Autostrade ha accolto la proposta congiunta di Regione Liguria e Comune di Genova per l’esenzione al 50%, fino al 1 febbraio, dal pagamento del pedaggio nei tratti maggiormente interessati dai lavori.
I primi accordi firmati dopo il crollo di Ponte Morandi prevedevano la gratuità delle tratte fino al 2031, ma un successivo accordo aveva anticipato al 31 dicembre 2021 in cambio della realizzazione di opere pubbliche a Genova finanziate da Autostrade. Un cambio di programma che aveva lasciato perplessi molti automobilisti, che potranno però essere rimborsati, a partire da febbraio, attraverso il nuovo sistema di casshback (dal 25 al 100%) messo a punto dai pedaggi. Cerchiamo di capire come funziona.
L’accordo Governo-Autostrade prende come riferimento il tempo di percorrenza medio standard e lo confronta con quello effettivamente impiegato. Se il tempo impiegato supera la soglia critica di almeno 15 minuti di ritardo si ha accesso al rimborso, proporzionale all’entità del ritardo.
Il tempo standard è calcolato su una velocità di 100 km/h per i veicoli leggeri e di 70 km/h per quelli pesanti. Tutti i ritardi causati da eventi esterni come incidenti, traffico intenso e condizioni meteo non rientrano nella casistica.
Il rimborso è automatico solo per chi ha il Telepass o un altro sistema di telepedaggio registrato. Chi non beneficia ancora di questo strumento e ritiene di aver avuto un tempo di percorrenza eccessivo può inviare una segnalazione all’app “Free To X”, allegando lo scontrino del pedaggio che certifichi la presenza nel tratto indicato e la percorrenza effettiva.
La richiesta verrà elaborata e vagliata in 24-48 ore, dopodiché si riceverà una notifica con l’esito. Se l’esito sarà positivo si procederà con il rimborso tramite bonifico o, per chi ha un sistema di telepedaggio, con sconto in fattura.