7 Aprile 2021 – Babboleo

7 Aprile 2021

Petralia (Asl4): “Il massimo delle vaccinazioni nel minor tempo possibile”

E’ scoppiata oggi la polemica relativa ai rallentamenti delle vaccinazioni in Asl 4. Partiamo dal principio, attraverso un comunicato stampa di questa mattina il capogruppo in consiglio regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino ha lanciato l’offensiva all’Asl 4. “A Linea condivisa risulta che le vaccinazioni con AstraZeneca siano state cancellate completamente in tutti gli spoke del Tigullio e diminuite negli hub di Rapallo, Chiavari e Sestri Levante. Questa spiacevole novità fa sorgere un’inquietante domanda al vice presidente Commissione II e consigliere regionale Gianni Pastorino:  “Dove sono finite queste dosi? Cosa è successo di così urgente da intervenire sull’annullamento delle prenotazioni e sulla diminuzione delle dosi?”.

La redazione di Babboleo News ha contattato il direttore generale dell’Asl 4 Paolo Petralia che smentisce quanto circolato in queste ore circa la cancellazione degli appuntamenti per il vaccino.

Non è fermo nulla, è soltanto limitato alla quantità massima di vaccino AstraZeneca che abbiamo a disposizione. Noi abbiamo dato fino all’ultima dose disponibile” dichiara Petralia.

L’azienda sanitaria conferma altresì un rallentamento sulla consegna delle dosi AstraZeneca Non appena ci sarà il vaccino le persone verranno raggiunte. Questo dipende dal vaccino, Pfizer ne è arrivato in quantità sufficiente a poter mantenere questo trend di 1200/ 1400 al giorno mentre AstraZeneca ne abbiamo soltanto una disponibilità di 800 a settimana a disposizione dei medici di medicina generale e alle farmacie. Oggi sono quasi 20 le squadre che lavorano nel territorio di Asl 4“.

Su Babboleo News – Cosa Succede in Liguria ascolta l’intervista di Paolo Petralia, direttore generale dell’Asl 4

Oggi si ricordano i padri separati e disperati, Lami (Papà Separati Liguria): “Non siamo considerati genitori”

Si celebra oggi, 7 aprile, il giorno della memoria per non dimenticare i padri separati disperati, in ricordo del 7 aprile del 1996, data in cui Antonio Sonatore, ex docente e maestro d’asilo, si diede fuoco dopo essersi cosparso di benzina in seguito ad una sentenza che non gli permetteva di vedere la figlia.

In Liguria da quel fatidico giorno sono 15 i suicidi che sono stati collegati direttamente alla separazione, ma i dati sono nettamente superiori, in quanto non esiste uno studio in tale senso.

La redazione di Babboleo News ha contattato Mauro Lami, presidente di Papà Separati Liguria APS.

In questi anni sono centinaia i padri allontanati dai figli che si son tolti la vita in Italia” afferma Mauro Lami che prosegue “con una classe politica inadempiente sulle pari opportunità che non ci considera come genitori ma solo come erogatori di seme e di denaro” .

Su Babboleo News – Cosa Succede in Liguria ascolta le parole di Mauro Lami, presidente di Papà Separati Liguria APS

Molestie sul bus, l’effetto domino della denuncia ‘social’ di Benedetta e Kimberly

Dopo essere stata molestata, mentre era seduta sull’autobus fermo al capolinea di via Fanti d’Italia, Kimberly ha trovato il coraggio di chiedere aiuto a tre controllori, e di andare a fare denuncia alla Questura di Sampierdarena. Quello che non si sarebbe mai aspettata è che dai Carabinieri, dopo aver raccontato quello che era accaduto e precisato che non era la prima volta, un agente le dicesse: ” Poverina. Però, posso permettermi di dirle che è proprio una bella ragazza?

Il dopo è un effetto domino. Sono arrivate tantissime testimonianze analoghe: Kimberly, una volta uscita dalla Questura, si è confidata con la sua migliore amica e compagna di Università, Benedetta Castellaro, la quale le ha chiesto il permesso di condividere l’episodio e la sua indignazione su Facebook. L’effetto è stato dirompente: con tante giovani che hanno raccontato di aver subito situazioni simili. Tanto da spingere Benedetta a scrivere una lettera, indirizzata al sindaco Marco Bucci e al presidente della Regione Giovanni Toti: ” Masturbarsi sull’autobus, a Genova, è legale?”.

Il racconto di Benedetta su Babboleo News

Il presidente Giovanni Toti e il sindaco Bucci in una nota condannano il fatto “di una gravità inaudita. Serve un cambiamento totale nella mentalità e soprattutto una presa di coscienza da parte di tutti di fronte a ogni tipo di violenza sulle donne in quanto tali”. Queste le richieste di Benedetta e di migliaia di ragazze che, come Kimberly, sono stufe di vivere quotidianamente episodi simili:

Carceri, Pagani (Uil): “Grave aggressione a Sanremo, servono misure severe”. Vaccino, adesione al 100% tra gli agenti, ora tocca ai detenuti

Una grave aggressione si è verificata ieri nel carcere di Valle Armea a Sanremo, dove un detenuto italiano con fine pena 2026 per reati di rapina, ha picchiato con schiaffi e pugni l’Agente di Polizia Penitenziaria in servizio nei pressi dell’infermeria. Abbiamo contattato telefonicamente Fabio Pagani ( segretario regionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria ) per fare il punto sulla situazione e verificare anche l’andamento della campagna di vaccinazione anticovid tra le forze di Polizia Penitenziaria.

  • Cosa è successo ieri nel carcere di Sanremo?
  • Mi pare di capire che lei sia per la linea dura quando si verificano questi episodi.
  • Come sta il vostro collega?
  • Parlando invece della questione micro cellulari (di recente ne sono stati sequestrati alcuni proprio nelle carceri liguri), sono sintomo di criminalità organizzata?
  • Come procede la vaccinazione anti covid19 dei poliziotti penitenziari?

In Liguria un’impresa su tre con rating critico: peggior regione del Nord Italia

Un’impresa ligure su tre (il 37%) ha un rating a rischio. Significa, in parole povere, che in un terzo dei casi le aziende corrono il pericolo di non poter onorare i propri impegni nei confronti di terzi. Ancora più semplicemente, rischiano di non pagare i debiti.

Questa percentuale preoccupante è in realtà in linea con la media italiana dal 36%, secondo una analisi di Studio Temporary Manager che ha considerato 72mila aziende italiane con fatturato tra i 5 e i 50 milioni di euro. Una forbice ampia, che comprende tutte le medie imprese e quelle piccole che hanno il fatturato compreso tra i 5 e 10 milioni di euro.

Otto regioni d’Italia, addirittura, superano il 40% di aziende con rating a rischio. La Liguria si colloca a metà classifica, ma è la regione del Nord Italia con i dati peggiori. Quando le moratorie e le proroghe concesse in emergenza covid finiranno, quale sarà il futuro per le centinaia di aziende liguri a rischio?

“La discontinuità con il passato affidata a manager credibili al fianco dell’imprenditore è la chiave di un risanamento efficace” commenta Alberto Cerini, Responsabile “Corporate Turnaround & Restructuring” di Studio Temporary Manager. “È importante da un lato riconoscere ed ammettere la crisi in corso e gli errori fatti nel passato, per non fare i medesimi errori nel futuro; dall’altro avere il coraggio e la forza di fare cambiamenti, di innovare (anche grazie alle agevolazioni fiscali in essere) e implementare velocemente azioni spesso difficili, se necessario tramite gli strumenti legislativi disponibili, che consentano però poi alla propria impresa di tornare a prosperare”.

Nel dettaglio, il rating critico suddiviso per regioni:

Sicilia 43%, Abruzzo 42%, Lazio 42%, Molise 42%, Puglia 42%,Basilicata 41%, Sardegna 41%, Umbria 39%, Emilia Romagna 37%, Liguria 37%, Toscana 36%, Piemonte 35%, Lombardia 35%, Friuli-Venezia Giulia 34%, Valle D’aosta 34%, Campania 34%, Marche 33%, Veneto 31%, Trentino-Alto Adige 31%. Totale Italia 36%

Fonte e campione: Rielaborazione Studio Temporary Manager S.p.A. (www.temporarymanager.info) su base dati AIDA.

IoApro : alcuni Ristoranti aperti da oggi in Liguria “per sopravvivenza”

Dopo le manifestazioni di ieri a Roma, per i ristoratori liguri oggi è la giornata della riapertura sia a pranzo che a cena : “Abbiamo deciso di riaprire dal 7 aprile – spiega il responsabile Mio per la Liguria, Emanuele Maranzana – La speranza è che dopo la manifestazione di Roma qualcuno finalmente ci possa dare se non la possibilità di riprendere subito a lavorare almeno una programmazione sulle riaperture”.

Il momento della  “disobbedienza civile” è arrivato : ristoratori della rete M.I.O e IoApro, ieri in piazza a Roma, da oggi riapriranno e lo faranno per “necessità”, nella speranza che le istituzioni presto possano passare dalle parole di conforto ai passi concreti degli aiuti.

Questa è l’iniziativa che viene confermata a poche ore dalla conclusione di una giornata, quella di ieri, molto movimentata, con una grande manifestazione sotto il Parlamento, dove i tafferugli “portati da quattro infiltrati” si legge sulla pagina facebook di M.I.O Italia, non hanno incrinato la compattezza della categoria, accompagnata parallelamente dai blocchi di Milano, l’invasione della A1 a Napoli e la manifestazione degli ambulanti a Imperia. Sul tavolo sono state poste tre condizioni: blocco degli sfratti, blocco delle licenze per tre anni e proroga delle sospensioni Abi e dei finanziamenti per la ripartenza.

“Ma noi oggi apriamo”, si legge sempre sulla pagina Facebook, cosa confermata anche dalla rete ligure dell’associazione, che ribadisce quanto deciso già nei giorni scorsi: “Riapriremo a pranzo e a cena, senza restrizioni ma rispettando tutte le norme di distanziamento e igienizzazione dei locali, e tutte le normative anti-covid. Ci stanno costringendo a farlo, lo facciamo per necessità“. La speranza è quella di spingere le istituzioni a fare un passo avanti: “Vediamo se nel frattempo, nelle prossime 48 ore, il governo accoglierà le nostre richieste”.

“Oggi l’Italia riapre” conferma la rete IoApro, nata in questi mesi per unire la protesta dei ristoratori, e che già nelle scorse settimane aveva provato a lanciare iniziative del genere: “Buon lavoro a tutti voi”, è l’auguri che campeggia sulla pagina Facebook del movimento, seguito da oltre 70 mila persone, con un post che in pochi minuti ha già registrato centinaia di condivisione.

Non è chiaro al momento quali e quanti saranno i locali che aderiranno alla protesta, si va in ordine sparso, e vista la situazione molti ristoratori si affideranno alla rete dei clienti storici o al passaparola. 

Baristi e ristoratori chiedono risposte sui sostegni con indennizzi ragionevoli e interventi sui costi fissi: “Il problema più grande sono gli affitti – aggiunge Maranzana- perché ci sono già molti colleghi che hanno ricevuto lo sfratto”.

Ai microfoni di Radio Babboleo interviene con la sua testimonianza Fabio Condidorio, dal 2011 titolare de La Locanda in Centro di Genova, da sempre nel settore della ristorazione, dapprima come cameriere poi per 13 anni come gestore di bar.

Carenza di aree sportive all’aperto, Genova tra le peggiori d’Italia

Le aree sportive all’aperto costituiscono un’opportunità importante per i minori che vivono in città tanto più durante questa pandemia globale, dove fare sport al chiuso è espressamente.  

I dati, frutto di un’elaborazione Openpolis su ricerca dell’Istat, fotografano un servizio carente in diversi capoluoghi italiani:  in particolare Bologna, Genova e Milano,  è disponibile meno di un metro quadro di area sportiva all’aperto per ciascun minore. 

Le aree sportive all’aperto sono spazi a servizio ludico ricreativo adibite a campi sportivi, piscine, campi polivalenti e aule verdi. 

A Genova i bambini hanno a disposizione meno di mezzo metro per praticare sport all’aria aperta in strutture idonee, gli spezzini sono più fortunati perché hanno a disposizione 11,3 metri quadrati. 

‘Pessimismo e fastidio’ , Pippo Lamberti presenta il suo live show in streaming

E’ stato uno dei tormentoni della fantastica avventura dei Cavalli Marci, l’ensemble comico dal quale sono emersi alcuni tra i più celebri comici genovesi, e il musicista e attore Pippo Lamberti ha così intitolato ‘Pessimismo e fastidio’ (sottotitolo ‘Maledetta musica’) il suo spettacolo, che andrà in scena in diretta streaming giovedì 8 aprile alle ore 21.30. Info e prenotazioni su https://www.lambertishow.it/home/

Musica, immagini, racconti, aneddoti dietro le quinte, interazione con il pubblico e ospiti saranno il motore dello show che, fermato lo scorso anno. dal lockdown poco dopo il debutto, torna in scena in versione online. Info e prenotazioni su

Ecco l’invito di Pippo Lamberti: