6 Maggio 2022 – Babboleo

6 Maggio 2022

Comunali Genova, Marras: ‘Sul Pnrr gestione privatistica, manca visione d’insieme. Periferie sparito il confronto”.

“Negativo è l’approccio con cui si propongono tutte le servitù che sono state riversate in particolare sul ponente e sulla Val Polcevera. Non ci sono percorsi partecipativi veri, un’arroganza che ha portato a non confrontarsi neanche con i cittadini attivi”. Antonella Marras, 55 anni, una vita da attivista e ora candidata sindaca alle prossime elezioni amministrative di Genova per la sinistra, parte da qui e da un giudizio sulla gestione attuale della città per disegnare il suo progetto di cambiamento per la Genova di domani. Comincia dall’esperienza della periferia nella ‘sua’ Val Polcevera, nei comitati di Fegino e Borzoli, per arrivare ai temi della sua campagna elettorale: rilancio dei territori, lotta alla precarietà, porto e Pnrr.

Al suo fianco, a sostenerla nella sua corsa a Palazzo Tursi, ha riunito la sinistra, dal Partito Comunista Italiano a Rifondazione passando per la Sinistra Anticapitalista. Ai microfoni di Babboleo News ha parlato della sua visione di città.

Sulla partita principale, quella che riguarda le risorse previste per Genova dal Piano di Ripresa e Resilienza, in merito alla progettazione attuale Marras non nasconde le critiche. Una, la principale: “C’è poca visione d’insieme e si torna ad una gestione privatistica”. “I progetti – ribadisce – fatti esclusivamente a livello propagandistico non pensano al futuro e alla tutela dell’ambiente”.

Di questi 5 anni di amministrazione Bucci salva solo “l’abbattimento della Diga di Begato – spiega – sicuramente una cosa positiva e gestita abbastanza bene anche nei confronti degli abitanti”. “Ma non ci si può fermare lì – sottolinea – bisogna pensare a tutta la periferia”. Negativo invece “l’approccio con cui si propongono tutte le servitù che sono state riversate in particolare sul ponente e sulla Val Polcevera – conclude – non c’è assolutamente trasparenza, non c’è un percorso di partecipazione vera, c’è l’arroganza di non confrontarsi con i cittadini”. Ascolta l’intervista.

‘Dimmi come mai’, il nuovo singolo di Captain M e Bubble J

Captain M è di ritorno a casa dopo il meraviglioso viaggio di Love Flight, il suo primo inedito, in cui con suo figlio e altri passeggeri tutti eterogenei tra loro avevano raggiunto una meta immaginaria in cui nessuna forma di discriminazione era presente. Un mondo dove chiunque conviveva in pace e
serenità con tutti gli altri.

Ora appena rientrati a casa da questo viaggio, Captain M rincorre suo figlio che si è rifugiato in camera per poter tornare a vivere sui social. Il confronto generazionale diventa il tema che affronta il secondo inedito in uscita di Capitain M ft Bubble J. intitolato “Dimmi come mai” (produzione Umberto Canino, etichetta discografica Rossodisera).

Se da un lato si viene avvolti, dalla nostalgia per i vinili e i giochi per strada, dall’altra oggi la tecnologia e internet fanno da padrona nella nostra vita quotidiana soprattutto tra i giovani.

Le distanze si accorciano, tutto corre più veloce ma siamo sicuri – si chiede Captain M – che tutto questo essere social porti beneficio ai rapporti umani?

Il video della canzone è interamente girato a Genova.

Sottoscritto il nuovo patto per il lavoro con sindacati e categorie: prendono il via bonus assunzionali per sostenere le imprese e favorire l’occupazione

È stato firmato il Patto del lavoro nel settore del Turismo, l’accordo tra Regione Liguria, sindacati e categorie datoriali per l’attuazione degli interventi a sostegno delle imprese del settore per il 2022. La misura, arrivata alla quinta edizione e finanziata attraverso il Fondo Sociale Europeo, mira, attraverso l’erogazione di bonus assunzionali, ad incentivare le aziende turistiche affinché garantiscano l’apertura dell’attività per periodi più lunghi, con un aumento sia in termini numerici che di durata dell’occupazione degli addetti. 

“Siamo l’unica regione in Italia ad aver messo in campo una misura di questo tipo nell’ambito degli interventi di sostegno al lavoro – afferma il presidente della Regione Giovanni Totiin un settore che ha dimostrato una straordinaria resilienza durante il periodo della pandemia. Basti pensare che l’anno scorso, in piena emergenza sanitaria, questo Patto ha portato alla sottoscrizione di migliaia di contratti di cui oltre 200 a tempo indeterminato, in particolare legati alle attività artigianali collegate al turismo: un risultato straordinario in un settore che riteniamo strategico per il nostro territorio”.

“Negli ultimi due anni il Patto ha aiutato tutto il comparto a riaprire dopo le chiusure obbligate legate alla pandemia – aggiunge l’assessore regionale alle Politiche attive del Lavoro e al Turismo Gianni Berrino -. L’ultima edizione ha avuto richieste pari ad oltre 20 milioni di euro per 7.132 contratti di lavoro, richieste che ci impegniamo a soddisfare nonostante avessimo inizialmente a bilancio 6,9 milioni di euro.

“La firma di questo Patto ha l’obiettivo di ridurre la stagionalità e incentivare le assunzioni migliorando le condizioni di lavoro in un settore come il turismo dove la caratteristica predominante è ancora la stagionalità. È la prosecuzione di un percorso che in questi anni ha dato buona occupazione: circa mille tra lavoratrici e lavoratori hanno trovato lavoro anche stabile con questa opportunità. – dichiarano i Segretari Generali di Cgil Cisl Uil Liguria Maurizio Calà, Luca Maestripieri, Mario Ghini.

Maurizio Calà – Segretario Generale CGIL Liguria
Luca Maestripieri – Segretario Generale CISL Liguria
Mario Ghini – Segretario Generale UIL Liguria

“Un accordo importante per contrastare il perdurare degli effetti della pandemia e dell’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime – afferma Luca Costi, Segretario di Confartigianato Liguriain un settore fondamentale della nostra economia regionale ed aiutare cosi in modo concreto le nostre imprese”. 

Si amplia la platea degli aventi diritto al contributo di Dote Sport

Si è deciso di riaprire il bando di Dote Sport aumentando la soglia ISEE necessaria per l’accesso al contributo fino a 20 mila euro a beneficio delle famiglie residenti in Liguria e con figli di età compresa fra i 5 e i 17 anni che potranno beneficiare di un cospicuo aiuto per il pagamento delle spese di iscrizione e/o frequenza ad attività sportive per un importo massimo di euro 200,00. Il bando, sempre gestito da Filse, partirà da lunedì 9 maggio e durerà sino a venerdì 17 giugno 2022.

“Sono molto contenta che il bando abbia avuto un buon esito e che abbia permesso ad oltre 230 ragazzi di continuare a fare sport a prescindere dalle condizioni economiche – commenta l’assessore allo Sport ed agli Stili di Vita Consapevoli di Regione Liguria Simona Ferro –; ho fortemente voluto che questa ‘Dote Sport’ fosse inserita all’interno della legge regionale sullo sport proprio per consentire di andare incontro alle esigenze dei cittadini liguri che mutano in base al contesto storico e socio/economico. Fino ad oggi abbiamo pensato alle fasce più deboli assicurandoci che tutti coloro che sono stati travolti soprattutto sotto il profilo economico in questi due anni di emergenza sanitaria possano avere la precedenza. Adesso siamo in grado di aumentare la platea degli aventi diritto sempre nella logica di andare incontro alle esigenze di chi ha più bisogno”.

“Con questo provvedimento rafforzato e ampliato si conferma il principio sostenuto da questa amministrazione andando a utilizzare Fondo Sociale Europeo in settori nuovi come lo sport – dichiara l’assessore alle Politiche Sociali e alla Formazione Ilaria Cavo – Dopo due bandi dedicati al sostegno di progetti per uno sport inclusivo (investimento da 5 milioni di euro) oggi siamo a confermare l’utilizzo del Fse per una misura che riconosce allo sport il principio del sostegno alla persona. Il provvedimento presentato amplia ulteriormente la platea degli aventi diritto e prevede una strategica e imprescindibile quota di riserva per i ragazzini con disagio economico e disabili”.

Spettacoli, a Genova prosegue la rassegna del Teatro Necessario

Prosegue, con un buon riscontro di pubblico, la quarta rassegna di musica e teatro civile organizzata dal Teatro Necessario, laboratorio di integrazione sociale e lavorativo dedicato ai detenuti.

li spettacoli si svolgeranno nella casa circondariale di Marassi a Genova con due eventi che daranno il via alla stagione nel mese di aprile, “Delirio di una notte d’estate” e “Geppetto & Geppetto”.

Dopo la prima parte della rassegna dedicata alla musica, “Note d’autunno”, partita il 23 ottobre con ‘Come suona il caos’ e terminata con ‘A Christmas Welcome’ l’11 dicembre, è ora in corso la rassegna primaverile (“Parole di Primavera, per l’appunto), dedicata al teatro.

I primi spettacoli, ‘Delirio di una notte d’estate’ e ‘Geppetto & Geppetto’, sono in archivio: ora tocca a ‘Dialogo’, questa sera al Teatro dell’Arca. Il tempo per prenotarsi a questo spettacolo è esaurito, ma restano disponibili i biglietti per i quattro spettacoli successivi. Con una novità: ‘Ballarini’, ‘Un Bes -Antonio Ligabue’ e ‘Banana Split’ sono confermati, mentre lo spettacolo “Showtime”, di Igor Chierici e Luca Cicolella, sostituirà “Oceano mare e la zattera della Medusa”. Showtime sarà al Teatro dell’Arca nei giorni martedì 31 maggio e mercoledì 01 giugno alle ore 20.30.

Maggiori info su www.teatronecessariogenova.org

Qui sotto la Rassegna integrale della stagione 2021/22.

Euroflora, ecco i colori e la fantasia di Luzzati

Anche Casa Luzzati e la Lele Luzzati Foundation sono presenti a Euroflora con un allestimento che sta suscitando la curiosità del numeroso pubblico che visita questa edizione della kermesse.

“Luzzati e il bosco incantato. Scene, figure da Mozart a Rossini”, questo il titolo dell’area che è stata trasformata in un vero e proprio giardino magico grazie alle figure ispirate dalla fantasia e dal genio di Luzzati. Il giardino, il bosco, il tema del parco, i fiori sono il leitmotiv dell’arte di Luzzati.

In tutto sono 13 gli elementi scenici e le sagome teatrali in mostra. Ci sono 5 pupazzi sagomati di Pinocchio, i due Carabinieri e i “birilli”, che facevano parte della scenografia dello spettacolo andato in scena al Teatro dell’Opera di Genova nel 1996 e poi utilizzati per lo spettacolo di prosa al Teatro della Tosse.

E poi la grande sagoma di Tamino dal Flauto Magico di Mozart, spettacolo del 1963 al festival di Glyndebourne, diventata Parco giochi del Flauto Magico di Santa Margherita Ligure, ma anche componente di una mostra a Salisburgo alla Casa di Mozart. Per la Trilogia di Rossini c’è una Cenerentola, il principe Dandini e una sorellastra.

Di antica data il legame tra Luzzati e i Parchi di Nervi: nel 1949 l’artista ricevette il primo incarico di rilievo nazionale. Si trattava de “Le allegre comari di Windsor”, balletto con cui si aprivano i Parchi di Nervi ai grandi spettacoli, con la regia di Alessandro Fersen e attrici del calibro di Paola Borboni, Anna Proclemere  Andreina Pagnani.

Luzzati è interprete di una cultura figurativa colta, capace di usare molti materiali, dalla terracotta allo smalto, dall’intrecci di lane ai collage di carte e tessuti, composti per costruire bozzetti di scene e costumi. Che sia uno degli artisti più amatie e popolari è testimoniato dal successo che l’allestimento sta riscuotendo tra i visitatori di Euroflora.  

L’Istituto Comprensivo Quarto aderisce alla prima giornata di mobilitazione europea per chiedere più strade scolastiche

Oggi, venerdì 6 maggio, è la prima giornata di mobilitazione europea per chiedere più strade scolastiche. Bambine e bambini scendono in strada per reclamare più spazio per giocare, per avere percorsi più sicuri nel tratto casa-scuola e infine per chiedere aria pulita da respirare. L’iniziativa “Streets for Kids” è promossa dalla campagna europea Cleans Cities Campaign e vede la partecipazione di numerose scuole, famiglie e associazioni in tutta Europa. Genova, la seconda città italiana per numero di adesioni di scuole dopo Roma (nella Capitale ha sede l’associazione “Tutti giù per strada” che è quella che raccoglie le istanze del movimento), ha visto aderire in particolare il Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo Quarto. Nella giornata di oggi sono coinvolti in diverse attività quattro plessi che fanno parte dell’IC Quarto: la Primaria Sacro Cuore, la Primaria D’Eramo, la Scuola d’infanzia II pratone e infine la Primaria Palli.

Di seguito l’intervista integrale rilasciata a Babboleo News da Mara Pagnacco, Presidente Comitato Genitori dell’Istituto Comprensivo Quarto.

Dello Strologo: “La mia Genova inclusiva e per i giovani”. E lancia le ‘zone di creatività urbana’

Il candidato progressista alle prossime elezioni comunali, Ariel Dello Strologo, si racconta a Radio Babboleo. Dalla musica, sua grande passione, ai progetti per la ‘sua’ Genova. Un programma molto vasto, incentrato sull’ascolto dei giovani e sulla riduzione delle distanze sociali tra cittadini, quartieri e realtà territoriali.

Il podcast con Ariel Dello Strologo

Prima di parlare del suo programma, conosciamo meglio Ariel Dello Strologo. Avvocato, ora politico… e anche musicista.

“Musicista è una parola grossa (ride, ndr). Suono il piano e la chitarra, ma da vero dilettante. Diciamo che non mi vedrete mai suonare davanti a un pubblico”.

La sua passione per la musica nasce da lontano.

“La musica è un compagno di viaggio eccezionale che ho da quando sono ragazzino. E ho avuto anche modo di lavorarci dal vivo, come presidente della Porto Antico Spa, quando avevo il bellissimo compito di organizzare insieme ai miei collaboratori le estati del Porto Antico di Genova.”

Se dovesse scegliere una o più colonne sonore, band, artisti che hanno accompagnato la sua vita… quali sarebbero?

“I momenti sono tantissimi. Sono nato nel 1966, quindi ho conosciuto per prima la musica rock degli anni ’70, dai Genesis ai Led Zeppelin. Da grande ho scoperto il jazz e mi sono appassionato. Come organizzatore ho avuto la fortuna di vedere suonare a Genova grandi artisti, dai Deep Purple a Franco Battiato. L’esperienza più bella? Il concerto di Bruce Springsteen a Marassi.”

La sua candidatura. Come si è presentato alla cittadinanza e alle realtà locali?

“Essere me stesso è l’unico modo che conosco per poter fare le cose. Ed è l’unica condizione che ho posto quando mi è stata proposta la candidatura. Ho sempre avuto una propensione per l’impegno civile: anche se poi ho fatto la mia carriera di avvocato, non ho mancato di occuparmi della cosa pubblica e delle comunità in cui vivo. Ho fatto l’esperienza in Porto Antico, sono stato Presidente della Comunità Ebraica, in ambito culturale sono stato nel cda del Teatro di Genova. E da candidato sto conoscendo altri pezzi di città, incontro tante persone… E lo faccio portando con me la mia semplicità”.

Quali sono le impressioni e gli umori dei cittadini che ha incontrato?

“Farei una prima distinzione. Genova è polarizzata tra persone di una certa età, prevalentemente pensionati, e giovani. Il mondo dei pensionati è molto attivo, fondamentale nei quartieri più distanti dal centro, tengono in piedi la comunità e sono il cuore pulsante della città. Sono rimasto stupito da come, alla loro età, credano in un futuro migliore per i loro nipoti. Ma sono scontente di come la città funziona: non si lasciano impressionare dalle grandi opere, ma si basano sul quotidiano, notando disservizi legati alle manutenzioni, alle strade, ai trasporti pubblici. Dall’altra parte i giovani a gran voce chiedono risposte per fare in modo che non siano costretti ad andarsene da Genova. A 18 anni i nostri giovani iniziano a lasciare la città. La mia soluzione si basa su un principio fondamentale: per rendere Genova attraente bisogna dotarla di quelle caratteristiche che hanno le altre città dove oggi i nostri figli vanno. Università d’eccellenza, infrastrutture, luoghi di socialità, sport, musica. Pensiamo a vere e proprie ‘zone di creatività urbana’, soprattutto in periferia, dove i giovani possano davvero esprimersi ed essere sé stessi”.

Nel suo programma si parla molto di ambiente. Un tema sicuramente più sentito dai giovanissimi.

“Ne faccio una questione generazionale, non di stretta polemica politica. Ho ascoltato i giovani e ho notato che ci sono temi che per loro sono fonte di grande preoccupazione. Il tema ambientale è sentito come un problema personale che riguarda la loro vita: il fenomeno di Fridays For Future è serio, da prendere in considerazione. I giovani pretendono che le loro preoccupazioni e i loro valori vengano rispettati dalla politica. Un altro tema sentito è quello dell’identità, di genere e non solo: i giovani pretendono il diritto di essere sé stessi, e noi dobbiamo prestare attenzione a come loro si sentono e alle loro rivendicazioni”.

Le battaglie dei giovani possono essere effettivamente portate avanti dalle generazioni più anziane, o c’è troppa distanza?

“Solo nel momento in cui questa città diventerà a misura di giovani potremo fermarne la fuga. Non possiamo permetterci di non colmare il divario generazionale: le loro preoccupazioni devono essere anche le nostre. Insieme troviamo le soluzioni e creiamo una città accogliente, inclusiva e che funziona. Miglioriamo i servizi per i giovani, facciamo in modo che siano gratuiti, dai trasporti alle aule studio, impianti sportivi, eccetera. Così i giovani verranno qui a studiare e, perché no, a lavorare”.

Rilanciare la città attraverso la musica. E’ possibile?

“C’è un problema di fondo, e cioè la mancanza di una struttura in cui organizzare i grandi concerti. Mancano gli spazi, il Ferraris è stato utilizzato in passato ma ovviamente è incompatibile con l’utilizzo sportivo. Vengono utilizzate spesso aree della città affascinanti, ma si tratta di soluzioni provvisorie. L’idea è quella di individuare una nuova zona per ospitare gli eventi musicali. E poi c’è la parte attiva legata alla musica: aumentiamo studi, sale di registrazione, luoghi dove i giovani possano fare musica”.

Molti genovesi si chiedono se, nel caso in cui dovesse diventare sindaco, ci sarà continuità amministrativa per i progetti già in essere.

“Il principio della continuità è un dovere. Un amministratore nuovo deve porsi il problema di non interrompere processi che possono portare ad un determinato risultato positivo per la città, soprattutto se l’interruzione potrebbe significare un allungamento ulteriore. Lo ha portato avanti lo stesso sindaco Bucci: alcune cose di cui si vanta in campagna elettorale sono in realtà frutto dei lavori delle amministrazioni passate. Detto questo, è evidente che ciò che conta è lo stadio di sviluppo del progetto nel momento in cui c’è il cambio di amministrazione. Se il progetto è già in fase avanzata o addirittura in fase di realizzazione, ovviamente non esiste l’ipotesi di interrompere o bloccare i lavori e far saltare tutto. Tuttalpiù, se ci sono dei progetti che non corrispondono a quella che è la visione della città, si dovrà fare in modo di renderli il più possibile compatibili. Laddove, invece, c’è ancora lo spazio per intervenire, mi sembra giusto che l’amministrazione nuova sottoponga ad un vaglio tutti i progetti aperti per poter capire se corrispondono agli obiettivi della nuova amministrazione”.

Un esempio?

“Non sono favorevole al fatto che si continuino a prevedere riqualificazioni della città al prezzo di aperture di nuovi supermercati, o comunque di ingrandimenti di supermercati esistenti. Se diventerò il nuovo sindaco andrò in una direzione diversa: lo farei per salvaguardare il tessuto economico rappresentato dai piccoli negozi di commercio di vicinato, che sono importanti non solo per coloro che vivono del frutto del lavoro di quei negozi, ma anche per le piazze e le strade in cui queste attività si trovano. Una delle cose più inquietanti che si notano girando per alcune zone della città sono le lunghe file di serrande abbassate che danno un senso di desertificazione preoccupante. La desertificazione delle nostre strade e delle nostre città corrisponde ad un aumento del senso di insicurezza, alla mancanza della vita di comunità e a tutte quelle cose negative che dobbiamo cercare di combattere.”

I trasporti pubblici. Dove c’è da migliorare?

“Il trasporto pubblico è una priorità. Da un lato bisogna cercare di realizzare infrastrutture tali da consentire un maggior utilizzo del trasporto pubblico e far diminuire quello privato, quindi intervenendo anche sulla congestione del traffico. Nell’altro senso, il tpl dev’essere il più possibile ecocompatibile. La passata amministrazione è stata molto ondivaga a riguardo: la loro campagna elettorale era volta all’immissione dei tram in città, poi si è passato ai filobus, adesso si parla di autobus elettrici e di Skymetro in Valbisagno. La mia visione di città presuppone invece il ritorno al tram, per vari motivi. Pur consapevole del fatto che l’infrastrutturazione ha i suoi costi e i suoi tempi, ma il progetto è di lunga durata, è un progetto che davvero porterebbe la città ad essere al pari delle grandi e piccole città europee, dove ormai il tram è diventato lo strumento di trasporto pubblico più democratico, più corretto, più capillare, che permette di arrivare veramente vicino alle case di tutti, e soprattutto, ecologico. Il tram ha una capienza tale da permettere di sostituire in maniera massiccia il trasporto privato, a differenza di altre realizzazioni, come gli autobus elettrici che sono meno capienti e producono un maggior inquinamento, e rispetto alla metropolitana raggiunge più facilmente tutte le abitazioni, ed è anche più accessibile. Ovviamente gli autobus elettrici rimangono una priorità, ma a questo punto come logistica, cioè come mezzi di trasporto per scendere dalle varie colline genovesi e raggiungere il percorso del tram. Se ci saranno le condizioni per farlo, la mia scommessa è quella di infrastrutturare la città con il tram.”

Da tempo chiede un confronto con il sindaco Bucci.

“Posso comprendere che, essendo lui il sindaco uscente, ci sia meno desiderio di sottoporsi ai confronti con gli altri candidati. Credo però che i cittadini abbiano il diritto di vedere i vari contendenti esprimersi sulle singole posizioni e anche confrontarsi in maniera tale da avere un’idea indiretta di quelle che sono le intenzioni delle diverse opposizioni. Da settimane ormai insisto affinché questi confronti si tengano e spero che prima o poi – più prima che poi – l’attuale sindaco si renda disponibile ad incontrarci e confrontarsi sui diversi temi della città.”

L’astensionismo, in questi anni, ha raggiunto livelli da record. Qual è il suo auspicio per il 12 giugno?

“Questo è un punto di grande preoccupazione, e dovrebbe preoccupare tutti, non solo una parte politica. I sondaggi danno una grande tendenza all’astensionismo, si parla di un possibile 50% di cittadini che intendono disertare le urne. E’ una questione di fondo: lasciare che siano gli altri a decidere è un peccato ed è anche una responsabilità che bisognerebbe non prendersi. Il mio appello è, a prescindere da chi si scelga, di andare a votare. Il voto è un diritto, un dovere e un interesse.”