10 Marzo 2022 – Babboleo

10 Marzo 2022

Caro gasolio, da lunedì autotrasporto sospende servizio. Tagnocchetti (Trasportounito): “Serve risposta governo”.

Caro gasolio, ora si ferma l’autotrasporto italiano. A partire da lunedì prossimo, 14 marzo le aziende sospenderanno a livello nazionale i loro servizi “per causa di forza maggiore”. La sospensione dei servizi “si è resa inevitabile – sottolinea una lettera inviata da Trasportounito alla Presidenza del Consiglio, al Ministro e al Vice Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e al Presidente della Commissione di Garanzia in Scioperi, anche per tutelare le imprese e impedire che le esasperate condizioni di mercato, determinate dal rincaro record dei carburanti, si traducano in vantaggi per altri soggetti”. “Gli autotrasportatori in questo momento non sono in grado di lavorare – spiega a Babboleo News Giuseppe Tagnocchetti, Coordinatore di Trasportounito – fondamentale una risposta del governo nel porre rimedio a questa emergenza”. Ascolta l’intervista

Allevatori in difficoltà, il presidente CIA Alberto: “Costi di produzione insostenibili”

Gli allevatori liguri, da qualche giorno, sono costretti a razionare il cibo per gli animali, mentre alcuni agricoltori hanno preferito sospendere l’attività o sostituire le colture con altre di minor pregio. E’ l’effetto, devastante, della crescita esponenziale dei prezzi di energia, fertilizzanti, imballaggi e alimenti per gli animali. A dare la notizia è la sezione regionale della CIA, la Confederazione degli Agricoltori. All’aumento del mangime (+80% nell’ultimo anno) e ai problemi logistici autostradali si è aggiunto il caro energia legato al conflitto in Ucraìna. “La tempesta perfetta” spiega il presidente Aldo Alberto. “I costi di produzione sono a livelli ormai di assoluta insostenibilità”.

“In pochi mesi si è annullato quel poco margine che alcuni settori produttivi stavano faticosamente realizzando, ora siamo a bilanci in rosso” spiega Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria. “Crescita esponenziale dei prezzi di energia, fertilizzanti, imballaggi, bottiglie e alimenti per gli animali portano i costi di produzione a livelli ormai di assoluta insostenibilità”.

“A questi costi diretti occorre aggiungere quelli indiretti” prosegue Alberto. “Stanno diventando problematici i trasporti, per costi e modalità di servizio visto che i mezzi non partono se non hanno il carico al 100% , rendendo più complessa l’organizzazione logistica; le tariffe sono quasi raddoppiate  e come  non bastasse, una rete autostradale regionale che ogni giorno produce chilometri di code, una gestione vergognosa, i cui costi ricadono sugli utenti anziché sulla proprietà delle Autostrade”.

Il tutto in un quadro incerto reso ancor peggiore dalla drammatica situazione del conflitto tra Russia e Ucraina che si innesta su una situazione ancora incerta sul fronte Covid.

“L’agricoltura non riesce a ribaltare l’incremento dei costi di produzione sui prezzi di vendita. Il prezzo alla stalla del latte è lo stesso di un anno fa con costi cresciuti a dismisura che fanno sì che per ogni litro di latte l’allevatore riceva 39/41 centesimi a fronte di un costo di produzione accertato di 45 centesimi, rimarca il presidente di Cia Liguria. Una situazione che ritroviamo in quasi tutti i prodotti agricoli freschi. La situazione è insostenibile e va affrontata con tempestività, attraverso un sistema coordinato di interventi sia sul fronte del raffreddamento dei prezzi delle materie prime e dell’ energia, sia rimodulando su tutta la filiera, fino al consumatore finale, una redistribuzione equa dei maggiori oneri, tale da consentire la sopravvivenza di settori produttivi strategici per la nostra economia”

Un estratto delle parole di Aldo Alberto a Babboleo News.

Lavoratori quadri in Liguria, tra grintosi e disillusi

In queste settimane uno studio condotto dall’Università di Genova, in collaborazione con Federmanager Liguria, ha analizzato il ruolo dei lavoratori quadri. Si tratta di lavoratori che svolgono attività di rilevante importanza ai fini dello sviluppo e dell’attuazione degli obiettivi dell’impresa, e che dipendono direttamente dall’imprenditore o da un dirigente. Un ruolo a metà tra l’impiegato e il manager.

Dallo studio emerge che i lavoratori quadri si dividono in due categorie, come spiega la professoressa Teresina Torre, docente di Organizzazione e gestione delle risorse umane all’Università di Genova: “I grintosi sono coloro che ritengono di avere ragionevoli probabilità di diventare dirigenti, che hanno quindi aspettative forti e si sentono coinvolti nella propria azienda. I disillusi, invece, hanno oramai un atteggiamento disincantato sulla propria carriera”.

La pandemia ha evidenziato come i quadri siano degli sperimentatori che imparano sul campo a gestire e che consolidano le loro competenze nel tempo, che non si tirano indietro davanti alle responsabilità e, se e quando sollecitati, possono costituire una risorsa chiave per la valorizzazione degli assetti organizzativi di un’azienda.

L’indagine, presentata nei giorni scorsi e predisposta dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Economia dell’Università di Genova curata dalla professoressa Torre, è nata dall’esigenza di tracciare un identikit dei quadri. L’obiettivo è quello di approfondire come percepiscono e vivono la propria situazione nel contesto produttivo ligure e di avviare una collaborazione con i sindacati nell’ambito di rinnovi contrattuali. «Solamente in Italia – commenta Marco Vezzani, Presidente di Federmanager Liguria – i quadri sono assimilati agli impiegati: vogliamo far emergere la specificità di questa categoria».

I 3/4 degli intervistati ritengono di disporre di competenze coerenti con le mansioni affidate: coerentemente, il 77% ritiene il rapporto con il management positivo, mentre poco più del 23% ne ha opinione negativa, indipendentemente dallo sforzo effettuato in termini di coordinamento di risorse. Circa 1/3 degli intervistati partecipa attivamente alla definizione delle strategie aziendali e circa il 70% del campione dichiara di percepire una retribuzione che contiene una componente variabile che dipende da componenti legate alle performance proprie e/o dell’azienda e, di questi, la metà ad una combinazione tra le due.

Più della metà dei quadri intervistati non ritiene di avere possibilità di diventare dirigente in futuro. L’atteggiamento di disillusione relativamente alla propria carriera che emerge dalle risposte trova declinazione sia su aspetti di tipo individuale (ad esempio, viene citata l’età del rispondente come elemento ostacolante la prospettiva) sia su motivazioni connesse alle scelte aziendali. In questo ambito si collocano risposte quali l’orientamento mostrato dalle aziende verso strutture più piatte, il contenimento del numero dei dirigenti, se non la loro assenza totale le scelte della casa madre che tendono a penalizzare le sedi periferiche.

Circa 1/3 degli intervistati è iscritto ad un sindacato/associazione di categoria. Tra chi è iscritto il 53% è soddisfatto, mentre chi non è iscritto dichiara di non percepire una chiara strategia per la categoria ‘quadro’, cui va dedicata specifica attenzione.

Guerra in Ucraina, le ripercussioni in Liguria: manca l’olio di semi, energia alle stelle, cibo razionato negli allevamenti

Continuano le ripercussioni economiche, anche in Liguria, del conflitto in Ucraina. A causa dello stop all’export dell’olio di girasole, di cui l’Ucraina è principale esportatore, alcuni supermercati del ponente ligure hanno razionato la vendita del prodotto a un massimo di due bottiglie a persona. Il caro energia, unito all’aumento dei prezzi di mangime e fertilizzanti e ai problemi logistici legati ai cantieri in autostrade, ha costretto alcuni agricoltori liguri a fermare o riconvertire le produzioni, mentre gli allevatori hanno ridotto le razioni per gli animali. In alcuni distributori di Genova, oggi, benzina e gasolio toccano il picco di 2 euro e 40 al litro.

Intanto non si ferma la macchina dell’accoglienza, quasi 500 ucraini hanno ricevuto assistenza medica e effettuato tamponi nelle strutture della Liguria. “Sono prevalentemente persone che avevano contatti sul territorio, e sono arrivate qui perché qualcuno è andato a prenderli” spiega il consigliere delegato della Protezione Civile del Comune di Genova, Sergio Gambino. “Dobbiamo prepararci a una massa di persone ben diverse. Secondo il Viminale, a Genova potremmo avere tra i 6mila e gli 8mila arrivi”.

“Violenza su donne e minori: percorsi possibili”, il convegno degli psicologi della Liguria

Il Covid-19 ha lasciato molte ripercussioni sulla nostra società, tra le quali il cambio di relazioni sociali durante il periodo pandemico e l’ aumento degli episodi di violenza, causati dalla convivenza forzata imposta dal lockdown e dalle più generali restrizioni agli spostamenti. Gli individui che maggiormente hanno risentito di questa situazione sono state le donne ed i minori.

Per sensibilizzare le persone alle suddette tematiche, l’ Ordine degli Psicologi della Liguria ha organizzato l’ evento “Violenza su donne e minori: percorsi possibili”, in programma venerdì 11 marzo a partire dalle 9,30 presso la propria sede a Genova in piazza della Vittoria 11/B.

L’ iniziativa è stata pensata per avviare un confronto tra tutti gli interlocutori coinvolti a vario titolo nel contrasto alla violenza domestica e di genere, con obiettivi quali la promozione di azioni comuni, coerenti e improntate alla continuità degli interventi.

Ai microfoni di Babboleo News, la consigliera del comitato pari opportunità dell’ordine degli Psicologi di Genova Giuseppina Romeo ha raccontato ,in maniera dettagliata, l’imminente iniziativa.

” La violenza domestica è drammaticamente presente nelle cronache e ha avuto nel corso della pandemia una forte riacutizzazione. L’ evento vedrà la partecipazione di 4 psicologi appartenenti a contesti differenti, che porteranno le loro testimonianze al pubblico”.

Ascolta l’ intervista completa:

La Divina Commedia Opera Musical a Genova. Andrea Ortis “imperdibile perchè…”

Una città dopo l’altra è successo, travolgente per il musical sulla Divina Commedia dantesca che approda al Politeama Genovese dal 10 al 12 marzo, con un grande cast e sfoggio di tecnologie per raccontare il viaggio di Dante tra Inferno, Purgatorio e Paradiso, rileggendo un’opera che resta centrale e contemporanea anche dopo 700 anni.

Pochissimi i biglietti ancora disponibili, info e prenotazioni allo 010 8393589 o sdcrivendo a botteghino@politeamagenovese.it

Andrea Ortis, regista e interprete nel ruolo di Virglio, racconta al pubblico di Babboleo.it le emozioni in scena e le ragioni del successo del musical