7 Luglio 2023 – Babboleo

7 Luglio 2023

Parte la Summer School “Fare scuola con classi aperte e in rete”

Si terrà a Celle Ligure il 7 e l’8 luglio la Summer School “Fare scuola con classi aperte e in rete”, iniziativa formativa promossa dall’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria in collaborazione con INDIRE, Fondazione Carige e il Ministero dell’Istruzione del Québec.

Durante la due giorni di incontri, i partecipanti avranno l’occasione di approfondire il modello didattico di “Classi in rete“, basato su esperienze di didattica d’aula condivisa. Tale modello trae origine dallo studio di un’iniziativa governativa del Québec denominata École éloignée en Réseau, finalizzata a salvaguardare le piccole realtà scolastiche remote e ad assicurare un’educazione di qualità anche nei luoghi abitati più isolati e difficili da raggiungere ed è stata successivamente sperimentata nel nostro Paese grazie al gruppo di ricerca INDIRE.

La lezione condivisa prevede l’uso pedagogico della didattica a distanza nella progettazione degli insegnamenti disciplinari. Classi e plessi diversi e distanti tra loro si impegnano a realizzare percorsi comuni che vedono docenti e studenti coinvolti nelle stesse attività e nella gestione delle classi come se fossero una sola, adattando calendari, spazi e ruoli.

In linea con i principi del socio-costruttivismo, la pratica didattica condivisa richiede ai docenti di impegnarsi in attività e progetti che permettano agli studenti di indagare temi o problemi complessi all’interno dei percorsi di studio dei cicli scolastici della scuola primaria e secondaria di primo grado.
Gli insegnanti delle classi delocalizzate condividono forme educative cooperative come “peer aidants”, “mentorat” o “equipe delocalizzate” utilizzando ambienti di gemellaggio virtuale, di videoconferenza e spazi di argomentazione come il Knowledge Forum

Nel corso delle due giornate di lavoro, ricercatori INDIRE, esponenti del Governo del Québec, esperti delle Università e degli istituti di ricerca e docenti delle scuole abruzzesi accompagneranno le piccole scuole della Liguria nella comprensione degli aspetti metodologici, progettuali e tecnologici che caratterizzano l’innovazione di “Classi in Rete“.

Ai microfoni di Babboleo News abbiamo sentito la Dott.sa Jose Mangiano di Indire cha ci ha raccontato le iniziative del week end e non solo

Eye 206 punti di vista: l’installazione nell’area archeologica di San Donato

L’11 luglio alle ore 18 inaugura e apre al pubblico a Genova la mostra EYES, 206 punti di vista, dell’artista fotografo Ivan Falardi, un percorso espositivo appositamente concepito per svilupparsi tra i resti murari dell’Area Archeologica di San Donato.

Il sito, che traccia e mostra l’articolato sviluppo urbanistico della città di Genova dal I secolo a.C. all’età moderna, per la prima volta ospita una mostra di arte contemporanea di grande estensione, in dialogo con il passato.
Anche per Ivan Falardi è la sua prima mostra a Genova, per la quale ha pensato e realizzato un’installazione site specific : 103 coppie di occhi create con la tecnica del Light Painting, un processo sperimentato per la prima volta da Man Ray nel 1935e caratteristico dell’attuale produzione artistica di Falardi, che prima della fotografia si è a lungo dedicato alla regia cinematografica e televisiva. 

Ai microfoni di Babboleo News abbiamo fatto una chiaccherata con l’artista

Questa tecnica consente di creare volumi, forme e sagome policrome attraverso sorgenti di luce mosse dal fotografo davanti all’obiettivo senza che l’autore rimanga impresso nello scatto.
Le opere di EYES sono stampate con ChromaLuxe, tipologia di stampa su metallo, che garantisce una qualità impeccabile e ha l’importante prerogativa di utilizzare materiali riciclati ed è riciclabile a sua volta al 100%.

103 coppie di occhi sono 206 punti di vista, nell’intenzione dell’artista vogliono evocare i punti di vista degli abitanti dell’antica comunità un tempo qui insediata, i loro sguardi, i loro confronti visivi e i loro incontri consumati quotidianamente nel percorrere e ripercorrere quegli spazi. La realtà in cui queste persone vivevano, viene richiamata da occhi contemporanei, affidati metaforicamente alle pietre levigate dal tempo dei diversi “punti” interessati dalle stampe.
Il giorno dell’inaugurazione, le 103 coppie di occhi saranno pian piano disvelate al pubblico dal buio del tempo, nel corso di una performance che vedrà protagonista l’artista ed altri performer: l’area archeologica da “oggetto” osservato si trasformerà in “entità” osservante, portando il visitatore a vivere l’inversione della relazione fruitore-sito con una distorsione della realtà e della percezione.

Possibilità di collaborazione con finanzieri, poliziotti, agenti della penitenziaria e della locale in pensione a partire dal 15 luglio

L’accordo tra Procura e Comune di Genova, per impiegare i pensionati delle forze dell’ordine, può aprire la strada a protocolli per supportare l’attività della Polizia di Stato.

“Il Questore D’Anna potrebbe proporre al Sindaco coinvolgendo naturalmente il Prefetto ed il Ministero dell’Interno per le necessarie autorizzazioni, di sottoscrivere un protocollo mirato a coinvolgere poliziotti in quiescenza per supportare gli organici degli uffici trattazione atti della Questura e dei Commissariati che vengono pesantemente impegnati dalle richieste di accertamenti identificativi, penali e/o amministrativi che gli Agenti della Polizia Locale chiedono alla Polizia di Stato quando svolgono attività di polizia sul territorio comunale. Richieste in aumento esponenziale che aggravano i carichi di lavoro della Questura e dei Commissariati” ha dichiarato il Segretario Nazionale SIAP Roberto Traverso.

L’intervento, ai microfoni di Babboleo News, di Roberto Traverso.