15 Ottobre 2021 – Babboleo

Giorno: 15 Ottobre 2021

Fondazione Edoardo Garrone: 150 ragazzi di 6 istituti superiori genovesi organizzatori e protagonisti di una speciale “Giornata dell’Appennino”, ieri a Voltaggio.

Nella giornata di ieri, 13 ottobre, 150 ragazzi delle scuole superiori genovesi hanno animato il borgo dell’Appennino Ligure con orienteering, proposte gastronomiche legate ai prodotti del territorio e una rappresentazione scenica itinerante.

La ‘Giornata dell’Appenino‘ è stata organizzata dagli stessi ragazzi a conclusione del progetto didattico AppenninoLAB, promosso da Fondazione Edoardo Garrone e realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria per accompagnare i più giovani a contatto diretto e attivo con le risorse ambientali, economiche, sociali e culturali dell’Appennino. Un progetto ampio e concreto, che ha consentito inoltre di inquadrare il lavoro nell’ambito di 20 ore di Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (ex alternanza scuola-lavoro).

Ad essere coinvolti sono stati, in particolare, gl istudenti di 6 classi, IV e V, di altrettante scuole secondarie di secondo grado: l’ISSS Agrario “Bernardo Marsano”, l’ISSS Alberghiero “Nino Bergese”, il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci”, il Liceo Musicale e Coreutico “Sandro Pertini”, l’ISS Design e Comunicazione “Vittorio Emanuele II – Ruffini”, l’IISS Turistico “Firpo – Buonarroti”.
Il percorso innovativo di collaborazione tra istituti diversi è stato studiato per consolidare una cultura del dialogo, dello scambio e della complementarietà. Ogni istituto è affiancato da un mentore autorevole per esprimere al meglio tutto il potenziale e il valore di uno specifico indirizzo di studi.

Guidati dal “cucinosofo” Sergio Rossi, gli studenti dell’istituto agrario hanno imparato a valorizzare e promuovere i prodotti del territorio, raccontando i piatti che, per l’occasione, sono stati preparati dagli studenti dell’istituto alberghiero, secondo un menu creato con l’aiuto di Marco Visciola, chef del ristorante “Il Marin al Porto Antico. Ai ragazzi del liceo scientifico, affiancati dall’attore Pino Petruzzelli, è spettato il compito di mettere in scena una rappresentazione teatrale itinerante, con una colonna sonora costruita ed eseguita dai giovani del liceo musicale, assistiti da Eliano Calamaro, professore d’orchestra e tra i primi violini del Teatro Carlo Felice. La “Giornata dell’Appennino” ha proposto inoltre attività per scoprire in maniera ludica e divertente il territorio di Voltaggio, gestite dagli studenti dell’istituto turistico, con il supporto di Aldo Buzio, esperto di marketing territoriale. Sulla base di questi spunti, i ragazzi dell’istituto di design e comunicazione visiva hanno realizzato, infine, l’immagine coordinata dell’evento grazie ai suggerimenti di Franco Melis, responsabile eventi e rapporti con le aziende di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.

“La Giornata dell’Appennino che abbiamo vissuto a Voltaggio insieme agli studenti è stato il risultato tangibile ed entusiasmante di un percorso didattico e formativo che ha voluto essere di reale orientamento rispetto alle opportunità professionali in ambiente montano, in linea con il nostro più ampio impegno per lo sviluppo della montagna attraverso il sostegno alle giovani imprese – spiega Francesca Camporadirettore generale di Fondazione Edoardo Garrone. – Vogliamo rendere le nuove generazioni protagoniste del rilancio e della rivitalizzazione dell’Appennino, coinvolgendo attivamente il territorio e i suoi abitanti, e oggi possiamo dire con orgoglio di aver fatto un piccolo, significativo, passo in questa direzione”.

Obbligo di green pass a lavoro: le nuove regole

Oggi, 15 ottobre, è scattato l’obbligo di green pass in tutti i luoghi di lavoro, in applicazione delle nuove linee guida contenute nel Dpcm firmato da Draghi. Resta consentito senza certificazione verde l’accesso a tutti i servizi essenziali.

Le modalità per ottenere il green pass restano le stesse:
– aver effettuato il vaccino almeno da 14 giorni
– risultare negativi al tampone
– essere guarito dal Covid negli ultimi 6 mesi

1) Categorie sottoposte all’obbligo
– tutti i lavoratori, nel settore pubblico e privato
– Partite iva (idraulici, elettricisti, etc.)
– Colf, badanti, baby sitter
– Soggetti con cariche elettive (governatori, sindaci, consiglieri, etc.)

2) Categorie escluse dall’obbligo
– Avvocati difensori
– Testimoni di parte
– Periti e consulenti di parte

3) Soggetti esenti per comprovati motivi di salute
Per coloro i quali non possono vaccinarsi per comprovati motivi di salute basterà presentare la certificazione di esenzione rilasciata dal medico.

4) Vaccinati con prima dose in attesa di certificato
La Liguria è la prima regione che offre tamponi gratis a tutti i lavoratori che si sono vaccinati e che stanno aspettando il green pass, scaricabile solo dopo 12 giorni dalla somministrazione e valido dal 15° giorno dal vaccino.

5) Sanzioni
Il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza green pass è soggetto, con provvedimento del Prefetto, a una sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro.
Il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul green pass rischia una sanzione amministrativa che va da 400 a 1.000 euro.

Ogni azienda è autonoma nell’organizzare i controlli, a tappeto o a campione, non inferiori al 20%, tramite l’app ‘VerificaC19‘ o altre strumentazioni automatizzate.
L’accesso al luogo di lavoro non è consentito a chi sia sprovvisto di green pass valido o si rifiuti di esibirlo. Questo sarà considerato assente ingiustificato fino all’esibizione di un certificato valido, includendo nel periodo di assenza anche eventuali giornate festive o non lavorative.
Non è consentito che il lavoratore permanga nella struttura, anche a fini diversi, o che lo stesso sia adibito a lavoro agile in sostituzione della prestazione non eseguibile in presenza.

Tale obbligo è esteso ad ogni soggetto che accede alla struttura per lo svolgimento di qualsiasi attività, ad esclusione di coloro i quali si recano in un ufficio pubblico per l’erogazione del servizio che l’amministrazione è tenuta a prestare.

Genova e il Piano Urbano di mobilità sostenibile

Parliamo di mobilità sostenibile e lo facciamo con il direttore del CIELI (Centro Italiano di Eccellenza sulla Logistica, i Trasporti e le Infrastrutture), Enrico Musso.

Musso ha elaborato il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile del Comune di Genova che è stata per altro la prima città italiana a dotarsene

Il direttore del Cieli ha  raccontato ai microfoni di Babboleo News che uno dei  cardini del Pums è la riqualificazione e rivalorizzazione del trasporto pubblico con una vera e propria trasformazione.

“Il trasporto pubblico di alta qualità, cioè velocità, capacità e comfort – ha detto Enrico Musso –, è un tassello fondamentale del nuovo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, che serve a riqualificare l’ambiente urbano e a migliorare la vita dei cittadini”

Si punta quindi a rigenerare l’ambiente urbano e a migliorare la qualità della vita dei cittadini articolandosi su diversi piani e . In primo luogo, il sistema degli assi di forza sulle principali direttrici di traffico della città, le due costiere, le due valli e il centro. Il sistema previsto mette in gioco un sistema di quattro assi filoviari di moderna concezione (Levante, Centro, Ponente, Valbisagno), due sistemi di monorotaia “SkyTram”, uno per il collegamento con Erzelli e l’altro per dotare la Valbisagno di un trasporto veloce su ferro, e infine il completamento della metropolitana: già finanziato il prolungamento verso Brin (a Ponente) e Martinez (a Levante), seguiranno i prolungamenti rispettivamente verso Canepari e Terralba e la stazione di Corvetto (con uscita anche a San Vincenzo), e in prospettiva il fondamentale completamento verso Sampierdarena. Il sistema così concepito porrà la mobilità genovese all’avanguardia per tecnologie impiegate e capacità di soddisfare la domanda di trasporto di genovesi e turisti.

Alla base di tutta questa “rivoluzione” del trasporto pubblico c’è anche e soprattutto il comportamento individuale dei genovesi

Nel Pums c’è ampio spazio per la mobilità dolce

C’è chi le ama e chi le odia, le piste ciclabili in città continuano ad essere tacciate ma tra mugugni e consensi la città ha visto nell’ultimo anno un alto numero di genovesi convertirsi alla bici

A Genova poi il movimento merci spesso avviene  in luoghi stretti e a traffico limitato come il centro storico

“L’aumento del traffico merci anche a causa dell’impennata dell’e-commerce (150 milioni di consegne nel 2017 in Italia), deve essere riorganizzata, visto che il sistema soffre di diverse inefficienze” ha spiegato Musso

E poi parlando di nuova mobilità in città impossibile non rispolverare il progetto di qualche anno fa del tunnel sotto il mare e di un uso alternativo della sopraelevata.