11 Ottobre 2022 – Babboleo

11 Ottobre 2022

Ludopatia: in Liguria quadruplicati i numeri

Numeri impressionanti quelli del gioco d’azzardo nel nostro paese, che si rispecchiano anche in Liguria dove la ludopatia sta colpendo moltissime persone.
Le testimonianze arrivano dal convegno Uisp ospitato da Palazzo Ducale di Genova . L’81% dei giocatori è di sesso maschile, oltre la metà hanno tra i 50 e 65 anni. La spesa media pro capite a Genova è di 1.330 euro.

La chiamano fabbrica di povertà, perché chi gioca in modo patologico scivola quasi sempre nel disagio sociale come ci racconta la dott.ssa Sonia Salvini, componente dell’osservatorio nazionale sul gioco d’azzardo ai microfoni di Babboleo News

I numeri del gioco d’azzardo nella nostra Regione:
1330 euro pro capite la spesa media per il gioco a Genova, 1471 a Spezia, 1652 a Savona, 1132 a Imperia.
1.300.000 gli italiani vittime della ludopatia, classificata tra i disturbi psichici: solo 12.000 di questi sono in cura per patologia conclamata
2.500.000 le persone a rischio
10 miliardi di euro sono le tasse che lo stato incamera grazie alle attività ludiche legali
20 miliardi di euro i ricavi stimati delle mafie per le attività illegali

Domenico Chionetti presidente della comunità San Benedetto e portavoce della Campagna “Mettiamoci in gioco” ospite ai microfoni di Babboleo News chiede a gran voce alle istituzioni e allo Stato di ridurre l’offerta di slot e sale bingo e vietarne la pubblicità


   

Genova e modernismo: un omaggio a Luigi Carlo Daneri a 50anni dalla sua scomparsa

Nuovo appuntamento per “Manomissioni”, il programma culturale della Fondazione Ordine Architetti di Genova con La lezione di L.C.D. (1900-1972), il convegno a cura di Andrea Canziani ed Emanuele Piccardo che oggi, martedì 11 ottobre, alle ore 17 a Palazzo Ducale ricorderà Luigi Carlo Daneri a 50
anni dalla sua scomparsa. L’obiettivo è di interrogarsi sulla sua figura, rileggendo la sua opera attraverso una serie di temi che indagano la formazione tra eclettismo e razionalismo, il progetto della città con le sue diverse scale; attraverso casi studio specifici come il famoso quartiere Ina Casa Forte Quezzi, guardando le architetture in chiave contemporanea, individuandone l’eredità e infine, definendo quanto la modernità possa diventare un patrimonio condiviso con la comunità.

Luigi Carlo Daneri (1900-1972) è stato uno dei maggiori protagonisti del modernismo genovese. La sua figura di architetto e ingegnere ha orientato le vicende urbanistiche di Genova a differenti scale: abitativa e urbana. All’inizio la sperimentazione ha riguardato ville unifamiliari sulla costa ligure; in seguito, Daneri ha sviluppato il concetto dell’abitare collettivo dapprima a Piazza Rossetti (1934-1958) e poi nei quartieri di edilizia residenziale pubblica dell’Ina-Casa: Bernabò-Brea (1950-1954), Mura degli Angeli (1954-1956), Forte Quezzi (1956-1968).

Studiando l’opera di Daneri, le sue architetture, ma soprattutto la sua biblioteca che raccoglie tutta la produzione libraria di Le Corbusier ma anche testi specifici sui problemi della città e dell’abitare collettivo, si comprendono le sue scelte progettuali, la sua passione per Le Corbusier, i viaggi per vedere le architetture dal vivo – racconta il critico di architettura, nonché curatore del convegno Emanuele PiccardoDaneri ha avuto la capacità di sperimentare alle varie scale, dalla città al territorio, dalla Colonia di Santo Stefano d’Aveto al Biscione, adottando un linguaggio autonomo che lo ha annoverato tra gli architetti moderni italiani. Così questo convegno si pone l’obiettivo di rileggere oggi l’avanguardia dell’opera di Daneri e in che modo possiamo considerarla una lezione di architettura per il futuro sviluppo di Genova“.

Moderati da Luca Gibello, direttore de Il Giornale dell’Architettura, oltre ai due curatori, interverranno: Pierluigi Feltri, presidente FOA.GE, Manuela Salvitti, segretario regionale MiC Federico Bucci, delegato agli archivi, Politecnico di Milano; Vittoria Bonini, DAD, Scuola Politecnica Unige; gli architetti Francesco
Bacci ed Enrico Bona; e Agostino Petrillo, sociologo, Politecnico di Milano. Gli interventi saranno intervallati da una selezione di video interviste a cura di Jacopo Baccani. L’evento, gratuito, è aperto a tutti e sarà trasmesso anche in streaming.

Fa tappa a Genova il treno della Memoria per celebrare il centenario del Milite Ignoto

Questa mattina nella stazione di Genova Principe la cerimonia in onore del “Treno della memoria” che, proveniente da Trieste, oggi fa sosta nel capoluogo ligure prima di raggiungere Roma, il prossimo 4 novembre. Un evento che si colloca nell’ambito delle manifestazioni organizzate in occasione del centenario della traslazione da Trieste a Roma delle spoglie del “Milite Ignoto“, simbolo dei caduti di tutte le guerre.

Il treno storico ospita anche una mostra commemorativa visitabile presso il binario 11 della Stazione di Genova Principe fino alle ore 18 di oggi, martedì 11 ottobre. Il treno speciale, inaugurato lo scorso anno e ripartito il 6 ottobre da Trieste, proseguirà il suo viaggio per raggiungere Roma il 4 novembre, in concomitanza con le celebrazioni del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate, dopo aver percorso, in più di 100 ore, oltre 5000 Km in 17 tappe.  

Ad accoglierne l’arrivo, un picchetto d’onore interforze in armi, i gonfaloni e i labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma e la Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri Lombardia che eseguirà la “Marcia del Pieve”. 

L’Assemblea legislativa della Liguria ha partecipato attivamente alle iniziative assunte per celebrare il Centenario e, in particolare, ha contribuito con successo alla campagna affinché ogni Comune della regione riconoscesse la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto e, in segno di omaggio per l’impegno profuso in questo progetto, il presidente Gianmarco Medusei il 29 novembre 2021 ha conferito il sigillo d’argento del Consiglio regionale al generale dei Carabinieri in congedo Rosario Aiosa, presidente del Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare, che ha portato a termine l’iniziativa anche grazie al grande lavoro svolto
da Paolo Galantini, referente del progetto per la Liguria.

L’arrivo del “Treno della Memoria” è motivo di particolare orgoglio per l’Assemblea legislativa – commenta il Presidente del consiglio regionale Gianmarco Medusei la Liguria è stata la prima regione in Italia che ha riconosciuto la cittadinanza onoraria al Milite Ignoto: oggi il sacrificio di ogni militare è patrimonio di tutta la regione “.

“Le invettive contro i genovesi”: non solo Dante. Il curioso appuntamento de A Compagna

“Ahi Genovesi, uomini diversi d’ogne costume e pien d’ogni magagna perché non siete voi del mondo spersi?”

Nel 33° Canto dell’Inferno, Dante ne diceva di tutti i colori ai genovesi, definendoli appunto “uomini diversi d’ogne costume e pien d’ogni magagna”, e sperando che venissero “del mondo spersi”. Non propriamente gentile verso noi liguri, ecco.

Ma Dante fu solo il più celebre tra tanti scrittori, poeti, artisti e politici che, nel corso dei secoli, hanno rivolto insulti e contumelie contro Genova e i suoi abitanti. Si parlerà proprio di questo, con grande autoironia, martedì prossimo, 18 ottobre, alle 17.

Dove? Ovviamente a Genova, nell’aula San Salvatore in piazza Sarzano. Il nome dell’incontro, aperto a tutti e senza prenotazione, è “Le invettive contro i Genovesi”, a cura dell’associazione A Compagna del professor Bampi e dello scrittore genovese Aldo Padovano.

Un bell’appuntamento per conoscere un risvolto meno noto della storia di Genova e dell’odio – forse anche dell’invidia – che molti nutrivano nei suoi confronti.