18 Settembre 2021 – Babboleo

Giorno: 18 Settembre 2021

Salone Nautico, sold out anche domenica: stime crescita fatturato con numeri a livelli pre-crisi 2008

Sold out anche domenica al Salone Nautico di Genova, edizione 61 della kermesse vetrina della nautica che fa il tutto esaurito anche per domani. Dopo le code agli ingressi di ieri oggi anche i posteggi riservati all’evento sono andati esauriti. Gli organizzatori hanno aumentato anche il personale per controllare i green pass all’ingresso. Intanto dal settore della nautica dati positivi che, a oltre 3 mesi dalla fine del 2021, fanno prevedere un’ulteriore crescita del fatturato. I numeri sono stati presentati nel corso del lancio di ‘Nautica in cifre’, l’annuario statistico dedicato all’andamento del comparto in Italia. Ascolta l’intervista a Stefano Pagani Isnardi, responsabile dell’ufficio studi di Confindustria nautica.

Rischio idraulico del fiume Entella, lunedì i sindaci incontrano la Regione. Mangiante. “Preoccupati, serve un accordo di programma al più presto”

Lunedì 20 Settembre, alle ore 13.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Lavagna, i Sindaci della Piana dell’Entella incontreranno i Consiglieri regionali di maggioranza per esprimere tutta la loro preoccupazione per la carenza di un accordo di programma che mitighi il rischio idraulico del fiume Entella e per chiedere fermamente l’avvio dell’ iter amministrativo per colmare questa grave e pericolosa situazione.

Siamo molto preoccupati da una corrispondenza che è pervenuta al Comune da parte del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in cui viene detto che, l’accordo di programma che doveva avere quale oggetto la mitigazione del rischio idraulico, è inefficace“. spiega il sindaco di Lavagna Gian Alberto Mangiante. “Ci siamo resi conto che i cinque comuni che si affacciano sull’Entella non abbiano un piano di mitigazione delle opere e dunque chiediamo che venga ripreso immediatamente l’iter amministrativo per giungere finalmente alla stipula di un vero accordo di programma“.

In assenza di questo accordo i comuni rischiano che eventuali problematiche legate ad esondazioni del fiume, oggi non abbiano un’adeguata contromisura e che, soprattutto le opere che nel frattempo dovessero intraprese, sono opere completamente scollegate tra di loro perché manca proprio l’accordo centrale”. spiega il sindaco a Babboleo News.

Ascolta l’intervista integrale al sindaco di Lavagna:

Export artigianato ligure verso i livelli pre-Covid

Recupero “made in Liguria” in settori mpi: trainano food (+10,9%) e legno (+21,6%), in ritardo la moda. Tra le province, la migliore è Imperia.
Grasso (Confartigianato): «Dati confortanti, ma forte preoccupazione per la scarsità e i costi delle materie prime, soprattutto dei metalli»

L’export artigiano ligure verso il recupero e il ritorno ai livelli pre-Covid: dagli ultimi dati Istat elaborati dall’Ufficio studi di Confartigianato, emerge che le esportazioni del manifatturiero ad alta concentrazione di micro e piccole imprese* (che valgono 473 milioni) nel primo semestre 2021 segnano un +18,5% rispetto al primo semestre 2020 e un -3,3% rispetto allo stesso periodo del 2019. A incidere sul dato negativo è soprattutto il calo del settore “tac”, che comprende tessile, abbigliamento e pelle (-20,6% complessivo), al netto del quale l’export artigiano ligure (che a questo punto ha un valore di 419 milioni di euro) segnerebbe una variazione negativa di solo mezzo punto percentuale rispetto al livello pre-Covid. In aumento invece di ben il 20,5% rispetto al 2020.

Segnali preoccupanti provengono invece dall’avvicinamento dei minimi storici del livello delle scorte delle imprese esportatrici, influenzato da scarsa offerta di materie prime e tensioni sui prezzi delle commodities, soprattutto dei metalli.

Scendendo nel dettaglio dei settori, osserviamo, come anticipato, che i cali maggiori delle esportazioni pesano sul settore moda: la pelle è quella che registra la diminuzione più forte, addirittura del 40% sul 2019 (export per quasi 16,6 milioni), mentre tessile (12,3 milioni di export nel primo semestre) e abbigliamento (25,6 milioni) registrano, rispettivamente, cali dell’8,6% e del 6,9%. Pesa anche il calo delle microimprese attive nella lavorazione del metallo (-13,8%), che nel complesso contribuiscono all’export ligure per 118 milioni di euro. Giù anche il settore mobili (-18,6%), il cui valore delle esportazioni è di 17,4 milioni di euro.

Molto positivi invece i dati relativi alle esportazioni dei prodotti alimentari, che valgono quasi 200 milioni di euro nel primo semestre dell’anno, in crescita del 10,9% rispetto allo stesso periodo del 2019. Positivo anche il settore del legno, +21,9% (5,6 milioni di export). In lieve recupero anche le microimprese attive nelle altre manifatture, le cui esportazioni valgono circa 79 milioni di euro e, rispetto al primo semestre 2019, segnano un +0,6%.

Uno sguardo alle province: il grosso delle esportazioni artigiane della Liguria parte da Genova, con ben 270 milioni di euro di merce esportata all’estero (+18,9% rispetto al primo semestre 2020, -2,4% rispetto al 2019). Al netto delle microimprese “tac”, 232 milioni di euro, i due trend sarebbero in crescita, rispettivamente, del 17,4% e dell’1,2%.

Alla Spezia l’export artigiano vale 96 milioni, +19,8% rispetto ai primi sei mesi del 2020 e -18% rispetto al primo semestre 2019. Al netto dell’area moda, sarebbero 86 i milioni di euro di merce esportata nei primi sei mesi dell’anno, +38,4% rispetto al primo semestre 2020 e -15,4% rispetto al 2019.

Imperia, 73 milioni di export, segna un pieno recupero anche rispetto ai livelli pre-Covid: +11,1% sul 2020 e +5,5% sul 2019. Positivi anche i dati
al netto del “tac”: +9% sul 2020, +7,2% rispetto al 2019, 70 milioni di euro di merce esportata.

«Un quadro d’insieme che mostra ancora luci e ombre sull’export artigiano, – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Alcuni dati sono positivi ma preoccupano in generale la scarsità e l’aumento dei costi delle materie prime, a partire dai metalli, che stanno riflettendosi sulle scorte delle imprese esportatrici, ormai vicine ai minimi storici».

*9 settori ad alta concentrazione di micro e piccole imprese: Mobili, Stampa, Legno, Metalli, Pelle, Abbigliamento, Tessili, Alimentari, Altre manifatture (per esempio gioielleria, occhialeria).

‘Valbisagno in Sport’, centinaia di ragazzi in festa alla Sciorba. Oggi inaugura la mountain bike a Sant’Eusebio, stasera la Traversata

Il Municipio Val Bisagno dedica il mese di settembre allo sport, e proprio ieri si è svolta alla Sciorba di Genova ‘Valbisagno in Sport’, che, nonostante le previsioni meteo avverse, ha ottenuto un ottimo riscontro con una grande affluenza di ragazzi e scuole nel corso della mattinata e del pomeriggio.

Nonostante il periodo covid, che non è certo lo stesso di due anni fa, abbiamo visto la Sciorba riempirsi di colori, allegria, voglia di fare e di stare insieme”. spiega Roberto D’Avolio, presidente del Municipio Media Val Bisagno. “E’ stata veramente una bella giornata all’insegna dello sport”.

Oggi si terrà invece l’inaugurazione del campo pratica di mountain bike di Sant’Eusebio: “Un progetto importante portato avanti dal Municipio in sinergia con le associazioni del territorio[…]. Abbiamo riqualificato un’area in disuso e soprattutto dato l’opportunità di svolgere una pratica sportiva bellissima e interessante come la mountain bike a tantissimi ragazzi del territorio“. Stasera, infine, si potrà assistere alla tradizionale Traversata della Val Bisagno, corsa podistica organizzata dalla GAU, Associazione Giovani Amici Uniti.

Ascolta l’intervista integrale a Roberto D’Avolio su Babboleo News

‘Genova città turrita’: così la presentavano le monete nel 1200


Per 500 anni il simbolo di Genova, sulle monete cittadine, furono le torri. Quando, nel 1138, i padri della Compagna Communis (così veniva chiamata l’organizzazione territoriale di Genova nel Medioevo) si trovarono a scegliere un simbolo della città da apporre sulle monete genovesi, scelsero le torri. Per quale motivo?


Nel XII secolo, Genova era circondata da una possente cinta muraria, con archi, volte e soprattutto torri (pensiamo a Porta Soprana, tutt’ora esistente). Per questo motivo, si decise di stilizzare la città rappresentandola proprio con le torri su una delle due facce delle monete.


Oggi Genova si presenta diversamente: se dovessimo sceglierne un simbolo cittadino, tutti opteremmo per la Lanterna. Ma all’epoca la scelta si rivelò davvero vincente: Genova si presentò come ‘città turrita’ sulle monete fino al 1638, per addirittura cinque secoli. E in un certo senso, Porta Soprana domina tuttora su Piazza Dante e sul Centro Storico della città.


Grazie a Guido Rossi e Anna Orlando, curatrici della mostra Il Re Denaro per averci raccontato questa curiosità che si lega a Genova e alle sue monete. La mostra è visitabile fino al 12 dicembre a Palazzo della Meridiana, nei Musei di Strada Nuova.

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Enel ferma il carbone a La Spezia dal 2022. Peracchini: “Fatto storico, primo passo verso il miglioramento della qualità di vita”

Dopo mesi di discussioni, rinvii e polemiche, ora è certo: dal 2022 Enel fermerà la centrale a carbone di La Spezia. Una grande notizia per tutti gli abitanti spezzini e non solo, come conferma il sindaco Pierluigi Peracchini a Babboleo News.

“Un fatto storico” spiega . “Un passo alla volta verso il miglioramento dell’ambiente, dell’aria e della qualità di vita”. Sì, un passo alla volta. Perché scongiurati i danni ambientali causati dalla produzione di energia attraverso il carbone, ora resta la sfida del turbogas che potrebbe sostituirlo.

“Abbiamo proposto al Consiglio Comunale, che l’ha votata quasi all’unanimità, una variante al Piano Urbanistico Comunale per rendere impossibile la realizzazione di una centrale a turbogas sul territorio” prosegue Peracchini. “Siamo però consapevoli che il nostro no al progetto del turbogas può essere bypassato dalle intenzioni del Governo che ha in mano le sorti di questa partita”.

“Bruciare sei milioni di metri cubi di gas nel Golfo dei Poeti nel 2021 è del tutto anacronistico” conclude il sindaco. “Spero che l’addio al carbone alla Spezia sia solo un primo passo di un futuro decisamente diverso”.

Yamaha porta al salone Nautico di Genova la sostenibilità

The Mark of Adventure, l’avventura dell’estate di Yamaha, diventa The Mark of Sustainability e si concluderà al Salone di Genova al Teatro del Mare il 19 settembre con un dibattito sul tema dell’ambiente e della sostenibilità e con una raccolta fondi a tutela del mare

Non poteva essere che il Nautico 2021, la tappa conclusiva del viaggio – iniziato il 21 agosto scorso – che ha visto Simone Zignoli affrontare il tour della Sardegna in solitaria a bordo di una performante WaveRunner Yamaha.

The Mark of Adventure è stata un’esperienza unica che non ha mai perso di vista uno dei temi fondamentali e di indiscussa priorità e attualità: la necessità dell’assunzione individuale e collettiva di un modello di comportamento all’insegna della sostenibilità. Allo stesso tempo, l’avventura è stata occasione per entrare in contatto con realtà virtuose dell’isola che hanno fatto della sostenibilità il driver per il proprio stile di vita o modello di business. 

Attraverso l’esperienza di Simone, Yamaha ha potuto diffondere valori di sostenibilità, sfruttando la propria forza comunicativa per fare sensibilizzazione e promuovere l’approccio culturale sul tema dell’ambente. Ed ecco che il progetto The Mark of Adventure, nato come avventura in pieno stile Yamaha, è proseguito con una sempre più forte impronta green, fino a sfociare in una nuova impresa, The Mark of Sustainability, una traversata dalla Sardegna a Genova in programma proprio durante il Salone Nautico, con l’obiettivo di sensibilizzare ulteriormente i fan, gli utenti e gli appassionati, ma soprattutto di raccogliere fondi per No plastic in the Ocean di One Ocean Foundation, associazione no profit che si occupa della salvaguardia degli oceani.

Un’iniziativa che va a inserirsi all’interno del piano globale Yamaha a lungo termine – ENVIRONMENTAL PLAN 2050 – nel quale la casa dei tre diapason si impegna nella riduzione delle emissioni, nel recycling, nell’educational e contestualmente, mette a disposizione le proprie risorse per sostenere attività di terze parti già attive con iniziative concrete di preservazione dell’ambiente e delle biodiversità. Tema di cui parlerà Andrea Colombi, country manager Yamaha, nella tavola rotonda “The Mark of Sustainability: il talk” al Teatro del Mare il 19 settembre alle 12.00  alla presenza delle autorità del territorio, Confindustria Nautica, Saloni Nautici e rappresentanti di importanti realtà imprenditoriali, tra i quali Marco Boglione, presidente del gruppo BasicNet e proprietario dell’Isola di Culuccia, Alberto Merchiori, AD di Santander, Matteo Viviani, conduttore televisivo e inviato delle Iene e il giornalista moderatore del talk Roberto Sposini per LifeGate. È proprio di quest’ultima associazione il progetto Plasticless appoggiato da Yamaha che vedrà l’installazione di due Seaben, dispositivi “cestino” capaci di raccogliere, ogni anno, fino a mezza tonnellata di rifiuti plastici ciascuno, compresi microplastiche e microfibre.

L’intervista ai microfoni di Babboleo News ad Andrea Colombi, country manager Yamaha