16 Marzo 2021 – Babboleo

16 Marzo 2021

Sciopero Amazon di lunedì, Bottiglieri e Filippi (Fit Cisl Liguria): “Basta pressioni psicologiche, carichi di lavoro insostenibili”

E’ previsto per l’intera giornata di lunedì 22 marzo lo sciopero che riguarderà gli addetti hub e consegne della filiera Amazon in Italia. A Genova ci saranno due presidi ai cancelli della sede di Genova Campi: uno su corso Perrone e l’altro su via 30 Giugno. Tra le principali richieste del sindacato una nuova organizzazione del lavoro, la stabilizzazione dei precari, la clausola sociale e la continuità occupazionale per tutti in caso di cambio appalto o cambio fornitore.

“Il 22 marzo è stato indetto il primo sciopero a livello nazionale di tutta la filiera della logistica di Amazon, partendo dal personale dipendente diretto Amazon Logistica Italia passando al personale delle società di fornitura di servizi di logistica, movimentazione e distribuzione delle merci. Quindi stiamo parlando di un 300 lavoratori sulla piattaforma di Genova in totale. La misura è ormai colma e questo è frutto dell’atteggiamento di Amazon che manifesta un’indisponibilità cronica ad un confronto con le rappresentanze dei lavoratori”, spiegano in una nota Francesco Bottiglieri (Segretario Regionale Fit Cisl Liguria ) e Mirko Filippi (Coordinatore Regionale Fit CISL Liguria Logistica Trasporto Merci e Spedizione) che aggiungono: “Nel mese di luglio come Sindacati Confederali della Liguria abbiamo provato a proporre come alle altre principali committenti operanti sul nostro territorio, anche ad Amazon la piattaforma regionale riguardante i driver ma Amazon ha subito demandato ad Assoespressi Associazione Datoriale che avrebbe rappresentato tutti i fornitori di Amazon presenti in Liguria, ma anche qui la trattativa si è interrotta demandandola ad un tavolo Nazionale, mentre con le altre committente si andava alla chiusura dell’accordo a tutela ed incremento dei diritti e del salario dei Driver. Soprattutto la misura è colma e non è più accettabile la situazione che si sta vivendo per quanti riguarda i carichi di lavoro ormai diventati insostenibili con l’aumento delle spedizioni dell’ e-commerce e per le pressioni psicologiche a cui i lavoratori, in primis i driver, sono sottoposti quotidianamente. Basti pensare che il loro orario di lavoro impostato sette giorni su sette, i percorsi, l’ordine delle consegne sono organizzati da un freddo algoritmo che spesso e volentieri costringe questi lavoratori a saltare il pasto e trattenere i propri bisogni fisiologici per ore e ore, facendo correre nel vero senso della parola i lavoratori meno esperti, non facendo mancare i questo modo i danni ai mezzi che ricadano sulle spalle di questi lavoratori. In ultimo ma non per importanza la presenza di moltissimi, anzi troppi contratti di lavoro precari che hanno solamente lo scopo di tenere in soggezione i lavoratori che per lo più delle volte sono giovanissimi e appena affacciatisi al mondo del lavoro. Per queste motivazioni come Fit Cisl insieme alle altre Organizzazioni Sindacali Confederali abbiamo detto basta è indetto la prima azione di sciopero che ne vedrà delle altre se le nostre richieste non verranno ascoltare . Come Fit CISL Liguria riteniamo che al primo posto ci debba essere la dignità e il rispetto della persona e fino a quando questo non ci sarà al 100% ci vedrà impegnati sempre in prima linea a difesa dei Lavoratori”

Sondaggio: genovesi in buona salute nonostante la pandemia

I genovesi ritengono di essere in buona salute, lo dice un’indagine demoscopica realizzata dal Comune di Genova nel mese di febbraio, condotta con interviste telefoniche su un campione di 504 persone equamente divise per genere e fasce d’età, maggiorenni e residenti a Genova.

Malgrado lo stress provocato dalle tante restrizioni fisiche dovute al Covid, attraverso il sondaggio emerge che la popolazione si sia adattata alle limitazioni imposte dalla pandemia e sia riuscita a trovare un nuovo e faticoso equilibrio.

Non mancano, però, alcune spie di malessere. Infatti, se il 75% dei genovesi si ritiene soddisfatto del proprio benessere, il 18% lo definisce ‘’passabile‘’ mentre il 7% ‘’scadente’’.

Guardando la suddivisione per le fasce d’età, risulta che anche gli over 65 complessivamente si definiscono in buona salute. Il 68% del campione dichiara che il proprio stato di salute è rimasto invariato rispetto a un anno fa ed è addirittura migliorato per l’8 % del totale. È peggiorato per il 14% degli over 65, ma questa percentuale si amplia significativamente arrivando al 31% nella fascia 18-44, segno che sono i più giovani a soffrire maggiormente per le restrizioni legate al Covid.

Le domande contenute nel questionario sono standardizzate e appartengono a un modello proposto dall’Istituto nazionale della Salute degli Stati Uniti . Sono state però aggiunte domande inerenti alla pandemia.

Sorpresa all’ospedale Gaslini, motociclisti intrattengono dalle finestre i bambini ricoverati

Neanche il covid19 è riuscito a tenere Vanni Oddera lontano dai bambini ricoverati in Oncologia all’ospedale Gaslini. A causa della pandemia l’ospedale è stato costretto a sospendere le visite di intrattenimento che allietavano i piccoli ricoverati all’interno dei reparti. Nonostante ciò, Vanni Oddera, non ha interrotto il suo intento: regalare un sorriso ai bambini meno fortunati. Il motociclista, accompagnato dal suo collega Maurizio Gerini e dallo “spiderman savonese” Mattia Villardita, si è travestito da supereroe e ha fatto visita ai pazienti dei reparti della clinica pediatrica, nefrologia, ematologia e oncologia, direttamente dalle finestre. Il tutto calandosi da un enorme gru.

Uno spettacolo inaspettato e coinvolgente per i bambini che hanno passato una giornata diversa, con i loro beniamini, ricevendo anche regali e gadget (maglie, cappellini, album da disegno) consegnati dal personale del reparto, il tutto nel pieno rispetto delle norme anti covid19. Grande entusiasmo anche da parte del personale ospedaliero che ha apprezzato la visita inaspettata dei tre sportivi benefattori, salutati e ringraziati per questo dono inusuale anche dai vertici dell’Istituto. Vanni Oddera, campione di motocross originario di Pontinvrea (SV) ha scelto di donare la propria passione per aiutare gli altri con la mototerapia, permettendo ai bambini in ospedale e ai disabili di salire in sella. All’età di soli 12 anni gli viene diagnosticato il situs viscerum iversus, una patologia molto rara ma, davanti ai consigli dei vari medici di smettere con lo sport estremo, Oddera non si ferma e continua a fare ciò che più gli piace: rendere la vita migliore alle persone. Da 6 anni il campione porta in tutta Italia l’attività “Freestyle Hospital” che prevede di percorrere le corsie degli ospedali, in sella alla moto trasportando i bambini ricoverati.

Nell’aprile del 2020 in pieno lockdown Oddera ha pensato a tutte le famiglie con ragazzi disabili e con la collaborazione dell’amico Gianpietro Da Re, cittadino di Conegliano, ha adattato la sua attività, inventando “Mototerapia Take-away” che permette di portare le moto direttamente a casa dei ragazzi speciali. In un anno oltre 50.000 disabili riceveranno la visita del campione del mondo, con attività sempre più coinvolgenti e con tutte le attenzioni del caso.

Premio Paesaggio 2021: Podere Case Lovara preso ad esempio come modello d’eccellenza

Menzione alla Liguria per il Premio Nazionale del Paesaggio presentato dal Fondo Ambiente Italiano (FAI). Podere Case Lovara, un podere agricolo a picco sul mare incastonato nel Parco delle Cinque Terre, è stato definito un modello sperimentale e sostenibile di recupero del paesaggio rurale storico in un’area protetta.

L’annuncio è avvenuto durante la première con il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, sul canale YouTube del MiC, tenutasi a partire dalle 11:00 in occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio che si tiene ogni anno.

A partire dal 2013 il FAI ha realizzato a Podere Case Lovara, un progetto “pilota” di sviluppo territoriale basato sulla sostenibilità.

Il recupero del paesaggio rurale storico ha reso possibile la creazione di un “laboratorio di sostenibilità” in grado di garantire la messa in sicurezza idrogeologica del territorio, l’autosufficienza energetica e idrica, grazie al risparmio delle risorse e all’impiego di infrastrutture innovative ed efficienti, il miglioramento della qualità dei suoli, del regime delle acque e della biodiversità.

Uno dei punti di valore di questo progetto, realizzato con esemplare cura e grande attenzione per tutti i principi dello sviluppo sostenibile, consiste nel fissare un modello di eccellenza, potenzialmente replicabile in altri contesti.

Il Premio Nazionale del Paesaggio vuole individuare e premiare gli interventi che costituiscano il risultato di politiche sostenibili ed integrate con il territorio di appartenenza, che rappresentino modelli significativi di buone pratiche, e che rilevino una presenza pubblica deducibile sia dall’integrazione dei diversi livelli amministrativi che dal coinvolgimento delle popolazioni nelle varie fasi di realizzazione, momenti di consapevolezza del valore del patrimonio presente sul territorio.

Quest’anno 18 regioni su 20 hanno presentato più proposte. Segno dell’attenzione e della cura che tutta l’Italia attribuisce in linea con quanto sancito dalla Costituzione al Patrimonio Paesaggistico Nazionale.

Motociclisti e Spiderman arrivano dal cielo: una visita a sorpresa per i bambini del Gaslini

Neanche il covid19 è riuscito a tenere Vanni Oddera lontano dai bambini ricoverati in Oncologia all’Ospedale Gaslini. Dall’inizio della pandemia l’ospedale è stato costretto a sospendere le visite di intrattenimento che allietavano i piccoli ricoverati all’interno dei reparti.

È nata così l’idea di arrivare ai piccoli direttamente dalle finestre: una enorme gru ha issato il motociclista Vanni Oddera, accompagnato dal suo collega motociclista Maurizio Gerini e Mattia Villardita nei panni del supereroe Spiderman davanti alle finestre dei reparti di Clinica pediatrica, Nefrologia, Ematologia e Oncologia.

Uno spettacolo inaspettato e coinvolgente per i bambini che hanno passato una giornata diversa, con i loro beniamini davanti alle finestre, ricevendo anche regali e gadget (maglie, cappellini, album da disegno) consegnati dal personale del reparto, il tutto nel pieno rispetto delle norme anti covid19. Grande entusiasmo anche da parte del personale ospedaliero che ha apprezzato la visita inaspettata dei tre sportivi benefattori, salutati e ringraziati per questo dono inusuale anche dai vertici dell’Istituto.

Vanni Oddera motociclista di Pontinvrea (SV), è il campione di motocross freestyle, che ha inventato la Mototerapia nel 2009 lungo i corridoi dei reparti di Ematologia e Oncologia dell’ospedale pediatrico genovese, e da allora ogni anno ha escogitato visite, esibizioni di salti acrobatici con la sua moto, feste, donazioni e molte altre iniziative per sostenere il cammino dei piccoli malati oncologici. Un modo per donare le proprie passioni ai ragazzi più fragili, con l’unico scopo di quello di migliorare il mondo intorno a lui. Dal 2012 è nata una vera e propria collaborazione con l’ospedale Gaslini, con un progetto dal nome “Freestyle Hospital”, che ha portato le moto all’interno dei reparti pediatrici-oncologici. La disponibilità dell’ospedale gli ha permesso di realizzare questa passione che poi verrà esportata in 80 ospedali in Italia e 2 ospedali a Londra, con incredibili risultati che certificheranno nel 2019 il reale beneficio sui pazienti e le loro famiglie.

Nell’aprile del 2020 in pieno lockdown Oddera ha pensato a tutte le famiglie con ragazzi disabili e insieme ad un team di esperti ha inventato una nuova formula della sua attività, “Mototerapia Take-away” che permette di portare le moto direttamente a casa dei ragazzi speciali, in un anno oltre 50.000 disabili, riceveranno la visita del campione del mondo con attività sempre più coinvolgenti.

Toti propone vaccino obbligatorio per i sanitari, Negroni: “Solo il Parlamento può imporre un trattamento sanitario obbligatorio”

È di questi giorni la discussione intorno alla quale il governatore ligure Giovanni Toti intende, tramite appositi uffici, valutare la possibilità di intervenire con una legge regionale per obbligare la categoria dei sanitari a vaccinarsi, dopo che in un reparto dell’ospedale San Martino, in cui un’infermiera ha rifiutato di vaccinarsi, si è creato un cluster, con diversi pazienti positivi al Covid.

“Un ennesimo campanello d’allarme che ci spinge a un’importante e urgente riflessione sull’opportunità di rendere obbligatorio il vaccino per medici, infermieri,
operatori e personale sanitario. Oggi, con più di 100 mila morti in Italia a causa della pandemia, sapere che qualcuno che ricopre un ruolo così importante nella lotta al virus, pur potendo vaccinarsi sceglie di non farlo, rappresenta un problema in più che avremmo preferito evitare e di cui il Governo dovrebbe farsi carico. Chi fa questo lavoro e rifiuta di proteggere se stesso con il vaccino di fatto non protegge i pazienti di cui dovrebbe prendersi cura. E questo non è accettabile”
ha affermato il governatore Giovanni Toti.

Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria un commento alle parole del governatore Toti e il punto con Alessandro Attilio Negroni, Ricercatore in Filosofia del diritto all’Università degli Studi di Genova

Questione di metodo.La reazione del presidente Giovanni Toti è comprensibile, tuttavia in una materia delicata come quella dei trattamenti sanitari obbligatori occorre una attenta riflessione e sicuramente non è possibile adottare decisioni normative sulla base di un fatto di cronaca. La legge è per definizione generale e astratta, e deve essere il più possibile lontana dal caso concreto. Una legge non può essere la reazione a un caso concreto, ma solo il frutto di un’attenta ponderazione e riflessione. Più in generale, ma qui mi riferisco ai giornali, occorre fare attenzione a non mettere in cattiva luce una nostra eccellenza come il San Martino e il personale medico e infermieristico che con dedizione e impegno ci lavora.”

Spazi minimi per una legge regionale. “La riserva di legge di cui all’articolo 32 della Costituzione è una riserva di legge statale, ossia solo il parlamento con una legge può imporre un trattamento sanitario obbligatorio al personale medico e infermieristico nel rispetto di alcuni “paletti” imposti dalla Costituzione, come il rispetto della persona umana. Anche se l’obbligo di vaccinarsi fosse configurato come un semplice “onere” per chi vuole fare il medico o l’infermiere, tale onere
potrebbe solo riguardare il futuro, cioè quelle persone che in futuro vogliono fare la professione medica o infermieristica. Gli spazi per una legge regionale in materia sono davvero minimi.


L’esempio del Lazio.Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti con un’ordinanza dell’aprile del 2020 aveva imposto l’obbligo della vaccinazione contro l’influenza agli over 65 anni e per il personale sanitario. Il Tar del Lazio con due sentenze del 29 settembre 2020 (sentenza n. 10047 e n. 10048) aveva annullato l’ordinanza del presidente Zingaretti. Peraltro oltre al fatto che la materia dei trattamenti sanitari obbligatori è di competenza statale, il Tar aveva osservato che anche i principi fondamentali in materia di tutela e sicurezza nei luoghi di lavoro sono di competenza statale e non regionale (principi in gioco perché il personale sanitario non vaccinato sarebbe stato considerato temporaneamente inidoneo al lavoro).

Campomorone: Diego Barbieri, Alfiere della Repubblica, affigge l’attestato in una scuola senza pareti né soffitto

Immaginate una scuola senza banchi né sedie; senza corridoi né scale; senza lavagna né gessi, quaderni, penne. Immaginate una scuola senza muri, all’aria aperta, sotto il cielo azzurro. Una scuola che si snoda lungo i sentieri di montagna. Ecco, una scuola così non è frutto della fantasia ma esiste davvero ed è la scuola che frequenta Diego Barbieri, il 14enne di Ceranesi, nominato Alfiere della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella.

Presso l’Istituto Alice Noli di Campomorone, alle spalle di Genova, da anni si porta avanti il progetto “scuole di montagna”, orientato verso una didattica inclusiva e salutare, per la mente e per il corpo. Molte delle ore di lezione si tengono all’aperto. Rispettare la natura, approfondire i rapporti tra compagni in luoghi diversi da quelli prettamente “scolastici” è uno degli insegnamenti primari.

In questo contesto si inserisce, spicca, prende forma e forza la storia di Diego Barbieri: all’età di 8 anni è vittima di un grave incidente nel bosco che lo cambierà per sempre. Ma non si arrende: grazie all’appoggio e al sostegno della famiglia e della scuola decide di ripartire proprio dal luogo in cui si è fermato, il bosco e negli anni diventa esempio di resilienza e riscatto per amici e compagni di scuola. Oggi continua ad andare e amare la montagna, che tanto gli ha tolto ma altrettanto gli ha donato. Ma soprattutto, Diego l’amore e la passione per la natura è in grado di trasmetterlo al mondo, a partire dai suoi compagni, grazie ai quali vive una vera e propria esperienza collettiva all’insegna dell’inclusione e dell’amicizia.

Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria il professore di italiano di Diego, Stefano Piana, racconta come si costruisce una scuola senza pareti, che nasce nel tempo, dal niente, come un fiore.

Amazon verso lo sciopero nazionale il 22 marzo. Stop alle consegne

Per la prima volta, lunedi 22 marzo, non ci saranno consegne da parte di Amazon; è stato infatti indetto dalle sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti il primo sciopero di tutta la filiera logistica e di distribuzione di Amazon in Italia, Genova compresa. La protesta interesserà tutti, dai dipendenti dei magazzini e hub con contratto nazionale di logistica alle aziende fornitrici dei servizi di logistica, della movimentazione e della distribuzione della merce nel nostro paese.

Lo sciopero è stato deciso dopo che la trattativa per la contrattazione di secondo livello della filiera Amazon, si è interrotta bruscamente a causa dell’indisponibilità dell’associazione datoriale ad affrontare positivamente le tematiche poste dal sindacato. Sul tavolo della discussione c’erano l’analisi dei ritmi e dei carichi di lavoro, il corretto inquadramento del personale, l’orario degli autisti, ma anche l’indennità Covid: l’attività aziendale in presenza non si è mai fermata, anzi è notevolmente cresciuta proprio a causa della pandemia.

Ai microfoni di Babboleo News Marco Gallo segretario del settore logistica della CGIL ha spiegato la situazione dei lavoratori genovesi

Linee elettriche controllate in elicottero

Domani mercoledì 17 marzo inizieranno e proseguiranno fino a fine mese, le ispezioni aeree svolte da E-Distribuzione, la Società del Gruppo Enel che gestisce la rete di media e bassa tensione. Nel dettaglio, verranno esaminati circa 98 km di rete – nella sola provincia di Genova – per verificare lo stato delle linee elettriche di media tensione. L’iniziativa, che procede secondo le segnalazioni della Protezione Civile, si aggiunge ai controlli aerei di routine che la Società svolge regolarmente per garantire un servizio efficiente e di qualità.
Si tratta, dunque, di un sorvolo dedicato che va a sommarsi ai cinque interventi annuali programmati sul territorio del Piemonte e della Liguria, e interesserà complessivamente 14 comuni: Genova, Arenzano, Bargagli, Bogliasco, Davagna, Lavagna, Mele, Mignanego, Montoggio, Pieve Ligure, Recco, Serra Riccò, Sestri Levante e Sori.Il monitoraggio verrà effettuato attraverso un elicottero e con l’ausilio di tecnologie di ultima generazione. Mediante il sorvolo a bassa quota, infatti, sarà possibile rilevare eventuali anomalie e riprendere la situazione degli impianti. Verrà posta particolare attenzione alla presenza di piante e vegetazione nelle immediate vicinanze dei conduttori ed allo stato di conservazione dei sostegni, mensole, isolatori, sezionatori a palo e posti di trasformazione su palo.
L’intervento sarà realizzato con le linee elettriche in tensione, senza quindi ricorrere ad alcuna interruzione del servizio e pertanto senza arrecare alcun disagio alla clientela. L’obiettivo è, infatti, quello di ridurre il numero di interruzioni di corrente e migliorare sempre più la qualità del servizio elettrico offerto, predisponendo piani di intervento in grado di prevenire molte cause di potenziali disservizi.

Ricerca titanio nel parco del Beigua, a rischio il riconoscimento UNESCO?

Non si fermano le reazioni legate all’emanazione da parte di Regione Liguria del decreto autorizzativo alle ricerche minerarie nell’area del Parco del Beigua che interessa a 46 ettari della Zona Speciale di Conservazione “Beigua – Monte Dente – Gargassa – Pavaglione” e 50 ettari di Geoparco nel Comune di Sassello.

Comuni del territorio ed associazioni sono sul piede di guerra, una petizione con oltre 21mila firme è stata recapitata in Regione e ad aggiungere inquietudine arriva la notizia che  il Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco ha scritto al Ministro dell’Ambiente Roberto Cingolani per avere chiarimenti in merito alla ricerca di titanio nel sottosuolo del Comprensorio, sito Unesco inserito nella lista dei Geoparchi Globali.

Un’iniziativa che potrebbe configurare un futuro ritiro del titolo di Unesco Global Geopark, ottenuto dal Parco del Beigua nel 2015. 

Intanto, per valutare le nuove iniziative a tutela del territorio del Parco, nei giorni scorsi si è tenuto un incontro online tra Santo Gramatico, Presidente di Legambiente Liguria, Daniele Buschiazzo Sindaco di Sassello, Fabrizio Antoci Sindaco di Urbe , gli avvocati dello studio legale Granara e Stefano Bigliazzi del Centro Azione Giuridica di Legambiente.

Santo Gramatico ha raccontato a Babboleo .it gli esiti dell’incontro