Babboleo.it presenta le recensioni del critico cinematografico Maria FrancescaGenovese sulle principali proposte e novità cinematografiche del periodo.
Il film di questa settimana è GHOSTBUSTERS – LEGACY
Nei corridoi di Palazzo Tursi è ormai quasi ufficiale l’ipotesi che i depositi costieri delle aziende chimiche Superba e Carmagnani siano spostati da Multedo a Ponte Somalia, in porto ma a poche centinaia di metri dalle case di via Sampierdarena.
Scartate le opzioni Lanterna, ex Ilva e del terminal Messina, ormai dall’estate scorsa si sta lavorando sull’ipotesi ponte Somalia. La notizia, che sembra ormai a un passo dall’ufficialità, ha subito allarmato i cittadini di Sampierdarena che si sono attivati per provare a fermare questa nuova scelta dannosa per il quartiere.
Da anni le amministrazioni promettono una riqualificazione del quartiere di Sampierdarena e Lungomare Canepa e ora la decisione di spostare i depositi chimici a poche centinaia di metri dalle case di via Sampierdarena, senza neanche interrarli come avveniva a Multedo.
“Tale decisione porterà notevoli rischi in termini di sicurezza pubblica e salute, nonché evidenti problemi occupazionali in area portuale. Il nostro territorio ha già pagato un prezzo troppo alto, negli anni ci sono state imposte scelte sciagurate e servitù sempre crescenti” – dichiara Colnaghi – “La nostra voce dovrà essere portata in piazza per arrivare fino a Palazzo Tursi, Palazzo San Giorgio e presso la sede della Regione Liguria, perché mi pare evidente che questo sia l’unico tipo di reazione e di replica che comprendono. Dimostriamoci ancora una volta comunità e fermiamo questa ennesima prepotenza da parte dell’amministrazione in carica” commenta Michele Colnaghi, Presidente di Municipio II Centro ovest.
“Il ponente non ne può più: questi depositi andrebbero ad acuire una situazione già abbastanza emergenziale dal punto di vista viabilistico. Senza dimenticarci che si trasporta materiale pericoloso a ridosso delle case, già assoggettate da un problema tutt’ora irrisolto, perché Lungomare Canepa da tre anni è una tangenziale e intanto che aspettiamo la famosa galleria ci propinano un’altra servitù” sottolinea Silvia Giardella, coordinatrice del comitato Lungomare Canepa, che da anni si occupa della riqualificazione del quartiere.
Per venerdì 10 Dicembre Colnaghi invita associazioni, comitati e sindacati portuali a partecipare ad un’assemblea pubblica presso l’auditorium del Centro Civico Buranello a partire dalle ore 20.30, per parlare coi residenti e decidere insieme la linea migliore da seguire per bloccare l’iniziativa di questa amministrazione comunale relativa al dislocamento dei depositi chimici nell’area portuale di Sampierdarena.
Ai microfoni di Radio Babboleo Michele Colnaghi, Presidente Municipio II Centro ovest e Silvia Giardella, coordinatrice del comitato Lungomare Canepa
“Era necessario spostare i depositi da Multedo, ma non su Sampierdarena, dopo tutto quello che il quartiere ha sopportato”
“Numerose le promesse di riqualificazione del quartiere da parte delle amministrazioni, ma poche migliorie per la qualità di vita degli abitanti“
E’ tornata l’allegra, scombinata famiglia creata dalla drammaturga spagnola Carolina África Martín Pajares con il cast di sole attrici già apprezzate in Estate in dicembre, travolgente successo alla Rassegna di drammaturgia contemporanea e recentemente riproposto nella stagione 20-21 del Teatro Nazionale di Genova.
E’ ‘Autunno in aprile’ in scena sino al 5 dicembre al Teatro Duse di Genova, una storia al femminile che si dipana tra nuove nascite, amori, social e influencer, psicologi, risate, pianti, e tanto altro.
Regista della pièce è Elena Gigliotti, ecco la sua presentazione a Babboleo.it
Nella giornata di ieri (29 novembre – per chi legge ndr) si sono verificati importanti disordini all’interno del carcere di Marassi, Genova. In mattinata un detenuto magrebino ha smantellato quasi totalmente la camera detentiva, staccando i termosifoni dal muro e allagando il piano dell’edificio. Nel pomeriggio, invece, in un altro reparto, un detenuto nigeriano, malato di mente, ha dato fuoco alla cella. E’ quindi intervenuta la Polizia Penitenziaria, che ha messo i due uomini in sicurezza. Fortunatamente nessuno è stato ferito.
“Da tempo ormai abbiamo gettato, inascoltati, un grido di allarme sulle condizioni di lavoro cui è costretta la Polizia Penitenziaria all’interno degli istituti penitenziari e soprattutto in quel di Marassi, dove il Capo DAP PETRALIA , da Marzo 2021 non riesce ad assegnare un Direttore titolare “, dichiara Fabio Pagani, Segretario Regionale UIL PA Polizia Penitenziaria.“Eppure – continua Pagani – noi abbiamo fatto richieste precise ai vertici del DAP, vale a dire di rendere noto come intendono procedere al fine di garantire l’incolumità; quali disposizioni utili a prevenire gli eventi critici si intendono impartire e quali procedure devono essere adottate durante le operazioni di servizio, perché intervenire così come si sta facendo senza cognizione di causa potrebbe essere pericoloso per se e per gli altri“, conclude Pagani.
Avete mai pensato di lasciare la città per andare a vivere in uno di quei borghi favolosi di cui il nostro paese è ricco? Abbandonare il caos per avere una vita più tranquilla e senza ritmi frenetici è possibile anche nella nostra Regione. Il prezzo da pagare è però decisamente alto. Immobiliare Insight, business unit di Immobiliare.it, ha condotto un’analisi e ha rivelato quali sono i prezzi per vivere nei 20 borghi più costosi d’Italia.
La Liguria, piccola regione con molte località turistiche sia sui monti che a picco sul mare, è la regione italiana che possiede più borghi in questa classifica. Sono infatti 9: Laigueglia, Tellaro, Noli, Borgio Verezzi, Cervo, Vernazza, Moneglia, Diano Castello, Taggia. Tra questi i più costosi sono Tellaro e Laigueglia i cui prezzi sono rispettivamente 4.600 euro e 5.000 euro al metro quadro.
Tellaro è un paesino noto per essere amato da poeti e artisti dove ogni anno si festeggia il “Natale Subacqueo”; Laigueglia è un borgo famoso per i carruggi con edifici color pastello. Non da meno sono Noli e Borgio Verezzi con prezzi che arrivano sopra a 4.000 euro a metro quadro.
La musica dal vivo in Liguria rialza la testa dopo quasi due anni di sofferenza a causa della pandemia da Covid-19. Lo dicono i dati raccolti ed elaborati da Olam, l’Organizzazione ligure attività musicali, nata a gennaio nel bel mezzo della pandemia.
Qualche giorno fa Olam ha contattato i 42 artisti che fanno parte dell’organizzazione e ha chiesto loro di fornire i dati di spettacoli e concerti a cui hanno preso parte in estate. Sulla base delle risposte pervenute, Olam ha messo i dati in proiezione sul numero totale degli artisti.
Da questa elaborazione risulta che, durante l’estate 2021, la musica dal vivo di Olam è stata protagonista con ben 300 spettacoli. A questi hanno partecipato 750 artisti, 200 tecnici e 25mila spettatori. Il fatturato, che ancora non torna ai livelli pre-Covid, si attesta comunque al 75% rispetto all’ultimo anno preso come riferimento, il 2019.
Questo dato, seppur campionario e riferito esclusivamente a Olam, è comunque significativo e attendibile, e può essere esteso – con la dovuta cautela – al mondo della musica dal vivo in Liguria. I 25 punti percentuali che mancano per ‘tornare alla normalità’ indicano come ci sia ancora tanto da lavorare, ma i dati parlano di un settore che, dopo due anni difficili, è tornato a ‘farsi sentire’. Eccome.
Ascolta l’intervista a Laura Canale, portavoce di Olam:
Ieri sera (28 novembre per chi legge ndr) è stato avvistato il pianeta Venere dall’Osservatorio Astronomico di Righi a Genova. In lontananza appare come un puntino luminoso che, dopo il tramonto del Sole, illumina il cielo della città. Sembra che, in questo periodo dell’anno e in alcuni momenti della giornata, sia ben visibile a occhio nudo. Venere è il corpo celeste più luminoso nel cielo notturno dopo la Luna e quindi risulta più facile vederlo anche se facilmente confondibile con una “stella” che emette luce bianca.
Nel 2022 si terranno a Genova le elezioni amministrative per il rinnovo del consigli comunale e l’elezione del nuovo sindaco del capoluogo ligure.
In questo scenario il centrodestra ha ribadito il sostegno all’attuale sindaco di Genova Marco Bucci ed ha istituito una cabina di regia per coordinare le azioni future in vista delle elezioni comunali previste per la prossima primavera.
Nel gruppo della Lega di Genova spicca la figura di Guglielmo Menduni. 25 anni, nato e cresciuto a Sampierdarena, diplomato al liceo classico e laureando in Scienze giuridiche, l’enfant prodige della politica genovese rappresenta il futuro del Carroccio in Liguria. Nel 2019 è stato responsabile dei giovani leghisti nei municipi Centro Ovest e Valpolcevera e ha seguito da vicino la campagna elettorale di Marco Campomenosi, poi eletto europarlamentare. Nel 2020 diventa responsabile tesseramento della Lega di Genova e nel 2021 coordina la campagna di raccolta firme per il referendum giustizia sulla provincia di Genova. La prossima sfida di Guglielmo Menduni? C’è chi giurerebbe l’ingresso in consiglio comunale.
“La Lega si pone, insieme a tutti i partiti del centro-destra, nell’idea di riconfermare Bucci, che stato un ottimo Sindaco per la città di Genova: in cinque anni i cambiamenti sono stati palpabili e io penso che sicuramente verrà riconfermato”, spiega Menduni le posizioni che il partito sta prendendo in vista delle prossime elezioni.
Negli scorsi giorni il Consiglio dei Ministri ha votato all’unanimità per l’adozione del super green pass e la Lega ha dovuto trovare una mediazione tra i Presidenti di Regione che chiedevano a gran voce il super green pass e Matteo Salvini, che si confessava su posizioni più caute.
“ Si è cercato uno strumento per cercare di ridurre il più possibile i rischi di nuove chiusure per le attività, per le imprese che sarebbe la mazzata finale per l’economia”, – commenta Guglielmo Menduni – “certamente un grande successo è stata l’esenzione da questo provvedimento dei bambini che vanno dai 5 agli 11 anni”.
Questa mattina (venerdì 26 novembre – per chi legge ndr) il FAI, Fondo Ambiente Italiano, ha presentato una nuova importante donazione: Casa e Collezione Laura a Villa San Luca, ad Ospedaletti (IM). Una ventina di anni fa Luigi Anton (Gino) Laura, uno dei più grandi antiquari della seconda metà del Novecento, e sua moglie Nera, decise di donare al FAI la dimora con collezioni raggruppate nel corso della vita.
“E’ una casa nella quale è conservata una collezione strepitosa di arredi e oggetti d’arte di valore inestimabile. E’ il tesoro delle meraviglie perché in Italia non c’è una così grande quantità di opere d’arte radunate in un unico ambiente”, spiega Lucia Borromeo, storica dell’arte, Ufficio cultura FAI.
La villa sarà aperta gratuitamente il weekend del 27 e 28 novembre per i residenti di Ospedaletti, mentre dal 25 febbraio si potrà prenotare la visita guidata sul sito www.fondoambiente.it.
L’ambiente è poi una tematica centrale al giorno d’oggi. “Con le proprietà del FAI stiamo andando verso una gestione sempre più sostenibile per cui c’è un’attenzione meticolosissima nel non sprecare le risorse energetiche. Il FAI poi fa anche un’opera di divulgazione su questo tema proprio per sollevare le coscienze di tutti”, conclude la storica dell’arte FAI.
Giovedì 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Centro antiviolenza Mascherona ha esposto il programma ‘Dodici mesi contro la violenza–agenda 2022’. L’argomento proposto per questa nuova edizione è stato ‘Donne e lavoro’.
“E’ un’agenda pensata proprio alla problematica delle donne che escono dalla situazione di violenza. Noi, fino ad ora, abbiamo seguito 425 donne e molte di queste hanno una problematica, oltre a quella legata al maltrattamento, anche sulla propria autonomia e indipendenza economica”, spiega Manuela Caccioni, responsabile del Centro antiviolenza Mascherona. Moltissimi nomi hanno collaborato al progetto, tra questi: l’Aeroporto di Genova, Amiu Genova, Cipm Liguria, Coop Liguria, Costa Crociere, Costa Crociere Foundation, Consiglio nazionale di ricerca Icmate-Cnr, Enav, Foto Studio Leoni, Istituto italiano di tecnologia IIT, Sc’Art-Creazioni al fresco.
“Sicuramente un lavoro da fare è quello della sensibilizzazione e prevenzione, quindi entrare nelle scuole e parlare di questi argomenti. Purtroppo quello che noi osserviamo sono ancora tutti gli stereotipi che legano la donna”, conclude Caccioni. Diventa quindi sempre più importante abituare i giovani ad un’idea di parità di genere per riuscire, con il tempo, a diminuire la violenza contro le donne.