2021 – Pagina 2 – Babboleo

2021

Bassetti: “Omicron e vaccini hanno raffreddorizzato il Covid. Ci contageremo tutti, serve rivedere le regole per la quarantena”

Nel nostro paese corrono i contagi da Covid-19, il numero dei positivi aumenta ogni giorno di più e in Liguria si sta verificando una vera e propria ‘caccia al tampone’. Migliaia di persone sono isolate in casa contagio, ma anche e soprattutto per quarantena preventiva.

“Omicron e i vaccini hanno raffreddorizzato il Covid” rassicura Matteo Bassetti, direttore di Malattie Infettive del San Martino di Genova. “L’unico strumento possibile ad oggi è cambiare le regole e andare verso quello che hanno già fatto altri paesi come la Germania, ovvero accorciare la quarantena per i positivi a cinque giorni. Cerchiamo di cambiare le regole sulla base di un virus che sta mutando. Dispiace che queste decisioni forse andavano prese prima che il paese si iniziasse a bloccare”.

Il Cts in queste ore (29 dicembre – per chi legge – ndr) si sta riunendo per decidere quali saranno le nuove disposizioni: sul tavolo presenti l’obbligo vaccinale per i lavoratori, l’ipotesi di lockdown per i non vaccinati e probabili quarantene light per chi ha le tre dosi di vaccino. Finiremo per contagiarci tutti. Ovviamente chi oggi deve avere maggiori cautele sono le persone che non si sono vaccinate e che quindi possono avere delle conseguenze maggiori rispetto a quelle che invece il vaccinato non ha. La variante Omicron è molto contagiosa ed in altri paesi ha completamente soppiantato Delta”, conclude Bassetti.

E anche il governatore della Liguria, Giovanni Toti, è a favore di una revisione dei provvedimenti: “Non possiamo bloccare il Paese con le quarantene dei contatti di positivi, il Covid è cambiato, la maggior parte della popolazione è vaccinata. Se non vogliamo ritrovarci con metà degli italiani isolati in casa – continua Toti – dobbiamo cambiare le regole in fretta.”

Alcuni estratti dell’intervista a Matteo Bassetti:

Liguria, mancanza di personale Trenitalia dovuto a malattia per Covid e quarantena: soppressi 72 treni regionali

I dati Covid in aumento nella nostra regione portano disagi anche sul fronte dei servizi pubblici: manca infatti personale Trenitalia. Oggi (29 dicembre – per chi legge – ndr) circa 70 treni regionali sono stati cancellati ma verranno rimpiazzati con servizi autobus nei giorni feriali escluso il sabato. Le soppressioni si sono verificate già dalle primissime ore del mattino (Sestri Levante – Sarzana) fino al regionale delle 23.21 (Genova Brignole – Sestri Levante). Queste riguardano la maggior parte delle tratte liguri e la disposizione coinvolge il periodo fino al 10 gennaio 2022.

Le Ferrovie dello Stato spiegano che il motivo delle cancellazioni è dato dalla carenza di macchinisti e capitreno, malati di Covid o in quarantena preventiva.

“Trenitalia ha cercato di limitare il più possibile i danni lasciando intatte le fasce pendolari, che non sono state interessate da nessun taglio – spiega l’assessore regionale ai trasporti Gianni Berrino – per garantire ai lavoratori e a chi usa il treno quotidianamente di poter andare e venire senza problemi. Poi nelle fasce cosiddette di morbida ci sono tagli dovuti alla mancanza di personale, o per malattia, o per via della quarantena”.

Questa mattina si è tenuta una riunione del Comitato tecnico scientifico in cui si decide come modificare la quarantena preventiva per chi è stato a contatto con un positivo. “Questa situazione non è ligure ma nazionale – continua Berrino – in tutte le regioni d’Italia si sono avuti dei tagli anche superiori, ad esempio per i treni, ma anche altri settori dell’economia iniziano ad essere in crisi perché moltissime persone sono in quarantena e non possono recarsi sul luogo di lavoro.”

Ai microfoni di Radio Babboleo, Gianni Berrino:

Liguria, Assoutenti si rivolge al generale Figliuolo per intensificare i controlli di mascherine Ffp2 e green pass

Il 24 dicembre è entrato in vigore il nuovo protocollo del Governo che sancisce l’obbligo di utilizzare le mascherine Ffp2 sui mezzi di trasporto pubblici, sia su quelli a lunga percorrenza, sia sui veicoli utilizzati per il trasporto pubblico locale, nei teatri, nei cinema e nei musei, e ad eventi sportivi. Assoutenti denuncia criticità e caos in tutta la Liguria, per questo motivo chiede che l’Esercito intervenga.

Questo obbligo l’ha fissato il governo il 24 di dicembre, è ovvio che bisogna dare alle persone tempo per organizzarsi. Vale per i trasporti e quindi diventa fondamentale che i cittadini si dotino delle Ffp2 ma anche che le istituzioni facciano la loro parte – spiega Furio Truzzi, presidente Assoutenti – abbiamo fatto un appello al generale Figliuolo che mandi l’esercito alle stazioni, al metrò, alle fermate principali per coadiuvare le forze di polizia al fine di assicurare che queste Ffp2 non vengano lasciate in tasca.”

Molti cittadini sono stati colti di sorpresa e, non essendo a conoscenza delle nuove norme, hanno indossato su treni e autobus mascherine chirurgiche. Si chiede quindi un aumento di controlli delle forze dell’ordine per assicurare il rispetto delle regole varate dal Governo. In particolare, ci si rivolge all’Esercito affinché collabori con polizia e carabinieri negli accertamenti e affinché distribuisca mascherine Ffp2 in modo del tutto gratuito ai cittadini che ne sono privi.

Liguria, nel 2022 giornalisti in classe contro le fake news

Ordine Ligure dei Giornalisti e Ufficio Scolastico Regionale uniti nella lotta alle fake news. Con la firma di un protocollo di intesa, è stata ufficializzata la collaborazione di giornalisti e scuole nell’ambito del progetto europeo “Stop Fake News”, finanziato dal programma Erasmus+, che prevede la formazione dei giornalisti liguri sul sistema di contrasto alla cattiva informazione sviluppato in Finlandia e il successivo trasferimento dei contenuti sul territorio ligure.

Grazie al protocollo di intesa, dal 2022 partirà una serie di iniziative che in 2 anni coinvolgerà oltre 1500 tra bambini e ragazzi dalle elementari all’ultimo anno delle superiori, in tutte e 4 le province liguri. I primi incontri dovrebbero tenersi già a partire dal rientro a scuola degli studenti dalle vacanze di Natale, ma il calendario verrà monitorato ed eventualmente modificato tenendo conto dell’andamento della pandemia.

Gli interventi dei giornalisti si comporranno di una parte teorica – di racconto dei contenuti della loro esperienza in Finlandia, avvenuta nell’ambito del programma Erasmus+ che consente esperienze di mobilità all’estero anche per gli studenti – e di una parte di laboratorio pratico multimediale, durante il quale i ragazzi saranno autorizzati e anzi incoraggiati ad utilizzare i loro cellulari, che per una volta si trasformeranno da fonti di bombardamento incontrollato di notizie in strumenti di apprendimento. Utilizzando diverse app, alcune delle quali sviluppate proprio in Finlandia, i ragazzi impareranno a riconoscere le fake news e a svolgere un controllo sulle fonti delle notizie, distinguendo così quelle affidabili da quelle inattendibili; approfondendo i meccanismi con cui vengono create e diffuse le notizie “acchiappa clic”, capiranno come distinguerle dalle notizie ufficiali e verificate; apprenderanno alcuni trucchi per stabilire se le foto, spesso diffuse a sostegno di notizie false o distorte sono reali e davvero riferibili a quel contesto. Il tutto sotto forma di gioco e con una classifica finale che li metterà in competizione anche con i loro insegnanti.

Gli interventi dei giornalisti completano un lavoro più ampio svolto in classe dagli insegnanti per stimolare il pensiero critico dei ragazzi, anche nell’ambito dell’anno che il network scolastico europeo E-Twinning dedica all’alfabetizzazione mediatica e alla lotta alla disinformazione con l’obiettivo comune di formare adulti (e cittadini) di domani più consapevoli e in grado di elaborare un pensiero autonomo e interpretare criticamente la realtà. Gli insegnanti guideranno anche il successivo apprendimento peer-to-peer in cui i partecipanti agli incontri ne trasferiranno il contenuto agli altri studenti della propria scuola, in un apprendimento a cascata che consentirà la moltiplicazione dell’impatto dell’iniziativa con una ricaduta di amplissima portata.

Quali saranno le festività del 2022?

Se il 2021 non è stato un anno particolarmente ottimale sotto l’aspetto delle festività e dei ponti, cerchiamo di capire insieme se il 2022 ci darà qualche soddisfazione in più. Non si parte proprio bene con sabato 1 gennaio, ma nulla è perduto, la befana vuole farci un regalino: l’Epifania sarà un giovedì ed offrirà quindi un ponte di ben 4 giorni. Godetevelo al meglio perché bisognerà stringere i denti fino a Pasqua, che non sarà strano cadere di domenica…ma ci si potrà costruire un bel ponte di ben 10 giorni di riposo se si prendono 19, 20, 21 e 22 di ferie. In questo modo si arriverà con la testa libera dai pensieri fino al 25 aprile.

Fortunati sì, ma non troppo: il 1 maggio sarà una domenica ma la festa della Repubblica ci strapperà un sorrisino cadendo di giovedì e regalandoci un altro possibile ponticino. Abbiamo poi un Ferragosto di lunedì che ci allungherà il weekend. Inoltrandoci poi nell’autunno, bene per il 1 novembre che cadrà di martedì e per l’Immacolata che sarà un giovedì. Qualche giornata riusciremo a strapparla anche nelle festività natalizie 2022 con la Vigilia di sabato e un Santo Stefano di lunedì. Male invece 31 e 1 che cadranno di sabato e domenica….in generale un lieve miglioramento, ma non parliamo troppo presto!

Growup, al via progetto per gli imprenditori sostenibili di domani

Più volte nel corso degli anni si è detto che Genova non riesca a sfruttare l’ estro e l’ inventiva dei giovani, non dando loro possibilità concrete di fare impresa.

Ultimamente la situazione può dirsi differente. La Cooperativa “C.F.L.C ” in collaborazione con “Social Hub Genova”, ha ideato un corso per promuovere l’ integrazione sociale dei giovani ed incrementare le loro possibilità in ambito occupazionale attraverso la promozione dello sviluppo sostenibile.

L’ iniziativa ha lo scopo di supportare gli aspiranti imprenditori del futuro nello sviluppo di idee imprenditoriali.

Per candidarsi occorre inviare un’e-mail a info@growupecoincubatore.it allegando il proprio Curriculum Vitae ed una breve descrizione del progetto che si intende realizzare. Le domande di ammissione potranno essere presentate entro il 14 aprile 2022.

Il corso è rivolto alle persone dai 18 ai 29 anni di età che attualmente non hanno un occupazione e che non sono inseriti in un percorso formativo-scolastico.

I progetti che verranno scelti saranno supervisionati da figure qualificate, che avranno l’ obiettivo di fornire nozioni e consigli riguardo l’ economia e la sostenibilità.

Al termine del percorso una giuria selezionerà due progetti sostenibili che riceveranno un contributo in denaro fino ad 8.000 euro per avviare la propria attività.

Ai microfoni di Babboleo News è intervenuta Michela Di Giorgio, una delle responsabili di tale iniziativa.

La nostra idea di impresa sostenibile si baserà sulla blue economy e sulla green Economy…”

Per ascoltare l’intervista integrale a Michela Di Giorgio

E’ arrivato a Genova il Circo Moroni, special guest il Mago Heldin

Per la prima volta a Genova è arrivato il Circo di Natale della famiglia Moroni, un Teatro Tenda presso gli impianti sportivi della Sciorba che ospiterà sino al 23 gennaio uno spettacolo con artisti di fama internazionale e intrattenitori da tutto il mondo.

Special guest il Mago HeldinEgidio Russo, personaggio televisivo amato da grandi e piccoli, l’unico illusionista al mondo ad aver divertito e coinvolto il Papa in un numero di magia e che ha appena pubblicato il libro Sorridere e giocare fa bene al cuore con il quale svela l’eccezionalità del suo incontro con Papa Francesco.

Dichiara Heldin: “Ho voluto, in questo momento così particolare, pensare ancora una volta alle famiglie e alla necessità di un po’ di svago e di leggerezza, con uno spettacolo da godere in compagnia. Quale occasione migliore se non un Circo nell’idea innovativa di Riccardo Moroni, con la Casa Teatro? Un vero e proprio Teatro Tenda dove accogliere tutti, con uno show in grande stile, dove non mancherà il brivido delle grandi occasioni stile Las Vegas, con “paillette e cotillon” per uno spettacolo indimenticabile”.

Adrenalina, Brivido, Divertimento: Con questo motto, il circo della famiglia Moroni presenterà il suo nuovissimo programma con artisti di fama internazionale e divertenti intrattenitori da tutto il mondo. In un’ora e mezza di show lo spettatore si lascerà incantare da uno Show incredibile. Lo spettacolo, presentato su un palcoscenico teatrale è sotto ad una moderna tensostruttura rettangolare munita di comode poltroncine. Insieme al Mago Heldin ci saranno: Gianni Risola, intrattenitore pluripremiato nei migliori streetfestival che sarà il filo conduttore dello spettacolo, Oswaldo Ramos, affermato equilibrista internazionale, Erica Occhionero acrobata televisiva con la sua danza aerea e, dai set cinematografici, l’uomo laser, unico in Europa. Il corpo di ballo del Circo Moroni completerà il cast stellare. E per i più piccoli arriveranno i Dinosauri in dimensioni reali! Non mancheranno i personaggi più amati dei cartoni animati del momento ad accogliere in un clima festoso e sorprendente.

Parte del ricavato verrà devoluto all’Associazione Gaslini Onlus per l’iniziativa “Io sostengo Gaslini Onlus”.

www.circomoroni.it

www.heldin.it/

Ictus, Del Sette (ALICe Liguria): “Fondamentale prevenire e sensibilizzare. La campagna P.R.E.S.T.O. ha ridotto i tempi di arrivo in ospedale”

Massimo Del Sette è il direttore di Neurologia del Policlinico San Martino di Genova. Da anni dirige anche il Comitato Scientifico di A.L.I.CE. Liguria, associazione nata nel 2000 e unica in Italia a essere formata da persone colpite da ictus, dai loro familiari e caregiver, da neurologi e medici esperti nella diagnosi e trattamento dell’ictus, medici di famiglia, fisiatri, infermieri, terapisti della riabilitazione, personale socio-sanitario e volontari. La mission di Alice è quella di diffondere le conoscenze necessarie per la prevenzione della malattia e di informare sulla sua diagnosi, cura e riabilitazione.

“A.L.I.CE. è l’acronimo di Associazione Lotta all’Ictus Cerebrale, e vuole migliorare l’assistenza ai pazienti colpiti da ictus ma anche prevenire questa malattia che ha una fama molto negativa” spiega il professor Del Sette. “La parola ‘ictus’, che significa ‘colpo’, sembra qualcosa di ineluttabile. In realtà, molto si può fare per Liguria, e A.L.I.C.E. si batte per questo da oltre vent’anni”.

La Liguria è un osservatorio speciale, viste l’età avanzata della popolazione e la natura dell’ictus, che colpisce per lo più sopra i 65 anni. “Mediamente abbiamo 3.600 ictus all’anno nella nostra regione, di cui l’80% ictus ischemici: un vaso arterioso che si occlude, non portando più sangue al cervello e determinando il danno cerebrale che si traduce nella disabilità. La buona notizia è che le terapie sono straordinariamente migliorate negli ultimi anni. Lo sforzo è quello di far sì che il maggior numero di persone possa avere accesso a queste terapie che fanno la differenza”.

Quest’anno l’associazione ha rilanciato P.R.E.S.T.O., seconda edizione di un progetto nato a Genova e in Liguria nel 2019. A.L.I.CE. raccoglie i dati dei casi di ictus registrati nella nostra regione, i tempi e le modalità di accesso negli ospedali. Per 8 mesi poi viene portata avanti una campagna di informazione e sensibilizzazione sulla cittadinanza per far conoscere i sintomi dell’ictus ed essere in grado, una volta riconosciuti in una persona, di chiamare immediatamente il 112.

“Con la prima edizione di P.R.E.S.T.O. – finanziata da Fondazione Carige – abbiamo ottenuto una riduzione dei tempi di arrivo nei pronto soccorso di trenta minuti. Un dato estremamente rilevante e un guadagno enorme, perché la terapia è tanto più efficace quanto precocemente viene somministrata. Oggi, su 100 ictus ischemici che arrivano nei pronto soccorso italiani, solo 20/25 accedono a queste terapie, perché arrivano troppo tardi. Ecco perché la campagna si chiama P.R.E.S.T.O.”

Al termine della campagna si capirà se c’è stato un miglioramento nei tempi e nelle modalità di accesso agli ospedali e se si sono potuti scoprire agli inizi ictus che altrimenti avrebbero potuto avere conseguenze gravi.

La sensibilizzazione gioca quindi un ruolo chiave per prevenire morti e invalidità causate dall’ictus. “E’ fondamentale sensibilizzare anche i più giovani” prosegue Del Sette. “Progetti di sensibilizzazione effettuati nelle scuole, in Nord America e in Nord Europa, hanno portato a un arrivo precoce di genitori e nonni in ospedale. I ragazzi, ben informati sui sintomi, portano i loro cari all’attenzione precoce dei medici. C’è anche da dire, purtroppo, che negli ultimi anni ci stiamo accorgendo di un aumento di frequenza dell’ictus giovanile, che colpisce gli under 50. I motivi sono di diverso tipo, nella nostra nazione probabilmente sono legate a fumo, all’uso di sostanze stupefacenti e all’alcol, ormai vera piaga dell’età giovanile”.

Ma quali sono i campanelli d’allarme? Come riconoscerli? “L’ictus, contrariamente all’infarto, non dà dolore. Questo, paradossalmente, preoccupa meno. Ci sono tre sintomi principali che bisogna conoscere bene: perdere improvvisamente forza a un braccio o a una gamba, avere difficoltà a parlare, avere la bocca storta. Basta uno di questi sintomi per trovarsi, al 75% di probabilità, di fronte a un ictus. Serve chiamare subito il 112”.

Grande importanza ha anche la prevenzione, purtroppo venuta meno con l’avvento della pandemia e la conversione di reparti, risorse e energie nella lotta al covid. “L’ictus, e questo è un messaggio ottimistico, si può prevenire, e in Liguria le cose sono molto migliorate negli ultimi anni. Ma purtroppo in questi mesi si sono fatte meno visite di controllo, e prevediamo un aumento della frequenza di questa patologia nei prossimi anni”.

E poi c’è la riabilitazione, nel momento in cui si rimane vittime di un ictus. “Il 50% dei pazienti conserva una più o meno grave disabilità” conclude Del Sette. “La riabilitazione va iniziata subito, già il giorno dopo l’ictus. Su questo elemento c’è ancora molto da lavorare: bisogna offrire una riabilitazione corretta e nei tempi corretti, che non si limiti al periodo del ricovero ospedaliero ma prosegua ‘sul territorio’, per consentire al paziente di tornare a una vita piena e normale”.

Ascolta l’intervista integrale al professor Del Sette:

Regione Liguria, bocciato l’emendamento per il taglio delle liste d’attesa dei bambini disabili

Sono circa 1200 i bambini disabili in attesa delle prestazioni riabilitative solo a Genova, che dovranno ancora attendere prima di essere presi in carico dal servizio sociosanitario pubblico o privato accreditato.
Il consiglio regionale infatti ha bocciato l’emendamento collegato alla legge di stabilità presentato dalle opposizioni che chiedeva uno scostamento di bilancio di 5 milioni di euro, corrispettivo spettante al CO.R.E.H. – coordinamento regionale enti riabilitazione handicap –, secondo quanto stabilito dal Tar sulla regressione sanitaria, a cui si è detto disposto a rinunciare se utilizzato per aumentare le prestazioni a favore dei bambini disabili.

La Presidenza Toti aveva dato una botta d’arresto alle terapie dei bambini, sino ad arrivare ad averne in lista 1200. Nessuno ha preso nota che i 5 milioni vinti dal Corerh in consiglio di Stato erano disponibili e l’ente erogatore dei servizi diceva che li avrebbe dati volentieri alla causa dei bambini. Con 5 milioni in più sarebbero arrivati a oltre 600 bambini solo per Genova”, – racconta Marco Macrì, coordinatore delle famiglie scese in piazza per le terapie bloccate.

“L’accordo transattivo è ancora in corso – spiega Toti – alla fine potremmo arrivare a qualcosa di molto simile, ma non possiamo impegnare le risorse prima della conclusione della trattativa. Nel frattempo, con il piano ‘Restart’ per il 2021 abbiamo già stanziato 3,7 milioni per accorciare le liste d’attesa e il privato accreditato non è in grado di erogare prestazioni per cifre maggiori, nel tempo richiesto. Siccome i 35 milioni del piano ‘Restart’ per il 2022 non sono ancora stati ripartiti, se gli enti accreditati potranno garantire più prestazioni, non avremo problemi a garantire maggiori risorse”. In parallelo, Toti ricorda che è in corso anche un piano di assunzioni da parte di Asl 3 per aumentare anche le prestazioni pubbliche e che riguarda una quarantina di professionalità varie.

Il consigliere del Pd, Pippo Rossetti, primo firmatario dell’emendamento, denuncia che “siamo di fronte alla sospensione dei Lea. Con i cinque milioni del Corerh, oltre alle risorse già stanziate dalla giunta, si potrebbero quasi azzerare le liste d’attesa. Per il capogruppo del M5s, Fabio Tosi, “la disponibilità del Corerh sarebbe un’occasione da prendere al volo”. Il consigliere di Linea condivisa, Gianni Pastorino, riconosce che “il problema non è nato ora ed è sicuramente stato aggravato dal covid, ma sarebbe un grande merito di questo consiglio regionale, se si riuscisse a dare un’accelerata perché è urgente trovare una soluzione”. Approvato, invece, all’unanimità, un emendamento del Partito democratico, con primo firmatario Roberto Arboscello, che impegna 50.000 euro per progetti di accoglienza e accompagnamento al mare dei disabili.

Ai microfoni di Radio Babboleo Marco Macrì, coordinatore delle famiglie scese in piazza per le terapie bloccate ai 1200 bimbi disabili della Liguria: