23 Maggio 2022 – Babboleo

23 Maggio 2022

Il Giro dell’Appennino numero 83 si correrà il 2 giugno: confermata la salita al Santuario della Guardia, torna dopo un anno di assenza la Bocchetta

Per il Giro dell’Appennino c’è sempre una prima volta, questa 83esima edizione si svolge il 2 giugno, non era mai successo. La novità della salita al Santuario della Guardia, dopo il successo straordinario di pubblico dello scorso anno, è confermata. In abbinata, però, alla parte più dura della salita alla Bocchetta sino a località Vixella: 6,2 chilometri da percorrere con una pendenza media 7,6% con punte del 19% nel
primo tratto e del 18% dopo Langasco. E anche questa accoppiata è una prima volta. Le pendenze non scherzano anche successivamente, visto che dopo Lencisa ci sono pendenze del 21 e del 18%. Quasi 200 i chilometri da percorrere con circa 3.000 metri di dislivello. Cinque i Gran Premi della Montagna: Fraconalto, Crocefieschi, Crocetta d’Orero, Pietralavezzara, Madonna della Guardia. Traguardo nello splendido scenario di Via XX Settembre nel cuore di Genova. Piemonte e Liguria sempre fianco a fianco nel sostegno ad una che gara partirà ancora una volta da Pasturana, vicino alla Carrosio di Tarcisio Persegona, storico Presidente dell’Impresa Tre Colli, cui è dedicato dal 2020 il Giro dell’Appennino. Dopo Fraconalto si entra nell’area metropolitana di Genova e la corsa “non dimentica” la Valpolcevera, da dove tutto è nato, portando i corridori tra Sant’Olcese, Serra Riccò, Pontedecimo, Campomorone e Ceranesi.

Il ciclismo ha ripreso lo spazio che aveva nel dopoguerra dove era secondo solo al calcio – sottolinea Enrico Costa, presidente dell’Unione Sportiva Pontedecimo Ciclismo -. Anche il Giro dell’Appennino ha confermato, con la folla che abbiamo visto lungo i tornanti e all’arrivo, che l’amore per questo sport rimane intatto. Un grazie particolare a questi appassionati che seguono il nostro Giro rendendo significativo l’impegno di tanti campioni, gratificando gli sforzi delle istituzioni e dei volontari dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo”.

“Questo Giro dell’Appennino è diverso dagli altri come lo era quello dello scorso anno – dichiara l’assessore allo Sport di Regione Liguria Simona Ferro – La principale novità non riguarda però né la tecnica, né il percorso, ma l’obiettivo da raggiungere al di là della meta: si corre per la Pace. Il primo di giugno sarà dedicato infatti alla Pedalata per la Pace. Un modo meraviglioso per ribadire che la vita deve essere interpretata come lo sport dove non esistono nemici, ma solo avversari e questa è una lezione che tutti dobbiamo imparare.

Appuntamento il giorno prima della corsa, mercoledì 1 giugno, con una “tappa speciale”: si svolgerà infatti “Pedaliamo con i Campioni Ucraini per la Pace” con partenza alle ore 11 dal Centro Commerciale L’Aquilone e arrivo al Passo della Bocchetta alle ore 12. Grazie al sostegno del General Manager della squadra Drone Hopper-Androni Giocattoli, Gianni Savio, saranno presenti gli atleti di questo team in gara il giorno successivo, con Andrii Ponomar, il campione ucraino in carica che fa parte della squadra. Parteciperà anche il campione ucraino Under 23 in carica, Maksym Bilyi. Hanno già dato l’adesione la Campionessa del Mondo Edita Pucinskaite, lituana, l’ex professionista genovese Luca Raggio, che vestirà la maglia della nazionale Ucraina ricevuta in dono da Bilyi quando erano compagni di squadra, Davide Rebellin, più volte sul podio del Giro dell’Appennino eancora in gara, a 51 anni, il giorno successivo. Sul Passo della Bocchetta arriveranno anche gli atleti della Overall Tre Colli che saliranno dal versante di Voltaggio. Davanti ai Cippi di Coppi e Ghiglione verrà deposto un mazzo di fiori e i presenti riceveranno la benedizione dei Parroci di Pontedecimo e di Campomorone.

Dighe Begato: rimosse le macerie dal cantiere, ora parte la riqualificazione del quartiere

Si è conclusa la fase 2 del progetto di riqualificazione del quartiere “Diamante” a Begato, quella che ha riguardato la demolizione delle “Dighe” e l’allontanamento dei 30.000 metri cubi di detriti inerti non pericolosi. Parallelamente è stata avviata la fase 3, quella della rigenerazione del quartiere. Nella parte non demolita della Diga Bianca, al civico 11 di via Cechov verranno realizzati 55 nuovi alloggi di Edilizia residenziale pubblica ad alta efficienza energetica. Entro la metà di luglio verrà avviata la gara per l’affidamento dei lavori relativi al primo lotto. Verranno inoltre realizzate 3 nuove palazzine di alloggi NZEB (Nearly Zero Energy Building) ad elevata efficienza energetica. Un totale di 60 alloggi di cui 40 destinati all’edilizia residenziale pubblica e 20 all’edilizia residenziale sociale. L’intervento, la cui conclusione è attesa per la fine del 2025; oltre ai 7,2 milioni di Euro per la demolizione della Diga ed ai 2,2 milioni per la riqualificazione della parte non demolita, al civico 11 di via Cechov, il Programma PINQuA, prevede un finanziamento di circa 15 milioni di Euro; di cui 11,3 milioni per la realizzazione delle palazzine, 1,3 milioni per il parco dell’energia e dell’ambiente, ed i restanti 2,4 milioni per opere accessorie e servizi al quartiere.

“Quello che avevamo promesso sta accadendo e i prossimi anni saranno tutti dedicati alla ricostruzione e alla riqualificazione di questo quartiere, che rientra in uno dei grandi progetti di rigenerazione urbana della città: migliorare la qualità dell’abitare con nuovi stabili ad emissioni ambientali zero, riqualificazione di quelli rimasti, parchi urbani e luoghi dedicati allo sport” -afferma il presidente di Regione Liguria Toti. “Per uno dei quartieri che era diventato uno dei simboli della peggiore edilizia popolare del paese – prosegue il governatore – si tratta di un passo avanti sostanziale per la qualità della vita, la qualità estetica e la valorizzazione di questa valle, una delle valli su cui l’amministrazione sta investendo di più: dal parco del Ponte San Giorgio, alle nuove aree dedicate alla ricerca e agli studentati universitari. La Val Polcevera, dopo anni di limbo e declino industriale, finalmente recupera una vocazione”.

“Va avanti il progetto di riqualificazione delle dighe di Begato – aggiunge l’assessore regionale all’Urbanistica – un grande recupero di una zona strategica di Genova. La nuova Liguria, il nuovo modo di intendere anche l’edilizia residenziale pubblica, è quella di dare alloggi diversi di alta qualità, zone verdi e zone di aggregazione per chi abiterà in questo quartiere, ma soprattutto – conclude l’assessore – abbiamo riqualificato, ripulito e anche recuperato, perché molto del materiale delle demolizioni delle dighe di Begato è stato riutilizzato per i cantieri”.

“Oggi ufficialmente terminiamo la demolizione e cominciamo la ricostruzione – afferma il sindaco di Genova Marco Bucci – Questo progetto di rigenerazione urbana è una pietra miliare in Italia. E’ la prima volta che si fa un’operazione di questo tipo che tra l’altro ha avuto risvolti sociali molto importanti, aver collocato quasi 400 famiglie in un posto che loro consideravano migliore di quello precedente è un grande risultato”.

“Una grande gioia esser qui a completamento di un lavoro a cui abbiamo fortemente creduto. Ricordo bene quando abbiamo iniziato a discuterne nel luglio 2018 poi il tempo per trovare le risorse necessarie e infine questo è il risultato” – dice l’assessore ai Lavori Pubblici e Manutenzioni del Comune di Genova Pietro Piciocchi.