30 Marzo 2022 – Babboleo

30 Marzo 2022

Calcio, tornano i grandi tornei a Genova: presentato il ‘Caravella’

È stata presentata ieri sera, all’Auditorium di via Molassana 74E, la 34ª edizione del Trofeo Caravella, lo storico torneo di calcio giovanile organizzato dal Molassana Boero durante la settimana di Pasqua.

Per il “Caravella” si tratta di un ritorno dopo tre anni di stop forzato a causa della pandemia da Covid-19. Trattandosi di un torneo che storicamente si svolge durante le festività pasquali, a Genova sarà a tutti gli effetti la prima grande manifestazione calcistica giovanile a ripartire dopo la pandemia.

La 34ª edizione, aperta a bambini e ragazzi dalla leva 2016 fino alla leva 2005, si svolgerà dall’11 al 18 aprile: sono 137 le squadre pronte a sfidarsi sui terreni verdi dell’impianto di Ca’ De Rissi, da sempre palcoscenico esclusivo del “Caravella”. Tra le squadre partecipanti ci saranno le principali realtà calcistiche genovesi e liguri, oltre al Bacigalupo, nota società di Torino. Parteciperanno anche tre società professionistiche: Genoa, Sampdoria e Virtus Entella.

Durante l’intero svolgimento della manifestazione sarà presente, come da tradizione, lo stand gastronomico.

Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti il presidente del Municipio Media Valbisagno Roberto D’Avolio, il consigliere delegato allo Sport del Comune di Genova e consigliere regionale Stefano Anzalone, il presidente della FIGC ligure Giulio Ivaldi, il delegato della FIGC genovese Claudio Bianchi, il presidente di UNICEF Liguria Franco Cirio e il dirigente scolastico dell’Istituto Majorana-Giorgi, che ha gentilmente concesso al Molassana Boero l’uso del parcheggio.

Il presidente del Molassana Boero, Giuliano Michelotti, e lo staff rossazzurro hanno accolto gli ospiti e i numerosi dirigenti delle società partecipanti che hanno accolto l’invito della società. “La parola d’ordine, per i tanti ragazzi che prenderanno parte al Trofeo, dev’essere una sola: divertimento” spiega il presidente Michelotti. “Mi auguro che questa manifestazione possa essere il trampolino di lancio per la ripartenza di tutti i grandi tornei organizzati a Genova e in Liguria“.

È un grande orgoglio sapere che la Valbisagno sarà il punto di ripartenza per tutta la città di Genova” commenta il presidente del Municipio Roberto D’Avolio, che ha voluto anche ringraziare i tanti volontari del Molassana Boero che rendono possibile l’evento. “Ripartire con i tornei – prosegue – era importante soprattutto per i ragazzi. A loro dico di divertirsi e custodire con cura i ricordi legati al Trofeo Caravella: tra 30 anni la racconteranno ai loro figli come un’esperienza bellissima“.

Il Trofeo Caravella è un torneo veramente importante per tutta la città” conferma il consigliere Stefano Anzalone. “Una manifestazione che coinvolge le famiglie e i ragazzi, facendo passare loro una Pasqua alternativa, all’insegna dello sport e di momenti di grande convivialità. Grazie a eventi come questo lo sport consolida il rispetto reciproco tra le persone”.

Già nell’estate 2020, durante la pandemia, lo sport è riuscito a ripartire con gli EduCamp, ed è stato la forza trainante per tanti ragazzi che, come tutti noi, erano rimasti chiusi in casa per molto tempo” ricorda il presidente della FIGC ligure Giulio Ivaldi. “Adesso ripartono anche i tornei: ero presente alla prima edizione del Trofeo, nel 1987. Negli ultimi due anni mancava a tutti essere a Molassana il lunedì dopo Pasqua per le premiazioni. Quest’anno, finalmente, non mancheremo”.

Il Trofeo Caravella è un’occasione per spiegare ai ragazzi il ruolo importante che hanno nella società” spiega il presidente di UNICEF Liguria Franco Cirio. “UNICEF ha scelto di patrocinare il Trofeo perché promuove i valori e gli ideali presenti nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. Se noi rispettiamo questi diritti, ascoltiamo i bambini e prendiamo esempio da loro, costruiremo un futuro migliore”.

Mostra “Colori e Immagini della Scienza”. Elena Santopinto: “Arte e scienza due espressioni creative dell’uomo”

Dal 1 al 21 aprile, alla Biblioteca Universitaria di Genova, ubicata in Via Balbi 40, sarà disponibile per i visitatori la mostra “Colori e Immagini della Scienza”, progetto che raccoglie le opere di artisti internazionali e di alcuni studenti liguri volte a raccontare la tematiche scientifiche utilizzando l’arte. Elena Santopinto, coordinatrice del progetto per il capoluogo ligure, ha spiegato ai microfoni di Babboleo News che la mostra è stata curata da INFN, i Dipartimenti di Fisica e Chimica dell’Università di Genova, IIT, CNR-IMEM e CNR-SPIN.

Durante la visita sarà possibile ammirare opere della collezione d’arte del CERN che portano la firma di artisti internazionali, ma anche molte opere presentate da 250 studenti provenienti da diversi licei della Liguria, i quali si sono ispirati agli argomenti che li hanno colpiti maggiormente durante i seminari che hanno frequentato su tematiche scientifiche, condotti da ben 30 scienziati. Gli argomenti trattati durante i seminari sono stati approfonditi, successivamente, dai loro professori, che hanno saputo guidare i ragazzi nella creazione dei progetti artistici presentati alla mostra. Le opere hanno colto il tema del progetto, ossia coniugare l’arte e la scienza al fine di rendere visibile ciò che è invisibile.

L’ultimo giorno in cui sarà possibile visitare la mostra, il 21 aprile alle ore 16.00, è in programma una premiazione, durante la quale una giuria composta da esperti di arte e scienziati dovrà selezionare cinque delle opere presenti. Le opere vincitrici accederanno alla mostra nazionale, che sarà disponibile dal 13 al 30 maggio presso il Museo Archeologico di Napoli, e le ventisette migliori saranno premiate da una giuria internazionale con un master su arte e scienza al CERN.

La coordinatrice Santopinto ha evidenziato anche la finalità della mostra: ” L’obbiettivo è avvicinare i giovani al mondo della ricerca e mostrare come arte e scienza non sono cose completamente separate, ma c’è arte nella scienza e scienza nell’arte. Sono entrambe due espressioni creative dell’uomo”. Inoltre, continua specificando che l’arte e le immagini hanno la capacità di rendere fruibile in modo semplice ciò che lo scienziato vuole comunicare.