Il 2021 sarà (anche) l’anno di Dante Alighieri. Quest’anno, infatti, ricorrono i 700 anni della sua morte, avvenuta a Ravenna tra il 13 e il 14 settembre del 1321. Anche la Liguria celebrerà questa ricorrenza. Dante, infatti, conosceva la Liguria e l’ha anche frequentata.
Le tracce della nostra regione si trovano nella Divina Commedia. Ad esempio la montagna del Purgatorio, erta e scoscesa, viene paragonata alle rupi e alle scogliere della nostra regione, tra Lerici e La Turbie che sono a due passi da Ventimiglia. Ma nella Divina Commedia si parla anche di luoghi come Noli, la val di Magra, la val Fontanabuona, Chiavari e Sestri Levante.
E se volte ancora tracce di Dante in Liguria si può ricordare come il Sommo Poeta, a Sarzana e Castelnuovpo Magra, abbia siglato accordi di pace fra i Malaspina e il Vescovo Conte di Luni, protetto dalla potente famiglia dei Fieschi.
Da segnalare ci sono anche dipinti del Giudizio Universale che si rifanno proprio alla Divina Commedia dantesca. Si trovano a nella chiesa di San Giorgio a Campochiesa, nei pressi di Albenga, e a Triora nella chiesa di San Bernardino.
Infine come non ricordare che nella Divina Commedia c’era anche un genovese. Lo troviamo purtroppo nell’ultimo cerchio dell’Inferno, nella Tolomea, che ospita i traditori degli ospiti. Si tratta di Branca Doria che aveva fatto uccidere suo suocero invitandolo ad un banchetto. Tra l’altro Dante mise Branca Doria nell’Inferno quando questo era ancora in vita. Pare che i due si fossero incontrati a Genova e avessero avuto una discussione animata dopo la quale Dante sarebbe stato anche aggredito da alcuni seguaci di Branca Doria. Il Sommo Poeta non la prese bene e scrisse questi versi contro i genovesi:“Ahi Genovesi, uomini diversi/D’ogni costume e pien d’ogni magagna/Perché non siete voi del mondo spersi?”.
Non esattamente un augurio. Ma per fortuna i secoli sono passati e in questo 2021 anche la Liguria celebrerà i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
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