7 Marzo 2021 – Babboleo

7 Marzo 2021

La Liguria KO dopo 12 mesi di pandemia, Benedetti (Confesercenti): “Vaccinazione via d’uscita dalla crisi, ma c’è grande disorganizzazione”

Su Babboleo News Cosa succede in Liguria Marco Benedetti, Presidente di Confesercenti Liguria

La Liguria registra di circa 5 MLD di PIL e 4 MLD di spesa in meno, nonché 13mila imprese e oltre 50mila posti di lavoro tra autonomi e dipendenti in pericolo, a dirlo Marco Benedetti.

“Ovviamente le perdite sono da attribuirsi, in primo luogo, alle restrizioni per le attività e per il movimento delle persone finalizzate a contenere la diffusione del virus – prosegue Benedetti – considerando solo i pubblici esercizi di Genova, senza conteggiare le ordinanze comunali, ci sono state chiusure per 119 giorni (che è poi la media del settore in Italia).”

È quanto emerge dal Dossier “Le imprese nella pandemia: marzo 2020 – marzo 2021″ predisposto da Confesercenti Nazionale per fare il punto sull’impatto della crisi generata dalla pandemia sul sistema economico del paese, ad un anno di distanza dal primo lockdown. Una situazione aggravata dall’eccesso di ‘pandeburocrazia’ creata per fronteggiare l’emergenza: sono infatti oltre 1000 gli atti e i provvedimenti nazionali e di carattere periferico emanati per contrastare la diffusione del Covid-19 e arginarne gli effetti sanitari ed economici. Una mole di disposizioni che ha generato ritardi e confusione. Gli aiuti diretti alle imprese, inoltre, si sono rivelati gravemente insufficienti: i contributi a fondo perduto ammontano in totale a poco più di 10 miliardi di euro, insufficienti a coprire le perdite sostenute dal tessuto produttivo.

“L’eventuale ripresa dipenderà in primis dalla normalizzazione della spesa delle famiglie e dall’entità delle future restrizioni alle imprese. Fondamentale, quindi, sarà l’esito della campagna vaccinale su cui è evidente la necessità di accelerare. Solo Commercio, alberghi e ristorazione, hanno perso 65 miliardi di valore aggiunto a livello nazionale, quasi 1,9 quelli mancati in Liguria. Le nostre attività economiche sono ormai al limite e bisognose di una terapia intensiva. Il governo si appresta a varare il Dl Sostegni, atteso con ansia dalle imprese, ma la bozza attualmente circolante, se confermata, rappresenterebbe una beffa per molte imprese. Sebbene sia positivo il superamento del codice Ateco come criterio di selezione delle imprese, troviamo inaccettabile il colpo di spugna sulle perdite subite dalle imprese nel 2020 e mai ristorate. Chiediamo che si corregga la linea: ci sono migliaia di imprese in attesa anche in Liguria.”

Sara Stirpe, la boxeur genovese campionessa d’Italia: “Sul ring sono donna e faccio valere i miei diritti”

(foto di Alessia Giarraffa)

Chi ha detto che il pugilato sia uno sport da uomini?

L’8 marzo è la festa di tutte le donne, e la redazione di Babboleo News ha cercato di dare voce proprio a quelle donne che, con il loro esempio di vita – e in questo caso di sport – hanno vinto i pregiudizi e gli stereotipi.

E’ il caso di Sara Stirpe, la pugile genovese di 24 anni che un mese fa ha vinto il titolo italiano nella categoria pesi massimi: è la prima donna ligure a riuscirci.

Tra successi e obiettivi, durante la nostra chiacchierata Sara ha voluto lanciare un messaggio alle tante ragazze che hanno paura di cimentarsi in sport, come la boxe, che nell’immaginario collettivo sono di pertinenza esclusiva degli uomini.

L’intervista integrale su Babboleo News:

Chi è Elisabetta Canepa, la ricercatrice di UniGe che ha vinto la ‘Marie Curie’

Si chiama Elisabetta Canepa, ha 32 anni ed è una “ingegnetta”, come la chiamano gli amici per la sua doppia abilitazione a ingegnere civile e architetto. E’ la ricercatrice genovese di UniGe vincitrice della borsa di studio “Marie Curie” che le permetterà di volare sei mesi in Danimarca e poi 2 anni in Kansas, dove studierà gli effetti dell’architettura sulla psiche umana.

Elisabetta, seguita in questo percorso accademico dai proff. Valter Scelsi (dipartimento di Architettura e Design), Anna Fassio e Laura Avanzino (dipartimento di Medicina sperimentale), è nata e cresciuta nel capoluogo ligure, nonostante entrambe i genitori siano originari di Biella. Dopo gli studi classici al Liceo D’Oria di Genova si iscrive in UniGe e sceglie un percorso quinquennale integrato delle facoltà di ingegneria e architettura.

Ora il viaggio oltreoceano, alla Kansas State University, nel team del professor Bob Condia. I ricercatori della KSU cercheranno di capire come e perché certi spazi, colori e riflessi di luce ci emozionano più di altri, verificando le risposte coscienti (tramite questionari), corporee (battito cardiaco, respirazione, sudorazione…) e neurofisiologiche.

Un’esperienza biennale al termine della quale Elisabetta tornerà a Genova per perfezionare i suoi esperimenti grazie agli strumenti del dipartimento di Medicina sperimentale dell’Ospedale San Martino.

Ascolta l’intervista integrale a Elisabetta Canepa, eccellenza genovese e ligure nel campo della ricerca: