Anche quest’anno 10 giovani individui di testuggini palustri ingaune (Emys orbicularis ingauna) sono tornati a ripopolare la natura. Riprodotti in ambiente controllato nell’ambito del progetto EMYS, sono stati rilasciati questa mattina presso alcune Zone Speciali di conservazione (ZSC) della Piana di Albenga, tra cui Garlenda – Torrente Lerrone (Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “IT1324896 Lerrone – Valloni).
Gli esemplari, di 2 e 3 anni di età, hanno una marcatura di identificazione e un microchip che consentono ai ricercatori di individuarli nei prossimi anni nelle fasi di monitoraggio periodico del progetto. Contestualmente 35 esemplari nati tra la primavera e l’autunno 2021 sono stati trasferiti dall’Acquario di Genova, dove hanno trascorso il periodo invernale, al Centro Emys, in cui rimarranno per la stagione estiva.
La testuggine palustre Emys orbicularis ingauna è originaria del territorio ingauno, ma ritenuta virtualmente estinta fino agli anni ‘90 a causa delle fortissime alterazioni subìte dal suo habitat naturale a partire dagli anni ’60. Il ripristino e la conservazione degli ambienti naturali dove vive questa specie di testuggine sono punti fondamentali del progetto. Per questo motivo, la Provincia di Savona ha stanziato dei fondi destinati al mantenimento e ad alcune migliorie dello stagno di Salea, uno dei Siti di Interesse Comunitario dove negli ultimi anni sono stati reinseriti diverse decine di esemplari. Lo stagno sarà oggetto di controlli ancora più attenti e frequenti da parte dei Carabinieri Forestali per salvaguardare questo piccolo ma importantissimo scrigno di biodiversità.
Al Centro Emys di Leca di Albenga si concentrano le attività di riproduzione e allevamento degli esemplari destinati agli interventi di ripopolamento in natura. Attualmente il Centro ospita circa 100 esemplari tra femmine e maschi adulti, sub adulti e giovani. Le uova, deposte nei mesi di giugno e luglio, vengono incubate al centro in condizioni analoghe a quelle naturali. I piccoli, come tanti altri in passato, trascorrono i primi anni di vita all’Acquario di Genova. Il personale dell’Acquario ne segue l’accrescimento ed effettua tutti i monitoraggi veterinari pre-rilascio. Trascorsi circa due anni di vita, tornano al Centro per un periodo di acclimatamento, al termine del quale tornano in natura.
La riuscita di questo programma di riproduzione permette di rilasciare, stagione dopo stagione, un numero sempre maggiore di esemplari; questi interventi, affiancati da attività di conservazione degli habitat naturali, hanno consentito di scongiurare il pericolo di estinzione di questa specie, simbolo della biodiversità della Regione Liguria.
