29 Aprile 2022 – Babboleo

29 Aprile 2022

Ex Ilva, lunedì nuovo sciopero. Appice (Fim Cisl): “Sulla sicurezza è inaccettabile dare la colpa ai lavoratori”

Ex Ilva di Genova, tensione tra i lavoratori e l’azienda. In queste ore Acciaierie d’Italia ha sospeso un dipendente, individuandolo come responsabile dell’incidente del 12 ottobre scorso, quando era crollata una bobina da 250 chili all’interno dello stabilimento. I sindacati, che da mesi chiedono di aumentare le misure di sicurezza e di implementare le opere di manutenzione, hanno visto il provvedimento come una provocazione e hanno indetto per lunedì prossimo lo sciopero di otto ore e un corteo in Prefettura.

“Lunedì vogliamo dare un segnale forte e chiaro ad Acciaierie d’Italia con lo sciopero e il corteo perché non è accettabile che l’azienda dia la colpa ai lavoratori di tutti problemi legati alla sicurezza” spiega Nicola Appice, coordinatore RSU FIM Cisl Liguria. “Non sono stati fatti investimenti, gli episodi continuano e c’è solo il silenzio da parte di chi dovrebbe invece fare qualcosa di concreto a tutela della sicurezza dei lavoratori”.

Le sue dichiarazioni a Babboleo News:

Fabrizio Valenza e Paola Servente raddoppiano: su Radio Babboleo ogni giorno due ore con la loro allegria

Recentemente sono stati definiti da un grande esperto di radio come Claudio Astorri «una tra le più belle coppie radio della Fm in Italia» in un articolo dove Fabrizio Valenza era segnalato tra i 30 conduttori da cui imparare a fare radio (leggi l’articolo qui https://www.astorri.it/30-conduttori-da-studiare-per-imparare-a-fare-radio-parte-3/ )

E da lunedì su Radio Babboleo la coppia radiofonica Fabrizio Valenza-Paola Servente raddoppia: non più solo dalle 9 alle 10, ma tutti i giorni da lunedì al venerdì dalle 8 alle 10.

Radio Babboleo, dunque, punta sempre più su queste due voci per accompagnare i liguri nella prima parte di mattinata quando si è già a lavoro o ci si sta spostando per andarci.

L’umorismo molto genovese di Fabrizio Valenza (con i suoi mugugni per la sveglia che «suona sempre troppo presto» e la sua versione dispregiativa della vita, ma con il sorriso) continuerà a correre assieme alla più ottimista Paola Servente in uno scambio di battute e punti di vista che spesso conducono a riflettere su quello che accade in Liguria con il coinvolgimento degli ascoltatori.

Il tutto per accompagnare con simpatia e leggerezza l’inizio della giornata (per molti lavorativa) in Liguria.

Insomma, caffè con focaccia al gusto Valenza-Servente.

Buon ascolto da Radio Babboleo!

All’interno di Euroflora per parlare di allergie e cambiamenti climatici

Sabato 30 aprile 2022 alle ore 14.30, all’interno di Euroflora, presso la palestrina dei Parchi di Nervi, ci sarà un convegno in cui si parlerà di due temi che, col passare del tempo, stanno diventando sempre più connessi. Il titolo del convengo, infatti, è Allergie e cambiamenti climatici.

A presentare e moderare la conferenza sarà Paola Minale, specialista in allergologia, responsabile del Comitato Scientifico di ALA, Presidente della Fondazione Amici del Festival della Scienza e Ambasciatrice della Città di Genova. Saranno presenti: Massimo Nicolò vice Sindaco del comune di Genova, medico e assessore alla Salute dei cittadini; Francescantonio Carleo Presidente Municipio IX Levante; Massimo Alfieri Presidente Associazione Ligure Allergici; Prof. Gennaro D’Amato chairman commissione Environment and Respiratory Health della World Allergy Organization, già primario della divisione di malattie respiratorie e allergiche all’ospedale ad alta specializzazione Cardarelli di Napoli.

“Intanto bisogna dire che sono aumentati gli allergici – spiega a Babboleo News Massimo Alfieri, Presidente Associazione Ligure Allergici – oggi circa il 30% della popolazione mondiale, quindi più di una persona su quattro è allergica o asmatica, non dobbiamo infatti dimenticare che l’allergia respiratoria a volte sfocia in asma ed esistono forme più o meno gravi che, in ogni caso, vanno sempre tenute sotto controllo. Per quanto concerne le allergie, ne esistono di vari tipi. In questo periodo, la più comune è quella respiratoria perché, come sappiamo, aumenta la produzione pollinica; ciò può comportare diverse reazioni: dalla banale rinite fino ad arrivare alle varie forme di asma. Dopodiché ci sono le allergie di tipo alimentare, che tutti conosciamo, anch’esse sulla base della loro gravità possono portare anche allo shock anafilattico e, in alcuni casi, alla morte; motivo per cui è necessario prestare la massima attenzione alla manipolazione degli alimenti e agli ingredienti che vengono utilizzati.”

“Il Covid ha comportato – continua Massimo Alfieri – sicuramente tantissimi timori nei pazienti, soprattutto per quanto riguarda le reazioni al vaccino, nonostante i medici abbiano sempre consigliato, ovviamente, la vaccinazione. E’ logico che, per chi ha avuto reazioni gravi a farmaci nel passato, si possa presentare un po’ di titubanza. Dal punto di vista di coloro che soffrono di allergie respiratorie, l’introduzione dell’obbligo di utilizzo delle mascherine, la loro situazione è “migliorata”, soprattutto in un periodo come questo di impollinazione delle piante. Oggi che vengono utilizzate molto meno, nonostante ovviamente non sia l’unica causa, i pollini che volano causano maggiori problemi agli allergici.”

“Il mio consiglio è quello di non sottovalutare mai nulla – sostiene Alfieri – anche le banali riniti allergiche. E’ stato dimostrato tramite studi, che anche le riniti, nella cronicità possono arrivare a sfociare nell’asma. Convivere con questo tipo di patologie non è mai banale. Devono esistere quindi delle modalità di comportamento, ovviamente sulla base del tipo di allergia che uno ha, che però possono cambiare la vita della persona allergica e di quelle che la circondano. Io ho una figlia asmatica e mi è successo varie volte di doverla portare, anche la notte, al pronto soccorso per attacchi di asma. L’associazione di cui sono presidente, in cui siamo tutti volontari, mi è sempre stata accanto e mi ha aiutato da questo punto di vista. Fa parte dell’associazione un Comitato scientifico a cui asseriscono tutti gli allergologi della Liguria, che ahimè sono molto pochi. Le allergologie purtroppo, nonostante questa sia una patologia sempre in crescita, sono sempre più ridimensionate ed è anche, oggigiorno, difficile trovare medici allergologi. Tutto ciò mi ha portato a decidere, come altri, di donare parte del mio tempo per dedicarlo alle persone affette da questa patologia.”

“Con la nostra associazione facciamo parte di un tavolo di lavoro in cui confluiscono tutti gli enti che fanno monitoraggio sulla qualità del cibo, quindi sicurezza alimentare. Questo progetto si chiama GAIA e grazie ai contributi della Regione Liguria, siamo riusciti a realizzare due video. Uno di essi è una fiction che racconta di una bambina a cui, a causa di una nocciolina di cui è allergica, viene uno shock anafilattico. In questo contributo viene mostrato come contattare i servizi di emergenza, l’intervento della Croce, fino ad arrivare a come si deve comportare l’insegnate a scuola, eccetera… Questo video è stato utilizzato come strumento di formazione dal ministero a livello nazionale.”

Ascolta l’intervista a Massimo Alfieri, Presidente dell’Associazione Liguri Allergici rilasciata a Babboleo News.

Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi ne “I Manezzi” al Festival Gilberto Govi

Tutto pronto per la prima edizione del Festival Gilberto Govi e della maschera genovese, da venerdì 20 maggio a domenica 5 giugno 2022, prodotto e ospitato dal Teatro Sociale di Camogli.
Iniziative e spettacoli per ricordare e omaggiare la figura di Govi, il più grande e rappresentativo attore del teatro genovese, una vera maschera teatrale, una “faccia” con le sue smorfie caricaturali e i suoi sguardi sbigottitti, perfetta espressione della peculiare identità della sua terra natale. Un vero e proprio simbolo della città di Genova.

Il festival, ideato dal Sovrintendente del Teatro Sociale di Camogli Giuseppe Acquaviva e coordinato dalla Professoressa Margherita Rubino, verrà inaugurato venerdì 20 maggio alle ore 21 con il suo appuntamento clou: la prima de I manezzi per maritare una figlia, di Niccolò Baciagalupo, che vede come protagonisti il grande Tullio Solenghi ed Elisabetta Pozzi.
Genovese proprio come Govi e volto comico tra i più popolari d’Italia, troviamo coinvolto un Tullio Solenghi nella doppia veste di protagonista e regista. “L’impresa è di sicuro ardua, ma al tempo stesso affascinante, riuscire a misurarsi con l’universo di Govi è un privilegio che inseguo da anni” – racconta Tullio Solenghi.

“Cosa si prova a mettersi nei panni di Gilberto Govi?”

Nei panni della Signora Gigia, che furono di Rina, la moglie di Govi, Elisabetta Pozzi, anche lei genovese e grande attrice di teatro. “La Giggia è un personaggio che non puoi imitare, vorrei riuscire ad evocarla e ridare vita al testo e al grande personaggio, una donna meravigliosa che è veramente un monumento” – commenta Elisabetta Pozzi.

A dare ulteriore lustro all’allestimento, le scene e i costumi di Davide Livermore, direttore del Teatro Nazionale di Genova, tra i maggiori registi di prosa e opera del nostro tempo.
Per tutto il periodo del Festival, nel foyer e nel ridotto del Teatro Sociale di Camogli sarà allestita la mostra Gilberto Govi.

Montagnaterapia, via al corso sull’uso degli ausili da fuoristrada

Una nuova joëlette per il Club Alpino Italiano della Liguria è stato donato dalla scuola di Fondo-Escursionismo “Marno Revello”. Numerose le richieste di utilizzo del mezzo atto a consentire l’accesso in montagna a persone con disabilità, tanto da rendere indispensabile l’avvio di un corso Cai propredeutico all’uilizzo degli ausili meccanici da fuoristrada.
Il corso, in programma dal 7 maggio al 18 giugno, prevede 8 ore di lezioni teoriche via web e 8 ore di esercitazione sul campo. La pratica a Ponente si terrà a Cervo (Im) l’11 giugno (dalle 9 alle 16) nel parco comunale del Ciampà, mentre a Levante è fissata per il 18 giugno (sempre ore 9-16) presso il Colle del telegrafo nel Parco delle Cinque Terre.

Un progetto frutto di condivisione perché la disabilità necessita di fare rete” – commenta il ministro alle Politiche della Disabilità Erika Stefani – “Questo intervento valorizza le nostre vette non solo come turismo, svago, sport, ma come un modo diverso di mettersi alla prova, di allargare il nostro orizzonte. Non dobbiamo lasciare che la persona con disabilità si adatti al mondo, ma continuare ad intervenire perché tutti possano vivere appieno la propria vita”.

Regione Liguria collabora sinergicamente dai primi anni ’80 col Cai e potenzia le diverse attività di riscoperta in piena sicurezza – spiega il vice presidente con delega al Marketing territoriale Alessandro Piana Allargare sempre più il versante green e l’unicità naturalistica della Liguria alle persone con problemi deambulatori è doveroso: non bastano le operazioni sulle barriere architettoniche della città, è parimenti importante soffermarsi sul profilo sportivo, ricreativo e naturalistico”.

La nuova joëlette sarà messa a disposizione delle sezioni grazie all’ausilio di volontari– spiega il presidente del Cai Liguria Roberto Manfredi Oltre all’impegno sul campo occorrono diverse accortezze, tra cui la verifica delle difficoltà del sentiero e la presenza di ostacoli spesso ritenuti marginali per il camminatore esperto, ma che possano risultare ostativi per chi utilizza la joëlette. L’opportunità è fondamentale, sia dal fronte dell’inclusività sia della condivisione. Del resto, la montagna ci insegna da sempre il rispetto della natura e dell’altro ed è di esempio per sfidare le proprie potenzialità“.

“Rendere accessibile la montagna a tutti, ma sempre con le dovute attenzioni

“L’obiettivo del corso è quello di uniformare a livello nazionale tutti quelli che conducono la joelette” – racconta l’organizzatore del corso Gianmarco Simonini –Vogliamo arrivare ad un linguaggio comune attraverso la classificazione delle difficoltà dei sentieri nazionali”

Presentato a Genova il nuovo libro di Fulvio Furlan: “La differenza fra Terluzzi e Van Basten”

Giovedì 28 aprile 2022 a Genova, presso Mentelocale, primo piano di Palazzo Ducale, Piazza Matteotti, si è svolta la presentazione del libro di Fulvio Furlan, segretario generale Uilca, a cura di Riccardo Grozio, scrittore e giornalista e Massimo Bramante, Centro Studi Orietta Guerra. “La differenza fra Terluzzi e Van Basten” è il titolo del romanzo.

Una questione di centimetri: quelli dello stop di un pallone, grandiosa metafora della vita e della storia. Pochi centimetri bastano a fare di un dilettante un fuoriclasse, e di un fuoriclasse un uomo. Possono salvare una vita, così come condannarla. Il segreto del romanzo che avete tra le mani è tutto in questo piccolo scarto, segno tangibile delle biforcazioni del destino e dei crocevia che la vita ci pone e impone, i se e i ma, le casualità e le coincidenze. Vie che si aprono e chiudono, incrociando la Grande Storia così come le cronache di un’Italia ancora paesana e fieramente provinciale, i corridoi notturni di una locanda addormentata o i labirinti di nebbia che avvolgono un lombardo paesino autunnale. Luci accese e dopo spente, scandite dall’incedere del gioco, dalla magia di ventidue uomini su un oceano verde. Ma si tratta sempre di sei-sette centimetri. Comunque meno di dieci.

“E’ la storia di un’amicizia – racconta Fulvio Furlan a Babboleo News – che dura molti anni, fra un ragazzo e il suo allenatore di calcio. Amicizia che nasce quando il ragazzo ha una decina di anni e che si protrae per tutta la loro vita. Questo legame comincerà ad essere raccontato quando l’allenatore, divenuto anziano, muore. In seguito all’accaduto, il ragazzo, ormai adulto, scriverà della loro storia e della loro amicizia. Si parlerà della vita di paese in cui hanno vissuto e dei suoi abitanti, le esperienze che hanno affrontato, intrecciandosi con la storia dell’Italia di quel tempo e del tipico paesino della provincia lombarda.”

“Il gioco del calcio – continua l’autore – è la passione che lega i due protagonisti della storia e in questo caso diventa una metafora della vita, rappresentando le differenze che possono scaturire per pochi dettagli nel trasformare la vita di una persona, che possono essere le stesse che portano un giocatore normale a diventare un campione. La ricerca di queste piccole differenze sono parte degli insegnamenti che l’allenatore dà al ragazzo: il lavoro, l’impegno, la dedizione, il senso di responsabilità, i pochi centimetri che diventano elemento fondamentale per emergere. Se si è fatto tutto il possibile per trasformare questi centimetri nell’elemento chiave per fare il salto di qualità, ma ciò non avviene, non importa perché non tutto è determinabile. La differenza fra Terluzzi e Van Basten, appunto, è che in ogni caso uno è nato con un talento naturale e l’altro no e a volte il destino non si può sconfiggere. Bisogna però fare di tutto per trasformare quei dettagli negli elementi che ci fanno capire se siamo dei campioni o no.”

Ascolta l’intervista di Fulvio Furlan, autore de “La differenza fra Terluzzi e Van Basten” a Babboleo News.