Nuova denuncia dei portuali del Calp, il Collettivo autonomo dei lavori portuali di Genova, che hanno documentato la presenza di armi a bordo delle navi della flotta saudita Bahri che fanno scalo nel porto del capoluogo ligure. “Carri M1 Abrams, munizioni e esplosivi”, spiega dal Calp José Nivoi a Babboleo News. “Pretendiamo di lavorare per commerci di pace e non di guerra. Basta armi in tutti i porti”, continuano a chiedere dal Collettivo, ribadendo la necessità di più controlli da parte delle autorità. Ascolta l’intervista.
Samuele Bersani torna a Genova. Domenica 24 aprile il suo tour nei teatri, ‘Cinema Samuele Tour’, farà tappa al Politeama Genovese, riportando in Liguria l’artista bolognese a distanza di cinque anni. “Sicuramente non ho mai atteso così tanto per partire con un lavoro” racconta a Radio Babboleo. “Questo album per me è in assoluto il migliore che abbia mai fatto. Volevo fare un disco diverso e credo di esserci riuscito.”
‘Cinema Samuele’, uscito durante il secondo lockdown, ha ricevuto la Targa Tenco, la quinta in carriera per il cantautore. Un disco uscito a distanza di sette anni dal suo ultimo album in studio. “I miei dischi non sono mai usciti una volta ogni due anni, prima ho sempre cercato di vivere per poter raccontare delle storie nuove e anche per trovare delle atmosfere e dei suoni che facessero sì che io non mi annoiassi mai e che fosse anche per me una cosa nuova e diversa”.
Bersani, negli anni, ha sempre riscosso un grande successo in occasione dei suoi live in Liguria. “Con Genova ci vogliamo bene, chissà dove abbiamo piantato i semi e quando è successo. Ho suonato diverse volte in questa città, l’ultima volta in teatro la ricordo come una delle serate più felici di quel tour”.
Su un futuro ritorno al Festival di Sanremo, che in carriera gli ha regalato due premi della critica ‘Mia Martini’, Bersani si dice possibilista. “Attualmente non è in programma un ritorno al Festival di Sanremo, però se dovessi sentire di avere la canzone giusta ci tornerò con piacere”.
Di seguito l’intervista integrale di Samuele Bersani a Radio Babboleo.
“Cinema Samuele Tour” è stato atteso a lungo dai tuoi fan. Forse, tra la pandemia da Covid-19 e il fatto che Cinema Samuele sia uscito a distanza di 7 anni dall’ultimo album in studio, è il tuo tour più atteso in assoluto?
“Sicuramente non ho mai atteso così tanto per partire con un lavoro, che è uscito nel secondo lockdown, che per me è in assoluto il miglior lavoro che abbia mai fatto. Quando uno fa il primo disco pensa sempre che sia quello il disco della vita, ma in realtà sono belli anche quelli fatti dopo, l’importante è cercare una nuova traiettoria di racconto e io ci ho messo di tutto per fare un disco diverso e credo di esserci riuscito.”
Una volta, facendo i complimenti a Daniele Silvestri per il suo ultimo album, scrivesti che era rimasto uno dei pochi a fare musica solo quando ha qualcosa da dire. E’ anche la filosofia di Samuele Bersani, questa?
“I miei dischi non sono mai usciti una volta ogni due anni, prima ho sempre cercato di vivere per poter raccontare delle storie nuove e anche per trovare delle atmosfere e dei suoni che facessero sì che io non mi annoiassi mai e che fosse anche per me una cosa nuova e diversa. Io ho scritto, anche più volte, delle canzoni in cui c’è una crisi, ma cercando di raccontare sempre una fetta diversa della crisi. Stesso discorso per quanto riguarda il tema amore, ho provato a raccontarlo sempre guardandolo da angoli diversi. In questo caso mi sono accorto che c’erano molte immagini e fotografie in movimento che sembravano dei piccoli cortometraggi, da lì l’idea di chiamare questo disco così.”
Spesso si abusa del termine ‘album della maturità’, però…
“Nella vita me l’hanno detto sette volte, mi sono venuti i capelli bianchi e alcuni li ho anche persi (ride, ndr). Sarà il pubblico a dire se si percepirà sincerità o meno in quello che ti sto dicendo, però… per me è davvero il più bel disco che ho fatto. Ne ho fatti anche tanti altri, ovviamente, e quando li canto provo felicità e stupore pensando che dai primi pezzi sono passati ormai trent’anni.”
Il tuo rapporto con Genova. E’ una tua roccaforte: qui hai sempre un ottimo riscontro in termini di pubblico.
“Con Genova ci vogliamo bene, chissà dove abbiamo piantato i semi e quando è successo. Ho suonato diverse volte in questa città, l’ultima volta in teatro ormai cinque anni fa e la ricordo come una delle serate più felici di quel tour. C’è una gran molla nel tornare a Genova e spero anche di rivedere e riconoscere persone che insieme a me sono cresciute e invecchiate che da anni mi seguono. La fedeltà che si instaura, magari qualcuno non lo sa, ma è assolutamente reciproca.”
Fabrizio De André e Luigi Tenco. Due artisti genovesi, uno di nascita, l’altro di adozione. Quanto hanno influenzato il tuo modo di fare musica e di scrivere canzoni?
“La figura di Luigi Tenco è legata a mia madre e a tutti i ricordi della mia infanzia. Quando avevo 14 anni, d’estate, facevo piano bar e nel mio repertorio c’erano alcune canzoni di Tenco, tra cui ‘Angela’, una delle più belle e tristi, ed era strano che un ragazzino di quell’età fosse così malinconico, a quei tempi per me era quasi un’estetica, la malinconia mi affascinava ma non l’avevo effettivamente vissuta. Poi crescendo lo vivi nella tua pelle quello che racconta Tenco. Fra l’altro ho un suo 45 giri autografato che mi è stato regalato che custodisco gelosamente. De André, invece, ho avuto l’opportunità e l’onore di conoscerlo perché venne a vedere un concerto di Lucio Dalla quando io entrai nel cast del suo tour nel 1992, fu gentilissimo. Mi lega a lui anche il fatto che è stato il primo concerto che vidi coi miei occhi quando ero bambino, sul palco aveva solo la chitarra e un leggio, questa immagine mi è rimasta impressa. Da quel momento in poi ho sempre pensato che un cantautore non potesse prescindere dal leggio, anche se oggi sono diventati dei gobbi elettronici.”
Questo Tour si svolge nel decimo anniversario della scomparsa di Lucio Dalla.
“A Lucio non piacevano i festeggiamenti. Si sarebbe rotto le palle: diceva sempre che sui monumenti facevano i loro bisogni i piccioni. Dissacrante come i più umili, un gigante vero. Per me è stato l’incontro più prezioso, sia nel lavoro che nella vita, è stato un maestro e ho avuto l’opportunità di vederlo nel quotidiano. Una volta mi è capitato di piangerci insieme e questa esperienza fa parte di una delle emozioni più grandi che porto dentro di me. Parliamo di artisti che si sono trovati ad esprimersi in un contesto in cui la gente ancora, quando ascoltava una cosa, la riascoltava, perché c’era la pazienza e il rispetto per il lavoro che si celava dietro le canzoni.”
La Liguria, per tutti gli artisti, significa anche Festival di Sanremo. Tu hai ricordi decisamente piacevoli legati al Festival, con due premi della critica. Ci tornerai?
“Attualmente non è in programma un ritorno al Festival di Sanremo, in questi anni mi era capitata l’opportunità, ma non ho avuto il coraggio per coglierla, però se dovessi sentire di avere la canzone giusta ci tornerò con piacere. Tanto più perché c’è Amadues che mi piace molto.”
Chiudiamo con un augurio per la tappa genovese del tuo ‘Cinema Samuele Tour’ e un saluto ai nostri ascoltatori.
“Sono felicissimo, come detto prima, di poter tornare a Genova. Spero di vedere le persone che già ho conosciuto e anche tutte quelle che non ho mai incontrato, se volete venire a vedere il mio spettacolo vi garantisco che sarà un’esperienza diversa e spero irripetibile. Vi aspetto al Politeama Genovese il 24 aprile.”
Nella giornata di San Giorgio, il 23 aprile, la città di Genova si prepara a celebrare per il quarto anno la Festa della Bandiera, che torna in presenza dopo due anni di limitazioni causate dalla pandemia. Genova si colorerà di bianco e rosso grazie ai vessilli che sventoleranno in ogni quartiere. “Un modo per celebrare il nostro essere genovesi” – racconta il Sindaco Marco Bucci – “La croce di San Giorgio è simbolo di unità, identità e qualsiasi sfida. “Una grande festa in piazza per celebrare la primavera e la ripartenza di Genova e della Liguria” – commenta il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti – una festa che coincide con l’avvio della grande manifestazione di Euroflora”.
A partire dal 20 aprile partirà in occasione un concorso fotografico che premierà il migliore scatto del proprio balcone genovese con esposto il vessillo rossocrociato. Una call dedicata anche ai commercianti che potranno inviare al Comune di Genova le foto della propria vetrina allestita a festa. Alle foto vincitrici saranno regalati due biglietti per Euroflora e mostre in corso a Genova. “Invito tutti i genovesi a esporre con orgoglio le proprie bandiere e pensare al vero significato della bandiera di San Giorgio: segno di unione e appartenenza alla nostra comunità”
La Festa coinvolgerà tutto il centro cittadino: cinque bande genovesi, provenienti da altrettanti quartieri, percorreranno ognuna un itinerario diverso tra centro storico, via Venti Settembre, zona Brignole per radunarsi alle 17.30 in piazza De Ferrari dove, al termine della cerimonia ufficiale di Palazzo Ducale, si esibiranno i migliori pattinatori e pattinatrici genovesi, che gareggiano a livello nazionale, in uno spettacolo di pattinaggio creativo e gruppi storici di sbandieratori e musici.
Al termine della cerimonia a palazzo Ducale, a partire dalle 18 animazione musicale in piazza De Ferrari e a seguire lo spettacolo multimediale di immagini, musica e fuochi d’artificio, organizzato da Regione Liguria in collaborazione con Comune e il Teatro Carlo Felice: un evento in onore di Euroflora 2022 ai Parchi di Nervi che apriranno al pubblico proprio il giorno della Festa della Bandiera, il 23 aprile. A partire dalle 20.30 al via lo spettacolo piromusicale tematico multimediale, una novità assoluta per la Regione Liguria. Si tratta di un programma di pirotecnica armonizzata con musiche e immagini ad alta qualità: si partirà con alcuni musicisti del Carlo Felice che, affacciati dalle finestre del palazzo di Regione Liguria, eseguiranno La Toccata dall’Orfeo di Claudio Monteverdi. In contemporanea partirà lo spettacolo di giochi di luce a tema floreale e della primavera a ritmo di musica. Infine, in un crescendo, sempre assieme al videomapping, via ai fuochi d’artificio dal tetto del palazzo, ancora una volta a tempo di musica.
In occasione della Festa della Bandiera di San Giorgio, è intervenuto anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti: “E’ una bella festa, che quest’anno segna il ritorno alla primavera di libertà dopo la pandemia e coincide con un grande manifestazione a livello internazionale come l’Euroflora. Ci sarà una splendida serata – ha commentato Toti – con fuochi d’artificio dal palazzo della Regione, che saranno un qualcosa di inedito, con musica in collaborazione con il Carlo Felice”.
“La Festa della Bandiera sta diventando una caratteristica di Genova e siamo molto contenti; il fatto che la città si riunisca attorno alla bandiera è molto positivo” conclude il sindaco della città di Genova. “Una cosa è certa che noi i soldi li spendiamo e in questi 5 anni ne abbiamo spesi il doppio rispetto alla gestione precedente – risponde così il sindaco alle polemiche – quindi vuol dire capacità di trovare i soldi e capacità di spenderli, due aspetti per niente banali”.
Da un lato la prosecuzione di un progetto inaugurato a novembre 2021 e frutto della collaborazione tra le Anpi del territorio (“Martiri del Turchino” del Campasso, “Cioncolini-Musso” Sampierdarena e “Assone E. e i ragazzi della Lattanzi”di San Teodoro) e il Municipio Centro Ovest, dall’altro una mostra significativa allestita negli spazi dei voltini del Centro Civico Buranello. Nella marcia d’avvicinamento al 25 aprile, i quartieri di Sampierdarena e San Teodoro si preparano a vivere un vero e proprio viaggio attraverso la memoria della Resistenza con due appuntamenti itineranti, caratterizzati dalle “Passeggiate Resistenti”, e un’esposizione gratuita di dieci giorni dedicata al partigiano Bisagno.
Si parte martedì 19 aprile con l’inaugurazione, presso i voltini del Centro Civico Buranello di Sampierdarena, della mostra “La scelta di Bisagno” a cura della sezione Anpi “Cioncolini-Musso”. L’esposizione, gratuita e aperta al pubblico fino a venerdì 29 aprile, intende celebrare Aldo Gastaldi, nome di battaglia Bisagno, il maggior esponente del movimento della Resistenza italiana operante a Genova e una delle figure più fulgide della lotta di liberazione, primo partigiano d’Italia.
A completamento della mostra, giovedì 28 aprile alle 19 sarà proiettato il film di Diego Venezia “Marzo: Cronache di una vita” al Club Amici del Cinema, in via Carlo Rolando 15.
Il 21 e 22 aprile la riscoperta della memoria partigiana si sposterà invece sulle strade dei quartieri con il doppio appuntamento delle “Passeggiate Resistenti”. Un’iniziativa molto particolare che rientra nell’ampio progetto dei “Luoghi della Resistenza”: un percorso articolato, partito da oltre un anno, in cui le Anpi del territorio hanno prima mappato più di 60 luoghi nei quartieri legati alla Resistenza e successivamente, anche attraverso il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole, ne stanno sintetizzato la storia creando una documentazione fruibile in digitale attraverso la scannerizzazione di appositi QR codes. I codici, leggibili attraverso lo smartphone, sono stati stampati sia su delle mappe cartacee sia su delle targhe installate nei percorsi individuati.
“La Passeggiata Resistente è così di fatto l’ultimo atto di un grande lavoro sinergico portato avanti da tempo – sottolinea Anna Prini, presidente Anpi sezione Cioncolini-Musso – Il progetto negli ultimi mesi ha riscosso un grande successo e una costante partecipazione da parte di giovani, famiglie e cittadini. L’auspicio e l’obiettivo legati al futuro sono sempre gli stessi: allargare la mappatura a più quartieri possibili e, perché no, a tutta la città”.
“Socialità, riscoperta di luoghi simbolo dei nostri quartieri, cittadinanza attiva e custodia della memoria storica: c’è tantissimo contenuto all’interno del progetto e delle Passeggiate e come Municipio siamo felici di aver creduto sin da subito in questo percorso ideato dall’Anpi che stimola la cittadinanza attiva – commenta Monica Russo, assessore alla Cultura del Municipio Centro Ovest – La sinergia tra associazioni, volontari, cittadini e giovani è stato il mix vincente di un progetto che continueremo a supportare”.
Date e orari da segnare sul calendario (partecipazione gratuita): giovedì 21 aprile spazio alla “Passeggiata nella Resistenza a San Teodoro”, con partenza alle 9.30 da Piazza Pestarino a Piazza Dinegro; venerdì 22 aprile è invece in programma, con partenza alle 16dalla Chiesa di San Giovanni Bosco e San Gaetano, in via Carlo Rolando 15 a Sampierdarena, la “Passeggiata partigiana” in compagnia dell’associazione “Cercamemoria”.
Genova è una delle città con la media anagrafica più alta d’Europa, e – non a caso – è stata la prima città d’Italia ad approvare la figura del Garante per i diritti degli anziani. L’idea è venuta a Paolo Tanganelli, professore di Neurologia all’Università di Genova ed ex primario del reparto di Neurologia dell’ospedale di Villa Scassi. In una delle sue consuete passeggiate in corso Italia, Tanganelli ha riflettuto sul perché non ci fosse una figura adibita a garante per questa fascia di popolazione, che nel capoluogo ligure rappresenta oltre il 30% dei residenti e che sarà destinata ad aumentare negli anni. Qualche mese dopo, lo stesso Tanganelli è stato nominato dal sindaco di Genova Marco Bucci primo Garante a tutela della popolazione silver.
La proposta era stata firmata dal capogruppo di Forza Italia Mario Mascia insieme alla capogruppo di Vince Genova Marta Brusoni, consigliere comunale e candidata alle prossime amministrative a sostegno dell’attuale sindaco Marco Bucci. “L’iter procedurale è stato difficile, all’inizio abbiamo dovuto studiare la fattibilità del caso seguendo un percorso legislativo – spiega a Babboleo News Marta Brusoni – facendo due diverse commissioni in aula consiliare in cui abbiamo ospitato varie categorie tra cui i sindacati che si occupano degli anziani e professionisti del settore, ascoltando le loro esigenze, in seguito abbiamo portato la proposta in consiglio comunale con una delibera di consiglio che, con grande soddisfazione, è stata votata all’unanimità.”
A Babboleo News è intervenuto anche il professor Tanganelli, che fa il punto della situazione sui servizi dedicati alla popolazione silver e su alcuni dati rilevanti: “A Genova non mancano i servizi per gli anziani, ma l’implementazione di essi. Ci sono RSA, assistenze domiciliari e altri servizi, ma non ci sono risorse economiche, e non è un problema che riguarda solo Genova: in Italia sul sociale non si investe ancora in maniera sufficiente. Sopra i 75 anni, nel capoluogo ligure, sono 35 mila le persone che sono da sole e che hanno bisogno di vicinanza. Le persone di una certa età lasciate sole e non stimolate – continua il professore – corrono maggiormente il rischio di cadere in depressione, soffrire di demenza e alimentarsi in maniera non corretta. Mancano dei percorsi di cura ben precisi e un’integrazione socio-sanitaria. In quanto Garante posso evidenziare, stimolare e sollecitare le istituzioni pere ottenere un miglioramento di queste situazioni.”
“Il professor Tanganelli ha appena avuto il luogo fisico dove poter ricevere tutte le persone che hanno bisogno – afferma il consigliere Brusoni – in via Garibaldi a Palazzo Tursi. Noi abbiamo comunicato e studiato quelli che sono i ruoli del garante per i diritti degli anziani, ma c’era ovviamente anche bisogno di una sede operativa. Il Garante, di fatto, colma un vuoto legislativo, raccoglie tutti i casi di disservizi, promuove iniziative socio-assistenziale incentivando gli stili di vita sani ed attivi e vigila anche sull’assistenza dell’anziano in ogni momento della vita privata. I nostri futuri obiettivi, insieme al professore, saranno portare avanti progetti per stare vicino sia a coloro che soffrono di depressione, solitudine ed Alzheimer, ma anche agli anziani che, fortunatamente, godono di buona salute. Cercheremo, ad esempio, di creare un percorso adatto dove tutti gli anziani possano camminare in sicurezza senza cadere.”
“Nella visione mia e di Marta – continua Tanganelli – Genova deve diventare una città amica degli anziani, una città di cultura, con bellezze naturali e che sta attenta agli anziani. Io mi rendo disponibile per qualsiasi persona che voglia darmi qualche suggerimento o per segnalare problemi. Penso che un Garante degli anziani debba essere aperto verso tutto e verso tutti i problemi che possono presentarsi. Deve aiutare sia le persone che fanno parte della silver economy e, soprattutto, gli anziani fragili che, ahimè, non hanno sempre voce per farsi ascoltare.”
La mail per contattare il professor Tanganelli è garante.anziani@comune.genova.it
“In una città come Genova – conclude il consigliere Brusoni – è importante che all’interno dei programmi dei candidati ci sia la tutela degli anziani. Io mi sono dedicata tanto a questo argomento. Il fatto di rivolgersi agli anziani è poi una tutela nei confronti di tutto il nucleo familiare. Se l’anziano riesce ad essere seguito correttamente, tutto il nucleo familiare viene manlevato da tante altre responsabilità in modo tale da poter lavorare con una maggiore sicurezza e tranquillità emotiva trovando giovamento.”
Ascolta l’intervista al professor Paolo Tanganelli e al consigliere Marta Brusoni.
L’area di Villa Fiammetta, polmone verde di Genova Prà, è stata finalmente riaperta al pubblico. Il parco urbano in questione è da sempre punto di riferimento per le attività di svago dei cittadini della zona di tutte le età. Chiuso al pubblico in seguito ad atti di vandalismo dai primi mesi del 2021, Villa Fiammetta versava in una condizione di degrado dal 2019, per poi sfiorare la situazione di semi abbandono e la successiva chiusura.
“Tutti coloro che vivono nelle vicinanze di Villa Fiammetta potranno tornare a vivere questo spazio verde” – ha commentato il consigliere comunale Marta Brusoni a Babboleo News – “Sono particolarmente lieta perché avevo ricevuto varie segnalazioni su questa disfunzione e compreso quanto questa area fosse fondamentale per bambini, anziani, mamme e persone che volevano camminare nel verde. Insistendo a lungo siamo riusciti a restituire questa area fondamentale per chi vive a Prà.”
I giardini saranno aperti dal lunedì al venerdì con orari di apertura e chiusura gestiti da volontari e da persone del Collettivo Burrasca, un’associazione impegnata da anni contro degrado e vandalismo.
Una Pasqua alternativa alla scoperta di alcuni luoghi tra i più affascinanti della Liguria. E’ quanto propone il FAI, il Fondo Ambiente Italiano, in occasione delle imminenti festività. Nella nostra regione il FAI organizza e support picnic, visite, passeggiate ed escursioni guidate in due luoghi iconici come Casa Carbone, a Lavagna, e l’Abbazia di San Fruttuoso, a Camogli.
In particolare, a Casa Carbone, in concomitanza con la Pasqua, si festeggerà il 35° anniversario della donazione del Bene al FAI da parte di Emanuele e Siria Carbone. Sabato 16 e domenica 17 aprile saranno in programma visite speciali per conoscere la storia della famiglia, mentre a Pasquetta è prevista l’apertura eccezionale dalle ore 10 alle 18 con possibilità di visite libere o guidate. Per chi desiderasse unire alla conoscenza del Bene un itinerario nel circondario, l’associazione Le Pietre Parlanti di Lavagna accompagnerà il pubblico Alla scoperta dell’oro blu nella Valle dei Berissi: camminando tra paesaggi terrazzati tipicamente liguri, si scopriranno luoghi ricchi di storia legati all’ingegnoso sfruttamento dell’acqua da parte dell’uomo nei secoli (partenza alle ore 10 da Casa Carbone; pranzo al sacco sulla via Basso Marina alle 12.30; rientro a Casa Carbone alle 14.30 e visita guidata alle 14.45. Per i più piccoli: laboratorio Colora i sassi a cura dell’associazione Le Pietre Parlanti.
Proposte interessanti anche quelle all’Abbazia di San Fruttuoso a Camogli (GE). Sabato 16 aprile l’appuntamento è con due visite speciali. Alle ore 13 Ti racconto l’abbazia, visita guidata dedicata alla conoscenza dell’insediamento di San Fruttuoso attraverso diversi punti di vista: la storia, l’ambiente, la cultura materiale e i restauri. Nel corso della visita saranno affrontati temi interessanti, dall’evoluzione storica e architettonica dell’Abbazia fino alla vita e alle attività tradizionali della comunità di pescatori che abitarono il borgo. Alle ore 14.30 Ti racconto il borgo, una passeggiata – della durata di un’ora – in compagnia dell’architetto Alessandro Capretti, Guida Ambientale Escursionistica oltre che Property Manager del Bene del FAI, alla scoperta delle tracce della cultura materiale legate alle attività della piccola ed “eroica” comunità di pescatori di San Fruttuoso. Un approfondimento per individuarle e conoscerne storia e funzionamento e per scoprire i restauri promossi per salvaguardare queste preziose testimonianze del passato e l’impegno quotidiano del FAI per la mitigazione del dissesto idrogeologico del borgo, in sinergia con gli Enti Pubblici di tutela del territorio.
Domenica 17 e lunedì 18 aprile alle ore 13 e 14.30 si potrà invece partecipare a interessanti Visite guidate con il Direttore, accompagnati da Alessandro Capretti che condurrà il pubblico in un tour di un’ora alla scoperta della storia e dell’architettura dell’Abbazia e approfondirà tematiche legate al degrado naturale del monumento, agli strumenti per prevenirlo e alle risorse da mettere in campo per combatterlo, in un’ottica di conservazione programmata e preventiva.
Per i costi delle attività visitare il sito www.fondoambiente.it
Sono state 25.203 le persone prese in carico dal sistema dei servizi sociali del Comune di Genova nel 2021, per bilancio complessivo di 61.172.703,59 euro, un investimento di circa 10milioni superiore rispetto al 2016.
Il consigliere delegato alle Politiche sociali, Mario Baroni, ha definito titanico il lavoro svolto dai servizi sociali nel corso degli ultimi due anni.
“Come si può notare questa amministrazione ha progressivamente aumentato le risorse destinate al sociale, volendo rispondere prontamente anche ai nuovi disagi e alle nuove sacche di povertà che la pandemia da Covid-19 ha portato con sé – afferma Mario Baroni – i numeri degli interventi ci restituiscono una situazione grave, ma alla quale i nostri uffici hanno saputo far fronte con un lavoro costante e attento, con professionalità ed empatia e per questo a nome mio e di tutta l’amministrazione voglio ringraziarli di cuore».
Uno degli interventi principali avvenuti riguarda sicuramente l’organizzazione dei servizi stessi che si sono mossi verso una semplificazione dell’accesso e all’unitarietà degli interventi sociali, passando per la ridefinizione dell’organizzazione delle politiche sociali a garanzia di equità di accesso e trattamento del cittadino. Per quanto riguarda l’integrazione socio-sanitaria, invece è stato ridefinito il ruolo del Comune di Genova, con la costituzione del Distretto Sociale unico, a garanzia di unitarietà ed equità nell’accesso agli interventi e alle prestazioni e di omogeneità su tutto il territorio cittadino.
Un’altro angolo di Genova riportato al suo antico splendore: la Fontana del Nettuno di Villa Scassi a Sampierdarena è stata restituita alla collettività dopo un’importante opera di restauro effettuata dai settori Impianti e Verde di A.S.Ter in collaborazione con la Sovrintendenza alle Belle Arti. Intervento fortemente sostenuto dall’assessore al bilancio e manutenzioni Pietro Piciocchi e dal Presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi.
“Questa villa di Sampierdarena, di grande valore affettivo per il quartiere sarà oggetto di un ampio progetto di riqualificazione, del valore di 1 milione e 600 mila euro, nell’ambito degli interventi finanziati attraverso le risorse del PNRR” – dichiara l’assessore Pietro Piciocchi.
“Chi come me è cresciuto in questo quartiere è profondamente legato a questa villa, isola verde di Sampierdarena” – commenta il presidente del Municipio II Centro Ovest Michele Colnaghi – “Per questo un anno e mezzo fa, quando mi sono insediato, ho subito chiesto di programmarne il recupero. Finalmente oggi la restituiamo ai bambini e a tutto il quartiere. Ora sta a loro prendersene cura”.
Un restauro particolarmente complesso date le condizioni della statua, addirittura cosparsa di scritte. “Un sapiente gioco di squadra” – spiega Antonello Guiducci, chief executive officer di A.S.Ter – “la sinergia tra settori e l’expertise di ciascuna professionalità coinvolta si confermano la combinazione vincente per ottimizzare i risultati di un intervento delicato e complesso come questo, in grado di restituire all’originale fasto di Villa Scassi un simbolo d’alto valore scenografico”.