18 Marzo 2021 – Babboleo

18 Marzo 2021

Calcio, riparte l’Eccellenza. Date e format con il presidente FIGC Liguria Giulio Ivaldi

Si attendeva l’ufficialità, ora a confermarlo è lo stesso presidente della FIGC Liguria Giulio Ivaldi su Babboleo News: il campionato calcistico di Eccellenza riparte ad aprile, con le 14 squadre che hanno scelto di giocare divise secondo un format simile a quello inizialmente previsto.

Non ci saranno retrocessioni, come stabilito da LND e FIGC, e la partecipazione delle squadre è stata resa facoltativa. In 7 hanno deciso di non giocare, si tratta di Taggia, Ospedaletti, Alassio, Busalla, Molassana, Canaletto e Cadimare. “Le posizioni sono tutte rispettabili” commenta Ivaldi. “Abbiamo di fatto confermato il format di inizio anno, ma a numero ridotto, dividendo le squadre in due gironi (levante e ponente, ndr) per evitare lunghissime trasferte che avrebbero problemi di gestione economica e sanitaria e organizzativa”. Si pensi all’utilizzo dei pullman, o all’impossibilità di pranzare fuori, con i ristoranti costretti a chiudere per decreto legge.

Il girone A sarà composto da Albenga, Cairese, Campomorone, Finale, Genova Calcio, Pietra Ligure e Varazze.
Il girone B sarà composto da Athletic Club Albaro, Baiardo, Fezzanese, Ligorna, Rapallo Rivarolese, Rivasamba e Sestrese.

“Le 7 squadre di ogni girone si affronteranno in un solo girone di andata, giocando 3 partite in casa e 3 in trasferta” spiega il presidente ligure. Si riparte da zero, dunque, senza tenere conti dei punti maturati in quella manciata di partite disputate tra settembre e ottobre. “Le prime 4 squadre di ogni girone parteciperanno alla fase finale: quarti (con le squadre incrociate in base alle classifiche del girone), semifinali e finale. A fine giugno la società che vincerà avrà il diritto a salire in Serie D.”

C’è finalmente certezza anche sulle date. “Iniziamo l’11 aprile e terminiamo il 16 maggio, faremo una partita infrasettimanale il 5 maggio”.

Per il turno del 5 maggio, che cadendo in una giornata lavorativa comporta maggiori difficoltà di spostamento per le squadre, il calendario sarà impostato tenendo conto della distanza, facendo giocare società il più possibile vicine tra loro geograficamente.

“Il 23 maggio inizeranno i quarti di finale, che saranno andata e ritorno, poi il 6 e 13 giugno le semifinali e la finale il 20 giugno. Se le otto finaliste saranno d’accordo a fare la finale andata e ritorno potremmo pensare di calendarizzare una partita il 2 giiugno e dividere la finale in due gare”.

Il campionato di Eccellenza, lo ricordiamo, ripartirà dopo che il CONI lo ha riconosciuto di interesse nazionale, al pari della Serie D. Ripartirà anche l’Eccellenza femminile, con un format a 7 squadre. Si inizerà l’11 aprile e le partite termineranno a fine maggio. “La volontà è quella di dare un segnale” spiega Ivaldi. “Far vedere che è possibile tornare a sentire i fischi dei nostri arbitri, vede l’esultanza dopo un gol o la disperazione sportiva dopo un gol subito”.

Nessuna speranza di ripresa, invece, per tutti gli altri campionati, dalla Promozione alla Terza Categoria, che si fermeranno fino a settembre, così come le competizioni giovanili. Un tema, quello dei giovani calciatori, particolarmente sentito da Ivaldi, che spesso ha sottolineato l’importanza del connubio tra sport e sociale. Una dualità che, a causa della pandemia, è venuta a mancare. “E’ il tema principale, su cui dobbiamo avere una grandissima attenzione: questi ragazzi hanno perso due anni. Dobbiamo studiare attentamente, già a partire dalla prossima stagione, un modo per restituire loro il tempo perso”.

Amazon, lunedì 22 marzo anche a Genova il primo sciopero nazionale dei lavoratori

Anche Genova si mobiliterà per lo sciopero nazionale dei dipendenti Amazon di lunedì 22 marzo, che riguarderà 300 persone tra dipendenti diretti e corrieri sulla piattaforma di Genova.

Lo sciopero è dovuto a problematiche di turni, i lavoratori lamentano carichi di lavoro insostenibili e ritmi di lavoro 7 giorni su 7 che spesso li costringono a saltare il pasto e trattenere i propri bisogni fisiologici per ore e ore. Il tutto, alimentato dalle pressioni psicologiche a cui i lavoratori, in primis i driver, sono sottoposti quotidianamente.

La misura è ormai colma e questo è frutto dell’atteggiamento di Amazon che manifesta un’indisponibilità cronica ad un confronto con le rappresentanze dei lavoratori”, spiega Francesco Bottiglieri, segretario regionale Fit Cisl Liguria Logistica Trasporto Merci e Spedizione.

Ad aggiungersi alle precedenti motivazioni, la presenza di troppi contratti di lavoro precari che hanno solamente lo scopo di tenere in soggezione i lavoratori che per lo più delle volte sono giovanissimi e appena affacciatisi al mondo del lavoro.

Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria le parole del segretario regionale Fit Cisl Liguria Francesco Bottiglieri

Anche Genova in silenzio per le vittime del covid. Bucci: “Un monumento per ricordarle”

“Le testimonianze sono alla base dei progetti futuri, dobbiamo ricordarci di quello che è successo per capire quello che dobbiamo fare per il futuro e per capire come programmare un servizio sempre migliore per i cittadini”. A dirlo è il sindaco di Genova Marco Bucci durante le cerimonia che si è tenuta a palazzo Tursi in occasione della Giornata Nazionale in memoria delle vittime causate dall’epidemia di covid19, con bandiere e mezz’asta e un minuto di silenzio, in contemporanea alle celebrazioni di Bergamo con il premier Mario Draghi. “Il ricordo di questa pandemia ce lo porteremo addosso a lungo ma ci servirà per strutturare al meglio le nostre difese ”.

”I comuni sono a fianco dei cittadini, è anche un momento di responsabilità per noi perché ci aiuta a riflettere sulla responsabilità e sul servizio che dobbiamo dare a tutti i cittadini” rassicura Pietro Piciocchi, vicesindaco di Genova.

In merito alle proposte del Comune di Genova di installare un monumento per le vittime e istituire una fondazione che possa aiutare le loro famiglie, il sindaco conferma, ma rimanda al termine della pandemia. L’obiettivo, spiega Bucci, è quello di lasciare un segnale alle generazioni future.

Spese pazze, assolti i 19 consiglieri regionali. Rixi: “Giustizia è fatta, guardiamo avanti”

“E’ una giornata importante. Giustizia è fatta” sono le parole con cui il deputato della Lega Edoardo Rixi apre l’intervista su Babboleo News, dopo la notizia dell’assoluzione di tutti i 19 consiglieri regionali coinvolti nelle ‘spese pazze’ relative ai bilanci 2010-2012. Lo ha stabilito la Corte d’Appello di Genova perché il fatto non sussiste’. Un fatto che però scatenò polemiche nel 2019, dopo la prima sentenza di colpevolezza: Rixi fu condannato a 3 anni e 5 mesi e presentò le dimissioni da Vice Ministro ai Trasporti dell’esecutivo gialloverde (Conte I). Ora, dopo l’assoluzione, il deputato del Carroccio guarda agli obiettivi futuri: “Nel nuovo PNR vogliamo portare l’ambientalizzazione del Porto di Genova. Sarebbe il primo porto green d’Europa e rappresenterebbe un grande rilancio per una città che negli ultimi anni ha affrontato tante tragedie”.

L’intervista completa a Edoardo Rixi

Serie A: Criscito, Yoshida e Gyasi in campo contro il razzismo

#KeepRacismOut è la nuova iniziativa della Lega Serie A per combattere il razzismo e tenerlo fuori dal terreno di gioco e dagli stadi. Un’iniziativa lodevole che ha preso forma attraverso i canali social della Lega e di tutte le 20 squadre del campionato di Serie A.

Per la realizzazione del video ufficiale della campagna (clicca qui per vederlo) sono stati scelti 20 giocatori, 1 per squadra, provenienti dall’Italia e dal mondo, che insieme, sotto l’hashtag #WeAreOneTeam, hanno lanciato un segnale forte e chiaro contro il razzismo.

Genoa, Sampdoria e Spezia sono rappresentate da Domenico Criscito, Maya Yoshida e Emmanuel Gyasi.

Criscito, capitano rossoblu, ha giocato per diversi anni all’estero, nello Zenit San Pietroburgo, e da diversi anni è testimonial di campagne di solidarietà e anti-razzismo. Yoshida è invece il primo giapponese della storia ad aver segnato con la maglia della Samp, e fin da subito si è contraddistinto per la velocità con cui ha imparato la lingua italiana e si è adattato al nostro campionato. Giasy, una delle frecce più veloci dell’arco di Vincenzo Italiano, è nato a Palermo da genitori ghanesi, ed è italiano al 100%, avendo ottenuto la ottenuto la cittadinanza nel 2017.

I tre testimonial delle squadre liguri, insieme agli altri calciatori di Serie A, hanno indossato, per qualche secondo, la stessa maglia: quella della lotta al razzismo.

Un cadavere a Vernazzola, in libreria il nuovo ‘noir’ di Antonella Grandicelli

Un nuovo caso per la strana coppia, il commissario Vassallo e il poeta Luigi Martines, alle prese con il ritrovamento del cadavere di una suora nelle acque antistanti la spiaggia genovese di Vernazzola.

E’ l’incipit de ‘Il respiro dell’alba’, il secondo romanzo della scrittrice genovese Antonella Grandicelli, dopo l’ottimo esordio del 2016 con ‘Le ali dell’angelo’. Pubblicato dalla Fratelli Frilli Editori, il racconto è disponibile in formato cartaceo in libreria e in versione e-book sullo shop online Frilli e le principali piattaforme digitali.

Ecco la presentazione dell’autrice a Babboleo.it

In pandemia inarrestabile l’uso e l’abuso di alcolici

Dopo un anno di pandemia il consumo di alcol è aumentato a livelli vertiginosi.
“L’Istituto Superiore di Sanità ci ha fornito dei dati precisi e attendibili: il primo dato che ci ha subito allarmato riguarda quello del consumo di bevande alcoliche attraverso la richiesta online ha affermato ai microfoni di Babboleo News il Dott. Gianni Testino primario del centro alcoologico dell’Asl3 di Genova.
Sicuramente i consumi dei bar, dei ristoranti sono calati in modo drammatico, mentre la richiesta online è aumentata di circa il 425%. Un altro dato scientifico evidenzia che un 30% della popolazione che beveva, definita a “basso rischio” (per le donne un consumo al di sotto di 2 unità alcoliche al giorno e per l’uomo al di sotto delle 3/4 unità alcoliche al giorno) ha superato questi limiti. Un altro dato che ci preoccupa è che quelle persone che già consumavano alcol e non erano alcol dipendenti, il 60% di queste persone è scivolato in consumi che potrebbero far pensare in futuro a un aumento, particolarmente significativa nelle dipendenze e per questa ragione noi diciamo sempre che con il Covid diventa un’opportunità rivedere i propri stili di vita.

I dati allarmanti, però riguardano anche le cirrosi epatiche: ” Dieci anni fa i ricoverati per cirrosi epatica variavano fra i 60/65 anni, mentre negli ultimi anni questa età media è scesa ai 50/55 anni. – ha continuato Testino -ma oggi c’è una nuova modalità di consumo di bevande alcoliche, soprattutto il consumo di bevande alcoliche associato alle sostanze stupefacenti come la cannabis, le sostanze sintetiche per i ragazzi e, in più il fatto che i nostri giovani iniziano a bere tra gli 11 e 14 anni. Per questa ragione, l’età media delle cirrosi si è ulteriormente abbassata e abbiamo notato che nei primi due mesi del 2021, come il 23% dei nostri pazienti avesse già la cirrosi epatica ma il dato più allarmante è che la data media di questo 23% varia tra i 33 e i 35 anni, sono persone che hanno iniziato a bere in una fase precoce, associando l’alcol ad altre sostanze stupefacenti, in particolare quelle sintetiche. Anche in Liguria la prima causa del trapianto di fegato è l’alcol, sopratutto se l’alcol viene associato a problemi metabolici o sostanze stupefacenti.”

Ma uscire dalla dipendenza da alcool e possibile. Nella nostra Regione ci sono servizi che si occupano di questo e il primo passo che bisogna fare è essere consapevoli di avere un problema con l’alcol perchè gli aiuti ci sono e talvolta sono aiuti anche faticosi, ma si può guarire, mettendosi in gioco insieme alle famiglie.

Nasce in Liguria il Centro Italiano Lavanda

Creare un punto di riferimento per la formazione, lo studio, la ricerca nonché per la raccolta e lo scambio di informazioni ed esperienze. Questo l’obiettivo del neonato Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda. Una realtà concepita per fornire a livello nazionale tutto il supporto scientifico, culturale ed esperienziale necessario allo sviluppo delle attività di coltivazione, diffusione e promozione della Lavanda in quanto prodotto di pregio la cui lavorazione trova applicazione in molteplici settori, dal cosmetico all’alimentare, e il cui utilizzo affonda la proprie radici nell’antica tradizione del nostro Paese.

Il Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda nasce oggi ma poggia sulle solide basi dell’esperienza maturata negli ultimi sei anni con il progetto Lavanda della Riviera dei Fiori, grazie alla collaborazione dei Comuni delle province di Imperia, Savona e Cuneo.

Cinque sono ad oggi le realtà coinvolte direttamente nella fondazione del Centro: Associazione Culturale Produttori Lavanda della Riviera dei Fiori, Ordine Gastronomico Lavanda della Riviera dei Fiori, Associazione Cultura Arcimboldo, Associazione Culturale Ligys, CNA Imperia.

Lo scopo principale del Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda è la promozione, realizzazione e/o partecipazione a progetti di ricerca in ambito internazionale, nazionale, regionale e locale nonché lo svolgimento di attività di supporto per Enti pubblici e/o privati. Le attività del Centro saranno volte a promuovere la Lavanda come pianta Aromatica, coordinare e realizzare ricerche attraverso l’attribuzione di borse di studio, premi e l’organizzazione di seminari e convegni, gestire e promuovere corsi di istruzione tecnico-professionale, qualificazione e perfezionamento, coordinare le attività culturali con gli Enti Locali, Regionali, Statali, Europei, pubblici e privati.

Il Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda, che ha già ottenuto la partnership dell’IRF (Istituto Regionale per la Floricoltura) e che nasce nei giorni stessi in cui l’Associazione Lavanda della Riviera dei Fiori ha intrapreso il cammino per il riconoscimento del marchio IGP alla lavanda officinalis “IMPERIA”, aprirà varie sedi operative sul territorio per lavorare in sinergia con tutte le realtà – istituzionali, produttive, culturali – a vario titolo correlate al mondo della lavanda.

«C’è sempre più bisogno di formazione, di ricerca e di voglia di riscoprire le coltivazioni e le produzioni che in passato hanno fortemente caratterizzato la nostra regione rappresentando importanti fonti di reddito – è il commento di Alessandro Piana, vicepresidente della Regione Liguria nonché assessore con delega, fra l’altro, ad Agricoltura, Marketing e Promozione Territoriale e Promozione dei Prodotti Liguri – Come rappresentante dell’Istituzione regionale ma soprattutto per l’attaccamento al Ponente, visto che le mie origini sono nell’Imperiese, non posso che essere felice della nascita di questo Centro. È un passo significativo verso il recupero di una parte importante della nostra identità e della nostra tradizione, che potrà costituire un’ulteriore fonte di concreta valorizzazione del territorio».

Nell’ottica di un sempre maggiore sviluppo dei terreni coltivabili, per il quale l’Associazione Lavanda della Riviera dei Fiori in passato aveva richiesto una semplificazione delle procedure dei terreni boscati, l’assessore Piana conferma la massima attenzione in proposito: «Si tratta prevalentemente del recupero di terreni un tempo coltivati e poi abbandonati. È un aspetto sul quale stiamo lavorando da tempo, con l’emissione di bandi che rendano sempre più agevoli il recupero e il riutilizzo di questi terreni».

Alla base delle attività e dello sviluppo del Centro Italiano di Formazione Cultura Ricerca e Produzione Lavanda ci sarà un principio fondamentale che da sempre informa l’operato e l’essenza stessa del progetto Lavanda della Riviera dei Fiori dal quale nasce: il “fare rete” o “fare sistema”, coinvolgendo a livello locale, territoriale, nazionale e internazionale tutte le realtà potenzialmente interessate al progetto o già operative nei settori di riferimento.

Tutte le figure coinvolte nelle attività del Centro saranno di elevatissimo profilo tecnico e scientifico, frutto della selezione delle migliori professionalità sulla quale si fonda l’essenza stessa del Centro. Solo attraverso l’incontro, il confronto, la collaborazione e lo scambio delle competenze più consolidate nei rispettivi settori, infatti, è possibile costituire un valido e reale punto di riferimento per la tutela e lo sviluppo di una produzione come quella della Lavanda – una produzione di nicchia ma ricca di potenzialità e in grado di coinvolgere molteplici settori economici – e trasmettere alle nuove generazioni un patrimonio di tecniche, di conoscenze e di progettualità in grado di delineare sempre nuove direttrici di sviluppo.