Arriva il Registro pubblico delle opposizioni per il telemarketing indesiderato. Lega Consumatori: “Ancora lacune da colmare”
E’ stato pubblicato oggi il Decreto del Presidente della Repubblica del 27 gennaio 2022, n. 26 che definisce il funzionamento del nuovo Registro
pubblico delle opposizioni, esteso alle numerazioni non presenti negli elenchi telefonici pubblici, cellulari inclusi. Nel Registro sarà ora possibile inserire anche il proprio numero di cellulare (oltre all’utenza fissa): uno strumento che consentirà di bloccare le telefonate di aziende e società effettuate a fini commerciali per offrire beni o servizi.
Il fenomeno del telemarketing genera un business in Italia da circa 4 miliardi di euro annui e la vendita telefonica di beni e servizi produce un giro d’affari stimabile in 40 miliardi di euro. “In particolare la nostra associazione – spiega Alberto Martorelli, presidente della Lega Consumatori Liguria – ha già registrato solamente a Genova, nel periodo tra gennaio e giugno 240 segnalazioni (pari a 2 al giorno) da parte degli utenti che sono stati ripetutamente contattati dalle società: di queste il 60% riguardava offerte nel settore energia-gas, il 35 % proposte di telefonia ed il 5% per proporre beni/servizi di altro genere”.
“Prima il registro delle opposizioni, l’unico strumento per limitare le chiamate continue da parte del call center, prevedeva solamente la possibilità di scrivere il numero fisso – prosegue Martorelli – ora è possibile anche scrivere il proprio numero di cellulare”.
Ci sono però alcune criticità da colmare. Uno dei problemi che segnalano i consumatori è quello di essere frequentemente contattati, attraverso sofisticati sistemi informatici, da società che non risultano iscritte nell’elenco pubblico degli operatori commerciali tenuto dall’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni. L’altro problema è che la normativa legata al Registro delle opposizioni non trova applicazione nei casi di telemarketing in arrivo da call center ubicati all’estero, in particolare se situati fuori dall’Unione Europea. “É necessario quindi intervenire con urgenza per colmare questi punti critici” conclude Martorelli.
“É un problema sia tecnico, di controllare il badge, monitorare le chiamate di queste società, ma anche dal punto di vista normativo. Occorre fare i passi previsti dal normale iter legislativo e intervenire con estrema urgenza per tutelare il consumatore da tutti i punti di vista”.