In Liguria, ogni giorno, un cittadino su due si sveglia e esce di casa per lavorare o studiare. Sono 754.595 i liguri che si spostano giornalmente per questi motivi, su un totale di 1,5 milioni di abitanti, una percentuale del 49,5%. Nel dettaglio, 540mila si spostano per motivi di lavoro, 214mila per motivi di studio.
E’ l’esito del Report di Istat nell’ambito del Censimento permanente, su dati raccolti 2019. Il dato che riguarda la Liguria è in linea con la media italiana (30 milioni, su una popolazione di circa 60). Nelle regioni del Nord Italia ci si sposta di più, rispetto a quelle del Mezzogiorno.
Questi numeri, sia a livello nazionale che a livello regionale, sicuramente saranno calati nel 2020, anno in cui la pandemia ha costretto quasi tutti allo smart working o alla DAD.
Ma da chi è rappresentata l’altra metà di popolazione? Principalmente e presumibilmente da pensionati (qui in Liguria ce ne sono tanti), bambini piccoli, disoccupati e ‘veterani’ dello smart working, quelli che già prima della pandemia lavoravano in aziende che favorivano il lavoro da casa.
Abbiamo intervistato ai microfoni di Radio Babboleo News Fabrizio Licordari, presidente nazionale Assobalneari Confindustria per avere una voce che potesse raccontarvi gli umori del comparto in merito alla riapertura della stagione balneare prevista per domani. “Siamo pronti, abbiamo tanto entusiasmo, questo è il secondo anno di pandemia ma questa volta siamo più preparati” e aggiunge “quest’anno i vaccini sono un elemento d’aiuto fondamentale anche se sono preoccupato per la situazione della viabilità, soprattutto in Liguria”.
Con l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Liguria, Andrea Benveduti, abbiamo fatto il punto sulla ripartenza della nostra regione. Una ripartenza economica, commerciale e turistica, che passa dagli aiuti regionali, dagli investimenti e da una ‘finanza paziente‘, che accompagni le piccole imprese della Liguria dalle fasi embrionali a quelle adulte.
Ripartenza: a che punto è la Liguria?
“C’è voglia di ripartire, nei cittadini e nelle imprese del commercio, del turismo, dell’artigianato… Ma siamo ancora col freno a mano tirato tra le limitazioni, il coprifuoco (secondo me inutile e superato) e il dramma delle infrastrutture. Quello che è successo in autostrada desta grandi preoccupazioni.”
Cosa state facendo per aiutare i settori più penalizzati?
“Abbiamo destinato alcune risorse – avremmo voluto fossero di più, ma il bilancio della Regione è quello che è – per contributi a fondo perduto a certe categorie come la ristorazione e gli ambulanti. Ma parallelamente continuiamo a fare un’azione strutturale di sostegno allo sviluppo e all’economia regionale. Il bando di pochi giorni fa per i contributi alle imprese sociali, in un solo giorno non solo è andato esaurito, ma abbiamo avuto domande per il doppio dei fondi stanziati (3,6 milioni contro un plafond di 2, ndr). E’ un segnale di vitalità, ma anche che tante imprese di quel settore hanno bisogno di cassa. E poi stiamo finalizzando un provvedimento finanziario a sostegno del mondo dell’artigianato. Circa 11 milioni di finanziamento, ne faremo un altro simile per il commercio, con strumenti finanziari innovativi che andranno a sostenere gli investimenti. Ecco, sono gli investimenti la chiave per il futuro e la ripartenza vera.”
“Vitalità, ma bisogno di cassa”. In che senso?
“In questi anni abbiamo visto uno scollamento tra la funzione della finanza di sostegno al settore commerciale, che in Liguria è composto per il 97% da aziende con meno di 9 dipendenti, e un mondo bancario che va verso un progressivo irrigidimento dei criteri per le concessioni del credito e la valutazione dei bilanci. Proprio in un periodo in cui prima la crisi e ora il covid hanno portato situazioni di tensione anche in aziende strutturalmente sane. Serve una ‘finanza paziente’, non puramente speculativa, che accompagni i processi commerciali, industriali e economici con riflessi occupazionali nell’arco della sua vita. E non può essere una vita a brevissimo termine: un bambino deve poter crescere per diventare adulto. Vale lo stesso per le aziende. Una finanza oculata, che non regali nulla, ma paziente, con criteri diversi da quelli che in questi anni si sono radicalizzati.”
Cosa c’è da fare per promuovere all’estero il Made in Liguria?
“La Liguria è uno scrigno che nasconde alcune eccellenze uniche al mondo. Il tema digitale può giocare un ruolo importante e avvicinare il mondo della produzione a mercati fino a poco tempo fa inavvicinabili. Ma bisogna sapersi muovere. La Regione farà un bando nei prossimi mesi dedicato alla digitalizzazione, ma con una visione un po’ più evoluta: non si tratterà solo dell’acquisto di computer o softare, ma prevederà l’affiancamento di un web marketing manager che aiuti le aziende nella promozione dei propri prodotti sul mercato digitale. Un mercato che abbraccia il mondo intero. Senza trascurare ovviamente il mercato tradizionale, da promuovere su tutti i mercati possibili e immaginabili.”
Il primo studio sull’uomo dello spary nasale anti-Covid sarà fatto in Italia dal Policlinico San Martino di Genova, dal team del direttore di Igiene dell’ospedale genovese e referente ligure dell’Iss. Il Prof. Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di igiene del nosocomio genovese ha spiegato come sarà condotta la sperimentazione.
Lo spray nasale potrebbe essere in grado di eliminare il virus quando ancora non è penetrato nei polmoni
“Diario di (una) resistenza musicale. Ovvero come sono stato salvato dalla musica e dalla smorfia”. E’ il titolo del nuovo lavoro del compositore genovese Pivio, al secolo Roberto Pischiutta: non si tratta però di un album o di una colonna sonora ma di un libro, edito da Pegasus Edition.
Un’opera interattiva, o ‘polisensoriale’ dove Pivio racconta novanta giorni di pensieri, di viaggi mentali e musicali nel periodo del lockdown, arricchendo la scrittura con centinaia di QR CODE che trasportano il lettore in altri mondi sonori, cinematografici e letterari.
Il libro sarà presentato lunedì 24 maggio ai Giardini Luzzati di Genova. Pivio ha raccontato a Babboleo.it il suo debutto come scrittore:
l complesso monumentale della Lanterna di Genova, parte del Mu.MA – Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni insieme a Galata Museo del Mare, Commenda di Prè e Museo Navale di Pegli, è animato da un ricco programma di eventi, organizzati per la sua massima valorizzazione da APS Amici della Lanterna e Pharos light for heritage.
Venerdì 14 e domenica 16 maggio 2021 la Lanterna si illumina con i colori di Genova in occasione dei Rolli Days.
In apertura e chiusura dell’evento del weekend, al tramonto il monumento simbolo di Genova si illuminerà in bianco e rosso, colori della bandiera della città, per sottolineare il valore sociale e identitario del nostro patrimonio culturale.
Il monumento simbolo di Genova, come i più famosi edifici del mondo, cambia il colore della sua illuminazione per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica sui temi più importanti: con il suo sistema di illuminazione artistica, realizzato grazie al supporto di Slam, è in dialogo costante con la città, recuperando la sua antica funzione di comunicazione.
Inoltre, fino a nuova indicazione, il Complesso Monumentale della Lanterna di Genova è visitabile venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30). Con il suo Open Air Museum nel parco, il suggestivo Museo nelle antiche fortificazioni e il faro, fino a raggiungere la prima terrazza panoramica con vista a 360° sulla città e il suo porto.