26 Dicembre 2020 – Babboleo

26 Dicembre 2020

Natale in collegiale, il curioso caso del Setterosa

Tutta colpa di alcuni tamponi antigenici positivi, poi diventati negativi ai test molecolari. Lo strano Natale del Setterosa (in cui militano molte giocatrici liguri) è iniziato proprio da qui e si concluderà il 31 dicembre. Già, perché le ragazze della Nazionale di pallanuoto femminile hanno proseguito anche in questi giorni il collegiale di Ostia. Ma non c’è nessuna punizione dietro la decisione non far rientrare a casa le ragazze, semplicemente solo ragioni di opportunità.

Natale in collegiale, insomma, tanto per parafrasare i più noti cinepanettone. Ma per capire tutta questa storia è necessario raccontarla dall’inizio.

Il collegiale doveva interrompersi il 23 dicembre. Ma quel giorno saltano fuori alcune positività ai test antigenici. L’unica soluzione a quel punto e fare le opportune verifiche con i test molecolari. I risultati arrivano il giorno dopo e, come spesso accade in questi casi, gli esiti sono negativi. A quel punto le ragazze sarebbero anche libere di andarsene. Ma Natale ormai è alle porte e il rientro per il successivo collegiale sempre più vicino. Scatta, così, il piano B: ragazze in ritiro fino al 31 e poi tre giorni di festa che, invece, nel programma iniziale non erano previsti. A casa tornano solo le giocatrici che poi non sarebbero dovute rientrare tra cui le liguri Bettini e Marcialis oltre a Garibotti, infortunata, che rientrerà a gennaio. Le altre restano tutte in collegiale. E così il Natale trascorre come se nulla fosse, in piscina ad allenarsi. Un Natale indimenticabile, sicuramente molto diverso da come ce lo si potrebbe immaginare.

Attualmente il Natale in collegiale vede tra le ragazze anche le liguri Roberta Bianconi, Sofia Giustini, Silvia Avegno, Giulia Gorlero, Giulia Emmolo, Giulia Viacava, Elisa Queirolo e Agnese Cocchiere.

Enpa Savona: “Grazie Sara, il più bel regalo di Natale”. La giovane studentessa paga parte delle spese per una gattina

L’amore per gli animali supera ogni barriere e ostacolo, anche economico! Questa è la storia di Sara, giovanissima studentessa, che ama uomini ed animali e non manca di aiutare gli uni e gli altri. Nei giorni scorsi Sara si è recata, assieme alla mamma, a far visita, nel rispetto della normativa anti-covid, alla sede savonese della protezione animali di via Cavour 48 r a Savona e, con calde parole verso l’operato dei volontari, ha rovesciato sul tavolo il contenuto del suo salvadanaio: 27,43 euro per la precisione, pregandoli di utilizzarli a favore degli animali bisognosi. L’offerta ha commosso i volontari che hanno deciso di utilizzarla subito e, come richiesto, per mettere insieme i soldi necessari per pagare la fattura dell’operazione appena fatta dai veterinari per l’ultimo ospite arrivato nel reparto gatti, una femmina soprannominata Sabrina.

Sabrina è una gatta che viveva in un cortile di Savona e che, pochi giorni prima di Natale, è stata trovata in gravi condizioni dal servizio veterinario 112, consegnata poi all’Enpa e subito sottoposta a controlli veterinari, che hanno riscontrato un carcinoma ad un orecchio ed al collo, che è subito stato asportato. Adesso la gattina sta meglio ed attende l’esito degli esami, coccolata ed accudita dai volontari della protezione animali e sopportando pazientemente il necessario collare applicatole, se riuscirà a sopravvivere, occorrerà poi pensare ad una sua adozione del cuore presso una famiglia davvero animalista. La spesa, finora, è di 310 euro (comprensiva di 56 euro di tassa statale, perché curare un gatto di strada è per lo stato italiano un lusso ed Enpa deve versargli il 22% di Iva!).

Se qualche amico degli animali e dell’Enpa vorrà contribuire alla spesa, affiancandosi a Sara, lo potrà fare con un bonifico sul conto Enpa su Carige, IBAN IT90K0617510610000002425580, specificando “ Per la gatta Sabrina” o con paypal, andando sul sito www.enpa.sv.it, o con Satispay (EnpaSavona).