Sono 3.039 le microimprese che compongono l’artigianato alimentare in Liguria, dando lavoro a oltre 10.600 persone. L’artigianato alimentare incide per il 7% sull’artigianato totale della Liguria (settimo miglior valore d’Italia) e per il 3,5% sul totale nazionale. I dati emergono dall’ultima analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato.
La maggior parte delle microimprese artigiane liguri del settore alimentare è attiva nell’ambito dei servizi di ristorazione e cibo da asporto (sono 1.073), seguono le 938 panetterie e altri prodotti da forno, 573 pasticcerie e gelaterie, ma ci sono anche imprese produttrici di oli, tè, caffè e dolciumi, carne e vegetali. Non mancano produttori di vini, distillerie e birrifici e piccole realtà artigianali attive nel settore lattiero-caseario.
Circa la metà di queste microimprese (1558) sono situate nella provincia di Genova. Seguono poi gli artigiani alimentari di Savona (680) e La Spezia (428). Imperia chiude in quarta posizione (373), ma nella provincia imperiese, il più alto numero di microimprese artigiane attive nella produzione di oli vegetali della
regione (per la maggior parte olio extra vergine di oliva), 33 in totale: è il quarto d’Italia.
Per quello che riguarda gli addetti, in totale sono 10.677 quelli attivi nel macrosettore alimentare: nello specifico, 6.450 nell’alimentare puro, 39 nelle bevande e 4.188 nella ristorazione. A Genova sono 5.605, a Savona 2.244. Nello spezzino 1.553 e a Imperia 1.275.