13 Marzo 2021 – Babboleo

13 Marzo 2021

Genova nell’ultimo sabato in zona gialla, Recine (Fismo Confesercenti): “Ottimo flusso di persone nel centro, però peccato per i saldi”

Da lunedì 15 marzo la Liguria torna in zona arancione, nel frattempo oggi nell’ultimo sabato in zona gialla, nel centro di Genova complice la bella giornata di sole e l’apertura di bar e ristoranti a pranzo, si è registrato un buon flusso di persone all’insegna dello shopping e degli acquisti. Purtuttavia, come spiega Francesca Recine presidente di Fismo Confesercenti Genova, questo l’andamento non rispecchia affatto quello delle ultime settimane, durante le quali si si sono tenuti i saldi di stagione ad un ritmo davvero deludente rispetto alle aspettative.

Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria il commento di Francesca Recine presidente di Fismo Confesercenti Genova

Piccole imprese Liguria, una su tre a rischio chiusura entro giugno a causa del covid

Il covid e l’emergenza sanitaria ed economica hanno messo in ginocchio le piccole imprese. Quasi un’impresa su tre rischia di chiudere entro giugno. È questo il bilancio pesantissimo degli effetti della pandemia, a un anno dal primo lockdown nazionale. Il 32,8% delle micro imprese ha problemi di liquidità, export è crollato del 14,5%, nuovi rapporti di lavoro -23,9%. Il 29,3% delle micro e piccole imprese liguri corre il serio rischio di non riuscire a rimanere operativa fino a giugno 2021. Quasi una su tre. È questo, come dicevamo, il triste e pesantissimo bilancio degli effetti della pandemia di covid-19, scoppiata a marzo dello scorso anno, tracciato dall’Ufficio studi di Confartigianato su dati Istat, Mise e Unioncamere. “I dati dimostrano le difficoltà delle nostre imprese – commenta Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – è impossibile fare previsioni di medio-lungo termine prima di un ritorno alla stabilità della situazione sanitaria”.

La crisi ha destabilizzato un’ampia quota di realtà imprenditoriali anche a livello nazionale: il 32,4% delle micro e piccole imprese italiane dovrà far fronte a seri rischi operativi e di sostenibilità dell’attività da qui a giugno 2021. L’export è crollato: -15,9% nei primi 9 mesi del 2020 a livello nazionale, -14,5% la dinamica ligure. Il principale problema delle imprese è la carenza di liquidità: il 32,8% delle più piccole realtà liguri dichiara di essere in forte difficoltà da questo punto di vista e, secondo le previsioni, tale situazione si protrarrà almeno fino a giugno 2021. Una questione che si riflette poi sulla dinamica occupazionale: nel terzo trimestre 2020 il calo degli occupati è stato dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre i nuovi rapporti di lavoro avviati in Liguria nei primi nove mesi del 2020 sono diminuiti del 23,9% rispetto a quelli siglati nello stesso periodo del 2019 (è il quarto peggior andamento d’Italia). Per far fronte al problema liquidità, il 23,3% delle realtà liguri ha fatto ricorso alla propria disponibilità di denaro (attingendo, per esempio, ai depositi bancari), mentre il 38% ha richiesto prestiti assistiti da garanzia pubblica. Ma ben il 13,7% non lo ha fatto a causa delle eccessive difficoltà di accesso alla misura.

È dunque cresciuta la dinamica del credito alle micro e piccole imprese, in Liguria concesso in misura maggiore rispetto al resto del mondo imprenditoriale (aumentato di poco più del 2%): +9,1% tra settembre e giugno 2020, per uno stock di oltre 3,2 miliardi di euro. Ammonta invece a 2,6 miliardi l’importo finanziato sul territorio ligure dal Fondo di Garanzia (dal 18 marzo con l’avvio dei provvedimenti dl Cura Italia e dl Liquidità). Quasi 1,5 miliardi erogati in provincia di Genova, 452 milioni nel savonese, 360 milioni alla Spezia e 294 nell’imperiese. “Dovrebbe essere l’anno della ripartenza, ma per ora il 2021 mostra le imprese ancora in forte difficoltà, tra l’imposizione di nuove chiusure, ristori di certo non risolutivi e una carenza di liquidità senza precedenti – spiega il presidente Grasso – Perché le realtà imprenditoriali possano tornare a fare previsioni di medio-lungo termine, occorrerà che la situazione si stabilizzi dal punto di vista sanitario, sia in termini di indici di contagio, sia guardando agli effetti della campagna vaccinale di massa. E solo allora sarà anche possibile stabilire l’entità esatta degli effetti della pandemia. Nel frattempo, le nostre imprese non devono essere lasciate sole e, come Confartigianato, continuiamo a essere sempre al loro fianco per sostenerli e fornire loro tutto il supporto necessario a mantenere viva la loro attività”.

Quasi tutto pronto per l’VIII edizione (virtuale) del campionato mondiale di pesto al mortaio

Le “pesto-box”, scatole con il basilico, gli altri ingredienti per fare il pesto e i gadget del Campionato stanno raggiungendo i protagonisti dell’8^ Edizione Digitale del Campionato Mondiale di Pesto al Mortaio. Un video di istruzioni le accompagna.
Far arrivare il basilico fresco DOP al momento giusto a tutti i partecipanti – né troppo tardi rispetto alla manifestazione, né troppo presto a scapito della freschezza – è stata ed è ancora la principale sfida degli organizzatori della VIII^ edizione del Campionato in versione digitale. I concorrenti sono stati divisi in due categorie: coloro che partecipano in differita per ragioni soprattutto di fuso orario e coloro che parteciperanno in diretta, su piattaforma Zoom, sabato 20 marzo a partire dalle ore 10.00. Ai primi, una trentina, le preziose scatole sono state già inviate a inizio settimana, con il risultato che stanno ritornando alla segreteria del Campionato i primi video auto prodotti, spesso con l’aiuto di amici e famigliari, alcuni provenienti dall’altra parte del mondo e altri davvero suggestivi (come quello realizzato sulle piste innevate delle Dolomiti a 2500 metri di altezza).

A tutti i partecipanti è stato inviato un tutorial che ha per protagonista Emiliano Pescarolo, l’attuale Campione in carica del Campionato Mondiale di Pesto.
Le altre “pesto box”, una sessantina circa, saranno completate entro i primi giorni della prossima settimana per arrivare a destinazione giovedì o venerdì. Sta crescendo l’ansia di riceverle e gli scongiuri perché tutto fili liscio, il traguardo del 20 è ormai vicino!
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