Sbarcati tutti i migranti, finisce l’emergenza accoglienza, mentre la Geo Barents rimane vuota, ancora attraccata a calata Artom. La sua, infatti, non sarà una ripartenza immediata come avevano auspicato i vertici di Medici senza frontiere: gli accertamenti per verificare se l’equipaggio della nave di Medici senza frontiere ha violato o meno il decreto Piantedosi sono cominciati proprio questa mattina.
Sulla banchina Artom del porto della Spezia si apre il problema della possibile prima applicazione del Decreto Piantedosi. La nave rischia il fermo sino a due mesi e il capitano una sanzione da 10 a 50 mila euro. Il decreto in questione prevede che le navi delle Ong debbano fare rotta sul ‘porto sicuro’ appena indicato all’equipaggio, senza ulteriori detour o stop.
La nave dopo il primo salvataggio a largo della Libia di circa 65 migranti, aveva ricevuto ordine di fare rotte verso La Spezia, ad oltre 100 ore di navigazione, durante il viaggio però aveva risposto alla richiesta d’aiuto di altri due gommoni carichi di persone, facendo arrivare il suo totale a bordo a 237.
Il capogruppo del PD in consiglio regionale Garibaldi: “Ho visto questa situazione assurda – ai microfoni di Babboleo News – Loro hanno ricevuto come porto sicuro un porto che li ha costretti a fare 3 giorni di navigazione in più con già dei feriti a bordo. Questo decreto è veramente un mostro giuridico”.
L’intervista integrale a Luca Garibaldi, capogruppo del PD, su Babboleo News.