12 Settembre 2023 – Babboleo

12 Settembre 2023

Venerdì 15 Settembre torna a Genova la Pigiama Run

La Pigiama Run  torna Venerdì 15 settembre 2023, in 23 piazze di altrettante città in tutta Italia torna la corsa della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. L’evento, alla sua quinta edizione, mette tutti in pigiama con l’obiettivo di mostrare in questo modo vicinanza a chi è costretto a indossarlo tutto il giorno, per le lunghe degenze ospedaliere.

Per farci raccontare qualche dettaglio in più ai microfoni di Radio Babboleo abbiamo sentito Paolo Sala Presidente Lilt Genova

Genova –LILT invita i partecipanti a dare libero sfogo alla fantasia, sfoggiando outfit divertenti, che animano ulteriormente l’iniziativa. Per tutti è possibile anche la partecipazione all’iniziativa in modalità “Anywhere”, camminando o correndo dove si desidera. Appuntamento con la Pigiama Run anche a Genova, con il seguente programma e percorso:

  • Ore 17.30: ritrovo dei partecipanti c/o il Village in Piazza delle Feste, consegna ultimi pettorali, intrattenimento musicale;
  • 18.20 briefing;
  • Ore 18.30: partenza;
  • Ore 19.15: primi arrivi in Piazza delle Feste – piccolo ristoro;
  • Ore 20: ringraziamenti, premiazioni (gruppo più numeroso, pigiama più simpatico, il più piccolo iscritto, il più grande etc.) e a seguire intrattenimento musicale;
  • Ore 21.30: fine manifestazione.

Il percorso è adatto a tutti (famiglie, bambini, adulti, sportivi e non, soci LILT) e si svolge per poco più di 4 km tra vicolipiazzette e angoli caratteristici della Genova storica e medievale fino a raggiungere la più grande piazza sul Mediterraneo, il Porto Antico di Genova, osservati da lontano dal simbolo della città, la Lanterna. Di seguito l’itinerario genovese: Piazza delle Feste (Porto Antico – ritrovo, partenza e arrivo partecipanti) – Palazzo San Giorgio – Via San Lorenzo – Piazza Matteotti – Piazza De Ferrari – Porta Soprana – Via del Colle (o in alternativa Via di Ravecca) – Piazza Sarzano – Stradone di Sant’Agostino – Piazza San Donato – Via dei Giustiniani (o in alternativa Via S. Bernardo) – Piazza San Giorgio – Portici di via Turati – Via al Porto Antico – Calata Mandraccio – Via Magazzini del Cotone – Calata Molo Vecchio – Calata Marinetta – Piazza delle Feste.

Come partecipare alla Pigiama Run 2023 a Genova?

Non è prevista una vera e propria quota d’iscrizione, ma una donazione minima di 15 euro per ciascun iscritto tramite il sito Pigiama Run. Con la partecipazione alla Pigiama Run si contribuisce a sostenere concretamente l’accoglienza e assistenza dei bambini malati di tumore in tutta Italia, grazie alle attività portate avanti dalle associazioni LILT sul territorio. Con l’iscrizione si riceve in regalo il pettorale con il pacco gara contenente gli omaggi degli sponsor, fino ad esaurimento scorte.

Liguri nel team del soccorso che ha salvato lo speleologo americano bloccato in una grotta in Turchia

Si chiamano Andrea Benedettini, Alberto Romairone, Erka Friburgo e Deborah Alterisio. Sono i quattro tecnici liguri altamente specializzati del Soccorso alpino e speleologico Liguria che hanno fatto parte della task force internazionale che nella notte, in Turchia, ha portato in salvo Mark Dickey, lo speleologo statunitense rimasto bloccato a circa 1000 metri di profondità nella grotta Morca, in provincia di Mersin, in Turchia.
Le operazioni di soccorso hanno impegnato complessivamente oltre 100 soccorritori, provenienti da circa 10 Paesi e per il recupero da -1000 sono state necessarie 60 ore. Marc Dickey è rimasto in grotta per circa 500 ore. I soccorritori italiani coinvolti sono stati 46.
Tra loro, come detto, quattro liguri: il rapallese Andrea Benedettini, i genovesi Alberto Romairone ed Erka Friburgo e l’imperiese Deborah Alterisio che in queste ore si stanno godendo il meritato riposo prima di rientrare in Italia, probabilmente domani.

Ai microfoni di Radio Babboleo abbiamo sentito Gianmarco De Astis, responsabile della XII Delegazione Speleologica della Liguria

Le operazioni di recupero sono inziate nella giornata di sabato 9 settembre, quando le condizioni sanitarie dello speleologo hanno consentito il suo posizionamento sulla barella e la sua movimentazione. La strategia di recupero ha previsto diverse soste nei campi interni allestiti a diverse profondità per consentire la valutazione clinica dell’infortunato e la somministrazione delle terapie. La prima sosta è stata effettuata a circa 700 metri di profondità, la seconda a circa -500 e un’altra ancora a circa-250.

Le squadre di soccorso italiane hanno recuperato la barella da -680 fino a circa -480 e da -300 a -150 metri dall’uscita, dove è stata poi presa in consegna dalle ultime squadre che l’hanno portata all’esterno, fino alla tenda sanitaria installata al campo base.

Le operazioni di soccorso hanno impegnato complessivamente oltre 100 soccorritori, provenienti da circa 10 Paesi e per il recupero da -1000 sono state necessarie 60 ore.

Marc Dickey è rimasto in grotta per circa 500 ore. I soccorritori italiani coinvolti sono stati 46.

La complessa operazione è stata coordinata dall’AFAD, l’ente turco di Protezione Civile, supportata dall’European Cave Rescue Association. Le operazioni di soccorso sono state costantemente seguite in Italia dal Dipartimento di Protezione Civile e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Nascono i cerimonieri anche per i funerali: in Liguria i primi corsi

Una serie di attività e corsi, avviati dal centro studi Edoardo Vitale – dedicato alla figura del Presidente della Socrem – aprono le porte a nuove figure professionali in Liguria. Si tratta del del cerimoniere funebre e della doula.

Un percorso di formazione molto intenso ma di pochi giorni che ruota intorno all’importanza della comunicazione per diventare cerimoniere funebre. Un professionista formato con l’unico obiettivo di supportare la famiglia in un momento di dolore e fragilità come quello della morte di un parente. Il saluto alla salma prima della cremazione, la cerimonia della consegna ceneri prima della tumulazione, la comunicazione efficace e la facilitazione all’elaborazione del lutto: una vera e propria valorizzazione di tutto il rito funebre in cui il cerimoniere accompagna la famiglia colpita dal lutto.

Altra figura del tutto nuova quella della doula, tradizionalmente conosciuta come figura che accompagnava la donna nella gravidanza, durante il parto e durante i primi anni del bambino. “Così come esiste la doula dell’inizio della vita, abbiamo voluto creare la doula della fine della vita” – racconta la responsabile delle attività culturali del centro studi Edoardo Vitale di Socrem Linda Alfano – “una figura di assistenza che possa accompagnare il malato e la sua famiglia ad affrontarsi con questo evento difficile“.