3 Aprile 2021 – Babboleo

3 Aprile 2021

Riunione sulla sicurezza Terzo Valico, Tafaria (Cisl): “Siamo davanti ad una svolta per cambiare”

Si è tenuto nelle scorse ore l’incontro tra il Commissario Straordinario Calogero Mauceri, Cociv, Rfi, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Genova e Alessandria dopo i due incidenti sul lavoro avvenuti prima in Piemonte e poi nel capoluogo ligure nei cantieri del Terzo Valico.
Recepite tutte le proposte delle Organizzazioni Sindacali tra cui la realizzazione di un badge elettronico per i 3000 lavoratori che operano nei 37 cantieri del Terzo Valico tra Liguria e Piemonte per controllare che ogni turno non superi le otto ore. Inoltre istituzione di un tavolo di confronto permanente come sede in cui affrontare i vari problemi e decidere gli interventi indispensabili anche grazie al contributo dei Rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza presenti nei vari cantieri e nell’intera tratta (fanno capo questi ultimi ad Asstra, l’associazione composta dalle Organizzazioni Sindacali che si occupa di sicurezza).
Tolleranza zero, la priorità è la sicurezza dei lavoratori: abbiamo messo in campo diverse iniziative e le potenzieremo come il servizio dedicato di emergenza sanitaria, la formazione per lavoratori in quota. Inoltre rafforzeremo gli Rls e i controlli di Italferr e saranno istituite delle commissioni d’indagine in caso di infortuni”, spiega il Commissario Straordinario del Terzo Valico e del Nodo Ferroviario di Genova Calogero Mauceri che ha annunciato anche che lo scorso 31 marzo Cociv ha effettuato una riunione specifica con tutti gli affidatari sul tema della sicurezza.

Su Babboleo News – Cosa succede in Liguria il punto con Andrea Tafaria segretario generale Filca Cisl Liguria

Sulle tavole di Pasqua piu’ uova e meno colombe, ma vince la cucina tradizionale

La colomba batte uova di cioccolato, e si classifica il dolce preferito delle feste, anche se in una famiglia su 3 (31%), a livello nazionale, si preparano in casa i dolci e piatti tipici della Pasqua nel rispetto delle tradizioni locali, con gli italiani costretti tra le mura domestiche dal lockdown per l’emergenza Covid.

E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ sulle tavole della Pasqua, in cui si evidenzia che la Colomba è presente nel 64% delle tavole, 3 punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata. Se nell’acquisto di prodotti si verifica dunque un testa a testa, la vera novità è rappresentata dalla necessità di passare il tempo fra le mura domestiche che ha spinto al ritorno della cucina casalinga fai da te con la riscoperta di ricette e i dolci della tradizione.

“La preparazione dei dolci e dei piatti tradizionali delle feste – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – è un’attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne all’interno delle mura domestiche, che continua a spingere, peraltro, la spesa del carrello con una ricerca sempre più attenta alla qualità e alle produzioni locali. In Liguria vantiamo una tradizione culinaria molto varia, grazie alle numerose biodiversità presenti che permettono di ottenere piatti inconfondibili come, ad esempio, la Torta Pasqualina, una torta salata tipica della zona di Genova, cotta al forno e ripiena di verdure, uova e formaggio che in passato rappresentava la portata principale del menù di Pasqua. Ad essa si affiancano le lasagne al pesto di Basilico Genovese DOP o quelle di verdure, secondi a base di carne o pesce, e per dolce crostate con confetture locali, canestrelli e i tipici Cavagnetti di Pasqua, dal dialetto “cavagna”, che sono dei piccoli cestini di pasta dolce lievitata che racchiudono un uovo sodo, simbolo pasquale della rinascita. Per ottenere dei menu sani e genuini, consigliamo di scegliere, per ogni occasione, ingredienti locali, tracciabili e garantiti, venduti direttamente presso le aziende agricole ed ittiche, nelle botteghe e presso i mercati di Campagna Amica Liguria, sostenendo, allo stesso tempo, l’economia e l’occupazione territoriale”.  

Pasqua in zona rossa: tra regole e controlli

Come nel resto del Paese dalla mezzanotte di ieri è scattata anche in Liguria la zona rossa che durerà fino alle mezzanotte di lunedì 5 aprile per le province di Genova e La Spezia, mentre per il ponente (Savona e Imperia) le restrizioni più dure dureranno fino a domenica 11 aprile.
Fino all’11 aprile poi sarà vietato recarsi nelle seconde case in Liguria, anche per i residenti, mentre sarà permesso raggiungere quelle delle regioni che non hanno emesso un’apposita ordinanza

In questo week end pasquale è previsto in Liguria un rafforzamento cospicuo dei controlli da parte di polizia, carabinieri, e polizia locale che riguarderanno le aree urbane più esposte a rischi di assembramento, località di villeggiatura, parchi, spiagge e alture. Controlli anche in stazioni, porti ed aeroporto mentre la polizia stradale effettuerà presidi fissi ai principali caselli autostradali e controlli sulle strade di scorrimento extraurbane. Anche la costa sarà attentamente vigilata in particolare da parte dei Reparti Operativi Aeronavali della Guardia di Finanza, anche con il supporto di un elicottero per individuare possibili zone di addensamento.


La zona rossa riporta una serie di restrizioni e limitazioni pensate per evitare assembramenti e possibilità di nuovi contagi:

Visite ai parenti o amici
Nei giorni di Pasqua si potranno fare visite a parenti o amici ma con queste regole: solo all’interno della propria regione, ci si potrà spostare verso una sola abitazione privata, una sola volta al giorno, con il limite di due persone in più rispetto a quelle che vivono in quella casa. Esclusi dal conteggio, come di consueto, i minori di 14 anni, disabili e non autosufficienti che dunque potranno muoversi insieme ai due over 14. La visita deve avvenire entro il coprifuoco: dalle 5 alle 22.

Barbecue a casa o pic nic all’aperto
Non sono previsti divieti particolari per la più diffusa tradizione del lunedì dell’angelo, quella della grigliata di Pasquetta. Ovviamente per chi dispone di un balcone, deve verificare che non ci siano particolari divieti posti dal condominio o dal comune di residenza ma bisogna rispettare il tetto massimo di invitati. Vietato invece il barbecue anche in aree attrezzate ma pubbliche e vietati pic nic e le gite di gruppo.

Attività all’aperto
Sono consentite le attività sportive o motorie durante la zona rossa. L’attività motoria, cioè la semplice passeggiata è consentita solo nei pressi della propria abitazione, mentre quella sportiva può essere volta in forma individuale e all’interno del proprio comune. Tuttavia, nello svolgimento di un’attività sportiva che richieda uno spostamento è possibile entrare in un altro Comune, purché tale spostamento sia funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Possibile portare i figli al parco giochi.

Messe e celebrazioni
Le chiese resteranno aperte e verranno celebrate più funzioni per evitare assembramenti. La veglia del sabato sarà anticipata per rispettare il lockdown e le restrizioni per il coprifuoco.

Bar e ristoranti e negozi
Durante il periodo di zona rossa possono restare aperti solo i negozi che vendono alimentari e i supermercati, oltre alla farmacie e ai negozi di prima necessità. In zona rossa sono vietati gli spostamenti verso altro comuni, salvo che per specifiche esigenze o necessità, come fare spesa, laddove nel proprio comune non esistano negozi dove rifornirsi di alimentari o di generi di prima necessità. Chiusi i centri commerciali, i parrucchieri, i centri estetici e gli altri negozi che non vedono cibo. Per i bar è consentito l’asporto fino alle 18 per bar ed enoteche (senza cucina)e fino alle 22 per i ristoranti. Bevande e cibo non possono essere consumate nelle vicinanze del locale.

Seconde case
Niente seconde case né per i liguri né per i non residenti che pensavano di passare la Pasqua in Liguria. Il governo lo consentirebbe ma sono le Regioni a partire proprio dalla Liguria ad averle vietate. In Liguria il divieto di raggiungere le seconde case è valido fino all’11 aprile. I liguri che hanno una seconda casa in Piemonte, Emilia Romagna, Toscana o Valle D’Aosta non ci potranno andare in questo week end di Pasqua, mentre quelli che ce l’hanno in Lombardia sì.