29 Dicembre 2020 – Babboleo

29 Dicembre 2020

Un cervo a Cervo: così il piccolo comune ligure ha adottato l’animale che verrà sistemato in un parco

Potrebbe suonare così: adotta un cervo se sei di Cervo. E così, in qualche modo, è stato. Il comune di Cervo infatti ha adottato un cervo, che tra l’altro compare nello stemma dell’ente, appartenente a un agriturismo di Dolceacqua, chiuso di recente. Ad annunciarlo il sindaco del piccolo centro balneare della provincia di Imperia, Lina Cha, specificando che l’animale troverà casa in un terreno di circa mille metri quadrati, attiguo al parco comunale del Ciapà, offerto in comodato d’uso da una residente. “Stiamo ultimando le pratiche autorizzative – spiega il primo cittadino – e per aprile, quando l’animale perderà il palco delle corna, lo trasferiremo nella sua nuova casa. Prendiamo questo animale in primis per salvargli la vita, poi perché secondo quanto narra la leggenda il territorio del nostro paese in passato era abitato proprio dai cervi”. L’idea di adottare il cervo, un esemplare di circa quattro anni e del peso di un paio di quintali, attualmente accudito da un privato, è stata del presidente del consiglio comunale, Selina Ramondo. “Ci siamo subito attivati – prosegue il sindaco – incontrando il colonnello dei carabinieri forestali per verificare se ci fossero le condizioni per ospitarlo. Naturalmente, realizzeremo un abbeveratoio e un capanno di protezione e tutte quelle strutture necessarie per la sua tutela”. E per quanto riguarda il nome? “Lo faremo decidere agli alunni delle scuole, con i quali potremo organizzare visite guidate”.

Covid e povertà, i numeri shock della Comunità di Sant’Egidio: a Genova richieste aumentate del 40%

All’emergenza sanitaria da Sars-Cov-2 si è affiancata quella, conseguenziale, economica. Sono cinque milioni i poveri assoluti in Italia che corrispondono a circa 1700 famiglie. Numeri che devono far riflettere e che sono in aumento anche a Genova, dove a causa del covid sono aumentate le richieste alla Comunità di Sant’Egidio, che ha registrato in questi mesi il 35-40% in più di richieste. Alla base delle richieste il sostegno alimentare immediato, stiamo parlando di persone che non riescono neanche a reperire il cibo per sfamarsi nell’arco di una giornata. “Si è accentuato il divario tra chi stava bene e continua a vivere in una buona condizione e chi è piombato in una situazione di vera povertà”, spiega ai microfoni di Babboleo News Andrea Chiappori, responsabile per la Liguria della Comunità di Sant’Egidio. Tra coloro che si sono rivolti a Sant’Egidio ci sono lavoratori prepari, persone che prima della pandemia riuscivano, magari a fatica, ad arrivare alla fine del mese e che ora, causa anche la perdita del lavoro, hanno bisogno di un sostegno concreto. Tra gli insospettabili ci sono anche loro, gli anziani, lo “zoccolo duro” delle famiglie. “Alle persone anziane, spesso, non bastano più le pensioni perché con quelle devono aiutare i figli che magari sono rimasti disoccupati, e allora vengono da noi a chiederci un pacco alimentare”, fotografa la situazione Andrea Chiappori. Nel frattempo, la fine dell’anno è oramai dietro l’angolo e la Comunità di Sant’Egidio, anche nelle giornate che salutano il 2020 e aprono le porte al 2021, farà sentire il proprio appoggio a tutti i bisognosi di Genova, con diverse attività in programma. Ascolta l’intervista completa ad Andrea Chiappori, responsabile per la Liguria della Comunità di Sant’Egidio.

Centro storico di Genova: al via il progetto “educativo su strada” per bambini e ragazzi

Un budget da 75 mila e una task force per combattere il disagio giovanile nel centro storico. Questa l’iniziativa di educativa partecipata e di strada che rientrerà nel progetto Caruggi del comune di Genova e che prevede di raccogliere progetti da associazioni del terzo settore in grado di intercettare giovani fra i 10 e i 35 anni direttamente nei luoghi tipici di aggregazione come le piazzette e i locali del centro. Educativa partecipata e di strada, questa la mission del comune genovese. Alla call potranno partecipare, entro 35 giorni, associazioni del terzo settore, in forma singola o in rete, per l’offerta di servizi socio educativi rivolti a bambini e ragazzi che vivono in situazioni di marginalità all’interno del centro storico genovese. “Crediamo fortemente – spiega l’assessore al centro storico del comune di Genova Paola Bordilli – che la rigenerazione e il rilancio del centro storico passi anche dai servizi alle persone, in particolare delle fasce sociali più fragili, che in questo periodo di emergenza pandemica rischiano di pagare un prezzo ancora più caro rispetto ad altri. Supportare i giovani, bambini e giovani adulti, nell’apprendimento scolastico, in attività educative, di aggregazione sana e socialità è indispensabile per prevenire la nascita di nuove marginalità e per migliorare la partecipazione e qualità della vita di tutti i cittadini e delle famiglie che vivono e lavorano nel centro storico”.

Il progetto, il primo di una serie di azioni socio-educative in programma da parte del comune di Genova nel piano integrato Caruggi, riguarda l’attività educativa di strada, rivolta a bambini a partire dai sei anni, ragazzi e giovani adulti, presenti sul territorio del centro storico e che appartengono a nuclei fragili connotati da disagio economico e relazionale. In particolari aree del centro storico dove sono presenti specifiche criticità educative – Porto Antico per minori di 11-12 anni, Giardini Luzzati per adolescenti, Pre’, via del Campo e zone limitrofe per giovani adulti – dovranno concentrarsi interventi, tempestivi e flessibili, adattati al delicato contesto, anche attraverso il ricorso di cittadini attivi che promuovano comportamenti responsabili. È prevista anche la creazione di un’unità di strada, una task force che possa agire dinamico intercettando i bisogni e le esigenze del territorio, fornendo risposte immediate. “L’educativa partecipata – spiega il consigliere delegato alle Politiche sociali Mario Baroni – si fonda sul coinvolgimento di chi vive ogni giorno sul territorio e delle associazioni per creare percorsi efficaci di tipo educativo, prevenzione dei disagi in particolare giovanili, di accesso ai servizi, all’inclusione scolastica e lavorativa. Nel Piano del Centro Storico, la parte socio-educativa ricopre un ruolo importante, come testimonia anche la previsione di stanziamento di risorse per oltre 16,6 milioni di euro. Per gli interventi socio-educativi abbiamo coinvolto, in tavoli di confronto, le tutte le realtà presenti e sono emerse proposte innovative tra cui l’educativa partecipata o di strada che prevede anche il coinvolgimento di soggetti calati nelle realtà di disagio come parti attive di un percorso educativo rivolto ai più giovani. Questo è il primo bando rivolto ai minori e ai giovani del centro storico, ma ne seguiranno altri anche per anziani e disabili”.

Calcio, gli auguri del presidente ligure FIGC Giulio Ivaldi: “L’obiettivo è tornare a giocare il 7 febbraio”

Il calcio dilettantistico prepara la ripartenza. Il 15 gennaio potrebbe essere un giorno importante per la ripresa degli allenamenti degli sport di contatto e di squadra, attualmente vietati dal dpcm. Una data che, se confermata, potrebbe essere la base per la ripartenza anche del calcio ligure. Giulio Ivaldi, presidente regionale FIGC ha fatto il punto sulla possibile ripartenza e ha indicato la settimana compresa tra il 31 gennaio e il 7 febbraio per la ripresa dei campionati. Tutto dipenderà però dall’andamento del contagio e dalle decisioni del governo.

L’intervista:

Genova progetta e rilancia il turismo nell’era post covid

Ripartire dal turismo, è questa la mission del comune di Genova che progetta il rilancio del turismo post covid con nuove azioni e nuovi strumenti. Palazzo Tursi ha rinnovato la convenzione con la Camera di Commercio di Genova ed istituito il “tavolo permanente per lo sviluppo strategico del turismo”. Lo schema di convenzione è stato approvato dalla giunta il 3 dicembre e la firma è seguita nei giorni successivi. La collaborazione era già attiva dal 2012, con la Camera di Commercio e le associazioni di categoria degli operatori alberghieri, per concertare le politiche di destinazione dei proventi dell’imposta di soggiorno e oggi questa collaborazione fa un salto di qualità. Il nuovo tavolo è coordinato dall’assessore allo Sviluppo economico turistico e Marketing territoriale Laura Gaggero, che spiega: “L’aver definito una nuova convenzione con la Camera di Commercio e aver istituito un tavolo permanente vanno nella direzione di cambiare approccio in chiave strategica. Se prima ci si concentrava solo sulla destinazione delle risorse, adesso ci si concentrerà maggiormente sull’aspetto strategico, ponderando le scelte in base a una programmazione pluriennale. Vogliamo costruire il turismo del futuro e come Comune stiamo costruendo tutti gli strumenti perché Genova sia a buon titolo tra le tappe obbligate del turismo del Mediterraneo”.

Le misure per la ripartenza
Negli ultimi anni Genova ha conosciuto un trend costante di crescita di visitatori e, di conseguenza, anche dell’ammontare della raccolta della tassa di soggiorno, con cui il comune finanzia le azioni di promozione della città e gli strumenti collegati. Con il nuovo corso il comune di Genova punta ad anticipare le tendenze di mercato in atto e con l’ultima delibera di integrazione del piano marketing, comunicazione e turismo definisce le prime linee guida per il 2021 per essere pronti e competitivi nella fase di ripartenza, al fine di incrementare i flussi turistici, aumentare la permanenza media sul territorio cittadino, destagionalizzare i flussi, per un turismo all seasons. Prudenzialmente quest’estate era stata approvata a luglio una prima delibera che prevedeva un piano ridotto in conseguenza dell’emergenza sanitaria, ora, verificati gli equilibri di bilancio, è stata deliberata l’integrazione del piano e dei fondi. In accordo con Camera di Commercio e gli stakeholder, si è deciso di destinare 500.000 euro all’iniziativa «Voucher seconda notte e city pass dedicato». Maurizio Caviglia, segretario generale Camera di commercio di Genova, spiega: “Genova, attraverso il tavolo dell’imposta di soggiorno e con il contributo degli albergatori, ha deciso di giocare d’anticipo sulla ripartenza. I primi turisti che torneranno a soggiornare nei nostri alberghi saranno premiati con una notte in regalo e il City Pass gratuito, che permetterà loro di scegliere fra alcune esperienze tra cui la mostra di Michelangelo, la visita all’Acquario o la visita guidata del centro storico: una proposta di grande valore e un invito a godersi la città anche in bassa stagione. Ed è anche un grande segnale di fiducia da parte delle istituzioni e degli albergatori, che in questo periodo di fermo forzato hanno deciso di rimboccarsi le maniche e guardare al futuro”.

Il city pass turistico integrato include anche i servizi di mobilità AMT.

“Da sempre, e a maggior ragione a seguito delle chiusure forzate per la pandemia di quest’anno, la Regione sostiene che il rilancio del turismo in Liguria passi anche e soprattutto attraverso questo tipo di sinergie – sottolinea l’assessore regionale al turismo Gianni Berrino –. Plaudo quindi all’iniziativa congiunta del comune di Genova, della Camera di Commercio di Genova, di Genova Film Commission e di Amt con la speranza e l’augurio di metterci alle spalle questo pessimo 2020 e di vedere nuovamente nel 2021 tanti turisti a Genova e in Liguria”. La comunicazione della promozione avrà una prima fase di avvio con il lancio di uno spot pubblicitario costruito insieme a Genova Film Commission con la regia di Michele Rovini che darà una serie di suggestioni emozionali di Genova. “Per la Genova Liguria Film Commission è un vero piacere collaborare con il Comune di Genova in un progetto che mira alla “ripartenza” e punta alla valorizzazione della ricettività turistica in una nuova veste – spiega Cristina Bolla, presidente di Genova Film Commission -. In questo anno difficile i numeri delle produzioni audiovisive sono aumentati del 20% rispetto al 2019, confermando un trend sempre in crescita, che inserisce la nostra città nell’elenco delle location più richieste per film e fiction. Il 2021 partirà con tre serie tv e cinque film a riprova che la Liguria sta diventando sempre di più “Terra da fiction e film”, brand lanciano nel 2019 durante il Digital Fiction Festival, evento organizzato con la collaborazione del Comune. Il nostro approccio nei confronti di questo spot punta a dare un’immagine di dinamismo, utilizzando tecniche cinematografiche sapientemente adottate dal regista Michele Rovini, con la casa di produzione Itaca Film”.

In questi mesi di stop forzato ai flussi e alle attività turistiche, il comune ha svolto un lavoro di squadra unitamente agli operatori della filiera turistica. Grazie alla condivisione delle idee ed al contributo professionale degli operatori, si stanno costruendo le politiche turistiche del futuro. Per una migliore gestione strategica delle risorse e pianificazione delle conseguenti azioni, inoltre, sono state avviate alcune analisi del posizionamento comunicativo post covid e del sentiment che a breve daranno le indicazioni che permetteranno al comune di indirizzare in modo efficace le prossime azioni di promozione e posizionamento del brand Genova. Palazzo Tursi è pronto a modulare le azioni promozionali sui media nazionali e internazionali ed attivare nuove collaborazioni e strategie di social e influencer marketing, che renderanno Genova sempre più protagonista. Bisogna continuare a parlare e a far parlare della città, anche se in questo momento i flussi sono fermi, ed essere pronti per far ripartire le prenotazioni e le visite, c’è grande voglia di viaggiare e Genova si fa trovare pronta.

Capodanno in streaming con Il Sipario Strappato e Carlo Denei

Anche il teatro Il Sipario Strappato scende in campo con uno spettacolo in streaming nella notte di Capodanno: giovedì 31 dicembre alle 21 andrà in scena lo spettacolo del comico e autore televisivo genovese Carlo Denei “Se c’è pubblico guarisco”, per la regia di Lazzaro Calcagno.

Lo spettacolo, registrato prima delle norme anti-Covid, sarà visibile sul canale youtube “Sipario Strappato Communication” gratuitamente per tutti gli iscritti, e rimarrà fruibile fino alle 24 del 1 gennaio 2021.

Ecco la presentazione di Carlo Denei a Babboleo.it

Pelestre: slitta ancora l’apertura

Il 15 gennaio era la data stabilita per la riapertura di palestre, piscine, teatri, cinema e centri estetici. Tuttavia per la ripartenza di queste attività i tempi potrebbero essere più lunghi del previsto. Il Comitato tecnico scientifico, che dovrebbe dare la propria opinione nei prossimi giorni, lo farà anche in base ai dati sui contagi e mentre si pensa comunque a un nuovo modo per far riaprire palestre e piscine, il mondo dello sport lamenta una situazione di incertezza disastrosa come racconta ai microfoni di Babboleo News Enrico Carmagnani presidente genovese del comitato sportivo.

Brexit, accordo sull’export tra Gran Bretagna e Italia: salvo il Made in Liguria

Italia e Gran Bretagna hanno siglato un importante accordo sui futuri rapporti commerciali da “ricostruire” dopo l’uscita del paese anglosassone dall’Unione Europea. L’intesa, grazie al quale l’Italia potrà continuare ad esportare prodotti agroalimentari senza dazi e senza quote, salva, a livello nazionale, 3,4 miliardi di euro. Il settore agroalimentare, secondo dati elaborati da Coldiretti, è l’unico del Made in Italy cresciuto in Gran Bretagna nel 2020, nonostante la crisi legata alla pandemia.

“Con l’accordo – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – si potranno evitare dazi e ostacoli amministrativi e doganali che minacciavano le esportazioni agroalimentari Made in Liguria, colpendo eccellenze locali, quali l’olio DOP Riviera Ligure e il vino DOC, prodotto quest’ultimo che, soprattutto negli ultimi anni, è uscito dai confini regionali e ha conquistato, per la sua qualità, molti paesi esteri.”

Boeri e Rivarossa pongono poi l’attenzione su un altro mercato, quello dei fiori, particolarmente apprezzato all’estero. “Neanche il settore del florovivaismo sarebbe rimasto indenne, per quanto riguarda soprattutto la produzione di piante in vaso, concentrate principalmente nella Piana di Albenga, per le quali una diversa gestione amministrativa, legata anche all’ambito fitosanitario, rischiava di ostacolarne il commercio.”

Non manca un sospiro di sollievo per i prodotti Dop e Igp, che incidono per circa il 30% sul totale dell’export agroalimentare Made in Italy. Una mancata protezione giuridica rischiava di aprire le porte alla concorrenza sleale dei prodotti di imitazione inglesi e da Paesi extracomunitari.

“In un momento così difficile per l’economia dei territori – concludono Boeri e Rivarossa – è importante continuare a favorire e permettere lo sviluppo del nostro export, sia nell’interesse dei cittadini, sia di tutte le imprese che con il loro lavoro custodiscono il territorio e valorizzano le grandi eccellenze locali”.