14 Gennaio 2021 – Babboleo

14 Gennaio 2021

Governo, cronaca di una crisi annunciata: le voci dei parlamentari liguri

Alta tensione a Roma, Palazzo Chigi traballa: Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha sganciato una bomba, per nulla imprevedibile.
Dopo tante parole, Renzi ha dimostrato di non scherzare affatto e ha così ha deciso le dimissioni delle ministre Teresa Bellanova e di Elena Bonetti insieme a quella del sottosegretario Ivan Scalfarotto. Si è aperta così la crisi di governo.

Questo pomeriggio il premier Giuseppe Conte è stato ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Quirinale per firmare l’interim, come emerge da un comunicato stampa diramato dalla presidenza della Repubblica.

Il leader di Italia Viva ha come obiettivo principale quello di dare vita a un governo istituzionale che arrivi fino alla fine della legislatura. Un esecutivo con tutti dentro ma senza la guida di Conte. Il nome che Renzi ha in mente e che mormora al termine della conferenza stampa è quello di Luciana Lamorgese, attuale ministra dell’Interno. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiede di fare in fretta. Davanti a Conte si aprono ora tre possibili strade.

Intanto arrivano le voci dei politici liguri:

Crisi di governo, Pastorino (LeU): “Un solo responsabile. Ora lavoriamo per il governo e la coalizione” (di Giorgia Fabiocchi)

Luca Pastorino – Liberi e Uguali

Crisi di governo, Cassinelli (Forza Italia): “Ci vuole prudenza ma non faremo da stampella al Conte II” (di Giorgia Fabiocchi)

Roberto Cassinelli – Forza Italia

Crisi di governo, Paita (Italia Viva): “Non siamo disponibili a stare in un governo cosi” (di Cristina Capacci)

Raffaella Paita – Italia Viva

Crisi di governo, Crucioli (M5s): “Concentrarsi sul programma e non sugli uomini, cautela con i responsabili” (di Giorgia Fabiocchi)

Mattia Crucioli – Moviemento Cinque Stelle

Crisi di governo, Crucioli (M5s): “Concentrarsi sul programma e non sugli uomini, cautela con i responsabili”

Il premier Giuseppe Conte lancia la controffensiva al leader di Italia Viva Matteo Renzi: il presidente del consiglio infatti si è recato questo pomeriggio al Colle dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per firmare l’interim, nel frattempo il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti detta la linea: “Puntiamo al Conte ter con i responsabili”. L’obiettivo sembra essere chiaro: fuori dalla coalizione Italia Viva, dentro la creazione di un gruppo di Centro democratico che appoggi l’esecutivo Conte. L’appoggio sembra arrivare anche dal Mov5Stelle, concorde il senatore pentastellato Mattia Crucioli che però chiede “di concentrarsi sul programma, in questo momento contano gli obiettivi e non gli uomini”. Messaggio diretto al presidente del Consiglio Conte: “Va bene andare avanti con lui ma adesso contano i contenuti”. Appoggerebbe un altro premier, gli chiedo? “Sì, in questo momento bisogna pensare alla situazione, già molto complicata”. Ascolta l’intervista completa.

Crisi di governo, Pastorino (LeU): “Un solo responsabile. Ora lavoriamo per il governo e la coalizione”

Dopo il ritiro delle ministre Teresa Bellanova e Elena Bonetti, e del sottosegretario Scalfarotto, il leader di Italia Viva ed ex premier Matteo Renzi ha di fatto aperto le porte ad una inevitabile e annunciata crisi di governo.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte studia le prossime mosse, forte dell’appoggio del Mov5Stelle, del Partito democratico e di LeU, nato già nelle ore scorse con #avanticonConte.

Su Babboleo News cosa succede in Liguria, il duro attacco a Matteo Renzi arriva dal deputato ligure di Liberi e Uguali Luca Pastorino:


I tweet delle ultime ore di Luca Pastorino:

Sul ponte Genova San Giorgio ogni giorno transitano oltre 43mila veicoli

Quanti veicoli transitano sul nuovo ponte Genova San Giorgio? 43200 di media ogni giorno. E’ il dato che arriva da Webuild a quasi quattro mesi e mezzo di distanza dall’inaugurazione.

Quindici mesi di lavori. Quattrocentocinquanta giorni segnati da eventi eccezionali come l’esplosione della pandemia del Covid avevano portato a compimento la costruzione del nuovo ponte San Giorgio, simbolo del cosiddetto Modello Genova.

“Al primo posto di questo successo c’’è stata la collaborazione tra le imprese che hanno realizzato l’opera, a partire dal gruppo Webuild, con le istituzioni centrali, quelle locali, le forze di polizia, i sindacati fino alla stessa cittadinanza – spiegano da Webuild -. Tutti hanno dato il loro contributo, tutti hanno remato nella stessa direzione, superando le lungaggini della burocrazia e permettendo alle imprese di concentrarsi sulla costruzione. Il secondo pilastro è stato la trasparenza, intesa come condivisione del progetto, ma anche come apertura del cantiere agli sguardi esterni. Non solo attraverso le telecamere attive 24 ore su 24, ma con una mostra permanente allestita nel Porto Vecchio della città e una serie di visite organizzate con i ragazzi delle scuole di Genova per presentare quello che sarebbe diventato il loro ponte”.

Alla costruzione del ponte hanno lavorato oltre 330 imprese, provenienti da tutte le regioni italiane e mille addetti, tra ingegneri, tecnici e operai.

Crisi di governo, Cassinelli (Forza Italia): “Ci vuole prudenza ma non faremo da stampella al Conte II”

Uno strappo annunciato che nella giornata di ieri (mercoledì 13 gennaio ndr) ha trovato la sua conferma, così il leader di Italia Viva Matteo Renzi, dopo il ritiro delle ministre Teresa Bellanova (ex ministra all’Agricoltura del governo Conte II ndr) ed Elena Bonetti (ex ministra alle politiche della famiglia del governo Conte II ndr), e del sottosegretario Ivan Scalfarotto, ha aperto una oramai inevitabile crisi di governo. Mentre il Partito democratico e il M5s hanno di fatto chiuso le porte ad una possibile nuova coalizione con Iv, magari con un altro premier (il nome proposto in maniera non troppo sibillina da Renzi è quello della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese), anche il centrodestra studia i possibili nuovi scenari. Fratelli d’Italia e Lega invocano il voto anticipato, Forza Italia invece, se da una parte chiede prudenza, considerando sconsiderato il gesto di Renzi, dall’altra scongiura possibili appoggi all’esecutivo attuale, come spiega il deputato ligure di Forza Italia Roberto Cassinelli: “Non saremo la stampella del governo Conte II”. Ascolta l’intervista completa.

Genova, oltre 90 milioni per l’espansione di Amiu

Presentato questa mattina il nuovo piano industriale AMIU Genova “Pensiamo circolare, chiudiamo il cerchio”.

Amiu, l’azienda di multiservizi e di igiene urbana, si espande a Genova. Allarga il bacino di utenza al Genovesato e investe in una dotazione impiantistica per arrivare alla chiusura del ciclo dei rifiuti.
Grazie al nuovo contratto di servizio, stipulato con la Città Metropolitana di Genova, Amiu per realizzare il progetto di espansione mette in campo oltre 90milioni di Euro di investimenti nel quadriennio 2021-2024. In particolare 82 milioni di Euro saranno spesi su Genova e 10 milioni nel Genovesato. Inoltre saranno investiti 44milioni per l’impianto TMB (Trattamento Meccanico-Biologico), i cui obiettivi sono la valorizzazione dei rifiuti recuperabili, la riduzione dei rifiuti conferiti in discarica, produzione del CSS (combustibile solido secondario) e ulteriore riduzione dell’impatto ambientale.

Quali le caratteristiche peculiari di questo piano industriale? Matteo Campora, Assessore comunale genovese all’Ambiente:

Tiziana Merlino, Direttore Generale AMIU Genova, sottolinea che il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata del 65% previsti dalla Città Metropolitana obbligano a cambiare la prospettiva gestionale e industriale di medio-lungo termine. E presenta il piano di lavoro:

Detti popolari meteorologici, oggi più veri che mai

Racconti di fantasia, favole o folklore, chiamateli come volete ma i vecchi racconti popolari affascinano sempre, e nell’anno passato sembra che si siano avverati tutti, o almeno quelli in ambito meteorologico.

Ne abbiamo parlato con Claudio Monteverde, direttore centro meteo “Raffaelli” di Bargone, che ci ha raccontato ai microfoni di Babboleo News – Cosa succede in Liguria, questi miti e li ha paragonati alla realtà.

Alcuni esempi?

Se nel giorno di Santa Bibbiana, il 2 dicembre, pioverà bisogna aspettarsi precipitazioni per almeno 40 giorni, e di certo non è stato un dicembre soleggiato quello appena passato.

Oppure, i giorni dei “mercanti della neve”, ovvero S. Mauro (15 gennaio), S. Antonio Abate (17 gennaio) e S. Sebastiano (20 gennaio). Il detto afferma che se in questi giorni il tempo sarà soleggiato nei giorni successivi bisogna aspettarsi giornate molto fredde con possibili nevicate, in quanto i mercanti sono andati al mercato a comprare la neve da distribuire nei territori.

O ancora i giorni dei “santi del ghiaccio” ovvero S. Pancrazio (12 maggio), S. Servazio (13 maggio) e S. Bonifazio (14 maggio). I tre santi, stufi della primavera e dell’imminente arrivo dell’estate, tornano alla ricerca del freddo invernale, quindi bisogna aspettarsi in questi giorni – ci informa Monteverde – un clima molto freddo con addirittura nevicate.

Ah, ricordatevi che sempre secondo un detto “nei territori dove nevica ci sarà una buona raccolta di fughi e castagne”, quindi bisogna aspettarsi una primavera molto ricca di raccolti, raffiche di vento permettendo.

L’intervento completo:

Crisi di governo, Paita (Italia Viva): “Non siamo disponibili a stare in un governo cosi”

Dopo settimane di tira e molla e minacce ora ci siamo. Matteo Renzi ha annunciato le dimissioni delle ministre Bonetti e Bellanova e ha aperto ufficialmente la crisi di governo. Il premier Giuseppe Conte non ha più una maggioranza parlamentare, ma per ora non ha intenzione di salire al Colle per rimettere l’incarico nelle mani di Mattarella.

Tra le reazioni del mondo politico ligure quello di Raffaella Paita deputata di italia Viva che ai microfoni di Babboleo News ha spiegato i motivi della crisi

Liguria: 60 mila assunzioni in meno nei primi 9 mesi del 2020

Nei primi 9 mesi del 2020 l’Inps ha rilevato una perdita di 58.871 assunzioni in Liguria. I dati, elaborati dall’Ufficio economico Cgil Liguria, non si riferiscono a lavoratori in carne e ossa, ma al numero di contratti attivati. Un solo lavoratore può essere titolare di più rapporti di lavoro, basti pensare agli stagionali, a molti lavoratori part time o ai precari della scuola.

Ciononostante il dato desta molte preoccupazioni e per Federico Vesigna segretario generale Cgil Liguria “l’emergenza sanitaria si è tradotta in una forte contrazione delle assunzioni che è proseguita anche per effetto della seconda ondata. Dal punto di vista occupazionale il 2020 è stato un anno terribile e senza ammortizzatori sociali e blocco dei licenziamenti, fortemente chiesti dal sindacato, ci si sarebbe trovati davanti ad un vero e proprio disastro sociale. Fa presto ad arrivare il 31 marzo e se non ripartono gli investimenti il rischio collasso è alle porte. Non è rinviabile il confronto sul recovery plan per utilizzare al meglio le risorse europee”.

A entrare nel dettaglio dei numeri è Marco De Silva responsabile dell’ufficio economico Cgil Liguria che ha elaborato i dati Inps “Dalle rilevazioni emerge come tutte le tipologie di contratto siano in calo rispetto ai primi nove mesi dell’anno precedente e quello più marcato, con oltre 32 mila contratti in meno, riguarda le assunzioni a tempo determinato che rappresentano da sole oltre il 40% di tutte le assunzioni con contratto di lavoro dipendente”.

In totale, in Liguria mancano quasi 59 mila assunzioni toccando il livello più basso dal 2014. Da gennaio a settembre 2020 sono state 101.656 le assunzioni in Liguria contro le 160.527 dello stesso periodo dell’anno precedente con una contrazione che investe tutte le tipologie contrattuali, ma in particolare, quelle a tempo determinato con una diminuzione del 44.4 per cento, segno evidente che in questo anno di pandemia i contratti a termine o non sono proprio iniziati o non sono stati rinnovati. In calo oltre il 30% rispetto all’anno scorso anche tutte le altre tipologie di contratto (intermittente, somministrato, apprendistato e a tempo indeterminato); solo il lavoro stagionale, grazie ad un parziale recupero nel terzo trimestre, limita i danni ad un -16,7%.”

“SEGRETE Tracce di memoria” – Una nuova rassegna artistica a Genova

Dal 21 al 29 gennaio 2021 sarà disponibile online la nuova rassegna artistica “SEGRETE Tracce di memoria – Alleanza di artisti in memoria della Shoah”.

La rassegna nonostante tutte le difficoltà causate dalla pandemia riesce ad arrivare alla 13esima edizione, si partirà il 21 gennaio alle ore 17.
Questa edizione seppur diversa dalle precedenti non sarà meno accurata o importante, la sede rimarrà invariata ovvero le antiche celle della Torre Grimaldina del Palazzo Ducale di Genova e avrà come gli anni precedenti un programma molto fitto di eventi come ad esempio interviste, docufilm e interventi.

Ai microfoni di Babboleo News – Cosa succede in Liguria è intervenuta Virginia Monteverde, coordinatrice della rassegna, di seguito l’intervista completa: