Un follower di Babboleo su due ha assistito a violenze sui bus. A Ponente arriva la Polizia Locale a bordo dei mezzi e alle fermate
Venerdì abbiamo chiesto ai followers del nostro canale Instagram, @babboleo_official, se avessero mai assistito a episodi di violenza a bordo degli autobus della Liguria. I dati che sono emersi sono veramente interessanti, e si collegano a filo doppio con una notizia di attualità che arriva dal ponente della Liguria.
Nonostante molti (circa il 65%) utilizzino raramente l’autobus come mezzo di trasporto, quasi la metà ha assistito a un episodio di violenza, fisica o verbale, mentre si trovava su un mezzo pubblico. Il 15%, addirittura, ne è stato vittima. Il 27%, più di una persona su quattro, non ritiene sicuro prendere il bus.
I risultati di questo sondaggio confermano quanto più volte lamentato dalle amministrazioni comunali, principalmente quelle del ponente della Liguria: a bordo dei mezzi pubblici, troppo spesso, è il far west. Tra episodi di violenza, degrado, danneggiamenti e ubriachezza molesta, sono molti i cittadini ad aver smesso, quando possibile, di salire a bordo dei bus, nonostante gli sforzi di sindaci e aziende del trasporto pubblico per far rispettare le regole e la legge.
L’ultima iniziativa in tal senso arriva dai comuni di Savona, Loano e Finale Ligure, in accordo con TPL Linea, l’azienda che si occupa del trasporto pubblico nel ponente della Liguria.
Il patto prevede che i corpi di Polizia Locale dei comuni interessati, per tre anni, siano alle fermate e a bordo degli autobus, per eseguire attività di controllo, avvalendosi anche delle unità cinofile per contrastare lo spaccio di stupefacenti. Gli agenti, spesso in borghese, verificheranno anche il rispetto delle norme anti-covid.
La Polizia Locale, ovviamente, non sarà presente sempre e ovunque: l’azione preventiva riguarderà particolari fasce orarie e specifiche linee del servizio, considerate critiche e in relazione alle indicazioni di TPL Linea.
Il tempo dirà se l’impiego delle forze di Polizia Locale può rappresentare un ‘modello Ponente’ da esportare in tutte le zone della Liguria.