1 Settembre 2022 – Babboleo

1 Settembre 2022

Elezioni politiche, Rixi: “Gronda sarà impegno della Lega. Sì a nucleare e nuovo piano idrico nazionale”

Il segretario regionale della Lega in Liguria e candidato alla Camera nel Collegio Uninominale Liguria 1, Edoardo Rixi, risponde alle nostre domande. Dalla crisi energetica agli equilibri nella Giunta regionale, dall’emergenza migranti alla sua eventuale nomina alle Infrastrutture.

Manca meno di un mese al voto. Come procede la campagna elettorale?

Procede bene, anche se molti elettori sono ancora in spiaggia o in montagna. E’ evidente, però, che c’è un impegno costante sul territorio: la Liguria ha grandi problemi e deve avere una forte rappresentanza a livello nazionale.

Il sindaco Bucci ha detto che sarebbe felice di vederla ministro alle Infrastrutture. Quali sono le opere strategiche più urgenti per Genova e per la Liguria?

Con il sindaco Bucci mi confronto una volta a settimana. Genova è una capitale del mare a livello nazionale e deve avere collegamenti forti. Abbiamo ancora problemi infrastrutturali che ci trasciniamo da anni, oggi le opere più importanti continuano a essere le solite: il completamento del Terzo Valico, con binari ad alta velocità e non a 160 km/h come vorrebbe Ferrovie nello Stato. La Gronda, poi, è una priorità. A ponente servono molte opere, dal casello di Vado per il terminale Maersk al raddoppio ferroviario tra Carcare e Predosa. Non dimenticherei la realizzazione della Diga del porto di Genova, l’elemento sine qua non per avere in Liguria il primo scalo del Paese. A Genova abbiamo sviluppato un “modello”, quello con cui abbiamo costruito il Ponte San Giorgio, che purtroppo non è stato esteso alle altre opere per volere di PD e 5 Stelle. L’impegno del prossimo governo è quello di applicarlo, per evitare l’isolamento anche della nostra regione.

La Gronda, diceva. Se sarà Ministro, si impegna a sbloccare il progetto?

Mi auguro di essere io a firmare il progetto di un’opera, già finanziata, che è fondamentale per Genova e le permetterebbe di avere una viabilità come Dio comanda. E’ un progetto, di fatto, fermo dal 2019: i ministri che si sono succeduti, per motivi più politici che tecnici, non hanno mai firmato. Il ministro Giovannini, su mia interrogazione parlamentare, aveva detto che avrebbe sbloccato l’opera, ma così non è stato. Calcoliamo che, dopo la firma, entro due mesi si potranno già aprire i cantieri. E la Lega vuole scommettere su quest’opera.

E’ preoccupato per i ritardi che ci sono nella realizzazione del Terzo Valico?

Il problema, in Italia, è che i tempi sono sempre stati una variabile indipendente sulle opere. Ma non dovrebbe essere così: costruire una ferrovia in 2 anni o in 30 cambia completamente le prospettive di sviluppo del territorio. Poi non c’è solo il tema di finire il tunnel di valico: una volta giunti a Tortona dobbiamo già avere il binario per Milano, perché se impieghiamo altri 20 anni a fare un pezzo in pianura il rischio è che vedremo con eccessivo ritardo la realizzazione di un’arteria fondamentale a livello europeo, che toglierebbe molti mezzi pesanti dalle strade e semplificherebbe la vita a cittadini e turisti.

Il Pnrr. La vera sfida dei territori è quella di non farsi scappare i fondi già assegnati.

Sì, bisogna difenderli con il coltello tra i denti. Il Pnrr è stato lanciato in un momento in cui i costi delle materie prime erano diversi. Con il nuovo Governo ci sarà una revisione su alcuni aspetti del Pnrr: dobbiamo fare in modo che gli investimenti rimangano sulla Liguria e partano. E finché non vedo l’opera terminata aspetto a gridare vittoria. Vale anche per la Diga di Genova: è stato già stanziato un miliardo di fondi, pensare di spendere altri soldi perché la Soprintendenza ha detto che la vecchia diga è un patrimonio culturale mi sembra paradossale. Quando le regole sono sbagliate vanno riscritte, questo è il compito della politica.

Verso le elezioni politiche. Si parla tanto di Giorgia Meloni premier. Quale sarebbe, in tal caso, il ruolo della Lega in questo nuovo governo?

Lo decideranno le elezioni. E’ chiaro che Giorgia Meloni, rispetto alla Lega, gode del fatto di essere stata all’opposizione del Governo Draghi: per noi è stato difficile parare tutti i colpi che arrivavano da sinistra in un governo di larga intesa. Mi auguro sia un governo forte, unito, un governo del fare e attento ai territori, che sappia farsi rispettare anche in Europa.

La crisi energetica. E’ favorevole al nucleare come soluzione a lungo termine?

Sì. La patria del nucleare era Genova, con il referendum abbiamo perso più di 4 mila posti di lavoro per inseguire paure a volte infondate. Oggi tutte le nazioni moderne usano il nucleare, indicato dagli esperti come indispensabile per l’indipendenza nucleari degli Stati. Torniamo a investire in quel settore: molte aziende italiane hanno grosse capacità in quel settore. E poi tocca ripensare un piano idrico nazionale, con bacini elettrici e la captazione di acque per utilizzo agricolo, dal momento che teniamo meno del 10% dell’acqua piovana, e la metà la sprechiamo per l’inefficienza dei nostri acquedotti. Sono progetti a medio-lungo periodo: nell’immediato, bisogna dare compensazioni in bolletta a famiglie e imprese e distinguere il costo del gas dagli altri prodotti energetici. Abbiamo avuto un aumento ingiustificato degli idrocarburi, che c’entrano ben poco con la guerra in Ucraina.

Quando sarà in Liguria Matteo Salvini?

A Genova l’11 settembre, per una manifestazione elettorale. Stiamo cercando la location, che sarà comunque in centro città. Probabilmente sarà a Genova anche per il Salone Nautico (dal 22 settembre, ndr). Poi sarà anche a Ventimiglia.

Ecco, Ventimiglia. L’emergenza migranti al confine è un tema su cui la Lega insiste.

Ogni estate, tranne quando Matteo Salvini è stato ministro degli Interni, chiunque sbarchi in Italia si ammucchia a Ventimiglia, bivaccando e minando la quiete di cittadini e turisti, perché la Francia chiude le frontiere. Non solo: la Francia scarica anche gli indesiderati al di là del confine. Da una parte, quindi, c’è una responsabilità dell’Italia, che non ha adottato più le misure concordate a livello europeo sul blocco dei migranti, dall’altra non possiamo aprire e chiudere le frontiere a secondo di quello che decidono i nostri vicini. Mi auguro che con il nuovo Governo si recuperi credibilità a livello europeo, anche perché il valico di Ventimiglia è uno degli accessi più importanti per il turismo francese e per il traffico di mezzi pesanti.

La politica regionale. Si è chiarito con Toti? Alla fine il gov ligure è rimasto nella coalizione di centrodestra. Ma non ha ceduto l’assessorato alla sanità…

Ringrazio il presidente Toti, se avesse agito diversamente avrebbe messo in seria crisi la maggioranza di centrodestra. E per me sarebbe stata la terza campagna elettorale in un anno a Genova. Sul tema sanità ho già detto la mia: spero che Toti, dopo le elezioni, ci sia tempo e modo di rivedere la giunta. Ci serve un assessore alla sanità h24, perché dopo il Covid i problemi della sanità sono diventati ingestibili.

Centri storici genovesi grandi protagonisti della staffetta della rinascita 2.0

Manca poco alla seconda edizione della Staffetta della Rinascita organizzata dal Consorzio delle Pro Loco, che si svolgerà domenica 4 settembre.
Dopo il successo dello scorso anno, la manifestazione si arricchisce e impegnerà sei staffette, quattro terrestri e, per la prima volta, due via mare in barca a vela dagli estremi est–ovest della città (Voltri e porticciolo di Nervi). Spazio anche a un percorso realizzato in bicicletta (tra Sestri Ponente e il Parco della Memoria) e un tratto a nuoto tra Vernazzola e Boccadasse.

La Staffetta della Rinascita 2.0 coinvolgerà tutti i territori inseriti nel percorso, che saranno animati da eventi da in ogni tappa del passaggio di testimone. Il tutto si concluderà a partire dalle 19 davanti a Palazzo San Giorgio, dove le staffette verranno accolte dal corteo storico che le accompagnerà in Piazza Matteotti per il ritrovo con tutte le squadre partecipanti. Alle 20.30 raduno con animazioni, stand delle Pro Loco e alle 21 spettacolo finale aperto alla cittadinanza.

«Genova è la prima città italiana ad avere, oltre al primo Consorzio Pro Loco, una giornata così strutturata e articolata in ogni quartiere grazie alle nostre tante Pro Loco che possono contare su circa 3000 iscritti– racconta l’assessore alle Pro Loco e Tradizioni del Comune di Genova Paola BordilliLa nostra Amministrazione crede molto nella forza e nell’importanza delle Pro Loco e dei loro volontari e lo dimostra sostenendo e condividendo le loro attività, promuovendone il loro ruolo e, prossimamente, anche con l’intitolazione di una strada».

« La staffetta ha un’ importante valenza sportiva, perché il valore simbolico del passaggio del testimone sottolinea il legame tra i singoli partecipanti uniti insieme verso un obiettivo comune – dichiara l’assessore regionale allo Sport ed agli Stili di Vita Consapevoli Simona FerroProprio come una grande squadra i genovesi, le proloco ed i rappresentanti delle istituzioni lavorano insieme per vincere una gara impegnativa ma fondamentale, quella della speranza e della solidarietà».

«La nostra è una città policentrica e la staffetta fra i quartieri rende benissimo l’idea di quanto numerosi siano i “centri storici” genovesi e di quanto siano vive le relazioni reciproche– commenta il segretario generale della Camera di Commercio Maurizio CavigliaOgnuno di questi centri ha la sua storia, la sua anima e la sua trama di relazioni, di cui il commercio è elemento trainante».

«Lo scorso anno la rinascita era riferita alla fine della pandemia: quest’anno la dedichiamo alla speranza di vedere presto la pace per la popolazione ucraina – ha spiegato Enrico Mendace, presidente del Consorzio Pro Loco – Inoltre, abbiamo voluto lanciare un messaggio sulla cura dell’ambiente e quindi del mare: un percorso in bici per promuovere la mobilità sostenibile e un percorso via mare in canoa che, abbinato alla pulizia del fondale del porticciolo di Nervi, prevede la raccolta della plastica».

I percorsi delle staffette:

  • Ponente: partenza alle 14.30 da piazza Odicini a Voltri a cura della Pro Loco di Voltri, passaggio di testimone alla Pro Loco Pegli in piazza Lido di Pegli, poi alla Pro Loco Sestri Ponente a Multedo, alla Pro Loco di Cornigliano in via Siffredi con percorso in bicicletta fino alla Radura della Memoria con passaggio di testimone alla Pro Loco di Sampierdarena) e ricongiungimento con la staffetta Valpolcevera. 
  • Valpolcevera: partenza alle 15.30 da piazza Pontedecimo e ricongiungimento con staffetta Ponente presso la Radura della Memoria. 
  • Ponente + Valpolcevera: partenza della staffetta della Pro Loco di Sampierdarena dalla Radura e passaggio di testimone in via Garibaldi con la Pro Loco Centro Antico che si radunerà in piazza De Ferrari per la cerimonia finale con le staffette che arrivano da Levante e Valbisagno. 
  • Levante: partenza da Nervi alle 15 con passaggio della staffetta alla Pro Loco Apparizione presso il monumento di Quarto, a seguire il cambio staffetta a Vernazzola e percorso a nuoto da Vernazzola a Boccadasse. Passaggio di testimone alla Pro Loco di Boccadasse in spiaggia di Boccadasse. Ricongiungimento con la staffetta Valbisagno alle caravelle di piazza della Vittoria. 
  • Valbisagno con partenza in piazza dell’Olmo e ricongiungimento con la staffetta Levante in piazza della Vittoria.

Teatro Akropolis alla 79ª mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia

Il genovese Teatro Akropolis sarà presente alla Biennale di Venezia alla 79ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica con il film documentario di Carlo Sini del ciclo “la parte maledetta”. Viaggio ai confini del teatro, ideato e diretto da Clemente Tafuri e David Beronio, prodotto da Teatro Akropolis e AkropolisLibri.

L’opera sarà presentata al Lido di Venezia durante la prima edizione del Premio collaterale “Cinema&Arts”, il prossimo 8 settembre all’Hotel Excelsior presso il Venice Production Bridge Meeting Space. Il film, fuori concorso, è l’unico ad essere proiettato integralmente all’interno della rassegna ed è stato scelto quale emblema dell’espressione meta-artistica del linguaggio cinematografico, su cui si innestano altre arti.

La presenza di La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro/Carlo Sini (2021, 41’) alla Mostra del Cinema di Venezia è un riconoscimento che avvalora la più recente forma espressiva con cui si è misurato Teatro Akropolis, dopo il teatro e l’editoria. La compagnia è infatti interessata da sempre all’enigma dell’espressione creativa, alla scintilla, all’attimo in cui sorge la necessità di una espressione che solo successivamente trova una sua forma nella parola, nel simbolo, nel codice di una partitura riproducibile.
Il passaggio alla Biennale con il film su Carlo Sini mette in evidenza il fatto che il tema dell’incontro tra le arti è sempre più urgente, che il cinema, il teatro, le arti figurative, la performance devono entrare in contatto destrutturando l’origine della loro forza espressiva, in un cammino complesso e articolato” – racconta Clemente Tafuri – “La parte maledetta è proprio questa, quanto non può essere ridotto al consumo, quanto di vitale persiste nell’opera a prescindere dal suo tempo e dai suoi significati“.

LA XXIX EDIZIONE DEL FESTIVAL MUSICALE “LE VIE DEL BAROCCO”, GENOVA, SAVONA, CAMPO LIGURE – DAL 2 SETTEMBRE AL 29 OTTOBRE 2022

La XXIX edizione del Festival “Le Vie del Barocco”, ideato e diretto dal Maestro Stefano Bagliano, iniziera’ il prossimo 2 settembre a Campo Ligure nell’Oratorio di N.S. dell’Assunta, alle ore 21, con Cantar di Corde dell’Ensemble Accademia, Diego Castelli, violino, Luca Moretti, violino e viola, Elisabetta Soresina, violoncello, Chiara Nicora, clavicembalo. Musiche di J.C. Bach, Balbastre, Mozart, Boulogne

Il Festival si è progressivamente affermato negli anni come la manifestazione musicale più importante a Genova e in Liguria con riguardo al repertorio del Seicento e del Settecento. Obiettivo del prossimo triennio celebrare con la musica la salvaguardia del nostro pianeta e la sua sostenibilità, presentando tre temi diversi ma affini, che interpretano gli elementi che secondo il pensiero ellenico insieme costituiscono la Terra: Aria, Acqua, Fuoco, elementi ben presenti anche in musica. .

“Aria” è dunque il titolo di questa ventinovesima edizione. Aria come melodia, ma anche come movimento di un brano musicale con una precisa struttura; arioso come atteggiamento interpretativo, ma anche aria come elemento fondante per le voci e per gli strumenti a fiato. Nell’intenso programma del 2022, che conta ben 19 concerti in prevalenza a Genova, sarà dato infatti ampio spazio alle performance di strumenti a fiato, alle performance vocali, così come alle esecuzioni di arie proposte e sviluppate anche da strumenti. Da segnalare fra le performance vocali, il concerto che inaugura ufficialmente il Festival a Genova, il 6 settembre a Tursi, intitolato “Arie per Farinelli” – composte da Porpora, Hasse e da Riccardo Broschi fratello dello stesso Farinelli – avente come protagonista il controtenore Antonio Giovannini con l’Ensemble Seicentonovecento diretto da Flavio Colusso (alle 18.30 presentazione del libro “Mito, storia e sogno di Farinelli” e alle ore 20.30 il concerto). E ancora l’originale concerto “Arie del Sud, le Tarantelle del rimorso”: Tarantelle, Serenate, Canti d’amore e di lavoro, Stornelli, interpretati dal noto cantante/attore napoletano Pino de Vittorio, il 23 settembre nella bella sede dell’Albergo dei Poveri. Invece, lo stesso Maestro Bagliano dirigerà l’Ensemble vocale e strumentale del Conservatorio Verdi di Milano nell’esecuzione delle Cantate barocche di Bach e Telemann, per soli, coro e strumenti, l’8 ottobre all’Oratorio di S. Chiara, alle ore 17.30. 

Molti gli strumenti a fiato che saranno protagonisti quest’anno, per la maggior parte copie fedeli di strumenti dell’epoca, presentati in varie combinazioni, tra cui da citare l’Ottetto di fiati del Collegium Pro Musica (flauti dolci e fagotto), formazione nata recentemente a seguito di una selezione dei migliori flautisti italiani e con un’attenzione prevalente verso giovani ma affermati esecutori, con un programma di musiche dal Cinquecento al Settecento. Non solo strumenti a fiato pero’, anche sassofono e pianoforte per rileggere quattro grandi autori barocchi (Monteverdi, Haendel, Vivaldi, Bach), e sax con fisarmonica (sempre in omaggio al tema dell’aria anche in senso fisico), in un repertorio multidisciplinare con una voce recitante. 

Nel nutrito programma del Festival non poteva mancare un altro grande protagonista del Barocco, il violino, con 2 concerti: il concerto di Nurie Chung (2° classificato al Premio Internazionale Paganini 2021) insieme all’Accademia d’archi Arrigoni, con concerti di Bach, Tartini e Haendel, evento conclusivo del Festival, il 29 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo della Meridiana; e il recital della violinista croata Laura Vadjon, con musiche fra Seicento e Settecento. Per concludere, il programma del Festival 2022 prevede anche produzioni all’insegna della commistione di arti diverse, già sperimentate con successo nella scorsa edizione, come  “Baroque and Jazz 2”, il 19 settembre a Palazzo Tursi, in un originale incrocio di stili e di musicisti di estrazione diversa.

Ai microfoni di Babboleo News il maestro Stefano Bagliano

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