Transumanza, ovvero lo spostamento del bestiame dai pascoli alle stalle con l’arrivo del freddo. Si tratta di una tradizione antica, certamente legata a regioni come il Trentino. Ma anche in Liguria la transumanza è una consuetudine. A Santo Stefano d’Aveto, ad esempio, ogni anno è diventata un evento mondano. La gente può partecipare addirittura facendo la stessa strada con un centinaio di capi che dal Prato dell’Angelo, sul monte Crociglia, scendono fino in paese. Qui ogni volta ci sono migliaia di persone ad attendere il bestiame che passa nella piazza principale del paese in mezzo a due ali di folla.
L’idea di trasformare la transumanza in un evento mondano è nata nel 2004. E da allora ad oggi la festa è diventata una delle principali manifestazioni dell’entroterra del levante.
Quest’anno, però, l’emergenza sanitaria ha suggerito agli organizzatori di annullare l’evento. Ma le mucche alle stalle dovevano tornare ugualmente. E così ieri la transumanza si è tenuta “a porte chiuse”. Pietro Monteverde, l’ideatore dell’evento, e i suoi organizzatori hanno fatto tutto come al solito. Ma quando sono arrivati nella piazza del paese l’hanno trovata vuota.
Restano le immagini che, se non altro, permettono di poter vivere un po’ di transumanza a distanza.
Se ne riparlerà l’anno prossimo.

