13 Giugno 2023 – Babboleo

13 Giugno 2023

Italo Calvino e Sanremo, alla ricerca di una città scomparsa

Mercoledì 14 giugno, alle 18, Laura Guglielmi presenta il suo ultimo libro “Italo Calvino e Sanremo: alla ricerca di una città scomparsa”, alla Feltrinelli di Genova, in via Ceccardi, in conversazione con Massimo Bacigalupo e Bruno Morchio.

Italo Calvino scrisse che per vedere una città “non basta tenere gli occhi aperti. Occorre per prima cosa scartare tutto ciò che impedisce di vederla”. Laura Guglielmi, sanremese, partendo dalle suggestioni dei testi dello scrittore, traccia un itinerario inedito nel tempo e nello spazio. In occasione del centenario della nascita dell’autore delle Città invisibili, racconta la Sanremo di Italo Calvino (1923-1985) ma risale anche indietro nel tempo per ricostruire una città scomparsa. A emergere in questo testo non è solo un percorso geografico-letterario, ma anche l’anima ecologista di Italo Calvino che già negli anni Cinquanta raccontava di uno strampalato Barone Rampante che credeva nei diritti degli animali e degli alberi. Un modo di vedere le cose che gli è stato trasmesso dalla madre Eva Mameli, botanica, e dal padre Mario, agronomo.

«Non sono riuscita a mettere a tacere una voce interiore che voleva dire la sua, raccontando anche la Sanremo dove sono cresciuta e mi sono formata – spiega Laura Guglielmi – Italo Calvino sfuggiva ogni autobiografismo, ma non è mai riuscito a dimenticare la sua città “natale e familiare”, Sanremo denunciandone però anche lo sfruttamento intensivo del territorio. Ho percorso la città di Sanremo e le sue vallate in lungo e in largo, ho perlustrato a fondo l’entroterra, spesso con le scarpe da trekking ai piedi. Per restituire al lettore che cos’è rimasto dei tempi di Calvino, la città da lui descritta in tanti romanzi e racconti, ma anche per mettere in evidenza quante e quali sono oggi le ulteriori ferite inferte al territorio.»
Lo scrittore sanremese, nella Speculazione edilizia, infatti, ha tratteggiato un’Italia che si stava arricchendo senza nessun rispetto per l’ambiente: la sua attenzione per le piante, il mondo vegetale, il territorio e perfino i rifiuti urbani fanno di lui un autore ancora in grado di interpretare il nostro presente.

L’intervista integrale a Laura Guglielmi su Babboleo News.

Le opere di Ruggero Navarra in mostra a Sarzana

La Fortezza Firmafede di Sarzana ospita dal 17 giugno al 2 luglio la mostra ATTIMI dell’artista contemporaneo genovese Ruggero Navarra (1979).
La mostra, a cura della storica dell’arte Grazia Previati, indaga la poetica del Navarra. Incontri, istanti e gesti che riportano al vissuto, all’incertezza della vita contemporanea e a tutti i passaggi che essa può ‘ comportare. Un’incertezza intrinseca nell’uomo stesso, che segue il suo percorso finché questo non viene inevitabilmente interrotto. Il tempo, per l’artista, è fattore determinante e, frattanto, assolutamente marginale.
Gli omini bianchi, disposti sulle tele e le carte, in maniera totalmente autonoma l’uno dall’altro, non hanno relazione fra loro, determinando una forte incomunicabilità nel frastuono della quotidianità. Raramente, affrontano l’incerto uniti in potenti legami. Navarra unisce la passione per la ricerca del materiale artistico con l’entusiasmo e l’introspezione per le esperienze belle e brutte della vita, riuscendo a risolverle con molta grazia e stile, ispirandosi ai grandi artisti dell’astrazione lirica e della pittura informale. Con l’utilizzo attento dei colori, dei materiali e di un linguaggio simbolico personalissimo, l’artista dimostra una straordinaria ricerca “in facto” che diventa sempre più raffinata senza cadere nel pretenzioso.
“Attimi “è un insieme di esperienze, come l’esistenza stessa, che segue il suo filo rosso e lascia una traccia indelebile nella spirale infinita del divenire.
La mostra si dipana tra le celle della piazza d’armi e segue gli orari di apertura e la bigliettazione della Fortezza Firmafede.

Ai microfoni di Babboleo News abbiamo sentito Grazia Previati , curatrice della mostra

25° Suq Festival: l’anteprima il 15 Giugno

Il 25° SUQ Festival inizia con l’anteprima di “Welcome in Pojanistan”, lo spettacolo di e con Andrea Pennacchi che giovedì 15 giugno alle 21.30 apre il Teatro del Dialogo. Va in scena sotto il tendone di Piazza delle Feste al Porto Antico di Genova, a bazar chiuso. Il viaggio nel festival multiculturale, con i colori delle botteghe degli artigiani e i sapori delle 11 cucine diverse si inaugura venerdì 16 giugno con il taglio del nastro e la festa per il 25° anno del SUQ, fondato da Valentina Arcuri e Carla Peirolero che lo dirige da allora. Sono 11 giorni in cui si svolgono più di 60 eventi con oltre 100 ospiti e sono rappresentate circa 40 Paesi del mondo. Si parte dal Pojanistan, luogo immaginario in cui si rispecchia il nostro presente, per proseguire il percorso attraverso l’Africa, l’Asia, le Americhe e l’Europa, con significative tappe in Ucraina, Iran, Siria, Libia, Perù, Germania, Burkina Faso/Costa D’Avorio, Messico, Portogallo, Spagna, Tunisia, senza dimenticare la Liguria, che il Suq racconterà giorno dopo giorno.

Giovedì 15 giugno in Piazza delle Feste al Porto Antico, alle 21.30, “Welcome in Pojanistan” di e con Andrea Pennacchi inaugura la rassegna teatrale del 25° SUQ Festival con l’energia comica e impertinente dei suoi personaggi. Uno per tutti, il Pojana, lanciato a Propaganda Live, programma televisivo di La7 che ha
reso popolare un attore dalla lunga carriera sui palcoscenici di tutta Italia, rivelatosi anche come attore. Attraverso la sua inequivocabile cadenza veneta, il Pojana disegna un mondo in cui si può rispecchiare l’Italia tutta, dove il razzismo e i pregiudizi si rivelano senza imbarazzo né autocensura. Alla fine ci si rende conto che non si salva davvero nessuno. Si ride perché ci si sente coinvolti in qualcosa che, in fondo,conosciamo tutti. Lo spettacolo è prodotto da Boxer Teatro.
Venerdì 16 giugno alle 18 il SUQ Festival si inaugura con il benvenuto al pubblico dello staff, i partner e gli artisti. In questa occasione Tiziana Cattani e Domenico “Megu” Chionetti presentano l’iniziativa solidale legata alla rassegna teatrale: chi acquista un biglietto degli spettacoli del SUQ riceve un coupon che vale una donazione di prodotti COOP Liguria per il progetto Solidal Market della Comunità di San Benedetto al Porto, fondata da don Andrea Gallo.
Alle ore 19 si prosegue con il primo showcooking di Vittorio Castellani aka Chef Kumalé dal titolo Arachides, cacahuètes & mafé, dedicato alla cucina africana, in un’ideale continuazione della settimana Italia-Africa, che si conclude proprio nella mattinata di venerdì 16. Tra i temi al centro dell’incontro, l’agricoltura di sussistenza e le coltivazioni intensive dell’epoca coloniale, per finire con la preparazione e la degustazione del mafé, stufato di carne e verdure in salsa di burro di arachidi. Alle ore 21 SUQ in festa con il taglio della torta per il 25° compleanno, e l’accompagnamento musicale diIbrahim Sampou e dei Tam Tam Magique che nel 1999 avevano tagliato il nastro del primo SUQ Festival. Palco aperto al pubblico, agli artigiani e ai ristoratori che vogliono fare gli auguri al SUQ con dediche o ricordi personali. A condurre gli artisti della Compagnia del Suq.

Ai microfoni di Babboleo News abbiamo sentito Carla Peirolero, fondatrice del Suq

http://www.suqgenova.it/wp-content/uploads/2023/06/suq-23-programmacompleto-brochure-def.pdf

“Armando Gori, il timoniere di Luigi Rizzo”, la storia di uno degli eroi di Premuda

“Armando Gori, il timoniere di Luigi Rizzo” è il libro che verrà presentato giovedì 15 giugno al Castello D’Albertis. La biografia di Armando Gori, eroe dell’impresa di Premuda, scritta e raccontata dalle nipoti Alessandra e Armanda Bertini.

Vengono narrate tutte le fasi del suo percorso: gli anni di formazione, il primo viaggio in Oriente, la guerra di Libia, la campagna oceanica in Sud America, le esperienze in Africa, la prigionia in India e il periodo difficile del dopoguerra.

Seguendo, attraverso i molteplici documenti e le testimonianze orali, la storia di Armando Gori e la sua lunga carriera in Marina al servizio della Patria, si ripercorrono i primi cinquant’anni del ‘900, aprendo anche spiragli sulla sua vita privata e sul contesto sociale che le fa da sfondo.

L’intervista integrale ad Alessandra Bertini, nipote di Armando Gori, su Babboleo News.