Felis Silvestris: il ritorno del gatto selvatico
Dopo 40 anni di assenza torna protagonista in Liguria il gatto selvatico, grazie al lavoro del famoso fotografo Paolo Rossi, che dal 2010 immortala lupi e altri animali selvatici nelle zone più remote dell’Appennino e delle Alpi. Dal 2019, assieme al collega Nicola Rebora, si è dedicato alla ricerca del felino, andata a buon fine grazie all’utilizzo delle fototrappole (dispositivi elettronici che si attivano al passaggio dell’animale senza disturbarlo).
Rossi racconta su Babboleo News di essersi focalizzato in zone nascoste e dimenticate dall’uomo per immortalare il gatto. La differenza tra il gatto selvatico e il “classico” gatto da compagnia è sostanziale. Nonostante potrebbero sembrare a prima vista simili, in realtà i due felini hanno tratti diversi e inconfondibili. Su tutte, Rossi cita la capacità di diventare un “fantasma dei boschi”, caratteristica dovuta ai suoi aspetti fisici (“grigio come le rocce, con una pelliccia tendente al grigio chiaro”) e caratteriali.
Da qualche anno, oltre all’attività di fotografo, Paolo Rossi ha cominciato a documentare le sue scoperte attraverso la pubblicazione di libri. Nella sua ultima ‘fatica’ (il documentario “Felis”), Rossi cerca, attraverso le immagini, “di trasmettere al lettore le caratteristiche e le peculiarità del gatto selvatico”. Pochi giorni fa ha anche avviato una raccolta fondi per immergersi in un’avventura cinematografica con lo scopo di ricordare a tutti che ci sono ambienti splendidi anche senza la presenza di umani.
L’intervista integrale di Paolo Rossi su Radio Babboleo:
Quali sono le principali differenze tra il gatto selvatico e il gatto domestico?
Altro progetto importante è la raccolta fondi che ha avviato per aprire un’avventura cinematografica, quali sono i presupposti e cosa si aspetta da questo progetto?