5 Aprile 2022 – Babboleo

5 Aprile 2022

Un pomeriggio di musica dedicato ai ragazzi con disabilità, torna al Casa Mia Club di Genova #nonballodasolo

Un pomeriggio di musica dedicato ai ragazzi con disabilità: torna a Genova l’iniziativa #nonballodasolo al Casa Mia Club di via XII Ottobre. Il locale, da sempre locale sensibile nei confronti di tematiche sociali, dopo lo stop forzato durante il periodo della pandemia riparte e con lui anche il progetto, senza scopo di lucro e a ingresso gratuito, rivolto ai giovani diversamente abili, alle famiglie e alle associazioni che si occupano di disabili, pensato adattando il locale perché possano trascorrere un pomeriggio spensierato in discoteca e divertirsi, mantenendo il rigido concetto “no alcool”.
In questo caso si tratta di ragazzi dai 16 anni in su con disabilità motorie, sindrome di Down, autismo o altre, accompagnati dai parenti o dagli assistenti delle varie associazioni coinvolte.
Fautori del progetto sono: Max Giannini (direttore artistico del Casa Mia Club) e Monica Silletti. In consolle il dj sarà come sempre Fabrizio Valenza di Radio Babboleo.
Molte le associazioni che in passato hanno già partecipato alle varie edizioni e che si avvicendano di volta in volta: Emozioni Giocate Onlus – La Talpa, Associazione Insieme per caso, Insuperabili Academy Genova – Scuola Calcio ragazzi, Associazione Sindrome X-fragile, Divertime Sport Asd, C.a.r.e.s Onlus, la Cooperativa Sociale Onlus Il Sentiero di Arianna, Fondazione Cepim Onlus, Divertime, Omnibus Cooperativa Sociale, Philos e diverse altre.
L’appuntamento con #nonballodasolo è fissato per domenica 10 aprile 2022 con ingresso a partire dalle ore 14:30 e chiusura alle 17:30.

Torna Cargo Market, il bazar genovese a cielo aperto tra botteghe, cibo e musica

Dopo quasi tre anni di attesa a Genova torna Cargo Market, il 9 e 10 aprile, nella nuova location del Parco dell’Acquasola. Una manifestazione itinerante con stand, esposizioni, botteghe artigiane a cielo aperto, cibo e musica internazionali. Una specie di bazar in salsa genovese dove poter scoprire oggetti e incontrare persone, gustare buon cibo e bere bene, partecipare a workshop e ascoltare musica pensata per lo spazio e lo stile del market che cambia a ogni sua edizione.

“Siamo nati nel 2018” racconta su Babboleo News Alberto Ansaldo di We Make Market, la società che organizza l’evento. “La prima edizione era nel chiostro adiacente la chiesa di San Matteo, la seconda nella chiesa sconsacrata di Sant’Agostino e la terza in Darsena, davanti alla Facoltà di economia”.

L’evento ha riscosso, nelle precedenti edizioni, un grande successo, sapendo coinvolgere persone di tutte le età e coinvolgendo artigiani, artisti e designer genovesi e non solo. “Eravamo pronti a marzo 2020, abbiamo dovuto fermare tutto una settimana prima” prosegue Ansaldo. “Siamo felici di poter finalmente ripartire, grazie anche alla collaborazione del Comune di Genova”.

La nuova location, il parco dell’Acquasola, non è stata scelta per caso. “L’Acquasola è un parco sottovalutato, molti genovesi non ci sono nemmeno mai stati” spiega. “Vorremmo portare le persone a conoscere e frequentare in modo diverso luoghi particolarmente suggestivi della città”.

Ospiti speciali della serata di sabato saranno gli Al Raseef, gipsy brass band italo palestinese attiva nella scena musicale europea. Domenica suoneranno gli Addict Ameba, collettivo milanese che sarà a Genova per la prima volta.

L’intervista integrale ad Alberto Ansaldo, di We Make Market:

Gli orari del market:
Sabato 9 aprile h 11.00 ~ 20.00
Domenica 10 aprile h 11.00 ~ 20.00

Gli orari dei concerti e dei live show:
Sabato 9 aprile h 19.00 ~ 23.00
Domenica 10 aprile h 18.00 ~ 22.00

Dall’8 al 10 aprile torna ArteGenova, la mostra mercato d’arte moderna e contemporanea

Dall’8 al 10 aprile sarà possibile visitare la 17esima edizione della mostra ArteGenova, con opere di grandissimo valore. La mostra mercato d’arte moderna e contemporanea ritorna al padiglione Jean Nouvel della Fiera di Genova dopo la pausa Covid del 2021, con capolavori dell’arte che vanno da metà Ottocento agli anni Settanta del Novecento, a cui si uniscono le nuove tendenze del nostro tempo.

In tre giorni di colori, suggestioni e grandi firme internazionali, il pubblico avrà modo di avvicinarsi a migliaia di opere di 503 artisti internazionali portate da un centinaio di galleristi di alto livello che animeranno la manifestazione con una raffinata selezione di assoluto pregio in arrivo da 11 regioni italiane.

ArteGenova sarà anche un’occasione per accogliere provocazioni e curiosità espresse nella vetrina Contemporary Art Talent Show (C.A.T.S.), nato per creare un contatto diretto con nuovi artisti a cui sarà rivolto un premio speciale per la migliore opera. In questa sezione 54 tra giovani gallerie, associazioni, collettivi e singoli artisti presenteranno opere di protagonisti emergenti dal costo inferiore ai 5.000 euro. Inoltre, i visitatori hanno la possibilità di trovare a prezzi abbordabili l’opera più adatta al proprio sentire, senza per questo rinunciare alla qualità e all’unicità del pezzo d’autore.

Ad ArteGenova 2022 ci sarà anche Fountaine, opera iconica di Marcel Duchamp. In quanto primo esempio del Ready Made e del Dadaismo è considerata una delle espressioni più importanti del XX secolo, oltretutto mai prima d’ora esposta in una fiera. 

Come ogni anno, la fiera sarà animata da un calendario di performance, conferenze e incontri per collegare il mondo dell’arte moderna e contemporanea con gli altri linguaggi della cultura. La mostra sarà visitabile dal pubblico venerdì 8, sabato 9, domenica 10 aprile 2022 dalle ore 10 alle 20. Fino al 7 aprile è possibile acquistare il biglietto ridotto al prezzo di 8 euro al link: https://wticket1.wingsoft.it/biglietteria/listaEventiPub.do?codice=NEF-ARGE. Nei giorni di mostra invece saranno attive le biglietterie, dove i biglietti interi saranno acquistabili a 10 euro, mentre i ridotti a 6 euro.

Trent’anni dalla strage di Capaci: il ricordo della Liguria.

Il Movimento delle agende Rosse ligure, gruppo “Falcone Borsellino” con sede a Campomorone a Genova, questa mattina ha incontrato una rappresentanza delle scolaresche della Liguria nella suggestiva cornice del Teatro Carlo Felice di Genova. Un evento che arriva a trent’anni dalle stragi di mafia e propone, attraverso le testimonianze dirette di parenti delle vittime, di rappresentare il problema delle mafie alle giovani generazioni, che più di tutti hanno il diritto di conoscere i momenti più bui della storia contemporanea del nostro paese.

L’evento è partito alle 09:30 circa con i saluti istituzionali di Marco Bucci, sindaco di Genova e città Metropolitana; Gianmarco Medusei, presidente del Consiglio Regionale, Assemblea Legislativa della Regione Liguria; Claudio Orazi, Sovrintendente del Teatro Carlo Felice; Alessandro Clavarino, Dirigente amministrativo USR Liguria; Giovanni Toti, Presidente della Regione Liguria.

Una riflessione che ha aperto al tema delle mafie, slegandolo dalla “questione meridionale”. Non più la mafia con la “coppola”, di reminiscenza contadina, ma la mafia con i suoi gangli nei livelli istituzionali, imprenditoriali e politici del nostro Paese. Un modo per attualizzare il fenomeno e dare ai giovani gli strumenti adeguati per riconoscerlo e denunciarlo, con il coraggio, l’unica arma che il cittadino ha a disposizione per contrapporsi all’illegalità.

A seguito, un ampio dibattito moderato da Giuseppe Carbone Presidente della sezione ligure del movimento Agende Rosse, al quale hanno preso parte Salvatore Borsellino, presidente movimento Agende Rosse Nazionale; lo scrittore Paolo Bellotti, già funzionario del Ministero della Giustizia; Giuseppe Antoci, Presidente onorario della Fondazione Caponnetto ed ex presidente del parco dei Nebrodi; Luciano Traina, ex ispettore di polizia e fratello di Claudio, agente di scorta rimasto ucciso in via D’Amelio; Antonio Vullo, unico sopravvissuto della strage di Via D’Amelio; Angelo Garavaglia Fragetta, co-fondatore del Movimento Agende Rosse e Roberto Centi, Presidente della commissione antimafia della Regione Liguria.

Ai microfoni di Bebboleo News la testimonianza del fratello di Paolo Borsellino, Salvatore Borsellino, che evidenzia l’importanza dell’evento, “soprattutto perché Paolo nel suo ultimo giorno di vita si rivolgeva ai giovani, quindi è importante per me portare ai giovani quello che è quasi un testamento di Paolo”.

Anche Giuseppe Antonaci, presidente onorario della fondazione Caponnetto, ha commentato l’evento, soprattutto in merito alla presenza dei giovani: “La nostra generazione ha la responsabilità di essere credibile nei loro confronti, far capire loro che ce la possiamo fare, che le mafie possono essere battute e che le persone per bene sono tante più di loro”.

Ad intervenire anche Antonio Vullo, sopravvissuto alla strage di Capaci, sottolineando nuovamente l’importanza di portare la testimonianza di ciò che è accaduto ai giovani: “Bisogna parlarne tanto, perché molti giovani non sanno quello che è successo negli anni ’90. Tramite queste iniziative, riescono a percepire e capire qualcosa anche per loro stessi, perché in futuro potranno scegliere da che parte stare”.

Il weekend dell’associazione Anfossi tra danza e musica.

Venerdì 8 aprile 2022 alle 20.30, al Teatro Carlo Felice andrà in scena il Gala Pas de Deux, una serata di danza e bellezza che è stata patrocinata dal Comune di Genova, sponsorizzata da AON e molto sostenuta dall’associazione culturale Pasquale Anfossi. L’intero evento della serata verrà donato all’associazione Piccoli Cuori ODV allo scopo di acquistare nuovi dispositivi medici, destinati al reparto di cardiologia dell’ospedale Gaslini di Genova.

Ai microfoni di Babboleo News ha dato la sua testimonianza Carla Magnan, vicepresidente e direttrice artistica dell’associazione culturale Anfossi: “Sarà un evento molto importante per Genova, in quanto verranno grandi solisti delle più importanti compagnie di ballo europee”. Magnan continua evidenziando l’importanza dell’evento soprattutto perché organizzato a scopo benefico. “E’ magico anche perché tutti i solisti vengono a titolo gratuito, è un dono nella sua totalità”. Sul palco saranno presenti anche grandi musicisti, tra cui Giovanni Ricciardi, Andrea Cardinale e Simone Morgillo.

L’associazione Anfossi è da sempre impegnata in progetti di questa portata, creando “eventi per donare ad associazioni selezionate ogni anno”. “Ogni anno cerchiamo di dare, attraverso la cultura e l’arte, un sostegno a queste realtà” conclude Carla Magnan.

Due giorni dopo il primo evento, l’associazione Anfossi sostiene anche un secondo evento che si terrà domenica 10 aprile 2022 alle 16.30 presso la chiesa Santa Maria di Castello, nel centro storico di Genova. Il progetto riguarda il concerto inaugurale per il restauro dell’organo Vincenzo Mascioni. L’associazione si dice intenzionata a dedicare due concerti all’anno alla musica per organo, come strumento solista o in ensemble.

Genova e la Liguria rappresentano per la storia dell’organo un fondamentale punto di riferimento a livello nazionale ed internazionale fin dall’epoca rinascimentale, con importanti strumenti storici restaurati secondo i più alti standard europei. Con la chiusura delle associazioni che ne curavano la programmazione in stagioni dedicate, questi strumenti sono diventati un patrimonio da salvaguardare e valorizzare. I programmi dei concerti proposti sono strettamente legati alle caratteristiche foniche e costruttive degli organi su cui verranno eseguiti, e mirati alla divulgazione del vasto repertorio organistico che spazia dal 1600 ai giorni nostri.

Da Genova al Pojanistan andata e ritorno. L’invito a teatro di Andrea Pennacchi

Pillole di divertente ed amara ironia in salsa veneta. Sono i monologhi del Pojana, la straordinaria maschera portata al successo dall’attore Andrea Pennacchi nella trasmissione televisiva Propaganda Live. Monologhi nati per raccontare alla nazione le storie del nordest e dei suoi inesorabili clichè, con i Veneti che sono passati dall’essere gran lavoratori che emigravano per sfuggire alla miseria a diventare razzisti, evasori ed ottusi.

Pensieri, emozioni, riflessioni racchiusi in Pojana e i suoi fratelli in scena martedì 5 aprile (h. 21.00) al Politeama Genovese Ad impreziosire lo spettacolo, le musiche dal vivo di Giorgio Gobbo e Gianluca Segato.

Linvito di Andrea Pennacchi, e del Pojana, al pubblico di Radio Babboleo

Personaggi che partono dal Nordest italiano; maschere goldoniane, con le loro ossessioni, la rabbia, i pregiudizi, che diventano specchio di una società intera. Quando mi propose di collaborare al progetto “This is Racism”, recitando il testo di Marco Giacosa per il video di “Ciao Teroni” (c’era un titolo più lungo e articolato, ma la viralità lo ha ridotto a questo), Franco Ford detto “Pojana” era già nato. Era il ricco padroncino di un mio adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutti le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero. In seguito, la banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco, e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi. Ed eccolo qui, con tutti i suoi fratelli (Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri) a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.
Andrea Pennacchi