Tutto pronto per il debutto questa sera della 73esima edizione del Festival di Sanremo: riviera imperiese sold out, una partenza in grande stile per la kermesse più attesa dell’anno. “Credo – spiega il sindaco Alberto Biancheri – non potesse esserci una partenza migliore di questa, è stato già in questi giorni un Festival esplosivo invaso da tantissime persone: ieri sera sembrava già la serata finale con la città gremita, con i fuochi e tutte le iniziative collaterali. Questo è già un segnale importante per far capire quanto fosse importante questa edizione”. Ascolta l’intervista completa sul nostro sito.
Numeri importanti a Sanremo e nel ponente della Regione per questo 2023, “annata storica per le settimane del festival, che portano forti incrementi, quest’anno anche nelle zone limitrofe data la grande affluenza che non la cittadina non riesce a contenere” – racconta ai microfoni di Radio Babboleo Fabio Raimondi, Presidente giovani albergatori- questo tipo di eventi rappresenta una vetrina per la nostra regione, oltre ad aiutare il processo di destagionalizzazione”
L’intervista integrale a Fabio Raimondi, presidente giovani albergatori, su Babboleo News.
Luci puntate sulla città di Sanremo, dove oggi inizia il Festival della Canzone Italiana, momento di grande visibilità anche per gli indiscussi tradizionali protagonisti: i fiori della Liguria.
La Liguria è leader nazionale nella produzione di piante e fiori, coprendo il 30% in volume e il 14% in valore di tutto il florovivaismo, che ha sfiorato nel 2021 2,8 milioni di euro. Appuntamento immancabile per mostrare le bellezza della regione tramite i classici bouquet il Festival e la città di Sanremo, addobbata a festa e colorata come in piena primavera.
“Una grande vetrina che da risalto a tutto il nostro comparto, che per quanto riguarda il fiore di Sanremo riguarda circa 3500 aziende per un fatturato che arriva a sfiorare i 200milioni di euro” – racconta ai microfoni di Radio Babboleo Gianluca Boeri, presidente di Coldiretti Liguria– “appuntamento importante soprattutto in un anno complicato per la filiera per i cambiamenti climatici tra la siccità estiva, un autunno di caldo anomalo”.
Mese pieno di colori questo di febbraio, dato che il 14 la Liguria si prepara ad accogliere anche San Valentino e i festeggiamenti delle coppie di innamorati. Tante le iniziative organizzate che vedono coinvolto l’intero comparto agroalimentare: dai menu ad hoc, alle proposte delle aziende floricole e florovivaistiche che si preparano a divenire meta privilegiata per gli acquisti più graditi a tutte le età. Negli ultimi anni, in particolare, le coppie tendono a prediligere, rispetto al mazzo di rose rosse, una piantina fiorita, considerata un dono in grado di durare nel tempo a cui dedicare maggiori cure.
“In Liguria i fiori da regalare sicuramente non mancano – commenta Boeri – per questo rinnoviamo il nostro invito ai consumatori ad acquistare sempre prodotti locali, per avere un fiore fresco e di qualità, oltre che per sostenere un settore che ormai da un anno sconta le difficoltà legate alla pandemia e ai rincari energetici”.
Dopo il violento terremoto che si è abbattuto sulla Turchia nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, con un bilancio di oltre 5 mila morti, è scattata per le coste italiane l‘allerta rossa per possibili onde di maremoto. La prima allerta anche per la riviera ligure, dove si raccomandava di allontanarsi dalla zone costiere e di raggiungere l’area vicina più elevata, come comunicato dalla Protezione civile.
Segnalazione conseguente al un nuovo sistema di allertamento sperimentale per gli tsunami, che si attiva in seguito al verificarsi di un terremoto molto forte (oltre magnituto 7) nell’area del Mediterraneo e che avvisa del muoversi dell’onda di maremoto.
“Un’allerta data per la prima volta in Italia e anche per le coste liguri, anche se un terremoto nelle zone del Mediterraneo orientale non può generare un’onda di tsunami sulle nostre coste” – spiega ai microfoni di Radio Babboleo Daniele Spallarossa, sismologo dell’Università di Genova – “uno dei terremoti più forti dell’ultimo secolo. Terremoti di questo genere rompono la crosta tereste per più di 200km, come se la Turchia di fosse separata di 3 metri rispetto al blocco arabico”.
Il 23 febbraio 1887 in Liguria una triplice scossa, con epicentro in mare al largo di Imperia, aveva generato uno tsunami che si era abbattuto su Bussana Vecchia causando gravissimi danni. “I maremoti più gravi della storia sono stati generati da collassi sottomarini, anche all’epoca il mareografo di Genova aveva registrato un’onda di tsunami, anche se in quel caso era stato il terremoto stesso a causare le vittime“.
Ai microfoni di Radio Babboleo il sismologo Daniele Spallarossa
In Liguria è ormai noto il problema delle lunghissime liste d’attesa che rendono l’accesso alle prestazioni sanitarie in tempi certi adeguati un lontano ricordo. Numerosi cittadini hanno segnalato, oltre a tempistiche lunghissime, anche le “agende bloccate”, ossia l’impossibilità di prenotare diversi accertamenti diagnostici e visite specialistiche; visite che risultano fondamentali soprattutto per diagnosticare in tempo forme tumorali, che prese in tempo possono essere guarite.
“Questo è negare il diritto alla Salute” – dichiara il capogruppo di opposizione Ferruccio Sansa, che ha presentato l’ordine del giorno che porterà in consiglio regionale per far si che i diritti dei cittadini ad avere cure in tempi brevi siano rispettati – “ma esiste una soluzione per permettere l’accesso ad esami salvavita”. Secondo la legge 124 del 1998, infatti, se l’attesa della prestazione richiesta si prolunga oltre il termine fissato, l’assistito può chiedere di effettuare analisi ed esami intra moenia dietro pagamento solo del ticket, ma anche, in via del tutto residuale, recarsi presso strutture private e poi chiedere il rimborso all’azienda sanitaria. “Un diritto di cui pochi conoscono l’esistenza, per questo chiediamo a tutti i partiti di firmare la mozione per chiedere a Regione Liguria e il sistema sanitario per rendere note e accessibili soluzioni alternative” – continua Sansa – “un tentativo di offrire a tutti i cittadini prestazioni essenziali che ogni anno in Liguria potrebbero salvare centinaia di vite”.
Regione Liguria si dichiara molto stupita dall’iniziativa del consigliere “assolutamente priva di ogni fondamento, grave e censurabile l’affermazione secondo la quale il Sistema Sanitario ligure non garantisce prestazioni cui i cittadini hanno diritto” – si legge in una nota – “Il problema delle liste d’attesa non è solo regionale, ma nazionale“.
Ogni Asl ha individuato ulteriori percorsi per il rispetto dei tempi d’attesa dedicati ai cittadini il cui appuntamento inizialmente non rispetta la classe di priorità del medico prescrittore. Regione Liguria intanto, per far fronte al problema, ha messo in atto misure correttive che, rispetto al 2021, hanno portato ad un incremento di 500mila prestazioni erogate, pari a circa 25 milioni di euro. L’incremento della diagnostica per immagini è stato di circa 130 mila prestazioni, importo destinato a raddoppiare nel corso del 2023 grazie alla manifestazione d’interesse che ha consentito di acquistare dal privato accreditato altre 130 mila prestazioni tra raggi, ecografie, tac risonanze magnetiche a disposizione del sistema sanitario regionale.