla città ospitandone la sede nei propri uffici di Palazzo Tursi in via Garibaldi 9. La pagina web ufficiale, smart.comune.genova.it/contenuti/informa-famiglie, è in costante aggiornamento e sarà integrata da nuove sezioni e servizi. All’InformaFamigliaGenova ci si potrà rivolgere previo appuntamento telefonando ai numeri 0105572647, 3397986093 e 3341049983 o scrivendo un’email all’indirizzo informafamiglia@comune.genova.it.

“L’InformaFamigliaGenova è uno strumento utile per facilitare le famiglie e aiutarle a districarsi nell’intreccio di informazioni e richieste di adempimenti in cui si trovano ogni giorno – spiega Simonetta Saveri, responsabile dell’Agenzia per la Famiglia -. Tanti enti e realtà del territorio si sono resi disponibili a fornire le informazioni necessarie per questa banca dati. Ancora una volta costruendo quel lavoro in rete che è alla base di tutti i progetti di Agenzia per la Famiglia e che è fondamentale per offrire un buon servizio. Ringrazio Cristina Fenoglio di Agenzia per la Famiglia per l’operazione di raccolta dei dati e l’Ufficio Web del Comune di Genova per la collaborazione tecnica”. “Il nuovo punto informativo InformaFamigliaGenova è stato fortemente voluto dall’amministrazione comunale per aiutare le famiglie genovesi a conoscere e ad orientarsi fra i servizi e le attività in ambito educativo, scolastico, sociale sanitario, culturale e del tempo libero attivi a Genova – dichiara l’assessore alla Famiglia e relativi diritti Lorenza Rosso -. Per l’Amministrazione e i suoi uffici potrà costituire un’ulteriore importante occasione per conoscere e interloquire sempre meglio con le famiglie raccogliendo le loro necessità, proposte, disponibilità”.

“Con il cuore siamo tutti qui, arrivederci al 2021”, gli auguri speciali del Winter Park Genova

“Con il cuore siamo tutti qui, arrivederci al 2021”, con queste parole, apparse su uno striscione in piazzale Kennedy a Genova, il Winter Park saluta il 2020, all’insegna dell’emergenza sanitaria da Sars-Cov-2, dando appuntamento all’anno prossimo. Il Winter Park Genova, a causa della pandemia e con le nuove restrizioni, quest’anno ha mancato il suo appuntamento con le ruote panoramiche, le montagne russe, gli ottovolanti. “Una decisione sofferta ma inevitabile”, hanno spiegato nei giorni scorsi gli organizzatori. È stato quindi affisso questa mattina (mercoledì 22 dicembre ndr), nel luogo simbolo del luna park di Genova, lo striscione con cui gli esercenti del Winter Park genovese augurano buone feste a tutti gli amanti del parco giochi e non solo e danno appuntamento al 2021. Un modo originale per salutare la città che da oltre 100 anni ospita il luna park mobile più grande d’Europa.  

“Genova per noi ha un significato particolare, che va al di là dell’aspetto lavorativo – raccontano gli organizzatori del Winter Park Genova – passare da piazzale Kennedy durante le festività natalizie e non vedere tutte le attrazioni illuminate e colorate fa un certo effetto ma, in questo clima di emergenza e preoccupazione, il nostro luna park non sarebbe stato lo stesso. Lo striscione è un modo speciale per augurare a tutti i cittadini, che da tanti anni ci accolgono e ci riempiono di affetto, un sereno Natale e un anno migliore di quello che abbiamo appena trascorso. Il Winter Park dà appuntamento al 2021 con un’edizione ancora più emozionante e ricca di novità”.

La ricetta dei “canestrelli Torriglia” sfornata direttamente dal cuore del laboratorio

La Nuova Torrigiana, nel centro di Torriglia in provincia di Genova, è una tipica pasticceria ligure. A conduzione familiare porta sui suoi scaffali i migliori dolci della tradizione. Alessio e i suoi genitori dal 2012 lavorano quotidianamente per soddisfare i loro clienti al meglio, cercando il più possibile di coniugare la tradizione con la modernità. Specializzati nella realizzazione di torte e dolci personalizzati producono anche i canestrelli artigianali di Torriglia.

La Nuova Torrigiana è attivissima anche nella lavorazione del cioccolato da cui vengono ricavati torroni, confetti e le guarniture delle torte. Il rispetto della tradizione pasticcera ligure viene garantito anche dalla produzione in periodo natalizio di un ricco assortimento di pan dolci.

La pasticceria collabora strettamente con il Castello Becchi per la realizzazione di torte nuziali, confetti, dolci e per viziare gli sposini con tutte le prelibatezze della sua cucina. A testimoniare la creatività e la preparazione del suo laboratorio 

Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria, il pasticcere Alessio Costenaro, direttamente dai locali della pasticceria, con il forno acceso alle spalle, ci racconta la ricetta dei famosi canestrelli di Torriglia:

Premio internazionale Ivo Chiesa: proclamati i vincitori

Sono stati proclamati i vincitori della prima edizione del PREMIO INTERNAZIONALE IVO CHIESA – UNA VITA PER IL TEATRO, istituito dal Teatro Nazionale di Genova per celebrare l’eredità del suo fondatore, Ivo Chiesa, uomo di teatro a tutto tondo, di cui si festeggia il centenario della nascita.

Fortemente voluto da Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, questo premio presenta alcuni importanti elementi di novità. Intanto non è legato a singoli spettacoli ma va a premiare percorsi artistici in cui si evidenzi un’adesione profonda tra vita e teatro. È trasversale e interdisciplinare: abbraccia il mondo della prosa, della danza, dell’opera, guarda all’Italia ma anche alla scena internazionale, senza dimenticare Genova e la Liguria.

A una protagonista di lunga data del teatro italiano come Andrée Ruth Shammah, che ha ricordato come Ivo Chiesa la chiamasse scherzosamente “quella ragazzaccia”, è andato il Premio Una vita per il teatro. Il giovane regista Simone Toni ha ricevuto il Premio Il futuro del Teatro. I premi per le regie di prosa e opera sono andati rispettivamente a Marius von Mayenburg e Robert Carsen. Ex aequo per la coreografia a Dimitris Papaioannou e Virgilio Sieni. Gianluca Falaschi ha ricevuto il Premio Visioni del teatro, dedicato a scenografi e costumisti. A Maria Angela Cerruti, sarta dalla trentennale esperienza, è andato il Premio I mestieri del teatro, che offre riconoscimento ai tecnici e agli artigiani della scena. Il Premio Museo dell’Attore è andato a Guido Paduano, studioso e traduttore teatrale. Eugenio Barba, fondatore dell’Odin Teatret, ha ottenuto il Premio La Scuola per la sua opera di trasmissione dell’arte teatrale. Infine Anna Laura Messeri, da sempre colonna portante della Scuola di Recitazione del Teatro di Genova, ha ricevuto il Premio Città di Genova, dedicato a Carlo Repetti, recentemente scomparso.

Ordine dei medici liguri: “Troppe aperture prima di Natale”

E’ iniziato il conto alla rovescia per l’ingresso in zona rossa dell’Italia, che scatterà ufficilamente domani 24 dicembre, vigilia di Natale. Le nuove misure restrittive previste dall’ultimo Dpcm non convincono però del tutto l’ordine dei medici della Liguria, il presidente Alessandro Bonsignore parla infatti di misure che potevano essere evitate se prima di Natale non ci fosse stato una sorta di “liberi tutti”, situazione che ha portato la curva dei contagi a risalire.

Il dott. Alessandro Bonsignore, presidente ordine dei medici e degli odontoiatri della Liguria, ai microfoni di Babboleo News ha poi parlato delle restrizioni di Natale, dei vaccini anti-Covid in Liguria, e di cosa dobbiamo aspettarci a Gennaio.

Qui l’intervista completa

Genova città simbolo del docufilm “Il nostro papa”

Il docufilm “Il nostro Papa”, che racconta le origini italiane della famiglia Bergoglio arriva su Rai 1e sarà trasmesso oggi mercoledì 23 dicembre in seconda serata.
Il docufilm narra le tappe salienti del viaggio dei Bergoglio dal porto di Genova a Buenos Aires e la nuova vita argentina della famiglia astigiana. Il lavoro vive attraverso le tre città simbolo di questa avventura: Genova, Roma, Buenos Aires. Il docufilm è tratto dal libro “Il nostro Papa” di Tiziana Lupi, diretto da Marco Spagnoli e che ha per protagonista l’attore spagnolo Iago Garcia. Incontri, immagini di repertorio e le parole di Papa Francesco sono la sintesi di questo lavoro coprodotto da Red Film e Lazos de Sangre in collaborazione con Rai Cinema. A dare la consulenza storica e a prendere parte alla prima tappa genovese del docufilm, Massimo Minella, giornalista di Repubblica e scrittore. “Nel corso degli anni – spiega Minella – ho declinato in tanti modi il mio lavoro di ricerca sull’emigrazione italiana in Argentina: con la mostra inaugurata alla Lanterna di Genova, con il libro “Genova-Buenos Aires sola andata”, con un racconto teatrale prodotto dal Teatro Pubblico Ligure che lo scorso ottobre ho portato nella sua nuova versione al Minor Consiglio di Palazzo Ducale insieme alla soprano Daria Masiero e al fisarmonicista Franco Piccolo. Il denominatore comune, che unisce tutte queste esperienze al docufilm, è il lungo viaggio sulle tracce di Papa Francesco. Un cammino da continuare a percorrere anche in futuro”

Natale: stelle made in Liguria si confermano piante simbolo delle feste

Quest’anno per le feste, in quasi una famiglia su due (42%) a livello nazionale, sarà presente una Stella di Natale per allietare le giornate da passate tra le mura domestiche in anno di pandemia. In Liguria non mancheranno neanche ciclamini ed altri fiori locali: importante scegliere sempre di acquistare, per se stessi o da regalare ad amici e parenti, piante e fiori Made in Liguria, in modo da sostenere e dare futuro a un comparto chiave della regione, portato avanti grazie al lavoro e costante impegno di 3200 imprese, concentrate per il 95% tra le province di Imperia e Savona.

E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti/Ixè, sugli acquisti verdi degli italiani che approfitteranno degli ultimi giorni per portare doni a parenti e amici prima del lockdown di Natale. A livello nazionale l’andamento delle vendite è stabile con prezzi che vanno dai 2,5 euro per gli esemplari più piccoli per arrivare anche ai 150 euro degli alberelli più strutturati.  Le stelle di Natale, nel tempo, sono divenute protagoniste delle feste grazie al loro colore rosso intenso tipico del Natale e alla disposizione delle foglie che le rendono simili ad una cometa. I veri fiori della stella di Natale, sono quelli di colore giallo all’interno, mentre le parti di colore rosso non sono altro che foglie che assumono tale colorazione in particolari periodi dell’anno. Solitamente tali brattee sono rosse, ma possono essere anche rosa o bianche e tendono, per motivi fisiologici, a cadere dopo le feste, verso la primavera.  Questo non vuol dire che la pianta non possa tornare a rifiorire, infatti, basta seguire piccoli accorgimenti per averla ancora in casa l’anno dopo. Quando la pianta rimane “nuda” è importante mantenerla all’ombra, lontana da luoghi dove possa ricevere luce artificiale (lampadine, televisioni) perché si tratta di una pianta “brevidiurna”, che fiorisce in conseguenza di un adeguato periodo trascorso con un basso numero di ore di luce. Durante il periodo primaverile  è opportuna una potatura e un trasloco in terrazzo per poi farla rientrare in case verso ottobre/novembre in un ambiente poco luminoso (8 ore massimo di luce al giorno) al fine di facilitare la crescita di nuovi rami e foglie che assumeranno il caratteristico colore rosso. Questa pianta predilige concimazioni a base di potassio e fosforo, soprattutto nel periodo autunno invernale.

“Quest’anno l’acquisto delle tradizionali piante natalizie – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa  – ha un significato particolarmente importante sia per portare serenità nelle famiglie sia perché rappresenta una boccata d’ossigeno anche per il settore del florovivaismo ligure, colpito duramente dalla pandemia a causa dai rallentamenti alle esportazioni e blocchi nazionali della scorsa primavera,  ai quali si sono sommati i limiti a matrimoni, eventi e cerimonie ecc…La pianta, è coltivata in Liguria principalmente nelle serre della Piana d’Albenga savonese, ma anche in provincia di Genova. Nelle serre della Piana si producono annualmente circa 300mila Poinsettie (vero nome della più comune Stella di Natale). Come la maggior parte delle nostre produzioni le Stelle di Natale sono un prodotto agricolo stagionale deperibile, che necessita di mesi di coltivazione (la produzione inizia già dal mese di Luglio) e grandi investimenti, e, ora più che mai, è importante sostenere i nostri imprenditori scegliendo di acquistare piante liguri, per essere sicuri di avere un prodotto sempre di altissima qualità e supportare inoltre l’economia del nostro territorio e l’occupazione”.