19 Luglio 2022 – Babboleo

19 Luglio 2022

All’Acquario di Genova quattro fiocchi nella vasca dei pinguini

Nella vasca subantartica dedicata ai pinguini la vita si rinnova: sono nati un pinguino Papua (Pygoscelis papua) dalla coppia formata da papà Kowalski – primo pulcino della sua specie a nascere all’Acquario nel luglio 2017- e mamma Rosi e tre pulcini di Magellano.

Il piccolo Papua è nato il 3 luglio da un uovo deposto il 25 maggio nel nido di ciottoli fatto da papà e mamma. L’uovo è stato covato alternativamente dai genitori che provvedono ora a nutrire il piccolo rigurgitando direttamente nel suo becco alimenti pre-digeriti. Kowalski, alla sua seconda esperienza da genitore, e la mamma non abbandonano mai il nido contemporaneamente e sono molto attenti a proteggere il pulcino.

Il piccolo lo si può vedere pubblicamente, nella vasca dei pinguini tra le zampe dei genitori che lo stanno accudendo. Per poterlo nutrire, mamma e papà mangiano una quantità di cibo 2-3 volte maggiore rispetto alla dieta normale. Crescendo, il piccolo sarà sempre più visibile, pur rimanendo nel nido sotto l’attenta sorveglianza dei genitori. Raggiungerà lo svezzamento intorno agli 80-90 giorni di vita, mentre intorno ai due mesi e mezzo farà la prima muta, passando dal piumaggio grigio alle piume impermeabili che gli consentiranno l’ingresso in acqua. Per conoscere il sesso, è necessario aspettare quel momento e prelevare una piuma per effettuare il test del DNA.

I pinguini Papua vivono nell’emisfero Sud, come tutti i pinguini, più nello specifico nelle aree antartiche e sub-antartiche; nel suo genere questa è la specie che si spinge più a Nord. Hanno testa e dorso di colore nero, petto e ventre bianchi, con una netta linea di demarcazione tra i due colori. Il loro becco è rosso-arancio, con l’estrema parte superiore nera. Le zampe sono arancio. Sono provvisti di una coda relativamente lunga. Sono alti circa 75-80 cm e pesano intorno ai 5 kg.

In queste settimane si sono schiuse anche tre uova di pinguino di Magellano (Spheniscus magellanicus) e i pulcini si trovano al momento nei rispettivi nidi, costantemente seguiti da mamma e papà. Hanno cominciato ad uscire dal nido e ad essere visibili al pubblico. Sono nati a metà giugno da uova deposte nei nidi tra fine aprile ed inizio maggio. Anche per i pinguini di Magellano i genitori covano le uova alternativamente per tutto il tempo dalla deposizione alla schiusa. Sia mamma che papà provvedono ora a nutrire i pulcini rigurgitando alimenti predigeriti direttamente nel becco e non abbandonano mail il nido contemporaneamente. I pulcini raggiungeranno l’indipendenza in un periodo variabile tra le 9 e le 17 settimane, a seconda della quantità e qualità del cibo ricevuto; anche la peluria grigia verrà ben presto sostituita dal caratteristico piumaggio bianco e nero degli adulti. Solo dopo aver fatto la prima muta, passando dal piumaggio grigio alle piume impermeabili, faranno la loro prima nuotata.

Maurizio Rossello, lo chef de “La Fortezza”, testimonial della mostra “Persone” di Finale Ligure

Maurizio Rossello, chef de “La Fortezza” di Castelfranco, è uno dei testimonial della mostra “Persone” di Finale Ligure. L’esposizione, con le sue trenta fotografie protagoniste tra i chiostri di Santa Caterina a Finalborgo, racconta i personaggi che hanno reso e rendono viva, attrattiva e accogliente la città rivierasca di Finale Ligure.

Lo chef finalese propone piatti legati al territorio e pescato del giorno, nel suo ristorante all’interno della fortezza di Castelfranco, luogo storico dove si dedica alla cucina del territorio con materie prime e a km0. Il pesce che utilizza è quasi tutto pescato nello specchio acqueo antistante la fortezza. Dopo 30 anni insieme alla moglie hanno deciso di lanciarsi nella nuova impresa del ristorante nella fortezza. “Tanti miei amici mi dicevano che ero un incosciente – racconta a Babboleo News – ma il luogo mi piaceva particolarmente e ho deciso di finire la mia carriera in quel posto”. Ad un anno dall’apertura la struttura si è arricchita di 6 junior suite ricavate dagli ex alloggi dei soldati.

“Sicuramente la mia cucina è sempre stata legata al territorio – aggiunge – proponiamo cucina ligure, con piatti ovviamente rivisitati“. Tra i prodotti protagonisti molti sono presidio Slow Food, come la zucchina trombetta, l’asparago viola o il chinotto, di coltivazione propria. “Noi abbiamo un agrumeto di proprietà dove coltiviamo sia il chinotto che il pernambuco, che è un arancio ormai quasi dimenticato”, continua.

Alcuni dei suoi tanti cavalli di battaglia sono l’asparago violetto accompagnato ad una crema di toma brigasca, un formaggio ottenuto dalla pecora brigasca, ormai quasi in via d’estinzione, poi la zucchina trombetta accompagnata al pesce, il suo cappon magro, il pesto di fave, che di solito abbina ad un tortello di ricotta e basilico.

Qui l’intervista integrale

Altro volto della mostra fotografica “Persone” di Finale Ligure, Elisa Bianchi, conservatrice del museo archeologico

E’ proprio Elisa Bianchi, la conservatrice del museo archeologico di Finale, a rappresentare una parte del settore culturale del finalese nella mostra “Persone” a Finale Ligure. La mostra, con le sue trenta fotografie esposte tra i chiostri di Santa Caterina a Finalborgo, racconta i personaggi che hanno reso e rendono viva, attrattiva e accogliente la città rivierasca ed Elisa Bianchi è sicuramente una di questi.

Appassionata di archeologia fin da piccola, segue tutti i documentari in televisione e trascina genitori e parenti alla scoperta di siti e musei archeologici in giro per il mondo. Ha partecipato a scavi e ricognizioni in Italia e all’estero in contesti preistorici, protostorici e di età romana. Conseguita la qualifica di Esperto dei Beni Culturali, attualmente collabora con associazioni per la promozione e valorizzazione dei beni culturali in Piemonte e Liguria ed è conservatrice presso il Museo Archeologico del Finale, occupandosi anche assieme a dei suoi colleghi della gestione del progetto “Museo Diffuso del Finale”. “Il nostro museo – spiega a Radio Babboleo – è estremamente attivo, con attività rivolte ad adulti e bambini. In particolare, negli ultimi anni abbiamo una grande attenzione per il pubblico dei più piccoli ai quali sono dedicate attività didattiche all’interno delle sale del museo, ma anche in siti all’aperto. Facciamo scoprire ai bimbi la preistoria e la storia portandoli all’interno delle grotte e in siti all’aperto per cercare di coinvolgerli al meglio con attività di archeologia sperimentale”.

Alcune delle iniziative sono “Venerdì da preistorico”, in cui i più piccoli sperimentano la vita nella preistoria all’Arma delle Manie (una grotta finalese) con l’accensione del fuoco, la realizzazione di strumenti musicali, di vasetti in argilla fino ad arrivare ad attività scientifiche come la visita guidata alla “Caverna delle Arene Candide”, uno dei siti del finalese più importanti anche a livello europeo, o ad archeotrekking e archeobike.

Inoltre, il progetto del “Museo Diffuso del Finale” ha l’obiettivo di aprire le porte del museo verso il territorio, “cercare – riprende Bianchi – di valorizzare tutto ciò che circonda il museo fisico in sè e sensibilizzare il pubblico alla varietà, la bellezza del finalese. Quindi proprio portarli con consapevolezza a scoprire e monumenti e le evidenze archeologiche che sono custodite nell’entroterra”.

C’è poi l’attività al “Ciappo delle Conche”, un affioramento di pietra di Finale sui cui gli antichi liguri, nell’Età del Ferro, hanno realizzato delle incisioni rupestri. “Qui – conclude – promuoviamo visite guidate e attività didattiche rivolte ai bambini ma anche agli adulti con laboratori artistici con tema preistorico. Vengono rielaborati i segni antichi con espressioni moderne, in modo da assimilare meglio queste simbologie del passato”.

Qui l’intervista integrale

PNRR e fondi complementari, protocollo di intesa tra Regione Liguria e sindacati

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e i segretari generali liguri delle organizzazioni sindacali confederali Maurizio Calà (CGIL), Luca Maestripieri (CISL), Mario Ghini (UIL) hanno sottoscritto oggi il protocollo per la partecipazione e il confronto nell’ambito del PNRR e del piano nazionale per gli investimenti complementari approvato dalla Giunta la scorsa settimana: in questo modo si istituiscono i tavoli periodici di lavoro tra Regione Liguria e le sigle sindacali che garantiranno un confronto costante tra le parti in questa fase di attuazione del PNRR.

“È un nuovo passo di un rapporto costruito con le organizzazioni sindacali – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ci ha portato alla firma di molti protocolli d’intesa, sulle politiche fiscali per i più deboli, sulla sicurezza, sul lavoro nel turismo e oggi sulla gestione degli investimenti del PNRR attraverso una serie di tavoli di monitoraggio e consultazione che rendono ad un livello concertativo più avanzato tutto quello che si investirà nella nostra regione. Questa firma cade simbolicamente in un giorno importante per la tenuta del governo e quindi del proseguo di un Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha bisogno certamente del confronto con i sindacati ma ha altrettanto bisogno di avere un interlocutore a Roma, perché il PNRR è un piano nazionale”.

“Il protocollo siglato in Regione pone le basi per un proficuo confronto tra Cgil, Cisl, Uil e Amministrazione circa l’utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano Nazionale per gli investimenti complementari – così Maurizio Calà, Luca Maestripieri, Mario Ghini, rispettivamente Segretari Generali di Cgil Cisl Uil Liguria, a commento del testo firmato oggi e che ricalca il dispositivo sottoscritto a livello nazionale nel dicembre scorso – Il protocollo definisce la costituzione di tavoli di settore e territoriali, ne determina la composizione e disciplina i tempi di rendicontazione dell’Amministrazione in merito alla realizzazione del progetti – sottolineano i Segretari.

Maurizio Calà
Luca Maestripieri
Mario Ghini

Letture estive per ragazzi: titoli, spunti e riflessioni insieme alla rivista Andersen

Dalla collaborazione di Radio Babboleo e Andersen, la rivista italiana di libri e illustrazioni per ragazzi, nasce l’appuntamento settimanale per le letture estive. Dal monografico di Andersen di luglio/agosto, ogni settimana vi presenteremo alcuni titoli per le letture estive dei vostri ragazzi.

Andersen, infatti, dedica periodicamente alcuni dei suoi numeri all’approfondimento di temi, personaggi e suggestioni legate al mondo dell’infanzia. ll monografico di luglio/agosto sarà dedicato al tema “Un’estate al mare. La stagione dei bagni di mare”, articolato con una serie di contributi che spazieranno dalla letteratura alla musica, raccontando ovviamente tanti libri ambientati nella stagione più rappresentativa dell’infanzia e dell’adolescenza. La rivista è acquistabile su abbonamento o attraverso il sito della rivista www.andersen.it.

Tra gli articoli anche una riflessione di Anselmo Roveda, caporedattore della rivista Andersen, che ci racconta del libro Canzoni d’estate di Lorenzo Coveri, italianista e docente universitario, dedicato alle canzoni che hanno contraddistinto le estati italiane; dai grandi classici dei juke-boxe anni Cinquanta e Sessanta, ai successi dei Settanta e Ottanta fino alle canzoni di questi ultimi decenni.