13 Maggio 2021 – Babboleo

13 Maggio 2021

Residenti sotto il viadotto Bisagno a Genova: “Non dormiamo più la notte, le istituzioni intervengano per farci trasferire”

La rete autostradale della Liguria è oramai allo stremo: la chiusura ai mezzi pesanti del viadotto valle Ragone in A12, tra Sestri Levante e Lavagna, ha messo in evidenza (qualora ce ne fosse ancora bisogno), che i ponti della nostra regione sono pericolanti. E sotto un viadotto “mastodontico”, che impressiona, il viadotto Bisagno, continuano a risiedere gli abitanti di Via delle Gavette. “È evidente che stiamo vivendo sotto un pericolo estremo e costante, le manchevolezze di Aspi sono sotto gli occhi di tutti ed è oramai provato che abitare sotto i viadotti non è più possibile – spiega la portavoce del Comitato abitanti sotto il ponte Bisagno Chiara Ottonello – ma le istituzioni cosa fanno? Ci lasciano qui”. Il sindaco di Genova Marco Bucci è spesso in comunicazione con il ministro delle Infrastrutture e delle Mobilità sostenibili Giovannini, dal quale è riuscito infatti ad ottenere 35 milioni di euro per il parco del Polcevera”. Ma perché non provvede ad ottenere il trasferimento dei residenti sotto il viadotto Bisagno? Trasferimento peraltro già richiesto e ufficializzato in un dossier dal precedente ministro De Micheli?

“Sappiamo che Aspi teme di creare un precedente e, se dovesse dare il via libera al nostro spostamento, sarebbero costretti a sanare molte situazioni simili a quella a cui siamo costretti a sottostare noi. Ma intanto noi siamo qui, a non dormire più la notte”, prosegue Chiara Ottonello. Gli abitanti sotto il ponte Bisagno hanno paura, si sentono insicuri e per questo ritengono il comportamento di Autostrade non consono: “Aspi si sta arrampicando sugli specchi per evitare di spostarci, sta tentando di dichiarare sicura una situazione che invece sicura non lo sarà mai. Sentiamo parlare di costruzione di tunnel sui passaggi pedonali per i prossimi tre anni di cantiere, ancora una volta viene sottovalutata o nemmeno considerata la situazione delle nostre case”. “In alternativa il Rina sta ventilando l’ipotesi di trasferimenti provvisori (per mesi) in ogni fase pericolosa dell’allestimento e disallestimento del cantiere, ma tutto questo è inaccettabile – spiega
Chiara Ottonello. Bambini, anziani, disabili, costretti ad essere spostati come pacchi postali, dalle proprie case e dalle proprie abitudini, per l’incuria di un concessionario autostradale e di chi aveva il dovere di vigilare negli anni, ma non l’ha fatto”. “Dal presidente della Liguria Giovanni Toti, che sappiamo essersi scagliato forse più contro il Ministero che non contro Aspi, ci aspettiamo che possa portare a giusto compimento il PRIS, programmando per
tempo il nostro trasferimento definitivo”
, chiede a gran voce la portavoce del comitato Ottonello.


Il Mit, circa due anni fa, ha valutato il viadotto Bisagno con un punteggio di rischio crollo pari a 50/70. Questo Viadotto non sta bene, ed è del 1967, vecchio come lo sarebbe il Morandi. Da una prima analisi preliminare degli ingegneri, il ponte ha una vita residua stimata di circa 30 anni (ottimisticamente), nonostante le manutenzioni che verranno fatte nel corso degli anni. Per dirla chiaramente: in un futuro prossimo l’Infrastruttura andrà demolita senza dubbio e di certo i residenti di via delle Gavette non potranno starvi sotto. “È evidente tra l’altro che il viadotto è da considerarsi un cantiere perenne, con giunti che verranno rifatti ogni tre mesi, portando le probabilità che il tiro a segno mortale sulle nostre teste e su quelle dei nostri cari si tramuti in un evento certo”, aggiunge Ottonello. “Tutto questo è inaccettabile. E perdonatemi, lo è ancora di più è che le istituzioni appoggino queste assurdità. Dobbiamo arrivare ad una soluzione che tuteli i cittadini, non i potenti”, chiosa la portavoce Chiara Ottonello.

Noi abbiamo raggiunto telefonicamente la portavoce del Comitato abitanti sotto il ponte Bisagno Chiara Ottonello, ascolta l’intervista completa

“Acoustic Night 21”, lo spettacolo di Beppe Gambetta, in scena al Teatro Nazionale di Genova dal 13 al 16 maggio

“Acoustic Night 21”, lo spettacolo di Beppe Gambetta, è in programmazione al Teatro Nazionale di Genova il 13-14-15 maggio alle 19:00 e il 16 maggio, domenica, alle 16. Ad esibirsi ci saranno, oltre al direttore artistico Beppe Gambetta, anche Mark Harris, Ellade Bandini e Paolo Giovenchi. Il musicista e chitarrista di fama internazionale Gambetta definisce i suoi compagni di palcoscenico “grandi professionisti della musica con uno straordinario bagaglio di esperienza da condividere e raccontare“. Beppe Gambetta ai microfoni di Babboleo News spiega: “la pandemia ci ha costretto a riscoprire le nostre bellezze: abbiamo fatto cosi anche noi invitando i compagni di viaggio dei migliori cantautori italiani”.

Ascolta l’intervista completa a Beppe Gambetta

Remida day 11° torna al Palazzo Ducale di Genova

Ai microfoni di Radio Babboleo abbiamo avuto come ospite Etta Rapallo, la presidente di Sc’Art!”, che ci ha parlato dei Remida Day in programma questo venerdì e sabato a Palazzo Ducale: “Lo staff di Remida Genova ha scelto, in questo tempo,  di dare un segno e di non rinunciare al Remida day, come avvenuto l’anno precedente” .

Remida day 11° sarà una manifestazione dedicata a:

  • CREATIVITÀ’ come essenza della trasformazione
  • SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE come reciprocità: tutto quello che facciamo influenza l’ambiente e quindi i materiali sono un messaggio estetico legato all’etica
  • LO SPAZIO PUBBLICO come luogo in cui agire la creatività e promuovere una cultura contraria allo spreco.

Un’occasione per indagare le potenzialità dei materiali, degli scarti di produzione, prodotti non perfetti, oggetti senza valore apparente, per accedere all’idea di nuove possibilità di comunicazione e di creatività.

Il Programma :

Anteprima Giovedì 13 maggio – negli spazi di Palazzo Ducale , dalle ore 10 alle ore 17, avrà luogo l’allestimento  per preparare il Remida day 11°: lo staff del Centro Remida Genova (APS “ Sc’Art!”), in collaborazione con il Servizio Didattica ed Eventi culturali della Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale, sarà presente, a disposizione di giornalisti e cittadini, per raccontare con parole e con gesti, i lavori in corso dedicati alla realizzazione di giornate speciali, dedicate a reinterpretare luoghi della città e a rinnovare sguardi curiosi verso i materiali di scarto.

Remida day 11° – Venerdì 14 maggio e Sabato 15 maggio dalle ore 10,30 alle ore 17,30 – nell’Atrio e nei Cortili di Palazzo Ducale con la Installazione a cura di Emanuela Musso:  Il Cortile Maggiore di Palazzo Ducale sarà abitato da una moltitudine di forme, segni e colori; saranno decine di giacche di jeans da lavoro (anch’esse di scarto ma nuove), a simboleggiare l’essenziale presenza dei CORPI, portatori di sguardi, esplorazione e scoperta, in relazione con i materiali e con lo spazio. L’edizione 2021sarà quindi caratterizzata dall’ASSENZA del TATTO e della vicinanza fisica, senza rinunciare a NUOVE VISIONI che ricompongono il processo della scoperta della bellezza, intesa come possibilità di sentire se stessi, gli altri, il mondo. Un’installazione dove il simbolico interagisce con l’azione: la DISTRIBUZIONE DEI MATERIALI avverrà infatti attraverso un percorso di stimoli e sollecitazioni visive durante il quale il pubblico incontrerà delle confezioni “MONOTATTO” contenenti vari materiali a disposizione. Ci sarà anche un Area Accoglienza dove verranno fornite informazioni su Remida Genova con la proiezione video “I materiali in cammino”, narrazione delle recenti attività , a cura di Stefania Bosisio Castellucci e dello staff Remida Genova.

Il Remida day 11° è stato organizzato con la collaborazione del Servizio Didattica ed Eventi culturali della Fondazione per la Cultura di Palazzo Ducale, di AMIU Genova e della Coop. Sociale Il Laboratorio.

Sala del comitato cittadini di Pegli: “furti all’ordine del giorno, abbiamo paura”

Ai microfoni di Radio Babboleo News, Florian Sala del comitato cittadini di Pegli, si sfoga sui fatti recentemente avvenuti in via Guglielmotti e in via Loano : ” situazione insostenibile, i ladri hanno provato anche ad entrare nel mio appartamento. Vogliamo formare un comitato di cittadini per istituire delle ronde perché siamo esasperati”. Sala incalza: “Sono ladri senza scrupoli, non gli importa se nelle case ci sono persone, agiscono in coppia”. Sembra che i ladri agiscano sempre allo stesso modo e che utilizzino una BMW X1 : i Carabinieri stanno indagando sull’accaduto.

Darsena, Genova: necessario garantire la sicurezza

La Prefettura ascolti la richiesta dei pescatori: la situazione è insostenibile, e a rischio c’è l’incolumità di persone che non vengono adeguatamente tutelate

Atti di vandalismo, spaccio, risse e scontri: la situazione della Darsena di Genova è da tempo ormai insostenibile per la presenza di un numero sempre maggiore di persone che continuano, indisturbate, a gozzovigliare lungo la calata, andando anche negli spazi in concessione ai pescatori (reti, molo, banchine sottostanti galleggianti): serve un intervento decisivo per allontanare e aiutare queste persone sicuramente in difficolta, ma che non permettono ai pescatori di lavorare in sicurezza.

“Abbiamo più volte chiesto l’intervento delle forze dell’ordine, che però, essendo Genova una grande città da gestire, non sempre riescono ad essere presenti. – afferma Daniela Borriello responsabile Coldiretti Impresa Pesca Liguria, nonché Presidente dell’Associazione Pescatori Liguri, concessionaria dell’area – Purtroppo, nel tempo, la situazione, a livello di sicurezza, è diventata insostenibile e le persone che bivaccano nell’area continuano ad aumentare e, sia di giorno sia di notte, sotto effetto non di rado di alcool e droghe, mettono a rischio l’incolumità delle attrezzature, aumentando anche il rischio d’incendio, nonché l’incolumità dei pescatori che non possono operare liberamente per svolgere la propria professione. Riconosciamo il lavoro messo in campo dal Comune di Genova a seguito delle nostre segnalazioni e della polizia locale, ma riteniamo indispensabile che anche la Prefettura prenda atto del problema e intervenga in modo decisivo. Il Comune di Genova ha già portato la questione all’attenzione del comitato per l’Ordine e la Sicurezza, ma ad oggi la situazione rimane sempre la stessa. Tutte le persone vanno aiutate, soprattutto in un anno così difficile, ma non bisogna far finta che il problema non esista a discapito di quanti in porto ci lavorano.” 

“I nostri pescatori  –  affermano Gianluca Boeri Presidente di Coldiretti Liguria e Bruno Rivarossa Delegato Confederale –sono titolari e paganti di una concessione per lavorare in banchina, ma purtroppo dobbiamo constatare che, nonostante le innumerevoli segnalazioni fatte in questi anni, ad oggi non hanno alcuna tutela da soggetti che continuano a distruggere le reti  e le utilizzano anche come riparo per atti illeciti, mettendo in pericolo se stessi, le altre persone e impedendo fortemente il normale svolgimento del lavoro dei nostri pescatori. È una situazione che, se lasciata così, può solo degenerare e pertanto riteniamo serva un intervento urgente anche attraverso il coordinamento delle forze dell’ordine. Chiunque lavori deve farlo in totale sicurezza e se qualcuno non rispetta le regole della società deve essere allontanato. I nostri pescatori, che sono un’eccellenza professionale e una tutela ambientale per l’intera area costiera, non possono permettersi altre perdite, soprattutto in un anno già reso particolarmente difficile dalla pandemia e dalle perdite economiche da essa derivate.”

‘Happy Hour’, il peggio è servito. La nuova decadenza nella pièce in Sala Mercato

La stagione del Teatro Nazionale di Genova, ripartita con un ricco cartellone dopo la lunga chiusura dei teatri, propone sino a venerdì 14 maggio nella Sala Mercato del Teatro Modena ‘Happy Hour’, un testo di Cristian Ceresoli portato in scena da Silvia Gallerano con Stefano Cenci per la regia di Simon Boberg

Dopo il successo internazionale del monologo  La merda, lo spettacolo ripropone la scrittura di grande impatto di Ceresoli e la grande presenza scenica di Silvia Gallerano affiancata questa volta da Stefano Cenci. In una società dominata dai  like, Happy hour indaga, attraverso la storia di un fratello e una sorella adolescenti, sull’edonismo di questi tempi superficiali, l’imbarbarimento del linguaggio, l’implacabile ingranaggio della moda e delle mode.

I due protagonisti, Silvia Gallerano e Stefano Cenci, raccontano il filo conduttore della pièce e le sensazioni del ritorno sul palco

‘Il problema è che ti penso’. Paola Servente fa il bis e torna in libreria!

C’è…un nuovo problema per Paola Servente! La conduttrice di Radio Babboleo torna da oggi nelle librerie italiane con il romanzo “Il problema è che ti penso” (Newton Compton), spin off del precedente “Il problema è che mi piaci”, accolto con grande favore dal pubblico.

Paola racconta così il suo nuovo lavoro:

La presentazione del libro sarà frizzante come Paola :  Il problema è che ti penso verrà presentato al pubblico il 28 maggio alle 18 ai giardini Luzzati di Genova con la complicità comica dei Pirati dei Caruggi.

Conduttrice e autrice radiofonica, Paola Servente è la voce mattutina di Radio Babboleo. Dopo essersi laureata in Scienze Politiche, si è dedicata per anni alla scrittura di testi commerciali, destinati a musica e teatro. Nel 2012 ha pubblicato Ti fidi di me, un romanzo scritto interamente su iPhone durante i suoi quotidiani viaggi in treno tra il Tigullio, dove vive, e Genova. Con la Newton Compton ha pubblicato Il problema è che mi piaci. e Il problema è che ti penso.