Italia e Gran Bretagna hanno siglato un importante accordo sui futuri rapporti commerciali da “ricostruire” dopo l’uscita del paese anglosassone dall’Unione Europea. L’intesa, grazie al quale l’Italia potrà continuare ad esportare prodotti agroalimentari senza dazi e senza quote, salva, a livello nazionale, 3,4 miliardi di euro. Il settore agroalimentare, secondo dati elaborati da Coldiretti, è l’unico del Made in Italy cresciuto in Gran Bretagna nel 2020, nonostante la crisi legata alla pandemia.
“Con l’accordo – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – si potranno evitare dazi e ostacoli amministrativi e doganali che minacciavano le esportazioni agroalimentari Made in Liguria, colpendo eccellenze locali, quali l’olio DOP Riviera Ligure e il vino DOC, prodotto quest’ultimo che, soprattutto negli ultimi anni, è uscito dai confini regionali e ha conquistato, per la sua qualità, molti paesi esteri.”
Boeri e Rivarossa pongono poi l’attenzione su un altro mercato, quello dei fiori, particolarmente apprezzato all’estero. “Neanche il settore del florovivaismo sarebbe rimasto indenne, per quanto riguarda soprattutto la produzione di piante in vaso, concentrate principalmente nella Piana di Albenga, per le quali una diversa gestione amministrativa, legata anche all’ambito fitosanitario, rischiava di ostacolarne il commercio.”
Non manca un sospiro di sollievo per i prodotti Dop e Igp, che incidono per circa il 30% sul totale dell’export agroalimentare Made in Italy. Una mancata protezione giuridica rischiava di aprire le porte alla concorrenza sleale dei prodotti di imitazione inglesi e da Paesi extracomunitari.
“In un momento così difficile per l’economia dei territori – concludono Boeri e Rivarossa – è importante continuare a favorire e permettere lo sviluppo del nostro export, sia nell’interesse dei cittadini, sia di tutte le imprese che con il loro lavoro custodiscono il territorio e valorizzano le grandi eccellenze locali”.