18 Febbraio 2021 – Babboleo

18 Febbraio 2021

Stop Fascismo a Genova, la protesta sotto Palazzo Tursi si è fatta sentire

Questo giovedì 18 febbraio alle 15, in via Garibaldi, davanti a palazzo Tursi e durante la seduta del consiglio comunale, si è tenuto un presidio organizzato dall’associazione Giuristi Democratici e al quale hanno aderito diverse realtà, per chiedere di ritirare l’ordine del giorno per l’istituzione di un’anagrafe antifascista “ma anche anticomunista” presentato dal centrodestra e approvato la scorsa settimana tra le polemiche.

Su Babboleo News Cosa succede in Liguria l’avvocato Dario Rossi, responsabile legale dell’Associazione organizzatrice fa il punto dopo l’incontro con il sindaco di Genova Marco Bucci:

Numerose le sigle che hanno aderito alla manifestazione pacifica di protesta: ANPI Liguria, Partito della Rifondazione Comunista Genova, CGIL, Linea Condivisa, Sinistra Italiana Liguria, Sinistra Anticapitalista, Partito Comunista dei Lavoratori, Altra Liguria, ARCI LIGURIA, USB Unione Sindacale di Base, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale – Genova, Comunità San Benedetto al Porto, Associazione Italia – Cuba, Associazione Senza Paura, Casa dei Popoli, Europa Verde, partito comunista italiano.

Tra gli esponenti politici presente Ferruccio Sansa (Lista Ferruccio Sansa presidente) :

Presente anche Igor Magni, Segretario generale Cgil Genova:

Valorizzazione ambiente: Portofino sesta in Italia

Portofino è il Comune della Liguria con il miglior rapporto tra investimenti ambientali e numero di abitanti nel 2020.
Lo dice la graduatoria ad hoc che è stata stilata da openpolis. In particolare a Portofino è anche sesto in tutta Italia con una spesa pro capite di 1727,32 euro. Nella top ten regionale tra i Comuni virtuosi ci sono anche Borgio Verezzi, Cosio d’Arroscia, Montegrosso Pian Latte, Borghetto Vara, Levanto, Magliolo, Vendone, Santo Stefano Magra e Rondanina.

A livello assoluto, invece, Genova è al decimo posto per spesa dedicata all’ambiente in tutta Italia.

Matteo Viacava, sindaco di Portofino, racconta ai microfoni di Babboleo News le recenti strategie e le prospettive future tra cui spicca un tunnel di collegamento con Paraggi che permetterebbe di far diventare interamente pedonale la strada 227 che porta proprio a Portofino.
Ascolta l’intervista.

Gemun online, Helpcode Italia: “Quest’anno ci si incontra online”

Quest’anno, dal 18 al 20 febbraio, torna a Genova il Gemun, simulazione della conferenza ONU tenuta dai ragazzi del Liceo Deledda. A differenza delle edizioni precedenti, quella di quest’anno si terrà su Teams, online. Il tema sarà “Rethinking the future”, sperando che l’impatto che la pandemia ha avuto sulle nostre vite ci aiuti ad indirizzarci verso un futuro migliore. Helpcode Italia Onlus, attenta alle condizioni di vita infantili, ne sarà Charity Partner anche quest’anno.

“Lavoriamo da trent’anni per dare ai bambini un futuro diverso; è già la terza edizione che Helpcode è Charity Partner del Gemun. Quest’anno partecipa con un progetto basato sulla prevenzione dei disastri e la mitigazione del rischio climatico in Cambogia, territorio altamente esposto a fenomeni naturali catastrofici” racconta Fosca Scotto, responsabile del public engagement di Helpcode Italia, prosegue: “l’evento è già online, in queste ore si è svolta l’opening ceremony, poi i ragazzi, che sono più di 200 da tutto il mondo, si collegheranno su Teams per tre giorni per discutere sulle tematiche di attualità dei paesi”.

Ascolta l’intervista completa a Fosca Scotto, responsabile del public engagement di Helpcode Italia:

Liguria regione di divorzi: una coppia su tre fallisce

La Liguria è la seconda Regione, dopo La Lombardia, nella classifica nazionale delle rotture coniugali, e prima per seconde nozze. Si contano circa 400 rotture ogni 1000 matrimoni. La Liguria, col 33,1%, è in testa in Italia per le percentuali più elevate di matrimoni con almeno uno sposo alle seconde nozze sul totale delle celebrazioni del 2019. Il dato emerge dal report nazionale pubblicato dall’Istat. Dopo la Liguria ci sono Valle d’Aosta (32,3%) e Friuli-Venezia Giulia (31,0%).

“Solo a novembre 2020, a Genova si sono celebrati 41 matrimoni contro i 66 divorzi: la maggior parte di questi sono avvenuti tra l’altro senza nemmeno passare dal giudice, tra negoziazioni assistite e accordi davanti all’ufficiale di stato civile”, aveva illustrato a Primocanale bene il quadro della situazione Liana Maggiano, presidente Aiaf Liguria (Associazione italiana avvocati famiglie e per i minori). Un trend che già negli anni scorsi in Liguria vedeva la regione con un tasso di separazioni molto alto rispetto alla media italiana.  Nel primo semestre 2009, Liguria batte Italia 366 divorzi per mille matrimoni contro una media nazionale di 234. Terzo posto nelle separazioni dietro Piemonte e Trentino. Forti differenze lungo la Penisola: stabilità maggiore al Sud.

Per quanto riguarda le separazioni da Ventimiglia a La Spezia, si separano 392 coppie su 1000; in Piemonte 418, in Trentino 393.

Sociologi ed esperti si interrogano sulle cause. La ragione principale è il mutamento della società e l’emancipazione femminile. Mettere fine a un matrimonio, però, non è mai facile. Ci vogliono quattro anni per divorziare se i coniugi sono d’accordo, che diventano sette se l’intesa non c’è, e i costi di una crisi coniugale spesso inducono ad un ripensamento.

Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica negli ultimi vent’anni, in Regione, il numero delle rotture coniugali è raddoppiato, passando dalle 200 separazioni per mille matrimoni nel 1995, alle 392,02 nel 2014. Infatti a partire dagli anni ’70 in Regione, come del resto in tutta Italia, si è innestato un andamento progressivo nella diminuzione delle unioni matrimoniali.

Genova, prenotazioni vaccinali over 80 anche nelle sedi sindacali. Perziano (Spi Cgil): “Azione sindacale”

A partire da oggi, giovedì 18 febbraio, le sedi del sindacato pensionati di Cgil Cisl Uil genovesi saranno in grado di prenotare i vaccini contro il covid per le persone anziane.
Invitiamo gli anziani che hanno più di 80 anni, soprattutto quelli soli o che hanno difficoltà a prenotare di recarsi o telefonare alle sedi dei Sindacati Pensionati” sono i tre Segretari di Spi Cgil Fnp Cisl Uil Pensionati Antonio Perziano, Giampiero Mattioli, Roberto Gambetti a darne annuncio. Su richiesta della Asl 3 ci siamo resi disponibili a questo servizio perché nella nostra città vivono molti anziani soli in difficoltà”. 
Non sempre e non tutte le persone anziane hanno dimestichezza con l’informatica, in tanti non posseggono un pc o uno smartphone, alcuni non hanno parenti o amici che li possano assistere in questa incombenza “Siamo di fronte ad una campagna vaccinale di massa e l’aiuto del sindacato non poteva mancare – concludono i sindacalisti – chi ha bisogno di aiuto può rivolgersi alle nostre sedi, è sufficiente la Tessera Sanitaria, il codice fiscale e il
numero di cellulare sul quale arriva la conferma della prenotazione da parte della Regione”.

Su Babboleo News – cosa succede in LiguriaAntonio Perziano, Segretario generale Spi Cgil Genova

Covid, Icardi: “Variante sudafricana caso isolato. Preoccupazione? No, attenzione”

Lunedì il team del dipartimento di Igiene del Policlinico San Martino di Genova, diretto dal professor Giancarlo Icardi, ha isolato per la prima volta in Italia la variante sudafricana del Covid. “Si tratta di un caso sporadico, al momento non c’è evidenza di altri casi in Liguria” commenta Icardi su Babboleo News.

Con il direttore di Igiene del San Martino abbiamo poi fatto il punto sull’espansione – a macchia d’olio – di un’altra variante del covid, la cosiddetta “variante inglese”. “E’ quella prevalente in Italia ,con più capacità di trasmissione. Ma non è più cattiva del virus ‘tradizionale’. Ad oggi in Liguria il 22% dei casi presenta la variante inglese”.

Alla nostra domanda sulla possibilità di eventuali lockdown e la preoccupazione espressa da molti virologi, Icardi risponde: “Preoccupazione no, attenzione sì: finché non abbiamo evidenze di trovarci di fronte a un virus più cattivo dobbiamo semplicemente continuare ad adottare le misure di prevenzione correnti”.

Nel frattempo, la campagna vaccinale prosegue, e la speranza è che “le persone vaccinate siano sempre di più”. “Siamo in una fase delicata, di transizione – conclude Icardi – e servirà ancora un pò di tempo per avere una copertura vaccinale che ci consenta di vedere più sereno il nostro futuro”.

L’intervista completa su Babboleo News:

Unige: una scoperta rivoluzionaria sull’immunoterapia

La ricerca del prof. Davide Bedognetti e il suo team di scienziati (Università di Genova), ha svelato che l’immunità anticancro preesistente dipende fortemente dal background genetico dei pazienti.

In altre parole, alcune varianti genetiche che rendono ognuno di noi unico, possono anche influenzare il modo in cui il sistema immunitario combatte i tumori. In particolare, gli autori hanno scoperto che una variazione considerevole dell’infiltrazione immunitaria nel tumore è influenzata dai geni del soggetto e hanno identificato i geni e le varianti chiave responsabili di questo fenomeno. Tra questi, ci sono i geni della via dell’interferone, un meccanismo che viene attivato anche durante la risposta antivirale e in alcune malattie autoimmuni.

La ricerca ha richiesto l’analisi di un’enorme quantità di dati relativi a pazienti, con tumori, arruolati dal Cancer Genome Atlas (TCGA). Sono state analizzate le informazioni genetiche e fenotipiche relative a 9.000 pazienti con 30 diversi tipi di cancro. Il team scientifico internazionale composto da immunologi, oncologi, genetisti e bioinfomatici ha esaminato quasi 11 milioni di varianti geniche e valutato la loro correlazione con 139 parametri immunitari derivati da complesse analisi genomiche effettuate sui campioni tumorali.

I  passi successivi della ricerca porteranno a creare punteggi immunogenetici (polygenic risk score) per individuare i pazienti con maggiore probabilità di rispondere all’immunoterapia e a comprendere appieno il meccanismo d’azione dei nuovi geni per sviluppare terapie personalizzate più efficaci. “Siamo ancora all’inizio, ma questo è quello che speriamo di ottenere”, afferma Bedognetti.

Taekwondo, Scuola Genova prima a torneo nazionale FITA

Scorpacciata di medaglie per la Scuola Taekwondo Genova al torneo online “The Olympic Dream Tkd – Art Tournament” organizzato dalla FITA in collaborazione con il Consolato della Corea del Sud. La competizione, svoltasi in formato online a causa delle vigenti norme anti covid, ha visto la partecipazione di centinaia di atleti da tutta Italia.

La Scuola Taekwondo Genova è risultata per la seconda edizione consecutiva al primo posto nel medagliere: con 27 medaglie totali (8 ori, 6 argenti e 13 bronzi) gli atleti del maestro Pietro Fugazza hanno confermato, ancora una volta, la loro supremazia anche a livello nazionale.

La specialità che ha regalato più successi alla Scuola genovese è la Rottura di tavolette, che si ramifica in tre categorie: “potenza” (1 oro, 2 argenti, 1 bronzo), “creatività” (3 ori, 2 argenti e 6 bronzi) e “540° e 720°” (1 oro, 2 bronzi).

Triplo oro per Andrea Norbiato, che domina in tutte le categorie di rottura. Oro anche per Nicolò Rebolino e Silvia Guenna nella categoria “creatività”. Medaglia d’argento per Roberth Inga e Silvia Guenna (categoria “potenza”) e per Giorgia Pirino e Riccardo Pastore (cateogira “creatività”). Salgono sul gradino più basso del podio Gian Alberto Ballerino (“potenza), Ginevra Venturi, Giulia Guglielmi, Filippo Lampis, Augusto Campazzo, Paola Nardi e Andrea Fossa (“creatività”), Filippo Pilati e Silvia Guenna (“540° e 720°”).

Anche dal Free Style arrivano trionfi e medaglie: sono 9 in totale (3 ori, 2 argenti e 4 bronzi). Matilde Cusano, Federico Serain e il figlio d’arte Emanuele Fugazza portano a casa la medaglia d’oro nelle rispettive categorie. Medaglia d’argento per Nicole Masala e Magdalena Greco, bronzo per Alessandro Carta, Pier Filippo Maggioncalda, Nicolò Rebolino e Andrea Norbiato.

“Già nella prima edizione avevamo fatto il pieno di medaglie, classificandoci al primo posto in Italia. commenta il maestro Pietro Fugazza. “Abbiamo cercato di migliorarci sotto tutti gli aspetti, temendo una concorrenza ancora più agguerrita. Siamo andati a medaglia in tutte le categorie e specialità, portando a casa quasi metà delle medaglie in palio: una grande soddisfazione per tutti i nostri tecnici e, ovviamente, per i ragazzi”.

Smart working, l’indagine Uiltec: “Dieci ore in più lavorate ogni settimana”

Un’indagine Uiltec svolta sul territorio ligure nelle aziende del settore dell’energia, della chimica e del manifatturiero, su un campione di 100 tra lavoratrici e lavoratori, evidenzia che, in media, i dipendenti in Smart Working lavorano dieci ore in più a settimana. Per questa ragione, la Uiltec può affermare che, senza regole certe, lo Smart Working può rappresentare un avversario. In Liguria per circa 15 mila tra lavoratrici e lavoratori del comparto del tessile, energia e chimica, lo Smart Working dovrà diventare invece un alleato fidato per non lasciare per strada salario e diritti.

Il tema è stato approfondito nel corso dell’iniziativa: “Smart Working, il lavoro agile tra illusione e vantaggio”. Il bisogno di proteggere lavoratori e cittadini dal Covid ha accelerato un processo che in Italia, Liguria compresa, non aveva ancora raggiunto livelli rilevanti fino al 2020. La pandemia ha sdoganato lo Smart Working, che, sempre più, al netto delle tante declinazioni, sarà uno strumento da consolidare attraverso una contrattazione sindacale seria: i tempi sono maturi per cominciare a parlare di riduzione dell’orario di lavoro a parità di trattamento economico. È questo il ragionamento alla base dell’evento che si è svolto oggi alla presenza del segretario generale nazionale della Uiltec Paolo Pirani.

Sul gradimento o meno dello Smart Working, la Uiltec Liguria – in particolare il dipartimento Pari Opportunità attraverso la sua coordinatrice Colli Elisabetta – ha avviato un’indagine conoscitiva anonima su un campione di 100 tra lavoratrici e lavoratori all’interno di Eni, Enel, Iren, Snam Panigaglia. Il campione è formato dal 60% di lavoratori e dal 40% da lavoratrici di età compresa tra i 20 e i 40 anni; dal 75% lavoratori e dal 15% lavoratrici di età compresa tra i 40 e i 50 anni; dall’80% di lavoratori e il 20% lavoratrici con più di 50 anni. In media, il campione intervistato ha 1% figli da 0 a 5 anni, 11% figli dai 6 ai 15 anni, 88% figli con più di 16 anni.

Da marzo 2020 a febbraio 2021 l’indagine rileva che ci sono verificate alcune difficoltà di carattere organizzativo e altre derivanti da una richiesta di maggiore sicurezza e privacy, come: esigui spazi da dedicare al lavoro e da condividere con il resto della famiglia, collegamento alla rete a carico del lavoratore, mancanza di postazioni adatte con sedie inadeguate, schermi piccoli, nessuna stampante, consumi a carico del lavoratore, rapporti e comunicazione difficoltosi con i colleghi, disturbi alla vista e problemi derivanti dalla postura, consumi maggiori di gas e luce, mancanza di buoni pasto e impossibilità di disconnessione. Il rispetto delle canoniche 8 ore di lavoro è venuto meno, con in media dieci ore in più a settimana a lavoratore. Inoltre si sono registrate difficoltà nella gestione dei rapporti per anomalie e controversie tra colleghi e superiori. Naturalmente non sono mancati e non mancano gli aspetti positivi, come l’assenza di spostamento da casa al lavoro e viceversa, in molti casi si è accertata meno distrazione e più produttività. Non si evidenziano timori nel rientro in presenza.

Con lo Smart Working una vera rivoluzione nell’organizzazione del lavoro è in atto, un grande cambiamento che va necessariamente rilanciato con una serie di misure a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori. “Investire sulla digitalizzazione degli strumenti di lavoro e sui processi amministrativi è doveroso – spiega Salvatore Balestrino, segretario generale Uiltec Liguria ai microfoni di Babboleo News – La retorica dello Smart Working ci consegna un mondo più semplice ma che fornisce armi affilate alla controparte. L’ordinaria rilevazione dell’orario di lavoro non è più attuale: occorre agganciarla alla produttività per ottenere davvero un equilibrio tra i tempi di vita e di lavoro”.

Gnu Quartet, concerto in streaming per festeggiare 15 anni di successi! Ascolta l’audio

Un grande evento in live streaming per celebrare 15 anni di successi personali e di collaborazioni con i più grandi artisti italiani: è la festa degli Gnu Quartet, l’ensemble genovese composto da Raffaele Rebaudengo alla viola, Francesca Rapetti al flauto traverso, Roberto Izzo al violino e Stefano Cabrera al violoncello.

Una piccola orchestra di impostazione apparentemente classica e che ha invece spazzato via gli schemi reinterpretando i più diversi stili ed autori: da Paganini alle pop-hits degli anni ’80, dal rock ai cantautori italiani di vecchia e nuova generazione.

Domenica 21 febbraio, dalle ore 21, gli Gnu Quartet, spegneranno le loro prime quindici candeline in una serata-spettacolo in diretta dal palcoscenico de La Claque di Genova: una serata di musica, racconti, vecchi filmati, foto, aneddoti e interazione con il pubblico. Sottolineando anche il momento drammatico per il settore della musica e dello spettacolo.

Ecco il saluto degli Gnu Quartet al pubblico di Radio Babboleo

Info evento https://www.facebook.com/claqueinagora