Beppe Gambetta “Vi racconto l’Acoustic Night 2022”. Ascolta l’intervista
E’ una sontuosa ventiduesima edizione della Acoustic Night, l’evento che ruota attorno all’arte musicale di Beppe Gambetta e dei suoi ospiti internazionali, quella che andrà in scena sul palcoscenico del Teatro Ivo Chiesa di Genova da giovedì 19 a domenica 22 maggio.
Il grande compositore e musicista genovese racconta il nuovo spettacolo e le sue ultime vicende artistiche nell’intervista realizzata da Tommaso Imperato
L’Acoustic Night si rinnova nel segno della Bellezza senza confini: in questa ventiduesima edizione tutti gli artisti ospitati sul palcoscenico del Teatro Ivo Chiesa condividono un percorso “transnazionale”.
Harry Manx è un bluesman canadese che, innamoratosi della cultura indiana, ha deciso di andare a vivere per molti anni sulle sponde del Gange per studiare la musica e gli strumenti tradizionali fino a diventare un virtuoso del Mohan Veena (chitarra indiana) inventando un sound ibrido ribattezzato Mysticssippi. Richard Shindell è un cantautore e musicista folk nato e cresciuto nella Grande Mela che, da sempre affascinato dall’America Latina, si è trasferito nel cuore della Pampa argentina, intorno a Buenos Aires. Casey Driessen, istrionico e magistrale interprete del violino progressivo a cinque corde, per cui è stato più volte nominato ai GRAMMY, che dal Minnesota si è spostato nella Berkeley School di Valencia dove insegna e produce acclamati progetti multiculturali.
Musicisti straordinari e cosmopoliti che hanno costruito la loro arte immergendosi in culture “altre”, partecipando ad esse in prima persona e assimilandone gli elementi con curiosità e sensibilità, proprio come il “padrone di casa” Beppe Gambetta, che da sempre crea le proprie composizioni ed elabora il proprio sound coniugando gli stili popolari di entrambe le sponde dell’Atlantico. Anche in questa edizione si alternano raffinati assoli, inediti duetti e scatenati ensemble dove i quattro fuoriclasse della musica acustica mescolano i loro stili differenti, fondendo maestria tecnica ed espressività, per dire col linguaggio universale delle sette note che la bellezza non ha e non avrà mai confini.