5 Gennaio 2021 – Babboleo

5 Gennaio 2021

Variante Aurelia, Tafaria: “Ridiamo il lavoro a 86 dipendenti della Toto Costruzioni”

E’ stato sbloccato l’appalto per la ripresa della costruzione della Variante Aurelia, a La Spezia. Il timore di Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria, è che gli 86 dipendenti della Toto Costruzioni, ditta inizialmente incaricata prima che il cantiere si fermasse, non vengano presi in considerazione per la ripresa dei lavori. L’intervista:

Spid, Poste Italiane: “Da oggi al via appuntamenti tramite App ‘Ufficio Postale’ o WhatsApp”

Da oggi, martedì 5 gennaio, è possibile prenotare un appuntamento per il rilascio dell’identità Digitale SPID presso gli Uffici Postali, tramite l’App Ufficio Postale o via WhatsApp.

I sistemi di prenotazione a distanza che da oggi consentono di riservare l’accesso per il rilascio dell’Identità Digitale oltre ad offrire la possibilità di prenotare anche tutte le operazioni sia finanziarie sia postali, sono disponibili in 7 Uffici Postali della provincia di Genova: a Camogli, Chiavari in P.zz Ns Signora dell’Orto, Lavagna, Rapallo, Recco, S.Margherita Ligure e Sestri Levante.

Come funziona?
tramite APP Ufficio Postale: per prenotare l’operazione tramite l’App Ufficio Postale è sufficiente scaricare gratuitamente l’applicazione sul proprio smartphone, tablet e selezionare il tipo di servizio richiesto tra SPID e le altre operazioni (opzione €Tutte le operazioni), il giorno e l’orario preferito per svolgere l’operazione.

tramite WHATSAPP: per richiedere il ticket elettronico con WhatsApp è necessario memorizzare sul proprio smartphone il numero 3715003715.
Il cittadino dovrà avviare una chat e un operatore virtuale di Poste Italiane risponderà proponendo, tra le varie opzioni, la prenotazione del ticket.
Digitando poi il Comune, indirizzo e numero civico di riferimento, al cliente sarà proposto l’Ufficio Postale più vicino con l’indicazione del primo appuntamento disponibile per la prenotazione. Se il cittadino accetta, riceverà un codice di prenotazione che verrà mostrato sul display dell’ufficio postale al momento dell’appuntamento.

tramite APP PosteID: è inoltre possibile richiedere SPID comodamente da casa tramite l’App PosteID per tutti i cittadini in possesso di un passaporto o di una carta d’identità elettronica.

Covid e restrizioni: cosa dice il nuovo decreto legge

Il nuovo decreto legge approvato nella notte tra il 4 e il 5 gennaio prevede nuove misure restrittive in vigore dal 7 al 15 gennaio. Italia in zona gialla giovedì 7 e venerdì 8, ma con alcune novità introdotte “ad hoc”: oltre ai già noti limiti agli spostamenti nelle ore di coprifuoco (dalle 22 alle 5), saranno vietati gli spostamenti tra Regioni. Vietati, di conseguenza, anche gli spostamenti nelle seconde case, se situate in un’altra regione. Saranno invece aperti per la consumazione al tavolo fino alle 18 bar e ristoranti. Riaprono asili, scuole elementari e medie in presenza, mentre per i licei e gli istituti superiori secondari si dovrà attendere l’11 gennaio (con didattica in presenza al 50%). Le università proseguono le attività a distanza.

Il weekend del 9 e 10 gennaio si torna in fascia arancione: le limitazioni agli spostamenti coinvolgono anche i comuni: vietato spostarsi non solo tra Regioni, ma anche da un comune all’altro salvo comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità per motivi di salute. Resterà però in vigore la deroga introdotta in occasione delle festività natalizie: sono infatti consentiti gli spostamenti tra comuni con popolazione fino a 5000 abitanti in un raggio di 30 km, ad eccezione dei capoluoghi di provincia (per intenderci: ci si può spostare da Pieve Ligure a Sori, ma non da Pieve Ligure a Genova). E’ inoltre consentito lo spostamento (una volta al giorno e tra le 5 e le 22) verso una abitazione che si trova nella stessa regione nei limiti di 2 persone oltre a quelle già conviventi, oltre ai minori di 14 anni o persone disabili. Il 9 e 10 gennaio chiusi bar e ristoranti (solo domicilio, asporto fino alle 22).

A partire dall’11 gennaio, infine, si tornerà alla suddivisione delle regioni a colori a seconda delle criticità. Ma occhio agli indicatori, che cambiano e diventano più rigidi: se in questo momento infatti in zona arancione vengono collocate le regioni con Rt fino ad 1,25, con le nuove misure basterà avere un Rt fino ad 1. In zona rossa finiranno le regioni con Rt da 1,25, mentre attualmente questa fascia di rischio scatta con Rt da 1,50.

Nuova torre piloti di Genova, Cimolai si aggiudica il bando. Imprese liguri al fianco del colosso friulano

Sarà un gruppo di imprese guidato dal colosso friulano Cimolai a costruire la nuova torre piloti di Genova, che sorgerà a pochi passi dal padiglione Jean Nouvel. Dopo 7 anni di attesa da quel tragico 7 maggio 2013, in cui la torre piloti crollò portando con sé 9 vite umane, adesso si conoscono ufficialmente i nomi di chi ricostruirà l’edificio.

Cimolai si è aggiudicata il bando con un ribasso del 22,22% sull’importo a base d’asta di quasi 18 milioni di euro, per un importo di aggiudicazione pari a 14,152 milioni di euro.

Insieme a Cimolai ci saranno le aziende Icam Fratelli Parodi e Spartacus, entrambe con sede a pochi metri da molo Giano, specializzate nella costruzione di opere edili marittime come moli e banchine. Il progetto, donato nel 2015 dallo Studio Piano al porto e alla città, sarà curato da Techproject con Seteco ingegneria, altre realtà locali con l’architetto Alfonso Femia.

Meteo Liguria, Arpal: “Zona D e Zona E allerta per neve fino alle 24 di oggi”

Prosegue il maltempo in Liguria, pertanto Arpal ha prolungato l’allerta gialla per neve fino alla mezzanotte di oggi, martedì 5 gennaio sia nelle aree dei versanti padani di Pontente, zona D, che riguarda la Valle Stura e l’entroterra savonese fino alla Val Bormida e sia nelle aree dei versanti padani di Levante, zona E che riguarda la Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia.

Intanto per la giornata di oggi, martedì 5 gennaio, sono attese precipitazioni sparse anche a carattere di rovescio o di temporale. Sul fronte nevicate fenomeni deboli sui versanti padani a bassa quota, spolverate nevose con possibili rovesci e accumuli localmente maggiori sull’interno del settore centrale (zona B, quota neve 300 metri) sulle zone più orientali del Ponente (zona A, quota neve 500-600 metri) e su quelle più occidentali di Levante (zona C, quota neve 500 metri).

I fenomeni saranno in graduale attenuazione dalla seconda parte della giornata (con zero termico in leggera risalita dalla serata), preludio a un lento miglioramento atteso per la giornata di domani, mercoledì 6 gennaio.

Epifania: calza in una casa su tre, ma calano gli acquisti in tempi di pandemia

Con la pandemia e l’Italia in zona rossa torna la tradizione della calza della Befana, che domani sarà appesa, a livello nazionale, in oltre una casa su tre (38%), mentre ad una minoranza del 12% arriveranno altri regali ed il resto non festeggerà. E’ quanto emerge da un’elaborazione Coldiretti/Ixe’ per la Festa dell’Epifania al tempo del Covid.

Le difficoltà economiche, il lockdown e la chiusura dei negozi hanno pesato sugli acquisti, in calo stimato del 23%, a livello nazionale, rispetto allo scorso anno, ma immancabili per concludere le feste con l’epifania, soprattutto per i bambini, sono le leccornie, da cioccolatini, caramelle e carbone dolce, anche se la spinta provocata dall’emergenza Covid verso una alimentazione più salutista contagia anche la Befana 2021 e in molte famiglie  tornano fichi, agrumi e prugne secche, nocciole, e soprattutto biscotti fatti in casa, come gli anicini liguri.

“Un’ultima occasione di festa – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – che tra calze e altri doni per grandi e piccini farà salire, a livello nazionale, a quasi 4,5 miliardi il valore dei regali acquistati durante le festività di fine ed inizio anno. Come soluzioni a km0 non si parla di aglio, peperoncino, patate e carbone che, in passato, la simpatica vecchietta era solita portare ai bambini più vivaci, ma di frutta, biscotti, miele, e altre leccornie dolci sempre più apprezzate. Nella nostra regione la tradizione della calza appesa al caminetto ha una versione ancora più antica, la “scarpa in sciö barcon”, vale a dire la scarpa alla finestra, dove era usanza lasciare fuori casa una scarpetta per ricevere dolci, castagne secche, mandarini e le immancabili monete di cioccolato. Ma oggi che sia la scarpa o la calza, anche in Liguria si assiste ad un importante ritorno alle vecchie tradizioni e, soprattutto, una predilezione per la scelta di prodotti naturali che fanno bene alla salute, come ad esempio gli  agrumi ed altri frutti proposti in ogni versione, freschi, sotto forma di marmellata, come ingredienti principali di biscotti e gelée. Queste caramelle sono semplici e veloci da realizzare anche a casa, basta avere, zucchero, gelatina di pesce e, ovviamente, i vostri agrumi preferiti. Il preparare calze fai da te con ricette locali,  è una tendenza favorita quest’anno, oltretutto, dall’impossibilità di uscire dalle mura domestiche con la zona rossa durante le festività, che ha portato ben il 49% degli italiani a passare più tempo ai fornelli, anche preparando nuove ricette con i propri figli. Per fare una scelta più salutare, consigliamo di creare le proprie originalissime calze a km0 rivolgendosi, per gli ingredienti, direttamente alle aziende Campagna Amica Liguria, che tra miele, latte e marmellate, permetteranno di sorprendere grandi e piccini con ricette e gusti della tradizione”

PolFer Ligure, Bilancio 2020: “29 arresti e 632 indagati”

29 arresti e 632 indagati, questi i dati più rilevanti che emergono dal report 2020 della Polizia Ferroviaria Ligure che ha proceduto complessivamente a 60.789 controlli di cui 2.131 effettuati a bordo treno.

Inoltre, secondo quanto riportato nel Bilancio annuale, la PolFer ha impiegato quasi 15mila pattuglie in stazione e 552 a bordo treno a fronte di 932 treni
presenziati. Ha inoltre predisposto 298 servizi antiborseggio in abiti civili, sia negli scali che sui convogli e ben 67 pattuglioni straordinari in fasce
orarie diverse di volta in volta individuate.

Si è tornati ad accendere anche nel 2020 i riflettori sul fenomeno delle aggressioni ai capitreno. La PolFer ha individuato 29 responsabili di minacce e
aggressioni ai ferrovieri a fronte di 38 episodi denunciati
.

Particolare attenzione è stata riservata alla messa in atto di misure di contrasto al fenomeno dei furti di rame, che causa frequente di gravi ritardi alla circolazione ferroviaria. Le ordinarie attività di indagine hanno consentito di recuperare circa 100 Kg. di rame ferroviario di provenienza illecita, denunciando i responsabili alle Autorità per il reato di ricettazione.

Infine sono stati numerosi gli interventi per soccorrere persone più fragili distogliendoli dalla volontà di togliersi la vita, così come i rintracci di minori, ben 52, e di persone anziane in stato confusionale che sono stati ricondotti ai loro familiari.

Turismo Liguria: 2020 anno nero

L’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino commentando i dati diffusi relativi al numero di strutture alberghiere aperte in questi giorni in Liguria ha parlato di un anno nero per il turismo in tutto il paese. “La Regione si sta battendo in ogni ambito per difendere il settore turistico che ha risentito in maniera pesante delle chiusure per la pandemia come dimostra il fatto che solo 30 alberghi su 1.200 sono aperti purtroppo in questi giorni in Liguria.- ha raccontato l’assessore ai microfoni di Babboleo News– Stiamo lavorando dal marzo scorso per fare si che fondi europei siano destinati agli operatori turistici, negli anni sempre trascurati nell’assegnazione e ripartizione. Grazie alla nostra iniziativa abbiamo ottenuto un primo importante risultato, è stato infatti approvato dalla Conferenza delle Regioni che nella prossima programmazione dei fondi il 10% dell’Fse e del Fesr siano impiegati per il comparto: sarebbe una boccata d’ossigeno per tutti gli imprenditori del settore”.

Save the Children: 34mila studenti a rischio abbandono scolastico

A pochi giorni dalla “auspicata riapertura delle scuole”, Save the Children dà voce agli adolescenti, “gli studenti inascoltati nella crisi”, presentando i risultati della nuova indagine condotta da Ipsos per l’Organizzazione, che analizza opinioni, stati d’animo e aspettative di studenti tra i 14 e i 18 anni.

Per Save the Children l’impatto prodotto sui ragazzi dalla chiusura delle scuole “è ancora gravemente sottovalutato”. “Servono ristori” anche per più giovani, e che la politica “sia all’altezza delle loro aspettative”, utilizzando le risorse del Next Generation UE – come gli stessi ragazzi indicano – prioritariamente per il loro futuro. Rischio dispersione scolastica Alla incerta vigilia della ripresa, gli adolescenti tracciano un bilancio dei mesi di didattica a distanza che ha coinvolto oltre due milioni e mezzo di ragazze e ragazzi delle scuole superiori di secondo grado. Un quadro critico quello che emerge dagli studenti che fa suonare un campanello d’allarme sul rischio di dispersione scolastica per “almeno 34mila studenti delle superiori”. Il 28% degli studenti dichiara infatti che almeno un loro compagno di classe dal lockdown di questa primavera ad oggi avrebbe smesso di frequentare le lezioni (tra questi, un quarto ritiene che siano addirittura più di 3 i ragazzi che non partecipano più alle lezioni). Secondo gli adolescenti intervistati, tra le cause principali delle assenze dalla Dad, vi è la difficoltà delle connessioni e la fatica a concentrarsi nel seguire la didattica dietro uno schermo. Difficoltà che sembrerebbero avere un duro impatto nella loro preparazione scolastica: più di uno studente su tre (35%) si sente più impreparato di quando andava a scuola in presenza e il 35% quest’anno deve recuperare più materie dell’anno scorso. Quasi quattro studenti su dieci dichiarano di avere avuto ripercussioni negative sulla capacità di studiare (37%). Gli adolescenti dicono di sentirsi stanchi (31%), incerti (17%), preoccupati (17%), irritabili (16%), ansiosi (15%), disorientati (14%), nervosi (14%), apatici (13%), scoraggiati (13%), in un caleidoscopio di sensazioni negative di cui parlano prevalentemente con la famiglia (59%) e gli amici (38%), ma che per più di 1 su 5 rimangono un pesante fardello da tenersi dentro, senza condividerlo con nessuno (22%). L’indagine Ipsos Save the Children Sono alcuni dei dati emersi dall’indagine “I giovani ai tempi del Coronavirus”, condotta da Ipsos per Save the Children – l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per difendere i bambini a rischio e garantire loro un futuro – su un campione di adolescenti tra i 14 e i 18 anni (un campione di 1000 ragazzi frequentanti la scuola superiore secondaria, rappresentativo dell’universo di riferimento per genere, area geografica ed età), che sono stati intervistati per comprendere le loro opinioni, stati d’animo e aspettative: “Una voce, quella dei ragazzi e delle ragazze che mette in luce il vero impatto, spesso sottovalutato, della chiusura delle scuole e del loro funzionamento a singhiozzo”, sottolinea l’organizzazione. I ragazzi – sottolinea il rapporto – si sentono esclusi dalle scelte per il contrasto alla diffusione del Covid, che li hanno visti penalizzati nell’interruzione delle attività scolastiche in presenza: il 65% è convinto di star pagando in prima persona per l’incapacità degli adulti di gestire la pandemia, il 43% si sente accusato dagli adulti di essere tra i principali diffusori del contagio, mentre il 42% ritiene ingiusto che agli adulti sia permesso di andare al lavoro, mentre ai giovani non è permesso di andare a scuola.

Un “anno sprecato” per quasi un adolescente su due (46%), che, in ogni caso, nella costrizione di vivere in un mondo di incontri solo virtuali, ha fatto riscoprire a molti il valore della relazione “dal vivo” con i coetanei: anche se quasi un quarto degli adolescenti (23%) dichiara che, in questo anno di pandemia, ha capito che uscire non è poi così importante e che si possono mantenere le relazioni anche on line. Per contro, l’85% dei ragazzi intervistati afferma invece di aver capito quanto sia importante uscire con gli amici, andare fuori e relazionarsi “in presenza”. In un’età di cambiamento come quella dell’adolescenza, il tema delle relazioni personali è fondamentale e tra le “privazioni” che i ragazzi hanno sofferto di più, anche quella di non aver potuto vivere esperienze sentimentali importanti per la loro età (63%). Stanchezza (31%), incertezza (17%) e preoccupazione (17%) sono i principali stati d’animo che hanno dichiarato di vivere gli adolescenti in questo periodo, ma anche disorientamento, apatia, tristezza e solitudine. E guardando al futuro, solo 1 su 4 pensa che “tornerà tutto come prima” (26%) e la stessa percentuale ritiene che “continueremo ad avere paura”, mentre il 43% vede l’esperienza che sta vivendo come uno spartiacque che sdogana, anche dopo il vaccino, il fatto che “staremo comunque insieme in modo diverso, più on line” (43%). Alla politica quindi – sottolinea Save the Children – il compito di fare delle scelte sul futuro dei giovani e i ragazzi sembrano essere particolarmente attenti e interessati: il 69% di loro, infatti, ha sentito in qualche modo parlare del Next Generation EU e una gran parte degli intervistati guarda con interesse alle possibilità che potrebbe offrire per il loro futuro, tanto da sperare che attraverso questo Fondo vengano incrementati i finanziamenti per l’ingresso nel mondo del lavoro dei giovani (30%) o la possibilità di studiare gratuitamente all’estero (17%) e all’università (17%). Le priorità per i giovani Riguardo alle priorità per il Paese su cui i giovani pensano si debba investire, emergono il lavoro (29%), la salute (21%) e la lotta alla povertà (19%) e l’ambiente (12%).
Save the Children fin dall’inizio della pandemia ha lanciato un allarme sul rischio della crescita esponenziale della povertà materiale ed educativa che ha colpito i bambini, le bambine e gli adolescenti che vivono nei contesti più svantaggiati. Le diseguaglianze già consolidate rischiano infatti di allargarsi fino ad escludere molti bambini e ragazzi. Secondo l’Istat – ricorda l’Ong – il 12,3% tra i 6 e i 17 anni, circa 850 mila giovanissimi, non ha a disposizione né pc né tablet, e il 45,4% ha comunque difficoltà con la didattica a distanza, a causa della carenza di strumenti informatici in famiglia.

Il Codacons scende in campo a sostegno della crisi covid

Il Codacons apre il nuovo anno in Liguria con una serie di iniziative legali a tutela non solo dei cittadini, ma anche di attività, imprese e negozi della regione, pesantemente danneggiati dall’emergenza Covid.

Il 2021 si apre in Liguria nel segno dell’incertezza, con migliaia di piccole imprese che rischiano la chiusura e la possibilità di nuovi limiti e divieti che, a causa degli elevati contagi, potrebbero proseguire nel corso delle prossime settimane, affossando definitivamente l’economia in regione – spiega l’associazione – Per aiutare i consumatori, le attività e il commercio il Codacons ha deciso di lanciare anche in Liguria una campagna tesa a sostenere i diritti dei cittadini, imprese e negozi, attraverso una serie di iniziative che spaziano dall’ecobonus all’e-commerce, passando per pensioni, ristori e servizio civile.

PENSIONI: contro il blocco della rivalutazione piena delle pensioni fino al 2022, l’associazione mette a disposizione dei pensionati un modulo di diffida da inviare al Governo per chiedere l’adeguamento del trattamento pensionistico, in considerazione delle difficoltà subite dalla categoria nell’ultimo anno e della illegittimità del ricorso al blocco delle rivalutazioni delle pensioni, già bocciato dalla Corte Costituzionale.

FORZE DELL’ORDINE: in tema di pensioni in favore di militari e dipendenti delle Forze dell’Ordine, il Codacons avvia una azione legale attraverso la quale gli interessati possono presentare una istanza di ricalcolo del trattamento pensionistico e, in caso di mancato riscontro INPS o riscontro negativo, un ricorso dinanzi alla Corte dei Conti territorialmente competente.

DL RISTORI: per aiutare lavoratori, imprese e attività a districarsi nella giungla dei Dl Ristori varati dal Governo e avere accesso a sussidi, bonus e incentivi legati all’emergenza Covid, il Codacons ha organizzato un team di esperti che fornirà assistenza nell’avvio delle pratiche per ottenere gli indennizzi previsti dalla legge e superare ostacoli e difficoltà burocratiche.

ECOBONUS: l’associazione mette a disposizione di cittadini e condomini uno staff specializzato per garantire assistenza a tutti coloro che intendono effettuare lavori di riqualificazione energetica e adeguamento antisismico usufruendo dell’Ecobonus al 110% a costo zero. Ad oggi l’iter per accedere all’Ecobonus sembra non essere affatto semplice e, in assenza di un concreto aiuto ai potenziali fruitori, l’incentivo rischia di rimanere sulla carta: proprio per assistere privati e condomini nella richiesta dell’Ecobonus il Codacons, in collaborazione con Intesa SanPaolo, mette in campo un team di tecnici ed esperti che, in convenzione con l’associazione, offre un servizio di consulenza personalizzato.

COMMERCIO: per sostenere i piccoli negozianti schiacciati dalla crisi Covid e dallo strapotere dell’e-commerce, l’associazione mette a disposizione una piattaforma per consentire ai commercianti della regione di vendere online i propri prodotti, attraverso una convenzione che si occuperà di ogni aspetto: dalla creazione di un sito internet alla pubblicità, fino alle consegne e ai pagamenti.

SERVIZIO CIVILE: entro l’8 febbraio 2021 è possibile presentare richiesta per prestare servizio civile presso il Codacons: una occasione per migliaia di giovani che vogliono fare esperienza nel campo del volontariato e del Terzo Settore, acquisire conoscenze in ambito consumerista e percepire un rimborso mensile di € 439,50, aiutando il Codacons nella quotidiana battaglia in favore della legalità e dei diritti