In un’epoca politicamente divisiva, Genova ricorderà una figura autorevole ed apprezzata in maniera trasversale, quella di Fulvio Cerofolini, sindaco della città nel decennio 1975-1985.
A dieci anni dalla scomparsa del ‘sindaco tranviere’ l’ANPI di Genova ha fatto richiesta all’attuale primo cittadino Marco Bucci di intitolare una strada o una piazza della città a Cerofolini “ figura amatissima” si legge nella nota “da tutti i genovesi per la semplicità, la capacità di ascolto, l’impegno senza timori per sé anche in una stagione durissima come quella del terrorismo, in cui si svolse il suo mandato da sindaco; è necessario che ci sia un riconoscimento importante: una strada, una piazza, un luogo di incontro che sia il simbolo di quella capacità di unire che ha caratterizzato la sua vita“. Una proposta a cui Bucci ha dato il suo assenso attraverso un post su Facebook.
Abbiamo chiesto alla giornalista e scrittrice genovese Donatella Alfonso di ripercorrere la storia personale e politica di Cerofolini
RBL Quale giudizio storico si può tracciare su una figura come quella di Cerofolini?
D. ALFONSO
RBL Nel 2015 è stata coautrice di un libro dedicato alla vicenda umana e politica di Fulvio Cerofolini, (“Il sindaco tranviere” Ediesse, 2015) come viene raccontato?
D.ALFONSO