Suicidi in carcere. Il garante dei detenuti: “Un problema nazionale”.

Sono momenti difficili per le carceri italiane, in cui non si cessano di registrare drammatici casi di suicidi. Doriano Saracino, garante dei detenuti sottoposti a misure restrittive in Liguria, si è espresso sulla recente scomparsa di due detenute presso il carcere di Pontedecimo: “Non importano le statistiche, un suicidio è sempre una sconfitta per tutti[..].Frustrazione, senso di isolamento, vedere il tempo passare inutilmente…Gli episodi si fanno più frequenti d’estate”.

Solitamente nelle carceri vengono organizzate attività miste, ma a Pontedecimo non sono possibili, in quanto la struttura ospita, nella divisione maschile, autori di reati di violenza sessuale. C’è da domandarsi cosa si possa fare per migliorare la vita dei detenuti, con l’ulteriore fine di educarli ad un pacifico reinserimento nella società, alla luce delle diverse esigenze del singolo.

“Percorsi professionalizzanti, attenzione ai bisogni di salute e assistenza dei più anziani (dal 2017 i detenuti nelle carceri liguri di età superiore ai 70 anni, sono aumentati del 50%) e, più in generale, maggiori diritti e permissioni per rendere più dignitosa la permanenza in carcere: concedere telefonate ai familiari con maggiore frequenza e connessione a Internet, ovviamente monitorata, per gli iscritti all’Università”, questo sostiene Saracino ai Microfoni di Babboleo News.

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