A Genova un altro ospedale riapre alla presenza degli accompagnatori nei reparti di maternità. Dopo il Galliera e l’Evangelico, la Direzione Sanitaria dell’ospedale policlinico San Martino affiancata dai direttori dei reparti di Ostetricia, Neonatologia e Diagnosi Prenatale dell’Ospedale Policlinico San Martino, ha deciso di riaprire tutti i giorni alle visite, a partire da giovedì 2 febbraio, il reparto di Ostetricia. L’accesso sarà possibile per un solo caregiver al giorno per 10 ore. L’accesso sarà consentito previa compilazione e consegna di autocertificazione ma non saranno richiesti tampone e Green Pass.
A partire da giovedì 2 febbraio, sarà nuovamente concesso agli accompagnatori di accedere all’ambulatorio della Diagnosi Prenatale per assistere alle visite di controllo. La decisione, si legge nella nota del Policlinico, è stata presa “a fronte della stimolante lettera rivolta alla Direzione Sanitaria da parte dei partecipanti al ‘Corso di accompagnamento al parto’ che si svolge al Punto Nascita”.
Il direttore di ostetricia e ginecologia del San Martino di Genova, Claudio Gustavino è intervenuto ai microfoni di Babboleo News: “I papà potranno entrare al San Martino con l’orario pre pandemia. Avevamo il timore di poter avere qualche difficoltà nel caso ci fosse stato un cluster, perchè il San Martino, a differenza di altri ospedali in Italia, non si sarebbe potuto permettere di chiudere. Abbiamo forse avuto un supplemento di prudenza – conclude il direttore – cercando di difendere l’ospedale e il centro nascita”.
Si nota l’importanza di questa “conquista” anche nelle parole di Fabrizio Spadano, uno dei papà autori della protesta: “Nei giorni successivi al parto, le madri non sono proprio in forma, e hanno quindi bisogno di assistenza – prosegue Spadano – in questo caso il ruolo del padre è fondamentale, ma anche di un genitore che può essere d’aiuto in quel momento. E’ quindi una grande conquista avere 10 ore per assistere la propria compagna e possiamo definirlo come un ritorno alla normalità”.